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La cittadinanza europea
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Essere cittadini europei
Sono cittadini europei coloro che hanno la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione. L'introduzione del concetto di cittadinanza europea mira a rafforzare e a promuovere l'identità europea, coinvolgendo i cittadini nel processo di integrazione.
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I diritti dei cittadini europei
I cittadini europei godono di una serie di diritti di carattere generale in diversi settori, quali quello della libera circolazione dei beni e dei servizi, della tutela del consumatore e della sanità pubblica, della parità di opportunità e di trattamento, dell'accesso all'occupazione ed alla previdenza sociale.
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La costruzione della cittadinanza europea
La costruzione dell’idea di appartenenza e di cittadinanza europea ha seguito il percorso di integrazione europea. Il Trattato di Roma del 1957 prevedeva il diritto di circolazione nel territorio della CEE, limitandolo allo svolgimento di un’attività lavorativa. Con l’Atto Unico Europeo del 1986 si intendeva creare uno spazio senza frontiere, abolendo i controlli alle frontiere interne sulle persone, a prescindere dalla loro nazionalità entro il 31 dicembre Il diritto di circolare e di soggiornare liberamente fu ribadito nel trattato sull'Unione europea (1992).
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Il trattato di Maastricht e la cittadinanza europea
Nel Trattato sull'Unione Europea del 1992 si è riconosciuta solennemente l'esistenza della Cittadinanza Europea, quindi il diritto di: circolare e soggiornare liberamente nel territorio dell’UE; Il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo ed alle elezioni comunali nello Stato membro in cui il cittadino risiede; il diritto alla tutela diplomatica e consolare nel territorio di un paese terzo;
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Cittadinanza europea e cittadinanza di uno Stato membro
Il trattato di Amsterdam del 1997 ribadisce che "la cittadinanza dell'Unione costituisce un complemento della cittadinanza nazionale e non sostituisce quest'ultima“, quindi: occorre essere già in possesso della nazionalità di uno Stato membro per poter usufruire della cittadinanza dell'Unione; la cittadinanza europea consente di godere di diritti complementari alla cittadinanza nazionale.
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Il trattato di Amsterdam
I n base al Trattato di Amsterdam, ogni cittadino dell'Unione può rivolgersi al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia, alla Corte dei conti, al Comitato economico e sociale, al Comitato delle regioni oppure al mediatore europeo in una qualsiasi delle dodici lingue dei trattati e ha diritto a ricevere una risposta redatta nella stessa lingua. Il trattato prevede anche l’impegno a "promuovere lo sviluppo del massimo livello possibile di conoscenza (...) attraverso un ampio accesso all'istruzione e attraverso l'aggiornamento costante".
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La Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione europea
La Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione europea, parte integrante del Trattato di Lisbona firmato nel 2007 ed entrato in vigore nel 2009, prevede diritti civili garantiti a tutte le persone (dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, giustizia); diritti politici, riservati ai cittadini, che includono l’iniziativa popolare.
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I diritti del cittadino europeo
Attualmente lo status di cittadino europeo comporta una serie di norme e diritti ben definiti.
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La libertà di circolazione e di soggiorno
Il diritto di circolare e soggiornare liberamente implica ovviamente anche il diritto di risiedere stabilmente in uno degli Stati membri, con particolari limitazioni adottabili dal singolo Stato, solo relativamente a motivi di ordine pubblico, di pubblica sicurezza nonché di sanità pubblica.
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Diritto di elettorato attivo e passivo
Il cittadino europeo ha il diritto di elettorato attivo e passivo alle elezioni comunali dello Stato in cui si risiede, nonché alle elezioni europee.
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Il diritto alla protezione diplomatica
I cittadini europei hanno l diritto di protezione diplomatica e consolare in tutti i Paesi che non appartengono all'Unione, ma in cui sia presente una ambasciata o un consolato di un Stato membro, i quali, dunque, hanno il dovere di offrire protezione.
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Diritto di petizione al Parlamento Europeo
Tale diritto può essere esercitato individualmente o collettivamente ed è uno strumento di particolare importanza, soprattutto in tema di giustizia. Il Parlamento Europeo deve trasmettere la petizione ricevuta alla Commissione Europea, che può investire della questione la Corte di Giustizia per sanzionare lo Stato membro che viola il diritto comunitario.
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Diritto di accesso al Mediatore Europeo
Qualsiasi cittadino dell'Unione può presentare al mediatore esposti riguardanti casi di cattiva amministrazione delle istituzioni comunitarie.
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Diritto a contattare le istituzioni dell’UE
Il cittadino europeo ha il diritto a contattare e ricevere una risposta da ogni istituzione dell'UE in una delle lingue ufficiali dell'UE.
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Diritto di accesso agli atti
Il cittadino europeo ha diritto di accesso ai documenti del Parlamento europeo, della Commissione europea e del Consiglio, secondo determinate condizioni.
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Diritto di accesso al servizio civile
Il cittadino europeo ha diritto alla parità di accesso al servizio civile dell’UE .
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DIRITTO D'INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI
Il trattato di Lisbona introduce una nuova forma di partecipazione popolare alle decisioni politiche dell'Unione europea, l'iniziativa dei cittadini. Come richiesto dal trattato, su proposta della Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato un regolamento che definisce le norme e le procedure che disciplinano questo nuovo strumento (regolamento (UE) n. 211/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, riguardante l'iniziativa dei cittadini).
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Iniziativa popolare europea
Il regolamento consente ad 1 milione di cittadini di almeno un quarto degli Stati membri dell'UE di invitare la Commissione europea a proporre atti giuridici in settori di sua competenza. Gli organizzatori di un'iniziativa, dopo aver costituito un comitato composto da almeno 7 cittadini dell'UE residenti in almeno 7 diversi Stati membri, hanno 1 anno per raccogliere le dichiarazioni di sostegno necessarie. Il numero delle dichiarazioni di sostegno deve essere certificato dalle autorità competenti degli Stati membri. La Commissione ha quindi a disposizione 3 mesi per esaminare l'iniziativa e decidere cosa fare.
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La mobilità nell’UE Il trattato sul funzionamento dell'UE (TFUE) afferma che "L'azione dell’ Unione è intesa a favorire lo sviluppo degli scambi di giovani e di animatori di attività socioeducative e a incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica dell'Europa” con programmi volti a sviluppare la cooperazione e la mobilità nell'intera Unione, adottando il metodo di coordinamento aperto.
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Sentirsi cittadini europei
La cittadinanza europea, sotto il profilo umano, riguarda la costruzione di un’idea di appartenenza che includa anche persone che non possono avvalersi dello status giuridico di cittadino europeo, etichettate genericamente come “asiatici” o “africani” e considerate comunemente meritevoli di minori tutele. Essere cittadino europeo vuol dire saper sconfiggere questi antichi pregiudizi, guardando al futuro, pensandolo come migliore, in cui tutti i cittadini del mondo siano ben accetti e non si debbano sentire diversi poiché provengono da altri paesi. Essere cittadini europei vuol dire anche essere cittadini del mondo.
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Il percorso è stato realizzato nelle classi II H, IV F, IV H, IV M
Si segnala il contributo particolare degli alunni Samuele Buonamici e Christian Piva
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