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Le indicazioni per il curriculo: Ragioni e prospettive per le azioni di sviluppo a cura dei dirigenti tecnici a cura dei dirigenti tecnici USR PUGLIA.

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1 Le indicazioni per il curriculo: Ragioni e prospettive per le azioni di sviluppo a cura dei dirigenti tecnici a cura dei dirigenti tecnici USR PUGLIA

2 RIFORMA SCOLASTICA ….WORK IN PROGRESS RIFORMA SCOLASTICA ….WORK IN PROGRESS LA CORNICE LA CORNICE INNOVAZIONE E TRADIZIONE INNOVAZIONE E TRADIZIONE ESPERIENZA E COMPETENZA ESPERIENZA E COMPETENZA RICERCAZIONE RICERCAZIONE AUTONOMIA AUTONOMIA GOVERNO DELLE AUTONOMIE GOVERNO DELLE AUTONOMIE Le Indicazioni per il curricolo non sono Programmi e nemmeno Istruzioni specifiche: sono suggerimenti, supporti per la scuola militante, per lacostruzione di percorsi didattici contestualizzati, personalizzati, concertati, per gli alunni, per ogi alunno, per la comunità territoriale. Il Curricolo sta al POF come la scuola sta al suo territorio operativo. Le Indicazioni sono pedagogicamente prescrittive e curricolarmente indicative/ orientative LIBERTA METODOLOGICA ed ORGANIZZATIVA dentro la significatività dellapprendimento nel contesto della dimensione divergente del processo cognitivo. ( SCUOLA COME COMUNITA PROFESSIONALE ED EDUCANTE - - INSEGNAMENTO PER LE DIVERSITA ) - INSEGNAMENTO PER LE DIVERSITA )

3 PUNTI DI FORZA DELLORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO VISIONE UNITARIA del curricolo ( dallinfanzia alla scuola sec. I grado ) VISIONE UNITARIA del curricolo ( dallinfanzia alla scuola sec. I grado ) SCUOLA AMBIENTE DI APPRENDIMENTO SCUOLA AMBIENTE DI APPRENDIMENTO DIDATTICA LABORATORIALE DIDATTICA LABORATORIALE CENTRALITA ED UNITA DELLA PERSONA – ALUNNO CHE APPRENDE CENTRALITA ED UNITA DELLA PERSONA – ALUNNO CHE APPRENDE INTENZIONALITA DELLAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA INTENZIONALITA DELLAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA AREA non come mera aggregazione di discipline ma come primo tentativo di costruzione di ununitarietà dei saperi AREA non come mera aggregazione di discipline ma come primo tentativo di costruzione di ununitarietà dei saperi Valore formativo della VALUTAZIONE ( per MIGLIORARE – per PROMUOVERE – per REGOLARE ) Valore formativo della VALUTAZIONE ( per MIGLIORARE – per PROMUOVERE – per REGOLARE ) CURRICOLO come PRODOTTO DELLA COMUNITA PROFESSIONALE CURRICOLO come PRODOTTO DELLA COMUNITA PROFESSIONALE

4 RAGIONI DEL DISEGNO CURRICOLARE UNITARIETA e CONTINUITApedagogica tra i diversi ordini di scuola, UNITARIETA e CONTINUITApedagogica tra i diversi ordini di scuola, per facilitare un percorso diacronico valoriale e curricolare per facilitare un percorso diacronico valoriale e curricolare ( eredità del PECUP 2004 ) ( eredità del PECUP 2004 ) Medesimo sfondo pedagogico per i 3 diversi ordini di scuola Medesimo sfondo pedagogico per i 3 diversi ordini di scuola (centralità della persona – cittadinanza – comunità educante) (centralità della persona – cittadinanza – comunità educante) UNITARIETA dei curricoli, UNITARIETA dei curricoli, con collegamenti trans – inter - multi – disciplinari con collegamenti trans – inter - multi – disciplinari dentro gli AMBIENTI DIDATTICI DI APPRENDIMENTO dentro gli AMBIENTI DIDATTICI DI APPRENDIMENTO UNITARIETA dei TRAGUARDI UNITARIETA dei TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze per lo sviluppo delle competenze ( processualità degli apprendimenti, ( processualità degli apprendimenti, dinamiche di acquisizione di conoscenze – dinamiche di acquisizione di conoscenze – abilità – affettività – relazioni sociali – abilità – affettività – relazioni sociali – capacità di problematizzazione, capacità di problematizzazione, organizzazione di pensiero convergente/divergente, ecc…) organizzazione di pensiero convergente/divergente, ecc…)

