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Prof. A. Naumow Dott.ssa Chiara Munerato
FILOLOGIA SLAVA A.A Prof. A. Naumow Dott.ssa Chiara Munerato
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PRIME TESTIMONIANZE SUGLI SLAVI
LA STORIA DEGLI SLAVI PRIME TESTIMONIANZE SUGLI SLAVI Il primo a parlarne è lo storico GIORDANE nei suoi Getica (Storia dei Goti) Fine dell’evo antico (dopo le invasioni barbariche) Rif. al fiume Vistola e alle grandi pianure in cui vivevano i Venedi Parla di un unico gruppo etnico: Sclavini, Anti e Venedi (VI secolo)
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ALTRE TESTIMONIANZE Storico bizantino PROCOPIO DI CESAREA
De Bello Gothico, VI secolo Sclavini e Anti avevano occupato la riva sinistra del Danubio Contatto diretto degli slavi con la civiltà mediterranea nel VI secolo
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LE PRIME MIGRAZIONI SLAVE
“migrazioni degli slavi” VI-VII secolo d.C. gli Slavi si spostano verso occidente ≠ invasioni barbariche gli Slavi cercano nuovi terreni da coltivare (modello dell’agricoltura itinerante) Agricoltura primitiva ed estensiva Incremento demografico ha spinto gli Slavi a spostarsi e a necessitare di più terre
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AVARI E SLAVI Già nel V-VI secolo le fonti parlano di una presenza slava nell’area del medio Danubio (pianura pannonica) 568 d.C area abbandonata dai Longobardi VI secolo area conquistata dagli Avari – popolazione di stirpe turca imparentata con gli Unni Sottomisero le tribù slave già stanziatesi in quest’area alla sua aristocrazia guerriera Influsso culturale e forte dominazione sugli Slavi
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LA COLONIZZAZIONE SLAVA
Slavi dovevano seguire gli Avari nelle loro scorrerie sia in Europa Centrale che nei Balcani ! Slavi tendono a stanziarsi in un territorio definitivamente Si separano dagli Avari e si allontanano dalla pianura pannonica, arrivando nella penisola balcanica
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GLI SLAVI E L’IMPERO ROMANO D’ORIENTE
Impero guidato da Giustiniano ( ) All’inizio del VI secolo riconquista le aree costiere del Mediterraneo appartenenti prima all’Impero Romano d’Occidente 626 i Persiani alleatisi con gli Avari assediano Costantinopoli l’Impero è occupato a difendersi e contemporaneamente gli Slavi si insediano nella penisola balcanica e le aree prima occupate dai germani (regno franco)
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GLI SLAVI NEI BALCANI Storico Giovanni (bizantino, di lingua siriaca), vescovo monofisita di Efeso, in Storia Ecclesiastica parla degli Slavi Avevano conquistato fortezze e città, ridotto in schiavitù la popolazione e infine insediati in regioni diverse Raggiunsero da qui la Grecia (isole del Peloponneso) e l’Asia Minore
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Insediamento testimoniato dai toponimi
Gli Slavi interruppero le principali vie di comunicazione fra l’area occidentale e l’area orientale dei Balcani Alcune popolazioni si trasferirono nelle città costiere più sicure (Ragusa-Dubrovnik e Spalato-Split) o trovarono rifugio in Italia (Calabria e Sicilia) VII secolo sotto la guida di popolazioni di origine iranica dal nome di serbi e croati, alcune tribù slave si stanziarono nell’Europa centrale
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I loro capi si accordano con Costantinopoli per stabilirsi nei territori dell’Impero Balcani occidentali Serbi e croati difendevano questi territori dagli Avari Si fusero con le popolazioni slave che già vi si erano stanziate Tentativi di espansione verso la penisola italiana nel VII secolo falliti 926 successo! S’impadronirono di Siponto, in Puglia
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GLI SLAVI IN OCCIDENTE Penetrarono profondamente nell’Europa centrale
Arrivarono a nord fino al bacino del fiume Elba e al Mar del Nord; a sud nella Baviera e nelle regioni alpine Contatti con popolazioni germaniche e latine Insediamento confermato da toponimi Completa germanizzazione (≠ sorabi e polabi)
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GLI SLAVI IN ORIENTE Principale direzione delle migrazioni slave oriente Dalle steppe al mondo asiatico Aree settentrionali occupate da grandi foreste + contatti con popolazioni finniche Dati offerti dall’archeologia VII secolo svilupparono contatti con il khanato dei Cazari (popolazione di origine turca proveniente dall’Asia)
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GLI SLAVI NEI SECOLI VII E VIII
