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PubblicatoEmiliana Catania Modificato 10 anni fa
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Direzione Didattica 3° circolo di Rimini Scuola dell’Infanzia Statale “L’Aquilone” Sezione Rossa Progetto educativo didattico Anno Scolastico “…perché avrò CURA di te!” “Aver cura di un’altra persona, nel suo significato più proprio, è aiutarlo a crescere e ad attualizzare se stessa” ( M.Mayerloff)
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SI APPRENDE AD AVERE CURA AVENDO CURA
Ciò riguarda anche i bambini, nella consapevolezza che si impara con gli altri, facendo, cooperando, tenendo presente gli altri, cercando di comprendere i diversi modi di imparare. Si apprende non solo facendo, ma tenendo presente gli altri, i diversi livelli di competenza, cooperando e facendosi carico di loro. Quando sì è costretti a spiegarsi nasce l’esigenza di non dare nulla per scontato. Chiarire, rendere partecipe un altro, obbliga a rimettere in gioco ciò che si è capito, a cercare nuove strategie per creare curiosità nell’interlocutore, a trovare modalità per una crescita comune. Finalità del progetto Il nostro intento è quello di favorire la crescita emotiva, affettiva, cognitiva, sociale di ciascun bambino-bambina creando un’atmosfera positiva nel riconoscimento dei bisogni di ognuno. Piste possibili: 1. prendersi cura di se stesso… per divenire sempre meglio “persona” 2. prendersi cura degli altri… per superare l’egocentrismo, per allargare il proprio punto di vista 3. prendersi cura dell’ambiente… del mondo circostante che chiede rispetto e salvaguardia
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Ottobre 2007 INIZIA LA NOSTRA AVVENTURA
…dentro il nostro giardino una squadra di operai è al lavoro per la potatura degli alberi… sega elettrica… camion elevatore… …passiamo la mattinata con il naso incollato ai finestroni….
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……poi usciamo per raccogliere qualche rametto…
Ma… …ma lì c’è qualcosa!!! ( Cristian ) …che cos’è ? (Arianna) …è un uovo!!! (Cristian) …sarà un uovo di piccione… (Lucio) ma è caduto!!! (Alessandra) …e se uno passava e lo schiacciava? (Cristian) …pensa un po’ se non lo trovavamo! (Mattia) …meno male che non lo hanno rotto! (Arianna) … e questo cos’è? (Francesca)
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Il messaggio che abbiamo trovato dice così….
…è un messaggio!!! Leggiamo! (Marco) Il messaggio che abbiamo trovato dice così…. Cari bambini, ho bisogno del vostro aiuto…oggi sono arrivati i giardinieri a potare gli alberi del vostro giardino…lì c’era il mio nido e adesso io purtroppo non posso più covare questo uovo…per favore aiutatemi voi!!! Vi chiedo tre promesse: Non rompete il suo guscio Accoglietelo in un nido caldo Prendetevene cura.
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…se parla stò uccello potrebbe essere magico…(Mattia) …allora lo ha portato un uccello magico (Cristian) …dobbiamo badarlo noi (Arianna) …e se non siamo capaci? (Francesca) …non si deve mangiare l’uovo!! (Mattia) …neanche cucinarlo in padella (Marco) …oggi vado dai miei nonni e porto un nido piccolo piccolo (Lucio) …anche io ce l’ho di sotto!! (Luca) …ma il mio nido è caldissimo perché lo tengo al sole sotto una pianta (Lucio)
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…IO prima di nascere ero così…
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Ma come si starà dentro un guscio? (giochiamo con gli scatoloni)
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Martedì 23 ottobre Oggi una sorpresa! Dentro la scuola abbiamo trovato un pettirosso! “forse è venuto a controllare se abbiamo mantenuto le promesse” (Mattia) …”lasciamolo libero!” (Gaia) “così lo va a dire alla mamma dell’uccellino” (Marika) “forse lei è lì fuori che aspetta” (Martin)
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2° Messaggio Cari bambini vi voglio ringraziare perché ho saputo che state mantenendo fede alle tre promesse (l’ ho saputo dal mio amico pettirosso che è venuto nella vostra scuola)…io purtroppo non so se potrò tornare a covare il mio uovo perché sono costretta a fare un lungo viaggio per allontanarmi da una cosa che mi fa tanta paura: il freddo, non potrei certo sopravvivere all’inverno …e per questo che ho ancora bisogno del vostro aiuto… vorrei che ognuno di voi avesse cura del mio piccolo quando nascerà…ma ora devo proprio partire… grazie a tutti!!!
