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PubblicatoLoris Salvatori Modificato 11 anni fa
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Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di “Scienze della Comunicazione” Tesi in “Giornalismo on line” “NEW JOURNALIST” Il giornalismo al tempo di Internet. Analisi dei processi produttivi di:
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LE PREMESSE E LE PROMESSE DEL GIORNALISMO ON LINE
Originalità e creatività: nell’ideazione e nella stesura del testo elettronico Ipertestualità: link interni ed esterni Multimedialità: conoscenza del linguaggio informatico e tecnologico Interattività: lettore-fonte e lettore co-produrrore; “comunità virtuali” con , blog, sondaggi, forum, newsletter, chat Giornalismo “da marciapiede”: servizi “sul campo” con video-camere e foto-camere digitali
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Conclusioni Il giornalismo on line è simile al lavoro di agenzia: gioca sull’anticipo dei tempi (più vicino alla radio-televisione piuttosto che alla carta stampata) Il web si caratterizza per le notizie brevi, concise, chiare e immediate. Il web è sinonimo di velocità e attualità. Ma il web è anche “altro”: questa impostazione, da sola, può produrre un’omogenizzazione, un’appiattimento, una standardizzazione dell’informazione. La stessa norma contrattuale (l’Allegato N) sembra sminuire il ruolo del giornalista on line: ha valore sperimentale e non rilancia il giornalismo elettronico Il web journalism è ancora “figlio” dell’impostazione degli “old mass media” e manca di un’impostazione culturale specifica ed esclusiva : non costituisce al momento una nuova filosofia dell’informazione e della comunicazione (quale dovrebbe essere !)
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Dai monitoraggi condotti presso le 3 redazioni on line è emerso (rispetto alle premesse – promesse del giornalismo sul web) : Un basso utilizzo giornalistico delle potenzialità ipertestuali e multimediali offerte dalle tecnologie digitali e dal web ( il “paradosso” della Stampa Web ) Una scarsa propensione al giornalismo “da marciapiede” con video-camera e foto-camera digitale sul posto dell’evento Articoli troppo “ispirati” alle agenzie di informazione (fino al copia/incolla): basso tasso di creatività, originalità ed esclusività Sporadica e latente l’interattivà con il pubblico inteso come fonte e co-produttore nel processo di costruzione dell’articolo La terra promessa non è ancora all’orizzonte: “Nessuna competenza particolare: il New Journalist è comunque un giornalista, indipendentemente dal mezzo”- affermano Smorto (Repubblica.it) e Pratellesi (Corriere.it).
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Repubblica.it: la testata giornalistica elettronica leader in Italia e nel mondo (dati “Audiweb” e “Alexa web search”) Utenti Unici : , Settembre 2004 Pagine Viste: , Settembre 2004 Redazione: oltre 20 professionisti (di cui 3 grafici ) Gerarchia articolata e formale, ma lavoro collegiale e rapporti amicali: flessibilità ed elasticità nell’editing delle news Pezzi “ispirati” alle agenzie e scritti dai redattori su “commissione” dei capo-servizio che ricevono l’input dal capo o vice-capo. Presenza di una sottile“separazione spaziale” non tra i giornalisti (manca una specializzazione tematica), ma tra i giornalisti e i tecnico-grafici, deputati all’ottimizzazione e al montaggio dei file multimediali.