5 UNITARIETA METODOLOGICA Le DISCIPLINE sono importanti, ma non si richiede frantumazione disciplinare. Le DISCIPLINE sono importanti, ma non si richiede frantumazione disciplinare. METODOLOGIA del lavorare didatticamente per AREE,per percorsi affini, per contenuti condivisi tra discipline METODOLOGIA del lavorare didatticamente per AREE,per percorsi affini, per contenuti condivisi tra discipline Ai DOCENTI il compito di ricercare – sperimentare possibili sentieri dINTERAZIONE-CONCERTAZIONE tra DISCIPLINE Ai DOCENTI il compito di ricercare – sperimentare possibili sentieri dINTERAZIONE-CONCERTAZIONE tra DISCIPLINE OBIETTIVO : maturazione degli APPRENDIMENTI SIGNIFICATIVI DI BASE e di possibile OBIETTIVO : maturazione degli APPRENDIMENTI SIGNIFICATIVI DI BASE e di possibile SVILUPPO per le PERSONE – ALUNNI SVILUPPO per le PERSONE – ALUNNI

6 RESPONSABILITA E CONCERTAZIONI La scuola predispone il Curricolo, La scuola predispone il Curricolo, all'interno del Piano dell'offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi di competenza e degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. all'interno del Piano dell'offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi di competenza e degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola in campi di esperienza nella scuola dell'infanzia e in aree disciplinari nella scuola del primo ciclo. Il curricolo si articola in campi di esperienza nella scuola dell'infanzia e in aree disciplinari nella scuola del primo ciclo.

7 SCUOLA DI BASE 2 CURRICOLI UNITARI 1°) DAI 3 AI 6 ANNI ( CAMPI DI ESPERIENZE ) 1°) DAI 3 AI 6 ANNI ( CAMPI DI ESPERIENZE ) 2°) DAI 6 AI 14 ANNI ( AREE DISCIPLINARI - DISCIPLINE ) 2°) DAI 6 AI 14 ANNI ( AREE DISCIPLINARI - DISCIPLINE ) AREA LINGUISTICO - ARTISTICO - ESPRESSIVA AREA LINGUISTICO - ARTISTICO - ESPRESSIVA ( Italiano - Lingue comunitarie - Musica - ( Italiano - Lingue comunitarie - Musica - Arte e immagine - Corpo movimento sport ) Arte e immagine - Corpo movimento sport ) AREA STORICO - GEOGRAFICA AREA STORICO - GEOGRAFICA ( Storia - Geografia ) ( Storia - Geografia ) AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA ( Matematica - Scienze naturali e sperimentali -Tecnologia ) ( Matematica - Scienze naturali e sperimentali -Tecnologia )

8 QUESTIONI APERTE * DEFINIZIONI EPISTEMOLOGICHE: TRAGUARDI – OBIETTIVI – COMPETENZE – TRAGUARDI – OBIETTIVI – COMPETENZE – * VALUTAZIONE / CERTIFICAZIONE DEGLI ESITI E DELLE COMPETENZE DEGLI ESITI E DELLE COMPETENZE CURRICOLO PROGRESSIVOCURRICOLO PROGRESSIVO PERSONALIZZAZIONE / DIVERSITAPERSONALIZZAZIONE / DIVERSITA DOCUMENTAZIONE DIDATTICA - FORMATIVADOCUMENTAZIONE DIDATTICA - FORMATIVA OBBLIGO DISTRUZIONEOBBLIGO DISTRUZIONE FINANZIAMENTI INNOVAZIONE TECNOLOGICA – DIDATTICAFINANZIAMENTI INNOVAZIONE TECNOLOGICA – DIDATTICA FORMAZIONE IN SERVIZIO DOCENTI – DIRIGENTI SC. –FORMAZIONE IN SERVIZIO DOCENTI – DIRIGENTI SC. – PARTECIPAZIONE GENITORI - ORGANI COLLEGIALIPARTECIPAZIONE GENITORI - ORGANI COLLEGIALI ECC…… ECC……

9 Le condizioni indispensabili per attivare nelle scuole un percorso significativo di interpretazione e di concretizzazione delle INDICAZIONI: 1.dirigenti e docenti professionisti protagonisti, allinterno di una comunità professionale, della ricerca- azione per la progettazione del curriculo; 2.Le scuole autonome, anche in rete, diventino centri di sostegno alla ricerca-azione e di sviluppo di iniziative qualificate di aggiornamento;

10 RICERCA - AZIONE COMUNITA SCOLASTICA SCOLASTICA Le scuole sono chiamate a mettere alla prova le indicazioni proprio nella progettualità e nella quotidianità delle attività di aula. La prospettiva è quella di un biennio di transizione (un cantiere aperto) delineato nel Decreto Ministeriale del 31/7/2007 e nella Direttiva M.P.I n.68 del 3/8/2007. A conclusione di tale processo si potrà delineare un quadro di riferimento nazionale partecipato e condiviso.

