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PubblicatoMarcella Filippa Valenti Modificato 9 anni fa
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Informatica giuridica Origine e sviluppo dell’informatica giuridica Lucio Maggio Anno Accademico 2001/2002
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Lee Loevinger Jurimetrics in Minnesota Law Review 33 (1949) p. 455 ss. Viene teorizzato l’uso dei calcolatori elettronici nel campo del diritto. GIURIMETRIA
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GIURIMETRIA (dalla seconda metà degli anni ‘40 ai primi anni ‘60) Tre aree di intervento Archiviazione e reperimento elettronico delle informazioni giuridiche Formalizzazione del diritto e della scienza giuridica mediante la logica simbolica Previsione delle decisioni giuridiche sulla base di analisi comportamentali Tre filoni di ricerca Documentario Metadocumentario o decisionale Statistico-previsionale EUROPA (civil law) Soltanto USA (common law)
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INFORMATICA GIURIDICA (dalla metà degli anni ‘60 ad oggi) Il nome “informatica giuridica” viene coniato in Francia come contrazione di information automatique juridique.
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Informatica giuridica “concentrata”: mainframe, terminali “stupidi” (anni ‘60 e ‘70) Informatica giuridica “individuale”: personal computer, CD-ROM (anni ‘80) Informatica giuridica “distribuita” o diffusa: telematica (anni ‘90) Informatica giuridica e sviluppo tecnologico
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Sistemi informativi: producono informazione (dagli anni ‘60) Sistemi cognitivi: producono nuova conoscenza (dagli anni ‘70) Sistemi redazionali: producono atti giuridici (dalla metà degli anni ‘70) Sistemi manageriali: producono procedure di gestione (dalla metà degli anni ‘70) Sistemi didattici: producono processi di apprendimento (dagli anni ‘80) Informatica giuridica e profilo funzionale
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1. Sistemi informativi Quattro periodi dei sistemi adialogici o batch (anni ‘60 - inizi anni ‘70) dei sistemi dialogici o interattivi o conversazionali (inizi anni ‘70 - metà anni ‘80)sistemi dialogici o interattivi o conversazionali dei sistemi informativi ipertestuali (anni ‘80)sistemi informativi ipertestuali dei sistemi informativi integrati o telematici (anni ‘90)
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Sistemi dialogici o interattivi o conversazionali (inizi anni ‘70 - metà anni ‘80) non guidati orientati alla rilevanza dell’informazione guidati
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Ipertesti Sistemi che consentono di istituire legami di tipo associativo tra i documenti contenuti nella banca dati. Differenze tra sistemi ipertestuali e sistemi informativi tradizionali accesso attraverso legami associativi anziché attraverso “chiavi di ricerca” (browsing in luogo di searching) creazione di percorsi di ricerca non prefissati superamento del concetto di “testo” come struttura unidimensionale (sequenziale)
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Ipermedia Sistemi che consentono di accedere mediante legami di tipo associativo a documenti non testuali (immagini, grafici, filmati, musica, ecc.). Sono l’integrazione tra un sistema multimediale e la tecnica ipertestuale, sommando i vantaggi dell’uno e dell’altra.
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2. Sistemi cognitivi Un processo di elaborazione dei dati che riproduce i ragionamenti complessi tipici della mente umana. Un risultato dell’elaborazione che consiste in una nuova conoscenza prodotta dal computer, anziché nel reperimento di conoscenze fornite al computer (come avviene con i sistemi informativi). Intelligenza artificiale
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Differenza fondamentale tra sistemi informativi e sistemi cognitivi I sistemi informativi sono isomorfi input output dati in entrata (input) = dati in uscita (output)
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Differenza fondamentale tra sistemi informativi e sistemi cognitivi I sistemi cognitivi sono eteromorfi input output dati in entrata (input) dati in uscita (output)
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2. Sistemi cognitivi I sistemi cognitivi degli anni ‘70 Sistemi basati sulle norme giuridiche (rules-based). I sistemi cognitivi degli anni ‘80 Mirano ad integrare la base di conoscenza con altri elementi, quali la giurisprudenza e l’esperienza professionale. I sistemi cognitivi degli anni ‘90 Prevalentemente orientati verso basi di conoscenza giurisprudenziali (cases-based).
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3. Sistemi redazionali Hanno come obiettivo la formulazione automatica di atti giuridici: atti processuali, negozi giuridici, atti normativi, atti decisori. Sono sostanzialmente editori di testi integrati da funzioni specifiche per la redazione di atti giuridici.funzioni specifiche per la redazione di atti giuridici Le prime applicazioni sono i formulari elettronici per la redazione di atti giuridici negoziali o processuali. Sono una componente dei sistemi per l'automazione dell'ufficio legale e notarile. Applicazioni più recenti (a partire dagli anni '80) sono quelle per il controllo della redazione formale e tecnica dei testi normativi (legimatica).
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Funzioni per la redazione di atti giuridici Funzioni linguistiche: agiscono sulla correttezza ortografica, sullo stile, sulla leggibilità, sulla esattezza terminologica. Funzioni strutturali: aiutano il redattore a costruire correttamente l’atto a livello di struttura formale e di struttura funzionale. LEGGE - titolo - articoli - commi LEGGE - parte definitoria - parte sostanziale - parte procedurale - parte sanzionatoria - parte transitoria - nessi normativi I sistemi redazionali possono essere revisori, generativi o misti
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4. Sistemi manageriali (gestionali) Tre periodi L’informatica giudiziaria degli anni ‘70 e ‘80 I sistemi gestionali degli studi legali e notarili (fine anni ‘80) L’istituzione dell’AIPA (1993) Applicazioni dirette ad automatizzare l’organizzazione del lavoro di un ufficio impegnato in attività giuridiche [informatica giudiziaria, legale (forense e notarile), amministrativa].
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5. Sistemi didattici Fasi di sviluppo I primi esperimenti (Francia, fine anni ‘70) L’avvento delle tecniche ipertestuali e multimediali (USA e UK, fine anni ‘80) Hanno come obiettivo la produzione di programmi di aiuto all’apprendimento del diritto.
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