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PubblicatoDelfina Fiorini Modificato 11 anni fa
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SCHEDE EVENTI TPA Il modello è strutturato in due sezioni: Sezione A
Raccoglie i dati riferiti alla denuncia di furto dichiarati presso una stazione dei carabinieri o di altro organo di polizia Sezione B Raccoglie i dati riferiti a ciascun oggetto. La sezione B è un’unità ripetitiva ancorata alla sezione A dal numero di pratica riferito all’atto di denuncia. Il modello di scheda è stato elaborato dall’ICCD insieme con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico e diffuso presso tutte le Soprintendenze al fine di uniformare e standardizzare le procedure data-entry, i modelli utilizzati per la denuncia dei furti e la creazione di specifici archivi informatizzati.
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La medesima scheda strutturata è stata diramata dal CCTPA ed adottata dalle stazioni dei Carabinieri dislocate su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un modello nel quale riconfluiscono una serie di informazioni, strutturate in campi e sottocampi, selezionate all’interno delle schede di catalogo omologate dall’ICCD e diffuse tramite le Soprintendenze a livello nazionale. SCHEDA TPA SEZIONE A A1 Numero della pratica – Va indicato il numero della pratica relativa alla denuncia A2 Tipo di evento determinante la perdita o il recupero dell’opera (distruzione, furto, rapina, danneggiamento, divieto d’esportazione, esportazione illegale, perdita, recupero) A3 data dell’evento nella forma anno mese giorno A4 Ufficio presso il quale è stata presentata la denuncia A5 Soggetto denunciante – denominazione esatta dell’amministrazione, dell’ente o del privato proprietario. Per le opere di proprietà dello Stato indicare il ramo che ne ha l’uso. Per le opere di proprietà degli enti locali o degli enti pubblici non territoriali o degli enti ecclesiastici o di altra fede o di enti stranieri in Italia indicare la denominazione. Per le opere di proprietà privata indicare il nome del proprietario nella forma cognome nome o denominazione della persona giuridica, specificando tra parentesi se si tratta di persona fisica o giuridica straniera.
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A6 luogo dell’evento – Nome proprio, completo, o denominazione corrente o titolo del contenitore o del luogo dell’evento. Per la denominazione degli edifici si farà riferimento – ove possibile – a fonti ufficiali come ad esempio gli Annuari diocesani per gli edifici ecclesiastici. A7 telefono – Numero dell’utenza telefonica dell’ente o del privato proprietario che ha subito l’evento A8 Indirizzo del luogo ove si è verificato l’evento – Il campo dovrà contenere il nome della via o piazza e relativo numero civico, o l’indicazione della progressione chilometrica nel caso della viabilità extraurbana. - A9 frazione e/o località nella quale si è verificato l’evento – denominazione della frazione o della località riconosciuta come tale dall’amministrazione comunale. La denominazione deve essere riportata senza alcuna abbreviazione. A10 comune nel quale si è verificato l’evento – nome del comune riportato senza alcuna abbreviazione -A11 provincia nella quale si è verificato l’evento – sigla corrispondente A12 regione nella quale si è verificato l’evento codice numerico che individua la regione. Per il veneto 05 A13 Stato nel quale si è verificato l’evento in lingua italiana A14 beni assicurati si no barrare l’indicazione corrispondente
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SCHEDA TPA SEZIONE B -B1 n. pratica + numero progressivo per ogni oggetto segnalato – In ogni denuncia possono essere contemporaneamente segnalati più oggetti, che andranno segnalati signolarmente incrementando la numerazione da 1 a n., ci sarà infatti una sezione B compilata per ogni oggetto segnalato -B2 Oggetto segnalato – nome o locuzione che individua l’oggetto in base alla connotazione funzionale e morfologica espressa secondo la tradizione degli studi storico artistici o in base alle diverse tradizioni di studio e i diversi approcci ai materiali relativamente ai reperti archeologici B3 oggetto catalogato - indicare se l’oggetto è catalogato barrando l’indicazione corrispondente Si/No, si indicherà poi la sigla che contraddistingue il tipo di scehda previsto per il bene. B4 ente competente della catalogazione B5 Per oggetti catalogati indicare il numero di catalogo generale Indicare il codice regione (05 per il Veneto) e il numero di catalogo generale di otto cifre assegnato dall’ICCD B6 oggetto notificato Si No barrare l’eventuale indicazione e specificare il tipo di provvedimento, indicando entro parentesi le leggi e l’articolo in base al quale è stato imposto il vincolo; estremi del provvedimento nella forma anno, mese, giorno; data della notifica anno, mese, giorno B7 valore venale o assicurativo
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B8 indicazione dell’ambito culturale, alternativo al nome dell’autore cui può essere riferita la realizzazione dell’opera. Si adottano i termini: ambito, bottega, cultura, fase, manifattura, produzione, periodo, seguiti dalla qualificazione geografica o dal nome specifico B9 Autore dell’oggetto – denominazione dell’artista nella forme cognome e nome eventualmente seguito dall’aggettivo sostantivato o dallo pseudonimo. Nel caso di autori noti universalmente con un soprannome o uno pseudonimo si sceglie la forma più nota sulla base dei repertori e della bibliografia più recente. B10 attribuzione - nei casi in cui l’autore del bene considerato non sia individuabile ma ne sia ricostruibile il rapporto con altro artista noto, si indicano i dati relativi a quest’ultimo es. attr., bottega, cerchia, aiuti, maniera, scuola. B11 Opera firmata – barrare l’eventuale indicazione Si/No – indicare la fonte dell’attribuzione es.: firma, iscrizione, marchio, punzone, sigla. B12 datazione – specificare il secolo e/o l’anno. Secolo: indicare in numeri romani i secoli di riferimento es. sec. XVI oppure secc. XIII/XIV. Frazione di secolo: specifiche che permettono di circoscrivere maggiormente la fascia cronologica es. fine, metà inizio ecc. B13 misure dell’oggetto, specificandone l’unità di misura: altezza, larghezza, profondità, diametro, peso. B14 formato/classe e produzione. La classe e la produzione vale per i reperti archeologici
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-B15 materia e tecnica – dati relativi alla materia e alla tecnica di esecuzione dell’opera. Es. acquarello su carta, intarsi lapideo, argento sbalzato ecc. -B16 fotografie – indicare se ci sono fotografie dell’oggetto, in caso affermativo allegarne copia alla pratica. Indicare il numero di negativo delle fotogarfie eseguite dai laboratori premettendo ai singoli numeri di negativo la sigla della Soprintendenza o dell’istituto competenti. Es. SBAP VR 3254, ICCD 2576, Alinari 3280 B17 Soggetto – identificazione del soggetto o della scena rappresentati secondo le definizioni iconografiche tradizionali e titolo dell’opera B18 descrizione sommaria del soggetto rappresentato e/o dell’oggetto, specificando eventuali elementi utili per l’identificazione
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