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D'ARRICCHIMENTO DEL PROGETTO:
8° CIRCOLO DIDATTICO PLESSI "S.PERTINI" BRINDISI "DE AMICIS" TUTURANO A.S. 2006/07 PERCORSO EDUCATIVO D'ARRICCHIMENTO DEL PROGETTO: " Il cavallo nella scuola: una favola che diventa realtà " ELABORATO DA: INS. SCIVALES ROBERTA CONSULENZA DI: DOTT. RODIO AGOSTINO
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Ins.te: Roberta Scivales
Il presente percorso, è stato d’arricchimento ad una specifica offerta del nostro territorio rivolto alle scuole della città con l’intento di avvicinare i giovani allo sport equestre. Partendo da tale presupposto, si è pensato di integrare l’esperienza con questo elaborato multimediale, presentato alle scolaresche con il supporto di un veterinario e dei suoi strumenti di lavoro. Nota: la presente diapositiva è inserita all’originale per motivazione al lavoro svolto. Ins.te: Roberta Scivales
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MAMMIFERI MAMMIFERI MAMMIFERI
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MAMMIFERI La storia antica dei mammiferi somiglia a quella degli uccelli. Come gli uccelli essi fecero la loro comparsa nel Mesozoico (circa 150 milioni di anni fa), ma durante questo periodo non ebbero troppa fortuna , perché dominavano i rettili. Una volta scomparsi i grandi rettili, i mammiferi hanno conquistato terre e mari. I mammiferi vivono in tutto il pianeta: grazie alla grande adattabilità e all’alta specializzazione, troviamo specie diverse di mammiferi praticamente in ogni habitat. E tu sai cos’è l’habitat, vero?
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Come si dividono i mammiferi?
La classificazione
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comprende i mammiferi ovipari
MONOTREMI comprende i mammiferi ovipari che depongono uova
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comprende i mammiferi che hanno un marsupio,
MARSUPIALI comprende i mammiferi che hanno un marsupio, cioè una sacca esterna nella quale proteggono i loro cuccioli
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comprende mammiferi vivipari e provvisti di placenta,
PLACENTATI comprende mammiferi vivipari e provvisti di placenta, cioè una sacca interna alla pancia dove fanno crescere i piccoli, per poi farli nascere
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MONOTREMI O MAMMIFERI OVIPARI
La maggioranza dei mammiferi nascono dal ventre della madre. Ma il veterinario dice che 6 delle 4231 specie depongono uova e sono: Mangiatori di formiche spinosi Ornitorinco. Quando le uova si rompono e i piccoli nascono, essi bevono il latte dalla loro mamma che gocciola da grandi pori cutanei ( essi non hanno mammelle).
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MANGIATORI DI FORMICHE SPINOSI
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ORNITORINCO
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MARSUPIALI Un altro tipo di mammifero interessante è il marsupiale che trasporta i propri piccoli subito dopo la nascita in una sacca che ha sul proprio corpo. Forte,eh! Eccoci! Siamo noi! Il piccolo canguro sta nel ventre della madre per 5 settimane. Quando nasce, cieco e privo di pelo, si arrampica e va nella tasca della madre dove si attacca ad un capezzolo. Il marsupio è un luogo sicuro per i primi 9 mesi circa di vita. Ah, sapevi che il latte del canguro è rosa?
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CANGURO
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PLACENTATI Sono mammiferi provvisti di placenta: un organo transitorio, presente solo durante la gravidanza, che avvolge il piccolo e, con esso, viene espulso durante il parto. La placenta rende possibile il passaggio di cibo e ossigeno dalla madre al piccolo. I placentati hanno un utero che accoglie il piccolo durante la gravidanza. Noi siamo placentati.
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Con le informazioni che ti ho dato fino a questo momento, riesci a dirmi quali altri animali sono mammiferi? Ti aiuto. Ce n’è un mucchio:
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Tutti noi siamo mammiferi
Tutti noi siamo mammiferi! E tutti abbiamo bisogno del latte della mamma.
