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PubblicatoGioconda Carlini Modificato 10 anni fa
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www.prevenzione.ulss20.verona.it www.safetynet.it
Prevenire si può e si deve Assemblea provinciale rls,
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Cambiamenti del mondo del lavoro
L’azienda come luogo di lavoro ove decine o centinaia di imprese cooperano e si coordinano Esternalizzazione del lavoro e della mano d’opera Flessibilità/precarietà, lavoro grigio/nero Multietnicità, invecchiamento Da rischi tradizionali fisici e tecnici a rischi di tipo psicologico ed organizzativo (IV gruppo)
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Gli argomenti 1. Salute e lavoro
2. Esperienze positive in provincia di Verona 3. Proposte di lavoro insieme (prevenire si può)
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1. Salute e lavoro
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RISCHI E PATOLOGIE LAVORATIVE (Indagine Regione Veneto e Fondazione Europea di Dublino)
Problemi di salute più frequenti: mal di schiena (30%) stress (28%) dolori arto-muscolari agli arti (17%)
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SALUTE E LAVORO ? disagio e disturbi da incongruenze organizzative
20% - 30 % dei lavoratori soffre di malattie correlate al lavoro (mal di schiena, stress, ecc) 5% dei lavoratori soffre di patologie assicurate (inf., mal. prof)
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Malattie professionali denunciate allo Spisal di Verona nel periodo 1990 – 2005
% Ipoacusia 2963 81 Dermatite da contatto 181 4.9 Patologie da sovraccarico biomeccanico 162 4.4 Tumori professionali 115 3.1 Patologia polmonare da asbesto 71 1.9 Asma bronchiale/AAE 64 1.7 Epatiti HBV – HCV 45 1.2 Angiopatia da vibrazioni 23 0.6 Broncopneumopatie croniche 22 Silicosi/pneumoconiosi 18 0.5
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Progressiva scomparsa delle malattie professionali “classiche” (silicosi, saturnismo, da vibrazioni, ecc.) legate soprattutto a fattori di rischio chimico e fisico. Comparsa di tumori (ad es. amianto) da esposizioni pregresse Per le “nuove” patologie, definite a genesi multifattoriale, la causa lavorativa è spesso legata a carenze di tipo organizzativo (attenzione all’ergonomia)
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Il comune nemico Dati 2005 Infortuni mortali in Italia 1020
Infortuni Veneto con postumi mortali 84 Infortuni provincia Verona con postumi mortali 14 ca. € 28 Mld il costo sociale degli infortuni sul lavoro 17 milioni le giornate lavorative perse
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INFORTUNI DENUNCIATI ALL’INAIL: INDUSTRIA, COMMERCIO, SERVIZI, AGRICOLTURA ( web inail)
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Infortuni denunciati(ind. Servizi. Agric) (7.423) (9.754) (11.268) (10.391) (11.924) (14.765) (16.064) Lavoratori assicurati T.I. % 9.05 % 8.46 % 8.07 % 7.6 % 7.3 ( infortuni in itinere)
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Infortuni denunciati in Veneto per provincia e anno di evento
2000 2001 2002 2003 2004 2005 Belluno 4812 4958 4685 4492 4463 4199 Padova 22535 20995 20102 20779 20401 18518 Rovigo 4998 5067 4367 4197 4244 3837 Treviso 24229 22715 20355 20894 20743 19979 Venezia 20528 21246 20119 19398 19418 17735 Verona 24135 25139 25019 23779 22126 21397 Vicenza 23670 23866 23449 21605 21164 20070 VENETO 124907 123986 118096 115144 112559 105735
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Incidenza (n°infortuni/100 addetti) Provincia di Verona anno 2001 (infortuni definiti positivamente esclusi in itinere, COLF, studenti e sportivi professionisti) – primi 9 comparti Comparti Addetti Infortuni Incidenza Metallurgia 1319 157 11.9 Trasf.non metal. 6228 670 10.8 Estraz.minerali 391 32 8.2 Metalmeccanica 23557 1739 7.4 Agrindustria 2405 179 Costruzioni 23585 1686 7.1 Legno 9772 576 5.9 Alimentare 8210 484 Trasporti 9298 335 3.6 Altri 208695 4271 2.0 TOTALE 293370 10129 3.5 (media) Esclusi colf, studenti, sportivi professionisti e infortuni in itinere. Il calcolo è fatto tenendo conto degli infortuni avvenuti nelle ditte per le quali è conosciuto il n° di addetti (ca. ¾) sono esclusi anche i lavoratori delle Poste e delle Ferrovie e altre che hanno accentramento contributivo fuori della regione
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Indicatori di gravità - Provincia di Verona (infortuni definiti positivamente esclusi in itinere, COLF, studenti e sportivi professionisti, primi 9 comparti anno 2001 ) Comparti Inf.gravi Mortali Tot.post. Durata I.G. Costruzioni 397 0 (0) 1608 27 5.8 Agricoltura 2 (0) 1332 / Metalmeccanica 248 1 (1) 847 19 4.1 Servizi 0 (4) 1112 22 0.9 Legno 104 0 (1) 382 23 4.8 Trasporti 139 0 (3) 457 33 2.9 Marmo 107 475 11.5 Alimentare 74 309 3.97 Metallurgia 18 58 12.5 Agrindustria 24 211 8.8 Altri 866 3 (4) 2565 21 0.7 TOTALE 2374 7 (16) 8024 1.9 Nella colonna mortali tra parentesi sono i totali. I.G.= gg perse/addetto. Il calcolo è fatto tenendo conto degli infortuni avvenuti nelle ditte per le quali è conosciuto il n° di addetti (ca. ¾) sono esclusi anche i lavoratori delle Poste e delle Ferrovie e altre che hanno accentramento contributivo fuori della regione. Per infortunio grave si intende: morte, inabilità=>1% e inabilità temporanea >40gg.