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“Refresh”delle news: tempestivo ed immediato
“Scambio” con il cartaceo: costate e reciproco Predominante il giornalismo al “Desk” Pubblico: stesso identikit del lettore-tipo del cartaceo (forte caratterizzazione ideologica ) Feedback: contatto con i lettori presente, ma sporadico e latente. Numerosi i file audio-video “incollati” alla notizia. Diffusi anche i forum e i sondaggi (insieme alle rubriche e ai blog, curati però spesso da redattori del cartaceo) Quotidiano in edicola a pagamento: molteplici tipologie di abbonamento Servizio “News via SMS” per gli abbonati
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Articoli troppi “ispirati” ai lanci di agenzia
I punti critici rilevati sono: Articoli troppi “ispirati” ai lanci di agenzia Spiccata ideologizzazione dei contenuti Redazione normalmente “vuota” dalle 24 alle 7 Feedback con il lettore: latente e circoscritto Inviato sul campo con telecamera digitale: sporadico e poco valorizzato Forte dipendenza dai tecnico-grafici per l’inserimento dei file multimediali nelle pagine web Bassa presenza di collegamenti ipertestuali “interni” negli articoli
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Corriere.it: la testata giornalistica on line più visitata e consultata dopo Repubblica.it, in Italia e nel mondo (dati “Audiweb” e “Alexa web search”) Utenti Unici: , Settembre 2004 Pagine Viste: , Settembre 2004 La Redazione: oltre 20 professionisti (di cui 8 grafici) Gerarchia verticale e puntuale ma atmosfera rilassata: lavoro improntato alla collegialità e alla reciproca collaborazione DESK (il caporedattore, i 2 vice-capo, il caposervizio e il vice-caposervizio): organo deputato alla gestione delle notizie, dalla selezione alla pubblicazione Giornalismo prevalentemente al Desk: inviati solo per eventi eccezionali (soprattutto sulle nuove tecnologie)
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Presenza di una separazione spaziale tra i giornalisti e il nutrito reparto grafico, preposto all’allestimento dei file multimediali. Aggiornamento delle notizie: tempestivo ed efficiente Presente ma scarso e limitato il contatto con i lettori Quotidiano in edicola e Archivio (in parte) a pagamento 2 settori esclusivi nella Home del Corriere.it: - “ViviMilano”: sulle iniziative nell’interland milanese - “Italian Life”: versione del sito in lingua inglese Uso di “Analog”per il monitoraggio degli accessi alle pagine: più immediato ma meno preciso di Redsheriff ( sistema di rilevazione di Audiweb) Servizio “News via SMS” per gli abbonati
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Bassa interattività della redazione col pubblico dei lettori
Redazione normalmente vuota dalle 24 alle 7 “Pezzi” fortemente “ispirati” alle agenzie Abbastanza limitato il giornalismo “da marciapiede” Forte dipendenza dal tecnico-grafico per i file-multimediali Poco diffusa l’ipertestualità “interna” negli articoli Spiccata connotazione da “portale generalista” con rubriche che esulano dall’informazione strettamente giornalistica I punti critici rilevati sono:
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La Stampa web: una testata giornalistica dinamica e funzionale ma con uno stile troppo legato al cartaceo e una valorizzazione insufficiente ed inadeguata da parte dell’Editore Pagine Viste: , Settembre 2004 Utenti Unici: , Settembre 2004 Redazione: 5 professionisti ( un solo giornalista) Processo produttivo incentrato al 90% sul giornalista, coadiuvato dallo stagista e, più marginalmente, da 2 grafiche-redattrici. Organizzazione dell’elaborazione delle news collegiale: manca una rigida e rigorosa gerarchia verticale Molteplici rubriche del sito gestite da redattori del cartaceo: “autoreferenzialità e interscambiabilità” di risorse tra web e cartaceo.
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Funzioni del giornalista: oltre alla cura dell’attualità, gestione dei file multimediali (in massima parte foto e sondaggi) Le 2 grafiche-redattrici: cura delle rubriche e monitoraggio del sito per intercettare eventuali errori di battitura o di collegamento con le pagine interne Articoli molto “ispirati” alle agenzie. Originalità nei titoli e nei sommari Orientamento regionalistico: grande rilievo alle news dell’interland torinese (come il cartaceo che ha il bacino di utenza concentrato nel nord-ovest della penisola) 3 diversi “Template” della Home nel corso della giornata. Nell’edizione della sera: “La piazza interattiva” (grande spazio all’interazione con il pubblico) Il giornale in edicola a pagamento: molteplici modalità di abbonamento Presente una versione per i disabili che conferisce una spiccata usabilità al sito
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1. Un solo giornalista gestisce tutta l’informazione
2. Aggiornamento carente: fino a 4 minuti per il refresh 3. Articoli troppo “ispirati” ai dispacci di agenzia Interattività col pubblico: inesistente durante la routine produttiva, spiccata nell’edizione della sera con “La piazza interattiva” 5. Scarsa propensione per il giornalismo “da marciapiede” 6. Forte dipendenza dal quotidiano: molte le news riprese dal giornale di carta 7. Redazione “vuota” dalle 18 alle 8 I punti critici rilevati sono:
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