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Lunedì 12 novembre … dal guscio una sorpresa… sono nati 2 uccellini
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…abbiamo deciso di chiamarli CIP e MACCHIA
Caro pettirosso, siamo i bambini dell’aula rossa… ti vogliamo dire che l’uovo si è schiuso e sono nati due bengalini che abbiamo chiamato Cip e Macchia. Noi abbiamo esaudito tutte le promesse però adesso stiamo scrivendo questo messaggio per la mamma degli uccellini… tu pettirosso per favore lo dici alla mamma che sono nati? ..lei di sicuro è in un posto caldo). Cip e Macchia sono grigini e bianchi con il becco arancione e anche le zampe e le guance… gli piace molto cantare e sono belli, noi li teniamo sopra il mobile però ogni venerdì noi bambini portiamo a casa la gabbietta per non lasciali mai da soli. Ma tu come ti chiami? Di che colore sei? Sei come Cip e Macchia? Dove sei è caldo o freddo? E’ bello o brutto? Piove? Aspettiamo la risposta. Grazie
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I bambini a turno ogni venerdì portano a casa gli uccellini… …ma il giorno 18 gennaio… …nel nido una sorpresa… “il giorno giallo io ho portato a casa Cip e Macchia… li ho messi dove mangio in sala sopra il frigo… Gli facevamo compagnia anche il babbo li andava a vedere …era contento …loro cantavano di giorno… Il mio babbo si è accorto che nel nido c’erano quattro uova ma quando li ho portati a casa ce ne erano solo due …io penso che nasceranno tutti e se ne nascono tanti li regaliamo ai bambini…”
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La visita a scuola della dott.sa Roberta (la veterinaria)
Chi è un veterinario? “il veterinario è degli animali” (GAIA) “è il dottore degli animali” (MATTIA) “ sì, è quello che cura gli animali” (MARIKA) Amanda: “ gli uccellini sono maschio e femmina?” Roberta: “ questi due bellissimi bengalini che voi avete chiamato Cip e Macchia sono un maschio e una femmina. Macchia è il maschio, lo si riconosce perché è più colorato e poi canta di più perché deve fare la serenata alla femmina. I bengalini sono originari dell’ Asia e possono vivere 8-15 anni. Loro sono granivori, mangiano grano, miglio… ma quando covano hanno bisogno del bastoncino per insettivori… ”e nel negozio degli animali” può farle da sola le uova?” Roberta: “sì però non nascono i piccoli” Marika: “allora il maschio serve per covare le uova?” Roberta: “sì certo …si danno il cambio per covare quando uno è stanco.” Mattia: “noi non sappiamo se stanno male e come fare a curali” Roberta: “se stanno male gonfiano le piume e rimangono immobili e poi non cantano più …voi mi chiamate e io vengo a vedere. Bisogna anche guardare la cacca che non sia né troppo dura né troppo molle, sapete loro non fanno la pipì, fanno tutto insieme. (Roberta preleva un campione di cacca da analizzare e chiede di andare a prendere da lei la risposta all’indomani) …fate attenzione …quando arriva il caldo cercate di proteggerli dalle zanzare perché potrebbero pungerli sulle zampine che si gonfiano e potrebbero non stare più in piedi” Ringraziamo e salutiamo la veterinaria per la sua preziosa collaborazione La visita a scuola della dott.sa Roberta (la veterinaria)
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a casa della famiglia Mulazzani sono nati ben 3 bengalini !!!