11 INDICAZIONI PER IL CURRICOLO per la scuola dellinfanzia e per il I ciclo distruzione ( D.M. 31.7. 07 – Direttiva MPI n. 68 del 3.8.07 ) PIANO REGIONALE PUGLIA IL PROCESSO TERRITORIALE INFORMATIVO / FORMATIVO °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° INDICAZIONI PER IL CURRICOLO per la scuola dellinfanzia e per il I ciclo distruzione ( D.M. 31.7. 07 – Direttiva MPI n. 68 del 3.8.07 ) PIANO REGIONALE PUGLIA IL PROCESSO TERRITORIALE INFORMATIVO / FORMATIVO °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° I LIVELLI DI COORDINAMENTO 1. TASK FORCE REGIONALE - GRC - ( Gruppo Regionale di coordinamento per il Piano di lavoro regionale di promozione/ sviluppo/monitoraggio/valutazione dei percorsi attuativi e dei processi innovativi ) ( 10/12 pp. ) COMPOSIZIONE ( 10/12 pp. ) Direttore Generale Direttore Generale Dirigenti Uffici Direzione generale I – II – VI Dirigenti Uffici Direzione generale I – II – VI Dirigenti UU. SS. PP. Dirigenti UU. SS. PP. Dirigenti Tecnici Dirigenti Tecnici Dirigenti scolastici e Docenti comandati c/o USR ( possibilmente aree A – B ), con esperienze di servizio nel 1° ciclo Dirigenti scolastici e Docenti comandati c/o USR ( possibilmente aree A – B ), con esperienze di servizio nel 1° ciclo Rappresentanti autorevoli delle Associazioni di categoria e dellUniversità Rappresentanti autorevoli delle Associazioni di categoria e dellUniversità

12 2. NUCLEI PROVINCIALI DI SUPPORTO - NPS – ( Sostegno operativo/organizzativo/progettuale alle scuole, raccordo e supporto alle iniziative territoriali di formazione per aree disciplinari/per singole discipline/ sulle metodologie dinsegnamento ed i nessi inter/trans disciplinari ) COMPOSIZIONE ( 8 / 10 pp. ) Dirigente USP Dirigente USP Dirigenti Tecnici Dirigenti Tecnici Dirigenti scolastici e Docenti comandati c/o USP Dirigenti scolastici e Docenti comandati c/o USP ( possibilmente aree A – B ) con esperienze di servizio nel 1°ciclo ( possibilmente aree A – B ) con esperienze di servizio nel 1°ciclo Docenti e dirigenti della scuola dinfanzia – primaria – sec. 1° grado Docenti e dirigenti della scuola dinfanzia – primaria – sec. 1° grado Dirigenti rappresentanti le scuole paritarie territoriali del 1° ciclo. Dirigenti rappresentanti le scuole paritarie territoriali del 1° ciclo.

13 LE AZIONI I ^ FASE ( 15 – 30 OTTOBRE ) n. 6 CONFERENZE DI SERVIZIO PROVINCIALI. (BA – BAT – BR - FG. TA – LE) (BA – BAT – BR - FG. TA – LE) Partecipanti: - il dirigente dellUSP di riferimento territoriale; - il dirigente dellUSP di riferimento territoriale; - i dirigenti scolastici delle scuole statali regionali del 1° ciclo; - i dirigenti scolastici delle scuole statali regionali del 1° ciclo; - associazioni rappresentative delle scuole paritarie regionali del 1° ciclo. - associazioni rappresentative delle scuole paritarie regionali del 1° ciclo.

14 2^ FASE (5 - 20 NOVEMBRE) I collegi dei docenti realizzano : prima lettura delle Indicazioni (a livello collegiale/per consigli /etc…); prima analisi operativa delle aree disciplinari e singole discipline; adeguamento possibile e graduale del POF e programmazioni di classi educative – didattiche - curriculari; incontri informativi aperti ai genitori, a partire da quelli componenti degli organi collegiali distituto; relazione di valutazione complessiva delle Indicazioni raccordate alle esperienze maturate in situazione, da inviare al NUCLEO PROVICIALE DI SUPPORTO (NPS).

