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PubblicatoEmiliana Ferrero Modificato 10 anni fa
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Terza parte
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Ancora più in concreto Venendo ancor più al concreto, ecco alcune proposte operative che danno visibilità alla nostra intelligenza emozionale e fanno in modo che i ragazzi non solo siano amati, ma che si accorgano dessere amati, secondo quanto consigliava Don Bosco.
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Curo per quanto dipende da me, laula del catechismo: la tengo pulita e la ingentilisco con quadri, poster, fiori… A proposito, un noto pschiatra vivente, Eugenio Borgna, racconta un fatto:
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Avevo una paziente che rifiutava di mangiare. Stava male. Riprese a mangiare, quando, un giorno, si trovò una rosa rossa accanto al piatto di riso
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Faccio il possibile per ricordarmi dellonomastico o del compleanno di tutti i ragazzi. In occasione del Natale, della prima Riconciliazione, della Prima Comunione, della Cresima, mi faccio vivo con un dono, sia pure molto semplice. Dopo qualche assenza, dopo un viaggio, ritorno con una sorpresa.
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Saluto sempre per primo quando incontro un alunno per strada, nel negozio… Racconto fiabe. Lo psichiatra Paolo Crepet nota: Il racconto delle fiabe è una norma straordinariamente efficace di pedagogia emotiva, uno strumento per costruire e saldare un rapporto affettivo. Propongo il linguaggio musicale. La musica trasmette emozioni, coinvolge, unisce. Le persone che cantano, che fanno musica, insieme, non possono essere nemiche.
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Propongo la Festa della tenerezza. La propongo con energia e convinzione per uscire dal deserto affettivo che, sempre più, intristisce la nostra società. Non è forse vero che, mentre la terra si riscalda, i cuori si raffreddano?
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La Festa della tenerezza coinvolgerà non solo i ragazzi del catechismo, ma tutta la parrocchia. Per tale Festa prepareremo un bel manifesto da esporre in chiesa. Offriremo fiori, sorrideremo alle facce più nere… Diffonderemo volantini con messaggi appropriati, curiosi, originali.
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Riportiamo qualche esempio
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Una bella (e garantita!) certezza: il catechista che lascia nelle menti e nel cuore dei ragazzi unimpronta daffetto, può star sicurissimo di non aver lavorato invano! La conclusione di tutto?
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Buona degustazione
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