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PubblicatoFrancesca Martina Modificato 10 anni fa
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SERVIZIO ISTRUZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE E CULTURA PROVINCIA DI PISTOIA E ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTE "B. C. DE FRANCESCHI PISTOIA PROGETTO A SOSTEGNO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
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PRESENTAZIONE DEL CASO G. ha 15 anni e frequenta la prima classe dellITIS. Fin dalle elementari ha manifestato difficoltà nella scrittura, nella lettura, nel calcolo. Anche alla scuola media inferiore è continuato il disagio, in prima è stato proposto lincontro con uno psicologo. Lesperto sembra non aver riscontrato, però, alcuna difficoltà significativa.
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Nella classe attuale G. è risultato da subito molto timido e riservato. Marcate sono apparse le lacune in Italiano scritto, Inglese, Matematica. Impiega molto tempo nelleseguire i compiti e ne esce decisamente affaticato. Il suo impegno è notevole.
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TIPOLOGIA DEL LAVORO ASSEGNATO Il testo mostrato è il primo compito di Italiano del II quadrimestre : un tema. Il titolo scelto da Gianluca è Chi sono, come appaio agli altri, come vorrei essere. Vi compaiono i suoi errori tipici: problemi nelluso delle doppie sostituzione di una lettera o di una sillaba con laltra
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Sostituzione di una parola con unaltra che presenta i medesimi suoni iniziali lomissione di parole o intere frasi. Rispetto ai compiti dinizio anno esercita una discreta autocorrezione nelluso dell h. Notevole, allesame del contenuto risulta il livello di consapevolezza di sé e dei propri limiti ( vedi ultima parte dellelaborato).
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METODOLOGIA IMPIEGATA NEL CORSO DELLANNO Il ragazzo ha partecipato ad una serie di attività di recupero individuali pomeridiane proposte dalla scuola e tenute dallinsegnante di Lettere. Si è lavorato in particolare sullautocorrezione. Il caso è stato segnalato dal consiglio di classe allo psicologo scolastico che ha seguito G. ed ha incontrato i genitori. Questi si sono rivolti al centro dislessia di Bologna.
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CONCLUSIONI
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Le insegnanti di Matematica e Lettere hanno in particolare cercato di evitare che la frustrazione per gli errori commessi generasse nel ragazzo una diminuzione dellimpegno iniziale, provando con varie strategie a rafforzare la sua autostima. Almeno sotto questo aspetto è stato possibile rilevare un miglioramento. G., nella seconda parte dellanno scolastico ha iniziato a partecipare alle lezioni in modo attivo ed ha migliorato il rendimento nellorale, delle varie discipline. ITIS S. Fedi Pistoia : prof. sse R. Capecchi, M. Chiti A.S. 2005-2006
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