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PubblicatoCalvino Franceschi Modificato 10 anni fa
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DIRITTO-DOVERE ALL'ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE DELIBERA DI GIUNTA REGIONALE N. 979/2008 Sistema regionale di istruzione e formazione professionale Il Modello toscano prevede due anni di scuola e un anno professionalizzante
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BIENNIO NELLA SCUOLA SUPERIORE Al biennio negli attuali istituti tecnici, professionali o artistici, oltre a quanti intenzionati a conseguire il diploma, accederanno anche i giovani, in possesso sella licenza di scuola secondaria di I grado, che hanno segnalato interesse per il canale della formazione. La possibilità di frequentare l'anno professionalizzante è estesa anche a coloro che, frequentando un biennio diverso da quelli sopra indicati, manifesteranno la volontà di proseguire il loro percorso formativo nella formazione professionale. Verranno altresì realizzate azioni di supporto per tutti gli studenti, in particolare per coloro che sono ritenuti a rischio di abbandono.
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BIENNIO NELLA SCUOLA SUPERIORE Il biennio sarà realizzato in stretto contatto con il sistema dell'orientamento e, per coloro che avranno espresso l'intenzione di proseguire nel canale della formazione professionale, si tenderà a valorizzare l'area professionalizzante anche tramite esperienze di stage* presso imprese. Il percorso prevede attività laboratoriali, attraverso l'azione congiunta di insegnanti dell'istruzione e della formazione professionale e si concluderà con il rilascio di certificazione delle competenze, spendibili per il conseguimento della qualifica professionale *Con il termine di stage si intendono esperienza di contatto diretto con il mondo del lavoro.
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Il Modello toscano Configurazione del sistema
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Gli attori del sistema La Regione ha il compito di: Pianificare il sistema dell'obbligo di istruzione e di sostenere le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati: Permettere il raggiungimento di un diploma di scuola secondaria superiore al più grande numero di ragazzi residenti sul territorio toscano; Azzerare la dispersione scolastica attraverso la proposizione di percorsi formativi professionalizzanti fortemente flessibili e individualizzati; Contribuire ad innovare la scuola pubblica attraverso percorsi formativi rivolti agli insegnanti su tematiche connesse con lo sviluppo sociale, culturale ed economico della Regione; Istituire un servizio di orientamento in grado di sostenere le scelte dei giovani residenti in Toscana ed in grado di interagire anche con le famiglie e le istituzioni del territorio.
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Gli attori del sistema Le province hanno il ruolo di: Raccogliere le segnalazioni del servizio di orientamento (Scuole e C.I.) del territorio di competenza relative alle espressioni di volontà dei giovani che vogliono proseguire il percorso formativo, dopo il biennio dell'adempimento dell'obbligo, nella formazione professionale Predisporre i piani provinciali di offerta formativa per permettere a coloro che desiderano entrare in formazione di conoscere le figure professionali offerte.
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Gli attori del sistema Le scuole e le agenzie formative accreditate interessate ad attuare i percorsi formativi individuati dalle Province hanno il compito di: Inviare la loro adesione alle Province stesse e predisporre gli strumenti per l'organizzazione e lo svolgimento del/dei percorso/i tenendo in considerazione che: Nel biennio dovranno stabilire utili sinergie con il servizio regionale di orientamento ed attivare gli strumenti utili all'organizzazione dei laboratori e delle esperienze in azienda; Nel terzo anno, che viene a configurarsi come anno esclusivamente di tipo professionalizzante, i percorsi contenuti nell'offerta formativa provinciale dovranno essere realizzati in stretta connessione tra scuole, imprese del settore e agenzie formative.