15 I CENTRI RISORSE TERRITORIALI PER LA FORMAZIONE, in raccordo con i Nuclei Provinciali di supporto – (NPS), progettano IN RETE con le scuole partners : n. 3 corsi di formazione per approfondimenti nelle aree disciplinari delle Indicazioni (1 corso x area)

16 3^ FASE (21 NOVEMBRE – 20 DICEMBRE) 1. I CENTRI RISORSE TERRITORIALI PER LA FORMAZIONE organizzano ed attuano : la prima parte dei 3 corsi di formazione IN RETE di cui al PUNTO B della II fase (n. 10 ore). la prima parte dei 3 corsi di formazione IN RETE di cui al PUNTO B della II fase (n. 10 ore). La II (10 ore) e III parte (10 ore) dei corsi stessi verranno completate rispettivamente nel periodo gennaio - marzo ed aprile – giugno. La II (10 ore) e III parte (10 ore) dei corsi stessi verranno completate rispettivamente nel periodo gennaio - marzo ed aprile – giugno. Partecipanti per ogni corso: 3 / 4 docenti di discipline facenti parte dell area omogenea, per ogni scuola in rete totale: n. 30 ore – 10 incontri pomeridiani

17 2. (28 / 29 NOVEMBRE) SEMINARIO NAZIONALE : LA VALUTAZIONE DEGLI ESITI E DELLE COMPETENZELA VALUTAZIONE DEGLI ESITI E DELLE COMPETENZE SedeProgrammaPartecipanti da definire in sintonia con la Task Force Nazionale Task Force Nazionale

18 LE AZIONI SPECIALI (novembre 2007- giugno 2008) MONITORAGGIO / OSSERVAZIONE IN SITUAZIONE / RACCOLTA/ DOCUMENTAZIONE / DIFFUSIONE BUONE PRATICHE;MONITORAGGIO / OSSERVAZIONE IN SITUAZIONE / RACCOLTA/ DOCUMENTAZIONE / DIFFUSIONE BUONE PRATICHE; SEMINARI DI FORMAZIONE IN SERVIZIO PER NEO DIRIGENTI SCOLASTICI 1° CICLO;SEMINARI DI FORMAZIONE IN SERVIZIO PER NEO DIRIGENTI SCOLASTICI 1° CICLO; ATTIVITA DI FORMAZIONE MIRATA, IN RELAZIONE AGLI SNODI DELLE INDICAZIONI, ALLINTERNO DEI CORSI PER ANNO DI FORMAZIONE PER I NEO ASSUNTI;ATTIVITA DI FORMAZIONE MIRATA, IN RELAZIONE AGLI SNODI DELLE INDICAZIONI, ALLINTERNO DEI CORSI PER ANNO DI FORMAZIONE PER I NEO ASSUNTI; COMUNICAZIONI ISTITUZIONALI, RIVOLTE AI GENITORI ED AI DECISORI POLITICI;COMUNICAZIONI ISTITUZIONALI, RIVOLTE AI GENITORI ED AI DECISORI POLITICI; RACCORDO ORGANIZZATIVO PER RETI DI SCUOLE (MODELLI DIDATTICI – TEMPO SCUOLA – CURRICOLO – LABORATORI – CRITERI METODOLOGICI – ETC…);RACCORDO ORGANIZZATIVO PER RETI DI SCUOLE (MODELLI DIDATTICI – TEMPO SCUOLA – CURRICOLO – LABORATORI – CRITERI METODOLOGICI – ETC…); ANALISI E STUDIO DELLE PROBLEMATICHE SULL OBBLIGO DISTRUZIONE E SUI SAPERI/COMPETENZE NEL PROCESSO DI FORMAZIONE DI BASE (CERTIFICAZIONE DEGLI ESITI E COMPETENZE A CONCLUSIONE DEL 1° CICLO);ANALISI E STUDIO DELLE PROBLEMATICHE SULL OBBLIGO DISTRUZIONE E SUI SAPERI/COMPETENZE NEL PROCESSO DI FORMAZIONE DI BASE (CERTIFICAZIONE DEGLI ESITI E COMPETENZE A CONCLUSIONE DEL 1° CICLO); CONTINUITA NEL RACCORDO INDICAZIONI 1° CICLO – BIENNIO SECONDARIA DI 2° GRADO.CONTINUITA EDUCATIVA – DIDATTICA – CURRICOLARE – ORGANIZZATIVA NEL RACCORDO INDICAZIONI 1° CICLO – BIENNIO SECONDARIA DI 2° GRADO.

19 ….SPERIAMO…. CHE CE LA CAVIAMO!!! CHE CE LA CAVIAMO!!!


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