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PubblicatoGisella Cozzolino Modificato 11 anni fa
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Elementi qualificanti una definizione delle buone pratiche nell’educazione interculturale Elena Besozzi Università Cattolica di Milano Convegno nazionale Alunni stranieri in Italia: Linee guida e buone pratiche Brescia, novembre 2005
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Interrogativi Cos’è ‘buona pratica’?
Cosa implica parlare di ‘buone pratiche’ nell’educazione interculturale? Come si arriva a definire una ‘buona pratica’?
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Definizione di ‘buona pratica’ ?
Tutto ciò che, all’interno di un determinato contesto, consente il raggiungimento di un risultato atteso, misurato nella sua efficienza e nella sua efficacia e può quindi essere assunto come modello, può essere generalizzato o applicato ad altri contesti
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Cosa implica parlare di ‘buone pratiche’ nell’educazione interculturale?
l’idea di integrazione la concezione della scuola la concezione di educazione interculturale il contesto di analisi l’impostazione metodologica il tipo di valutazione
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La concezione di educazione interculturale …
rimanda all’idea che si ha di integrazione
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Idee di società e di integrazione
assimilazione Etnocentrismo Pluralismo Multiculturalità tolleranza scambio
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Quale integrazione? Assimilazione l’Altro deve diventare simile a me
Tolleranza e l’Altro può esistere inclusione vicino a me, ma non deve interferire con i valori fondamentali della mia cultura Reciprocità e l’Altro è risorsa, scambio ricchezza di possibilità per me e io per lui
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Un’opzione: l’educazione interculturale come pratica dialogica
Valorizzazione di patrimoni culturali, codici normativi e linguistici plurimi, cura delle relazioni, degli affetti e dei sentimenti Costruzione di processi di integrazione centrati su un confronto critico, sulla reciprocità, il rispetto, il riconoscimento
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Per una discussione sull’interculturalità
Analisi del rapporto cultura autoctona/culture “altre” (quali valori? Quali saperi?) Valorizzazione dei patrimoni e dei codici linguistici plurimi e cura delle relazioni (quale comunicazione?) Riflessioni sui percorsi di integrazione (quale integrazione?)
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La scuola come ‘istituzione e organizzazione culturale’
Una cultura e un patrimonio culturale da trasmettere? Riproduzione o costruzione? Una cultura mediata tra scrittura, oralità e ipertesti a partire da un fondamento dialogico Mobilità cognitiva e decentramenti In viaggio … per sentirsi “a casa” La “danza” dell’alterità e della somiglianza
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La cultura scolastica Cultura come sapere/saperi (dimensione cognitiva) Cultura come insieme di valori, norme, regole, rituali condivisi (dimensione normativa) Cultura come sapere organizzativo (dimensione gestionale)
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La valutazione delle ‘buone pratiche’
Quale valutazione? Tipi di valutazione? Di che cosa? Come?
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Analisi di progetti di educazione interculturale
Analisi di progetti di educazione interculturale. Il caso della Lombardia Una valutazione centrata su un’analisi delle caratteristiche e degli elementi significativi del progetto in relazione a un’idea di educazione interculturale come comunicazione Una valutazione dell’impatto e degli esiti del progetto in relazione al contesto scolastico e quindi un’analisi della capacità trasformativa delle pratiche didattiche e del sistema delle relazioni interne ed esterne alla scuola
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Le ‘buone pratiche’ … Evidenziano il potere trasformativo
dell’interculturalità Mettono in luce i processi e i discorsi Rilevano e attivano un circuito riflessivo nei soggetti
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Indicatori per l’analisi o valutazione di progetto
Esistenza di un ampio coinvolgimento della realtà scolastica Esistenza di un’ampia rete che colloca il progetto nel territorio e attiva una sinergia di risorse Esplicitazione chiara degli obiettivi, degli strumenti, delle risorse messe in campo, dei criteri di valutazione Attenzione all’incremento di competenze e alla professionalizzazione degli insegnanti e dei diversi soggetti coinvolti Sviluppo di innovazione didattica e metodologica Produzione di documentazione adeguata e generazione di condizioni di riproducibilità dell’esperienza
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Gli elementi portanti di un modello di ‘buone pratiche’
Rivisitazione dei saperi Sviluppo di un processo discorsivo e inter-soggettivo Sviluppo di una pratica riflessiva Trasformazione della cultura organizzativa
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Difficoltà e nodi critici delle pratiche di educazione interculturale
Problema del coinvolgimento dell’intero corpo docente Costruzione di un habitus nuovo Difficoltà a lavorare in rete e a ottimizzare risorse e competenze Precarietà della durata e della stabilità dei progetti Carenze nella valutazione dei risultati Debolezza delle strategie comunicative istituzionali Carenza di attenzione alla formazione di dirigenti e insegnanti
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Un modello di analisi delle ‘buone pratiche’
La metodologia impiegata: viene chiaramente delineata in relazione all’oggetto indagato (metodologia qualitativa, comunicativa, riflessiva) sviluppa un’analisi delle condizioni di fattibilità e quindi rileva problematiche, conflittualità, divergenze consente l’individuazione di ricorsività di situazioni attiva circuiti riflessivi nei soggetti e nelle relazioni con un esito importante in chiave formativa
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