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Distribuzione degli infortuni per dimensioni aziendale
In Veneto in 5700 imprese pubbliche e private con oltre 30 addetti (circa l’1.5% del totale) accade il 45 % degli infortuni (45 % degli assicurati Inail) Il 60 % degli infortuni avviene nelle aziende con oltre 8 addetti ( aziende, 60 % degli assicurati INAIL)
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14% 6% 45 % 35 % Distribuzione degli Infortuni in Veneto
(in 5700 aziende, pari all’1,5%) 35 %
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Le modalità di accadimento: fattori organizzativi e gestionali
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Obiettivo provinciale
La frequenza degli infortuni in Veneto è maggiore del dato medio nazionale la provincia di Verona dal 2000 è al primo posto Il 25 % degli infortuni (2479) accade in 121 aziende, il 50 % degli infortuni (4959) accade in 737 aziende ed infine il 75 % (7426) in 2519 aziende, in 700 aziende avvengono più di 2 infortuni all’anno
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Aziende con 3 o più infortuni/anno
Le Azioni Aziende con 3 o più infortuni/anno Politiche promozione del SGS, benessere organizzativo e della salute, certificazione sociale, coinvolgimento parti sociali Vigilanza sul SGSL e tecnica nelle aziende che permangono ad alto rischio e su evento Edilizia Promozione cultura, coinvolgimento parti sociali, formazione, controllo sociale Controllo cantieri contrasto illegalità (Istituzioni, VV.UU, INAIL, INPS, Min. Lav.) Agricoltura “ Nelle aziende agricole di maggior dimensioni e su evento Altro ( > aziende) Su evento
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Progetto Verona aziende sicure
Le esperienze Progetto Verona aziende sicure
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LINEE GUIDA SUL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
E SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO (SGSL): LE AZIENDE A CONFRONTO Partners del progetto: Apindustria Verona, Associazione Artigiani Riuniti, CCIAA di Verona, CGIL, CISL, UIL, CNA, Comune di Verona, Confindustria Verona, INAIL, Provincia di Verona, SPISAL ULSS 20, 21, 22, UPA. 23 Marzo 2007, Verona
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Obiettivi del Progetto (Convegno del 28.11.05)
Promuovere la cultura della sicurezza nel mondo del lavoro attraverso lo sviluppo dei S.G.S.L. Promuovere il confronto tra aziende sviluppando buone prassi Implementare le buone prassi
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Sistema Gestione Sicurezza sul Lavoro
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METODOLOGIA DELL’INTERVENTO
Gli interventi di vigilanza hanno preso in esame 130 aziende che occupano lavoratori, nelle quali sono accaduti infortuni; Gli incontri sono stati condotti da personale dirigente dello SPISAL ed hanno coinvolto una media di 5 soggetti per azienda; Il numero di incontri è variato, da un minimo di 2 ad un massimo di 6 nelle aziende di maggior complessità.
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METODOLOGIA DELL’INTERVENTO
Elementi valutati: 1. Stato dell’Organizzazione del S.G.S.L. (soggetti, funzioni, organizzazione 626/94) 2. Procedure operative su: INFORTUNI FORMAZIONE MANUTENZIONE SORVEGLIANZA SANITARIA APPALTI
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METODOLOGIA DI CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE
alto QUALITA’ ORGANIZZAZIONE SGSL 8 T.I 4,7 anno 2004 alto basso RISCHIO DI INFORTUNIO asse delle X: rischio di infortunio, la linea di confine tra le aree corrisponde a 4,7 che è il tasso medio di incidenza di infortuni in 286 aziende asse delle Y: SGS, la linea di confine tra le aree corrisponde a 8, il massimo valore assegnato all’organizzazione.