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Percorso triennale A
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Percorso triennale B
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Percorso triennale C
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TEMPISTICA DICEMBRE 2008 – 31 GENNAIO 2009 LE PROVINCE: ATTIVERANNO AZIONI DI CONCERTAZIONE A LIVELLO LOCALE PER FORMULARE IL PIANO BIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA Le azioni di concertazione sono effettuate con gli organismi istituzionali provinciali (Commissione Provinciale Tripartita) d'intesa con le Conferenze zonali per l'istruzione
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1 - 28 FEBBRAIO 2009 LE PROVINCE: SOTTOPORRANNO ALLE SCUOLE ED AGENZIE FORMATIVE LE PROPOSTE DELLE FIGURE PROFESSIONALI INDIVIDUATE NEL PROCESSO DI CONCERTAZIONE E NE ACCOGLIERANNO LE ADESIONI DI MASSIMA
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1 – 16 MARZO 2009 LE PROVINCE: Riceveranno dalle scuole i dati relativi ai giovani interessati all'anno professionalizzante e li trasmetteranno alla Regione insieme a: Le preferenze espresse nel primo anno del biennio, che si riferiranno all'anno professionalizzante 2010-2011; Le preferenze espresse nel secondo anno del biennio, che si riferiranno all'anno professionalizzante 2009-2010; Definiranno il Piano biennale di offerta formativa ed il relativo piano finanziario; Invieranno il Piano a tutte le scuole e alla Regione Toscana;
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30 MARZO 2009 LA REGIONE: ELABORERA' IL PIANO REGIONALE CONTENENTE L'OFFERTA FORMATIVA PROVINCIALE PREDISPORRA' IL BANDO REGIONALE DI PARTECIPAZIONE
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15 MAGGIO 2009 SCADENZA BANDO REGIONALE I PROGETTI DOVRANNO ESSERE PRESENTATI ALLE PROVINCE DI RIFERIMENTO
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ENTRO IL 15 GIUGNO 2009 LE PROVINCE: VALUTERANNO I PROGETTI PREDISPORRANNO LA GRADUATORIA PROVINCIALE INVIERANNO LA GRADUATORIA ALLA REGIONE
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ENTRO IL 30 GIUGNO 2009 LA REGIONE: PREDISPORRA' LA GRADUATORIA REGIONALE AMMETTERA' A FINANZIAMENTO I PROGETTI SELEZIONATI E VALIDATI DALLE PROVINCE
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GIUGNO - LUGLIO LE PROVINCE: ORGANIZZERANNO IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE TENENDO PRESENTE CHE: Per coloro che hanno terminato il biennio della scuola superiore, le competenze di base sono certificate dalla scuola di provenienza su richiesta dell'interessato; In tutti gli altri casi il riconoscimento viene effettuato da certificatori iscritti nell'elenco regionale; PREDISPORRANNO EVENTUALI MODULI DI MESSA A LIVELLO INDIVIDUANDO MODALITA, SOGGETTI REALIZZATORI, TEMPISTICA.
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DAL 15 – 30 SETTEMBRE 2009 AVVIO ANNO PROFESSIONALIZZANTE
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ORIENTAMENTO E MENTORING NELL'OBBLIGO DI ISTRUZIONE Per la realizzazione del sistema regionale di istruzione e formazione professionale sarà necessario: Attivare un significativo processo di orientamento nelle classi terze medie (giovani a rischio di dispersione/abbandono, giovani di 14- 15-16 anni) e nel biennio della scuola superiore; Sostenere i giovani e le rispettive famiglie provenienti da altri paesi con l eventuale organizzazione di appositi moduli; Dar vita ad un gruppo di operatori di eccellenza (mèntori) per favorire un processo di innovazione e affiancare le scelte dei ragazzi; Superare l'apprendimento bricolage, che spesso caratterizza i percorsi con maggiori difficoltà e ritardi;
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Obiettivo dell'attività di mentoring Orientare le scelte degli studenti che manifestino la volontà di proseguire gli studi nel sistema della formazione professionale o in quello dell'apprendistato. Sostenere e accompagnare i ragazzi almeno fino al conseguimento di una qualifica professionale di II livello europeo
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I mèntori sono: Professionisti che contribuiscono a integrare le diverse componenti territoriali socio-economiche all'interno di una visione di sistema; Operatori in grado di affiancare i ragazzi, di qualsiasi età e nazionalità, a scuola, in azienda, nei percorsi di formazione.
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I mèntori Svolgono la loro attività in collaborazione con: - scuole o reti di scuole (insegnanti e dirigenti, studenti e loro famiglie); - gli enti locali; - il sistema economico, sociale e culturale del territorio
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Mèntori e Centri per l'Impiego I Centri per l'Impiego costituiranno il riferimento per tre aree di attività dei mèntori: Il collegamento con le scuole del territorio, per individuare tempestivamente i ragazzi a rischio di abbandono e quelli che hanno indicato la qualifica professionale come obiettivo del percorso personale di istruzione e formazione; Il supporto ai ragazzi residenti, usciti dalla scuola e segnalati ai Centri in attuazione delle norme sul diritto- dovere all'istruzione e alla formazione; Il supporto alla formazione degli apprendisti minorenni delle aziende del territorio.
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