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IO E LA MATEMATICA Direi che l'immagine possa rappresentare il mio rapporto con la matematica.. UN VERO E PROPRIO CAOS!

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Presentazione sul tema: "IO E LA MATEMATICA Direi che l'immagine possa rappresentare il mio rapporto con la matematica.. UN VERO E PROPRIO CAOS!"— Transcript della presentazione:

1 IO E LA MATEMATICA Direi che l'immagine possa rappresentare il mio rapporto con la matematica.. UN VERO E PROPRIO CAOS!

2 Nel mio inconscio penso che:
la matematica è sempre stata una disciplina indispensabile per la vita quotidiana di tutti, si ha sempre a che fare con i numeri quando si va al cinema con gli amici, in pizzeria, al supermercato, quando si prende un treno, in qualunque circostanza si ha a che fare con essa. Questa disciplina inoltre costituisce spesso un cruccio per gli studenti di qualsiasi livello di scuola.

3 Si inizia sempre a dire numeri a caso per contare..2,20,7,3,30,55..ecc
Ho iniziato a contare prima dei 2 anni,solo fino al 10.. 1,2,3,4,5,...7,8,9,10.. ma non ricordavo mai il 6.

4 Non ho molti ricordi della scuola dell'infanzia,ma i miei genitori mi raccontavano spesso che a me piaceva giocare con i miei amichetti al fruttivendolo, oppure pensavo di avere un negozio d'abbigliamento...giochi che mi davano la possibilità di giocare con “la cassa”, con i soldi in carta, monete finte...

5 2patate+2patate=4patate
Diciamo che come primo approccio con questa scienza è stato positivo...ma non è sempre stato così! Nella scuola primaria ricordo che non ho avuto grandi problemi con questa materia...la mia insegnante, Elena, era molto brava..dolce e se non capivi una cosa la rispiegava in “cento modi” diversi... Ricordo che facevamo esempi concreti, con matite, pennarelli, e una volta abbiamo “giocato”con le patate.. 2patate+2patate=4patate

6 Ricordo in terza elementare, abbiamo iniziato con le tabelline...
Le adoravo, solo fino al 5, poi diventavano complicate...e facevo fatica. Mi ricordo che facevamo delle gare individuali e di gruppo, e devo dire che con questo metodo tutti sapevamo la tabelline, non volevamo mai fare figure con i nostri compagni e soprattutto con la maestra..

7 Le addizione, le sottrazioni, le moltiplicazioni mi piacevano
Le addizione, le sottrazioni, le moltiplicazioni mi piacevano..con qualsiasi cifra, ma le divisioni proprio no, avevo e ho un rifiuto totale... Sarò pigra, ma non siamo mai andate d accordo, pur avendo un'insegnante davvero brava e preparata.

8 e tutt'ora esse sono fondamentali per la vita di ogni giorno.
Fin dalla scuola primaria le prime conoscenze matematiche mi aiutavano a calcolare i miei primi piccoli risparmi, la domenica andare in oratorio a prendere le caramelle, pagare e controllare se il resto era giusto mi aiutavano a risolvere problemi che si potevano presentare non solo a scuola ma anche nella vita quotidiana, fuori da scuola.. e tutt'ora esse sono fondamentali per la vita di ogni giorno.

9 Alla scuola secondaria inferiore inizialmente non ho avuto difficoltà, anche il primo anno ho avuto un’insegnante molto brava e paziente con noi alunni... Ci faceva fare lavori di gruppo, non le importava finire il programma ma sapere che tutti avevamo capito ciò che lei spiegava a lezione. ...E devo dire che mi piaceva la matematica..ma l'anno dopo qualcosa cambiò...

10 Dalla seconda media ricordo arrivò una professoressa molto esigente che ci mise alla prova fin dall’inizio dell’anno, sottoponendoci ad infiniti esercizi e verifiche, di conseguenza io che non ero particolarmente “sicura di me” entrai in crisi, i voti erano sempre negativi... In più la professoressa aveva “le preferenze” e chi non era bravo, veniva messo in fondo alla classe e non venivamo considerati...

11 La geometria era l’unico aspetto della matematica che continuava a suscitare il mio interesse e la mia curiosità. Insomma i rapporti con la matematica si andavano incrinando ma non per colpa mia o, per lo meno, non solo per la mia insicurezza, ma anche perché la mia nuova insegnante non ci portava ad amare la matematica ma ad odiarla.

12 In terza media bisogna scegliere l'indirizzo per la scuola secondaria di secondo grado...e tra me e me pensavo ”scelgo quella scuola dove ha meno matematica”...fortunatamente ho una passione più grande per i bambini e nella scuola che ho scelto io,c'era davvero poco matematica...ed ero contenta! Il mio rapporto con la matematica Il primo anno alle superiore l'ho vissuto male...prendevo sempre dei voti bassi e spesso non sufficienti mi scoraggiavo...

13 finalmente capivo la matematica!e si vedevano i voti! 8,9..
Fortunatamente ho trovato all'interno della classe un gruppetto di amiche gentili e sempre pronte ad aiutarti, se non riuscivi a capire o a fare qualcosa... finalmente capivo la matematica!e si vedevano i voti! 8,9..

14 Sfortunatamente in quarta superiore la professoressa se né andò
Sfortunatamente in quarta superiore la professoressa se né andò...arrivò una professoressa giovane, primo posto di lavoro e non sapeva spiegare,o meglio spiegava a suo modo,la mia compagna di classe capiva tutto e ci faceva lezione lei... Chi non era mai stato bravo in matematica improvvisamente lo diventò. le verifiche non erano più individuali ma collettive..

15 “Tecnica amministrativa”
Oltre al problema della matematica,che si può dire che non ho “mai fatto” si presentò un altro problema...la materia “Tecnica amministrativa” Bilancio dell'azienda, interessi, cambiali..ecc.. E se non si sa la matematica,è un casino... Per fortuna abbiamo avuto la possibilità di usare la calcolatrice che risolve tutti i nostri dubbi

16 Dopo la scuola secondaria di secondo grado non ho avuto a che fare con la matematica scolastica, ma TUTTI I GIORNI SI HA A CHE FARE CON LA MATEMATICA! Calcolare gli stipendi, comprare i libri, prendere anche un caffè, un vestito.. Ora penso che se mai dovessi fare qualche ora di supplenza di matematica credo che dovrei prima studiare io bene e poi posso insegnare anche agli alunni. Noemi


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