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14 13 8 24 32 12 33 2 PRIMO INTERVENTO SECONDO INTERVENTO 4,7
CLASSIFICAZIONE DELLE 72 AZIENDE NELLE AREE DI RISCHIO PER L’ORGANIZZAZIONE PRIMO INTERVENTO SECONDO INTERVENTO 14 13 8 24 32 12 33 2 4,7 Tot. 27 Tot. 56 Tot. 45 Tot. 16
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ANDAMENTO DEGLI INDICI INFORTUNISTICI
INCIDENZA FREQUENZA 2005 2006 2001 2004
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RISULTATI DEI PROCESSI
i dati documentano un percorso verso il miglioramento dell’organizzazione del SGSL e delle procedure di prevenzione, soprattutto nella gestione infortuni e nella formazione alcuni aspetti permangono molto critici come la gestione degli appalti per il 37 % delle aziende e della manutenzione per il 25% ed il coinvolgimento degli RLS
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MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Direzione Provinciale del Lavoro di Verona Corpo polizia municipale PREFETTURA DI VERONA OPERAZIONE CANTIERI SICURI SETTEMBRE - OTTOBRE 2OO6 RISULTATI 12 DICEMBRE 2006
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GRAVE SITUAZIONE NEI CANTIERI
A Verona 4 decessi nei cantieri nei primi mesi del 2006 Una sequenza continua di infortuni gravi e mortali per caduta dall’alto e per seppellimento Cantieri in situazioni di pericolo per l’assenza di protezioni e di sicurezza L’espandersi di impiego di manodopera in nero e irregolare Un groviglio di ditte, artigiani, in una catena di subappalti 2000 cantieri a rischio, notificati/anno in provincia di Verona, con una capacità di controllo non superiore al 15% dei cantieri
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OPERAZIONE CANTIERI SICURI
Il PREFETTO di Verona, su richiesta del Sindacato, ha convocato le istituzioni preposte al controllo e le parti sociali INAIL, INPS, Direzione provinciale del lavoro, SPISAL, ARPAV, Polizia Municipale di Verona, Collegio Costruttori Edili, CPT CGIL, CISL, UIL, ha definito l’attivazione dell’ OPERAZIONE CANTIERI SICURI
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OPERAZIONE CANTIERI SICURI
OBIETTIVI Contrasto dei rischi di infortunio mortale nel 100% dei cantieri individuati tra quelli notificati a rischio di caduta dall’alto e di seppellimento Contrasto del lavoro in nero AZIONI Sperimentazione di coordinamento operativo e di integrazione degli Enti Pubblici preposti ad attività di controllo Potenziamento dei controlli: cantieri alla settimana, 1°, 3° e 4° settimana di settembre Verifica nomina dell’RSPP e corso di formazione
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RISULTATI: SICUREZZA DEL LAVORO
Cantieri individuati 514 Cantieri operativi ispezionati 394 Imprese 534 Artigiani 383 Verbali di prescrizioni per Sicurezza 236 Sequestri per carenze/sicurezza 7 Articoli violati 374 Di cui per rischio di caduta dall’alto 323 Di cui per rischio da seppellimento 17 Altri rischi 34 Datori di lavoro RSPP 102 (19 %) Totale sanzioni in euro €
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RISULTATI: SICUREZZA DEL LAVORO
Il 60 % di 394 cantieri ispezionati è risultato a rischio per la sicurezza Il 40 % è risultato regolare 40% 60%
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RISULTATI: REGOLARITA’ DEL LAVORO
Imprese ispezionate 450 Imprese con lavoratori regolari 411 Imprese con irregolarità contr./assicur. 39 Di cui non iscritte 1 Lavoratori subordinati in nero 30 Lavoratori fuggiti ai controlli 14 Premi e contributi addebitati € Sanzioni amministrative €
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RISULTATI: REGOLARITA’ DEL LAVORO
Autonomi (imprese senza dipendenti) 373 Autonomi regolari 364 Autonomi con irregolarità contributive/assicurative 9 Di cui non iscritti 6 Importo dei contributi/premi addebitati €
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CONSIDERAZIONI Sviluppo della rete degli Enti pubblici di prevenzione, con obiettivi, azioni e risultati condivisi, assistenza alle imprese del CPT. Revisione del processo di vigilanza mirato al rischio di infortunio grave ed al contrasto del lavoro in nero. Vigilanza in una % significativa (20-25%) dei cantieri stimati a rischio di infortunio grave e mortale, rispetto al 15% della capacità annuale di controllo storica degli SPISAL. I dati sulla regolarità del lavoro sono in difetto, sottostimano la situazione reale
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Un primo risultato I primi dati, non definitivi della Cassa Edile, evidenziano per il periodo ottobre- dicembre 2006 una riduzione del 27 % del numero di giornate perse per infortunio rispetto all’anno precedente a parità di lavoratori gestiti.
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PIANIFICAZIONE OPERAZIONE CANTIERI SICURI 2007
Vigilanza coordinata tra Enti: SPISAL, INPS, INAIL, DPL, ARPAV, Polizia Municipale, su: rischio di infortunio grave e mortale contrasto del lavoro in nero Vigilanza SPISAL con controllo tecnico e sull’organizzazione Formazione alla sicurezza
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prevenire si può e si deve
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Obiettivi controllo SGSL in tutte le aziende con infortuni gravi e mortali e con alta frequenza controllo del 100 % dei cantieri notificati
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Cosa vogliamo ? 0 infortuni mortali
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Insieme si riesce meglio. (OO. SS. , Ulss, Inail, Inps, Ulss, DPL, Ass
Insieme si riesce meglio ! (OO.SS. , Ulss, Inail, Inps, Ulss, DPL, Ass. Datoriali, Amm. Locali, CCIAA) e R. L. S.
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