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Nella scuola, tra genitori, insegnanti e psicologi, generalmente si crede che ragazzi che non studiano, che non prendono appunti, che si comportano da.

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Presentazione sul tema: "Nella scuola, tra genitori, insegnanti e psicologi, generalmente si crede che ragazzi che non studiano, che non prendono appunti, che si comportano da."— Transcript della presentazione:

1 Nella scuola, tra genitori, insegnanti e psicologi, generalmente si crede che ragazzi che non studiano, che non prendono appunti, che si comportano da bulli siano guidati da problematiche motivazionali, emotive e relazionali, uniche responsabili degli apprendimenti difficili. Coerentemente, gli interventi richiesti sono spesso di tipo motivazionale, per migliorare impegno e prestazione. Questa ricerca nasce dal desiderio di comprendere meglio le difficoltà incontrate dagli studenti nellapprocciare le varie discipline, che li rendono come conseguenza non motivati a scuola. Associazione Culturale Syntonia Milano Associazione Culturale Syntonia Milano 1.Gardner H., (1993), Educare al comprendere. Stereotipi infantili ed apprendimento scolastico, Universale Economica Feltrinelli 2.Mason L., Scrivani L., Enhancing Students mathematical Beliefs: an intervetion study, in Learning and Instruction, 14 (2004) Francesca Fantini Psicologa, PhD Francesca Fantini Psicologa, PhD Università Cattolica di Milano Centro Europeo per lAssessment Terapeutico Centro Europeo per lAssessment Terapeutico Luisa Scrivani psicologa Luisa Scrivani psicologa psicopedagogista psicopedagogista Una percentuale dal 23% al 41% degli studenti soffre di analfabetismo matematico Flora Bonali psicologa OBIETTIVO OBIETTIVO: valutare alcune competenze di base trasversali a diverse discipline e che si dà per scontato siano acquisite in prima superiore: 1. scrittura sotto dettatura 2. comprensione dei testi 3. abilità di calcolo e problem solving in matematica Una percentuale compresa tra il 15% e il 33% degli studenti dellIPSIA e dellITIS fa un numero di errori in dettato di parole così elevato da far ritenere che non possiedano le basi della lingua italiana Una percentuale compresa tra il 50% e l80% degli studenti ha una comprensione dei testi insufficiente e quindi probabilmente non comprende i testi adottati dai docenti Gli studenti che non studiano, non scrivono gli appunti e sono molto deboli in matematica, in realtà NON comprendono i testi NON sanno scrivere correttamente sotto dettatura NON conoscono le procedure di base della matematica NON hanno idee matematicamente corrette di numero, di sottrazione, addizione, moltiplicazione, divisione, di espressioni e di problema Per andare oltre il concetto di SCARSA MOTIVAZIONE è necessario considerare la relazione ricorsiva tra difficoltà scolastiche e carenza nelle competenze di base, impegno e prestazione scolastica STRUMENTI STRUMENTI:1. prove 10 e 11 di Job-Tressoldi (scrittura di parole e non-parole), norme per la III media; 2. prove criteriali 3, 4 e 5 di De Beni e Al. per la prima superiore; 3. parte collettiva del test AC-MT 11-14, norme per la III media. PARTECIPANTI PARTECIPANTI: 360 ragazzi delle prime classi di un ISIS della Lombardia (180 studenti di Istituto Tecnico e 180 studenti dellIPSIA ) Prestazione a scuola Carenza competenze di base Impegno/comportamento Legenda: RII = Richiesta Intervento Immediato; RA = Richiesta di attenzione


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