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PubblicatoSerafino Barbieri Modificato 9 anni fa
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Old Town Salerno La tecnologia del futuro per preservare il passato Tutela e valorizzazione del Centro Storico e dei suoi complessi monumentali DATABENC– Distretto ad Alta Tecnologia dei Beni Culturali UNISA – Centro ICT per i Beni Culturali
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Il valore di Salerno e del suo Centro Storico Il territorio di Salerno è stato abitato senza dubbio sin dalla preistoria. Dal IX - VI secolo a.C. le prime testimonianze parlano di un insediamento etrusco- sannitico, Irna (per alcuni Marcina), che sorgeva sul fiume Irno Le epoche si susseguono così come i popoli che abitano l’area: Romani, Bizantini, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, fino ad arrivare alla Repubblica moderna Il Centro Storico di Salerno è ricco di tali testimonianze sia da un punto di vista architettonico e archeologico (es. Scavi, Palazzi e Castelli) sia da un punto di vista culturale (es. Scuola Medica Salernitana) Miniatura ritraente le attività presso la Scuola Medica Salernitana Stampa del seicento con vista di Salerno sovrastata dal Castello di Arechi Particolare del Castello di Arechi in notturna Particolare del Centro Storico di Salerno
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I complessi Monumentali Complessi di rilievo sui quali la tutela e la valorizzazione pone il suo accento sono il Palazzo Fruscione e San Pietro a Corte Palazzo Fruscione sorge in pieno centro storico tra Via Adelperga ed il Vicolo Barbuti, risale al Duecento (spiccano archi e volte in stile longobardo-normanno anche se l’impostazione generale è ottocentesca) e scavi recenti hanno rivelato che esso sia stato eretto, almeno in parte, sulle fondamenta di una costruzione termale d’epoca tardo-romana San Pietro a Corte s’innestava al di sopra del frigidarium di un impianto termale datato tra il I ed il II secolo d. C., successivamente rifunzionalizzato come ecclesia e cemeterium a partire dalla fine del V secolo (497 d. C.) con la deposizione di numerosi inumati A partire dal XVI secolo il complesso subì diversi rimaneggiamenti, come l’aggiunta della scalinata che risale al 700 Vista angolare di un esterno del Palazzo Fruscione Vista interna di Palazzo Fruscione con dettaglio del ritrovamento di pavimentazione risalente ad epoca Romana Vista interna di San Pietro a Corte con panoramica sugli scavi attuali Vista esterna di San Pietro a Corte in notturna
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Il Progetto “Old Town Salerno” Il Progetto che il Distretto si propone di realizzare per entrambi i siti di Palazzo Fruscione e San Pietro a Corte, ha lo scopo di promuovere la valorizzazione del patrimonio archeologico, architettonico e urbanistico del complesso edilizio nel contesto del centro storico mediante l’applicazione di tecnologie innovative in grado di integrare le conoscenze di tipo tecnologico a quelle di tipo umanistico. L’obiettivo è realizzare un’idea innovativa di gestione dei complessi attraverso lo sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate ma accessibili, finalizzate non solo alla valorizzazione dell’ingente patrimonio archeologico e monumentale ma anche alla definizione di azioni per la tutela, manutenzione e accoglienza.
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Soluzioni tecnologiche SoluzioneCaratteristiche Atlante della Conoscenza L’atlante è un’applicazione che rende disponibili informazioni relative a tutto il patrimonio culturale (in senso ampio) in modo georeferenziato ed integrato al fine di fornire valore aggiunto agli utilizzatori (e.g. determinazione del rischio archeologico di aree cittadine o rurali). Guida (app mobile) virtuale ai siti L’App, sfruttando tecnologie di prossimità, consentirà ai turisti e visitatori, di ricevere informazioni relative ai due siti (e.g. notizie storiche, archeologiche, architettoniche). Le informazioni saranno relative sia alla perimetrazione esterna, sia a quella interna, nonché anche ad ogni reperto di rilievo disponibile ad oggi (e.g. affreschi). Esplora la Storia in Augmented Reality (incl. Touch screen) L’applicazione, tramite visualizzazione su televisori touch screen, dovrà riproporre la ricostruzione virtuale di alcune aree di entrambe i siti. La ricostruzione dovrà dare ai visitatori e turisti la possibilità di visualizzare l’ambiente di visita dei due siti in almeno un paio di epoche storiche passate. Inoltre dovrà consentire di navigare tra le informazioni stratificate di ogni oggetto di rilievo (Augmented Reality), lasciando interagire il visitatore/turista con il mondo virtuale proposto (e.g. rotazione spaziale di un pilastro riportante affreschi sui quattro lati, drill down di informazioni relative all’oggetto che si sta esplorando). Sensori di tutela dei siti La struttura di sensoristica dovrà consentire la misurazione si almeno i seguenti parametri: temperature (interne ed esterne), umidità (interne ed esterne), presenza di determinati agenti atmosferici (interni ed esterni), movimenti e vibrazioni delle opere murarie, movimentazione dei flussi di persone. I parametri rilevati dovranno essere resi disponibili tramite una dashboard con fruizione Web (ed ottimizzata per la responsiveness mobile). Illuminazione 2.0 La trasformazione dell’illuminazione degli ambienti interni ai siti è di fondamentale valore per la conservazione degli stessi. Infatti l’illuminazione tramite lampade a neon o ad incandescenza contribuisce ad aumentare la temperatura interna e quindi a velocizzare il degrado degli ambienti e del contenuto (calore che si va a sommare a quello apportato dalle persone in visita o impiegate presso i siti stessi). Inoltre, lo studio accurato dell’esposizione luminosa, consentirà una migliore valorizzazione degli elementi di rilievo dei siti stessi. Ricostruzione 3D in Realtà Virtuale La ricostruzione 3D in realtà virtuale consente di creare un’esperienza di fruizione immersiva. Il visitatore potrà interagire con l’ambiente tramite visori dedicati (es. google glasses), tramite immagini olografiche e sensori di movimento (tipo kinect) al fine di personalizzare la propria visita (e.g. manipolando un cursore olografico, il visitatore potrà scegliere l’epoca nella quale muoversi, quindi il sistema ricostruirà graficamente l’aspetto potenziale degli ambienti in cui si trova il visitatore). Analisi delle presenze e dei flussi Applicazione per l’elaborazione dei dati provenienti dai dispositivi di video sorveglianza, da utilizzare per caratterizzare i flussi di spostamento delle persone dell’area (estendibile all’analisi degli aspetti statici relativa alla permanenza in determinati punti), con reportistica in tempo reale.
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