Situati geograficamente in una vasta area dell’Europa: dal bacino dell’Elba al Baltico, fino a Creta Contatti con popolazioni assai diverse processo di acculturazione degli slavi Scontro con un nemico potente: i Franchi 796 Pipino, figlio di Carlo Magno (dinastia Carolingia) sconfigge definitivamente gli avari
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I RAPPORTI CON BISANZIO
Khanato bulgaro = grossa minaccia per Bisanzio situazione di conflitto e instabilità per tutto il medioevo Bisanzio cerca di riconquistare i territori perduti sia verso il Medio Oriente che nei Balcani e sull’Adriatico riorganizzazione territoriale + grecizzazione e cristianizzazione delle popolazioni slave Occupazione militare prigionieri destinati alla schiavitù: servus - sclavus
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I RAPPORTI CON I FRANCHI
Franchi = controllo di ampie zone dell’Europa centrale abitate dagli slavi da secoli Riconquista delle aree precedentemente occupate da popolazioni germaniche Nuova organizzazione sistema feudale Per gli slavi processo di cristianizzazione e germanizzazione Missionari latini di origine germanica o celtica
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LA “GRANDE MORAVIA” Pressioni da parte carolingia e da parte bizantina perciò gli slavi sono costretti ad organizzarsi IX secolo: confederazione tribale guidata da principi slavi e chiamata Grande Moravia (area a nord del Danubio e del medio Danubio = odierna Moravia) Prime alleanze degli slavi: Carolingi + khanato bulgaro VS Grande Moravia Grande Moravia + Bisanzio VS Carolingi e bulgari
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CIRILLO E METODIO Guidarono la missione nella Grande Moravia per evangelizzare gli slavi Due testimonianze scritte (agiografiche): - La Vita di Costantino - La Vita di Metodio
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COSTANTINO Nato a Salonnico (Tessalonica) nell’824
Cresciuto nella numerosa famiglia di un alto funzionario bizantino Formazione all’Accademia imperiale Rifiuta il suo futuro da burocrate per darsi alla filosofia e successivamente al monachesimo Insegnerà filosofia all’Accademia di Costantinopoli
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PRIMA E SECONDA MISSIONE DI COSTANTINO
Missione diplomatica creare rapporti politici di pacifica convivenza + alleanze Prima missione – Medio Oriente Seconda missione - Cazari
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TERZA MISSIONE DI COSTANTINO
Missione presso gli slavi della Grande Moravia Raccontata dalla Vita di Metodio (Uspenskij Sbornik) Svolta dai due fratelli insieme Metodio: prima funzionario burocratico, amministratore di un’area a popolazione slava; poi monaco sul Monte Olimpo, dove lo raggiunge il fratello
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Il principe di Moravia, Rastislav, scrisse all’imperatore Michele lamentando la mancanza di un maestro che “interpreti nella nostra lingua la vera fede cristiana” (VC, xiv, 2-5) Chiede che il maestro venga mandato da Costantinopoli Moravia precedentemente convertita dal clero latino rischio di un’ennesima rottura con Roma Costantinopoli riapre il dialogo Scelta del missionario: Costantino, per la sua conoscenza della lingua slava
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Costantino fa notare la pericolosità dell’assenza di una lingua slava scritta e propone di crearla lui stesso prima della partenza Elabora l’alfabeto GLAGOLITICO Traduce e commenta in slavo l’inizio del Vangelo di Giovanni (“In principio era il Verbo”) Missione riuscita con successo Costantino tradusse in slavo anche i libri della liturgia Prime accuse di eresia
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IL VIAGGIO A VENEZIA E A ROMA
Convocato da papa Nicola, Costantino si reca prima a Venezia massime autorità ecclesiastiche e civili (867, la targa a S. Pietro) Costantino accusato di “trilinguismo” Udienza dal papa preceduta dall’arrivo delle reliquie di papa Clemente recuperate da Costantino durante la missione presso i Cazari Accolto da Adriano II
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LA CONCLUSIONE DEL VIAGGIO
Dopo aver difeso l’uso dello slavo di fronte alle autorità ecclesiastiche e aver convinto il papa, Costantino muore nell’869 dopo aver preso il nome di Cirillo, con cui è noto. Seppellito a Roma nella Chiesa di San Clemente Metodio proseguì l’opera del fratello, seppur più volte osteggiato Quando morì nell’885, i suoi discepoli furono perseguitati
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