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Teoria del campo CAMPO MORFOGENETICO

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Presentazione sul tema: "Teoria del campo CAMPO MORFOGENETICO"— Transcript della presentazione:

1 Teoria del campo CAMPO MORFOGENETICO
Dal greco morphé = elemento di base, elemento ‘primo’ costituente da cui derivano gli elementi composti. La morfologia, come studio della forma, ha numerosi campi applicativi biologia geologia botanica linguistica… AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

2 Implica la dimensione temporale
Teoria del campo Morfogenesi Termine nato nel contesto dell’EMBRIOLOGIA Il CAMPO MORFOGENETICO è un processo tramite cui si moltiplicano e crescono le organizzazioni strutturali. Implica la dimensione temporale AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

3 Teoria del campo Il CAMPO MORFOGENETICO è un campo non dato ma che presente embrionalmente sin dall’inizio, si sviluppa e cresce come un contenuto inerente al processo che attuiamo. Attilio Marcolli, Toria del campo 2, Sansoni, Firenze, 1978 AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

4 Teoria del campo Il CAMPO MORFOGENETICO nella progettazione e nel design (e in particolare della comunicazione visiva) “Il punto, questo segno inerte e chiuso, acquista rapporto dal suo valore dimensionale, dalla sua dislocazione, dal suo organizzarsi nel ritmo ripetitivo” Franco Grignani, Arte e società AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

5 Teoria del campo “…e così [è] la riga, saettante o filtrata o sommata all’intersezione,…, posta in traccia diagonale, [cui] la tensione disequilibrante e contemporaneamente equilibrante, fa superare virtualmente il campo che la contiene” Franco Grignani, Arte e società AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

6 Elementi costitutivi del campo
3 poligoni regolari triangolo equilatero quadrato esagono regolare AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

7 Elementi costitutivi del campo
danno luogo a 3 rispettive texture piane è assimilabile alla maglia triangolare maglia triangolare maglia quadrata maglia esagonale AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

8 Morfogenesi del campo Simmetria rotatoria diedrica del triangolo
La relazione tra triangolo ed esagono dal punto di vista cinetico Il triangolo, incernierato nel vertice in alto,deve fare 6 movimenti per descrivere l’angolo di 360° AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

9 Morfogenesi del campo Simmetria rotatoria diedrica del triangolo
L’elemento ruotante dà luogo a una simmetria rotatoria diedrica, ossia dotata di simmetria speculare, di ordine 6 (perché deve cambiare posizione 6 volte) D6 AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

10 Morfogenesi del campo Simmetria rotatoria diedrica del rombo
I triangoli possono accoppiarsi e formare dei rombi Il rombo, incernierato nel vertice destro,deve fare 3 movimenti per descrivere l’angolo di 360° AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

11 Morfogenesi del campo Simmetria rotatoria diedrica del rombo
L’elemento ruotante dà luogo a una simmetria rotatoria diedrica, ossia dotata di simmetria speculare, di ordine 3 (perché deve cambiare posizione 3 volte) D3 AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

12 Morfogenesi del campo Simmetria rotatoria diedrica del trapezio
Una terna di triangoli adiacenti forma un trapezio Il trapezio, incernierato nel punto medio della base, deve fare 2 movimenti per descrivere l’angolo di 360° AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

13 Morfogenesi del campo Simmetria rotatoria diedrica del trapezio
L’elemento ruotante dà luogo a una simmetria rotatoria diedrica, ossia dotata di simmetria speculare, di ordine 2 (perché deve cambiare posizione 2 volte) D2 AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

14 Struttura Le strutture di base
quadrata cubica triangolare tetraedica Quella rotonda non esiste Il massimo pieno di dischi su di una superficie ha una struttura a triangolo equilatero AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

15 Struttura Le strutture di base
La struttura tetraedica ha una vasta applicazione cupola geodesica vedi opera di Buckminster Fuller tetrapak pallone da calcio… AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

16 Struttura Dalla texture alla struttura
Il passaggio dalle texture alla struttura come questione di astrazione. Abbandonare il riferimento all’occhio umano come strumento di percezione di una texture fisica. Concentrare l’attenzione sugli elementi ‘primi’ costituenti e sulle relazioni tra essi. La texture sotto il profilo del campo morfogenetico che l’ha prodotta. AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

17 Struttura Le strutture di base
Ci occuperemo solo delle strutture 2D Problematiche strutture complesse formate da elementi di base moduli sottomoduli attacchi tra i moduli, giunti e nodi forme interne ai moduli AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture

18 Struttura Le strutture di base
Le esercitazioni ci porteranno alle seguenti questioni: a partire dalle strutture base, come possiamo ottenere tutte le altre con operazioni di trasformazione delle dimensioni e degli angoli? come si occupa il piano e lo spazio con moduli e sottomoduli? cosa sono le forme e i corpi coerenti secondo un principio dato? come si controlla una struttura secondo un modello? AA 2003/04 Prof. Paola Trapani - Comunicazioni Visive Strutture


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