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PubblicatoGiacobbe Cortese Modificato 10 anni fa
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Acciaio e filo metallico: filiera produttiva e sviluppo del mercato asiatico. Sfide, evoluzione e futuro 19 Novembre Lariofiere
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I relatori Marco Citterio – Presidente di Lariofiere
Alessandro Valsecchi – Presidente del Comparto Derivati Vergella Federacciai Salvatore Salerno – Direttore Generale Federacciai Giorgio Carcano – Presidente Unione Industriali Como Arnaldo Redaelli – Presidente Confartigianato Lecco Gianni Micheli – Presidente CDO Lecco Ming Junfu - Console Generale della Cina in Milano Massimo Zanello - Assessore Regionale Industria, Piccola e Media Impresa, Cooperazione e Turismo Mario Mauro – Vice Presidente del Parlamento Europeo modera: Francesco Leitner – Mia Economia - SKY TV
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La situazione globale Dopo anni di crisi del settore, in apparente eccesso di produzione, nel 2004 la domanda di acciaio ha registrato un drastico ridimensionamento. Il contingentamento delle materie prime per la produzione di acciaio da parte dei paesi produttori (Cina e Asia) ha creato scarsa disponibilità di queste risorse. Ne è seguito un aumento dei prezzi che ha cambiato la situazione di mercato da anni depressa.
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La situazione italiana
Anche in Italia gli effetti di questi cambiamenti si sono fatti sentire pesantemente incidendo sui prezzi e sulla disponibilità dei prodotti siderurgici Le vergelle e i derivati del filo metallico sono stati investiti da aumenti che in questi mesi si stanno scaricando sulla filiera produttiva della componentistica e di tutti i settori a valle Questi fattori evidenziano il problema della competitività del settore manifatturiero a valle della filiera di produzione dei derivati del filo metallico
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Ecco un primo dato: (fonte Istat-Coeweb)
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Prima domanda: La Cina è un problema?
Dal 2002 molle, bulloni e catene vengono importati in Italia in quantitativi tripli rispetto agli anni precedenti. Quanta produzione hanno perso le nostre aziende? Quante sono passate dalla produzione alla importazione? Quante sopravviveranno?
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Ecco un secondo dato: (fonte Istat-Coeweb)
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Seconda domanda: La Cina è una opportunità?
Nel 2002 i prodotti siderurgici sono stati esportati in Cina in quantitativi tripli rispetto agli anni precedenti. Forse questa tendenza è ancora in atto (i dati e 2004 sono provvisori) Per quanto tempo durerà? Quali settori ne godranno?
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Primo commento : i dati sono divergenti
E’ evidente che: la nostra struttura manifatturiera non è competitiva il nostro settore siderurgico è, ad oggi, competitivo La Cina si pone come trasformatore privilegiato di prodotti di genere manifatturiero, ma ha bisogno di semilavorati di qualità che oggi non è in grado di produrre Sembra che la Cina sia in vantaggio laddove incide la manodopera, ma non lo sia dove le tecnologie pesanti richiedono know-how avanzati e conoscenze tecnologiche specifiche
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Secondo commento : è un problema di margini?
La Cina ha eroso le quote di mercato dove c’erano margini abbordabili: il manifatturiero Non ha ancora eroso le quote di mercato dove i margini sono bassi per natura e dove l’incidenza della manodopera è relativamente bassa: la siderurgia e i semiprodotti
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Qualche domanda sullo scenario:
Considerato che il filo metallico è la materia prima per le nostre P.M.I: se il settore manifatturiero locale va in crisi, chi saranno i nostri clienti di domani? Saranno ancora qui i consumatori delle vergelle e dei trafilati? Si prefigura un flusso di semiprodotti che andranno in Oriente per tornare quali componenti dei beni di consumo finali, ridimensionando i produttori locali?
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Prima Considerazione Se questo è il nostro futuro a breve, non è roseo
Se questa è la realtà con la quale ci dobbiamo confrontare occorre agire sulla nostra struttura produttiva per limitare i danni locali e per aumentare la nostra competitività sui mercati internazionali.
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Seconda Considerazione:
Per adeguare il sistema alle sfide lanciate dal nuovo scenario economico che si va delineando occorre agire in fretta Le azioni da fare competono: alle imprese del settore alle associazioni alle istituzioni
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Le azioni da fare: Le imprese sono spinte quotidianamente alla innovazione dei processi, della qualità e del marketing, possiamo affermare che sono già in “prima linea”. Oggi vorremmo definire: Cosa possono fare le associazioni Cosa possono fare le istituzioni Ecco per ogni relatore le nostre domande:
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Al Dott. Salvatore Salerno
Questo scenario è correttamente interpretato? Ci sono retroscena che il comparto dei derivati del filo metallico deve sapere e approfondire per prepararsi ad affrontare il mercato del futuro?
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Al console Ming Junfu Quali sono le opportunità e le vie di scambio affinchè Cina, Italia e Lombardia possano essere sinergiche nel consolidamento e nella crescita dei loro sistemi produttivi e sociali?
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All’Ass. Massimo Zanello
Se ci caliamo nella realtà lombarda, quali potrebbero essere le nuove forme di organizzazione produttiva e commerciale vincenti per il nostro settore? Un metadistretto metalmeccanico potrebbe essere lo strumento operativo per ridare competitività al settore dei derivati del filo metallico in Lombardia?
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All’On. Mario Mauro Quali azioni può mettere in atto la C.E. per lenire i danni da importazioni senza regole dall’oriente? Quali azioni può attivare affinchè l’oriente diventi anche una opportunità e non solo una minaccia per la nostra struttura siderurgica e dei derivati?
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