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QUALI ALTRE CARATTERISTICHE ACCOMUNANO I MAMMIFERI?
Bevono il latte delle loro mamme e poi? Sono vertebrati a sangue caldo; hanno il corpo ricoperto di peli; hanno ghiandole cutanee diffuse in tutto il corpo; il cranio è ampio; la dentatura è costituita da incisivi, canini, premolari e molari; i polmoni si trovano nella cassa toracica; la circolazione si distingue in grande e piccola circolazione; gli organi di senso sono altamente sviluppati; la quasi totalità dei mammiferi ha 4 arti ( diversi da specie a specie per gli adattamenti ai vari generi di vita); le dita delle mani e dei piedi sono fornite di unghie, artigli o zoccoli.
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Ma il cavallo ha unghie? Pensaci…
Adesso, ripensando alle caratteristiche che accomunano i mammiferi, se ti dico “ungulati” e quindi ti dico che hanno le unghie a quale animale in particolare pensi? Io penso al cavallo. Ma il cavallo ha unghie? Pensaci… Bravo, le sue unghie si chiamano zoccoli: uno zoccolo per ogni zampa.
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HAI MAI VISTO UN CAVALLO DA VICINO?
LO HAI MAI TOCCATO? CI SEI MAI SALITO? SE NO, FORSE TI CAPITERA’ ED E’ PER QUESTO MOTIVO CHE E’ NECESSARIO AVERE QUALCHE INFORMAZIONE.
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Io sono il cavallo
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I cavalli non sono stati sempre come li vedi oggi
I cavalli non sono stati sempre come li vedi oggi. Grazie al ritrovamento di fossili è stato possibile ricostruire la loro evoluzione. 40 milioni di anni fa, il cavallo era più simile a un cane. Gli scienziati ritengono che si cibasse di foglie brucate da cespugli e da alberi bassi. Poi le sue gambe si sono allungate, il corpo è diventato più grande e le dita del piede da 4 passano a 1 sola.
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EVOLUZIONE DEL PIEDE
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Adesso attento! Secondo te gli animali e quindi anche il cavallo, comunica con l’uomo? Ti aiuto! La posizione delle orecchie e della coda, oltre alla posizione generale del corpo, indicano le intenzioni immediate degli animali. Per il cavallo le orecchie sono l’indicatore migliore delle sue emozioni. !
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Quando le orecchie sono avanti, guarda direttamente l’oggetto del suo interesse.
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Quando le orecchie sono all’indietro, manifesta aggressività: più sono piatte, più aggressivo è il cavallo.
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Quando le orecchie sono prima di lato e poi indietro, sta guardando di lato.
Ah, è importante sapere che il cavallo ha un’ampia visione laterale, come pure posteriore.
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Quando le orecchie sono ruotate verso l’esterno, generalmente è un animale sottomesso.
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Come abbiamo già detto, anche la posizione ed i movimenti del corpo sono utili per interpretare l’ umore dei cavalli. Un cavallo rilassato sta calmo in stazione. Un cavallo nervoso si impenna, cioè si alza sulle zampe posteriori. Un cavallo che pensa di scalciare, agita la coda e può anche sollevare una delle zampe posteriori. Un cavallo spaventato tiene la coda stretta ed aderente e gli zoccoli vicini. Un cavallo batte lo zoccolo sul terreno, quando desidera galoppare o, più spesso, se vuole muoversi ed è tenuto da una corda o da redini.
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Per quanto hai imparato fino ad ora, quali accorgimenti dovrai avere se un giorno potrai avvicinarti ad un cavallo? Non passare mai dietro l’animale. Non avvicinarti con oggetti che possano spaventarlo. Non fare rumori che possano spaventarlo/ innervosirlo. Non toccarlo in maniera brusca.
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INSOMMA … ABBI RISPETTO DI LUI, PUÒ ESSERE UN OTTIMO AMICO!
Elaborato dall’Ins.te Roberta Scivales VIII° Circolo didattico - BRINDISI
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