… e dopo l’attesa… a casa della famiglia Mulazzani sono nati ben 3 bengalini !!! … “a casa gli abbiamo messo l’acqua” Nicola M. “…erano sulla carta “ Marco M. “ …vicino al biliardino in sala, sono nati sabato, la mamma li ha visti …prima si era aperto uno e poi le uova erano aperte tutte “ Matteo M. “… io li ho visti …sono un po’ neri “ Nicola M.
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QUANDO SONO NATO ERO COSI’
“questo sono io … mi hanno chiamato Marco… …sono nato il 14 ottobre 2002 a Rimini nell’ospedale qua vicino… …qui di sicuro ho zero anni… …la mamma mi ha raccontato che dormivo molto e piangevo sempre forse perché Andrea (mio fratello) non mi lasciava stare… …per me è bello essere piccolo, mangiavo la titta …poi mi tenevano sempre in braccio, ero pesante e poi stavo nella carozzina (ma adesso ce l’ha mio cugino)
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Li abbiamo chiamati: Pennabianca-Pennagrigia e Grigino
Il 19 febbraio “ Pennabianca” lascia il nido e spicca il suo primo volo
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Se avessi le ali… Mi piacerebbe essere un uccellino per volare…mi piacerebbe andare in cielo e vedere il cielo MICHAEL Vorrei essere un uccello…e vorrei andare a mangiare i semi nella taverna del tesoro LUCA Vorrei essere un uccello e vorrei volare vicino al mio nido…dove c’è la mia mamma. MATTEO Vorrei essere un angelo e vedere le persone (il babbo e la mamma) dal cielo …dall’alto e dargli un abbraccio con le ali. MARCO Vorrei essere un pettirosso e volare in cielo e andare sugli alberi e sui tetti. LUCIO Vorrei essere un drago (buono) con le ali e vorrei salvare le persone e gli animali in pericolo. MATTIA Vorrei essere un uccello posarmi sugli alberi e volare nel cielo e andare al museo dei dinosauri. MARTIN Vorrei essere una farfalla e andare in un prato pieno di fiori…vorrei volare nel prato e riposarmi su un albero ARIANNA Vorrei essere una farfalla e volare in giardino ….in libertà MARIKA Vorrei essere un uccello e andare in montagna a vedere le cascate….poi volare sopra il mare perché mi piace guardare il mare. FRANCESCA Vorrei essere una farfalla … andare in cielo a Parigi a Eurodisney e giocare con topolino. NICOLE P. Vorrei essere un uccellino e volare nella foresta calda, dove c’è il sole e incontrare un altro uccellino e con lui riscaldarmi al sole MAXIM Vorrei essere una farfalla, andare a Parigi e guardare la torre Eiffel poi andare a cercare un posto dove ci sono tante farfalle e giocare con loro… mi piacerebbe girare tutto il mondo e vedere anche i cammelli. NICOLE R. Vorrei essere o un piccione o un’aquila e andare a Parigi dove c’è un castello con le prigioni…vorrei vedere la prigione, ma non gli uomini cattivi. Vorrei andare anche in montagna sulla neve…mi piacerebbe molto andare in un negozio dove ci sono tanti uccellini (belli come i nostri), entrerei dentro a giocare con loro. CRISTIAN Vorrei essere una bengalina…mi piacerebbe andare in città a comprare il cibo e andare nei negozi di vestiti a vedere se ci sono i vestiti che mi piacciono…ma soprattutto mi piacerebbe volare nel cielo e andare a Bologna e vedere dove lavora il mio papà in ufficio, stare vicino a lui e giocare col suo computer. ALESSANDRA Vorrei essere un uccellino … volare sugli alberi e volare con gli altri uccellini. NICOLA Vorrei essere un uccellino e volare al mare. MARCO M. Vorrei essere una farfalla … volare sulla neve e andare a mangiare. ALESSANDRO
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