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Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Maria Rosaria Capuano La guida operativa nella pratica didattica Strumenti e approcci in Lombardia Roma 1.

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Presentazione sul tema: "Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Maria Rosaria Capuano La guida operativa nella pratica didattica Strumenti e approcci in Lombardia Roma 1."— Transcript della presentazione:

1 Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Maria Rosaria Capuano La guida operativa nella pratica didattica Strumenti e approcci in Lombardia Roma 1 dicembre 2015 1

2 2 Forti e continui cambiamenti della società e del contesto economico e culturale richiedono di: Adattare i sistemi di istruzione e formazione europei ai bisogni della società Focalizzare l’attenzione sull’importanza delle competenze per la crescita e la prosperità Ripensare la scuola sulla base delle società attuale Stimolare un apprendimento aperto e flessibile Rendere l’investimento nell’istruzione e nella formazione una priorità Il contesto attuale

3 I giovani devono essere in grado di: Rispondere alle richieste del mondo del lavoro e dell’economia Orientarsi nella ricerca dei contesti opportuni Diventare consapevoli dei problemi Costruirsi uno sguardo critico sul mondo Quali competenze? 3

4 Le competenze richieste dalle aziende Competenze tecniche specificheCompetenze trasversali Gestire relazioni e comportamenti Assumersi responsabilità Lavorare in gruppo Porsi e risolvere problemi 4

5 5 La domanda di competenze: tecniche e comuni DOMANDA DELLE AZIENDE = COMPETENZE TECNICHE (necessarie per eseguire il lavoro assegnato) + COMPETENZE COMUNI (che evidenziano il possesso di potenzialità idonee a un successivo sviluppo di carriera; particolari attitudini e atteggiamenti che favoriscono il positivo inserimento in azienda) La domanda aziendale presuppone sempre la padronanza dell'intero processo produttivo, del contesto in cui si lavora e di conoscenze metodologiche di base Rilevanti le competenze relative a: autonomia nella ricerca di informazioni, adattabilità di fronte ai cambiamenti, assunzione di responsabilità nel conseguimento degli obiettivi aziendali e di fronte ai problemi, adozione di comportamenti collaborativi e improntati al rispetto delle regole aziendali

6 La collaborazione La collaborazione tra scuola e azienda è soprattutto importante: per la definizione, descrizione e articolazione della domanda di competenze cui la scuola può fornire risposta; per la messa a punto dei percorsi di apprendimento in alternanza, di tirocinio, di ricerca e laboratorio... per la progettazione di modalità di accertamento delle competenze (in particolare per gli aspetti di simulazione del contesto di applicazione e di integrazione multidisciplinare); 6

7 7 Domanda professionale delle aziende Domanda professionale delle aziende Profili in uscita Profili in uscita competenze/ prestazioni competenze/ prestazioni declinata in termini di competenze curricolari competenze curricolari declinati in termini di Offerta formativa Il processo di progettazione dell’alternanza 7

8 8 LA SELEZIONE DELLE COMPETENZE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE in esito per il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale dello studente COMPETENZE RICHIESTE DALLE AZIENDE COMPETENZE RICHIESTE DALLE AZIENDE

9 Le coordinate essenziali Alternanza = percorso formativo, parte di una strategia formativa più articolata L’alternanza: usa il tirocinio, ma non è solo tirocinio permette di fare un’esperienza di inserimento lavorativo, ma in presenza di un progetto formativo individuale La scuola ha il compito di favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti: La competenza non può essere «trasferita» come una conoscenza Si impara solo facendo L’alternanza è una strategia formativa particolarmente efficace perché mette gli studenti in condizione di fare avendo un risultato da produrre, in un sistema rigoroso di regole organizzative (tempi, procedure, ruoli…) La valutazione delle performance è il solo modo (sul lavoro e anche a scuola) per accertare l’effettivo possesso di una competenza e poterla certificare 9

10 L’ alternanza scuola lavoro Necessità di Organizzazione del curricolo per competenze Identificazione competenze da acquisire nel percorso (sia professionali, di indirizzo, sia soft skills) 10

11 Concetto di competenza riconoscimento dell’equivalenza dell’apprendimento conseguito in percorsi sia formali che informali e non formali permette se valutate e certificate attraverso criteri e modalità operative rigorosi e condivisi 11

12 Tutte le azioni che nel corso dell’attività didattica sono proposte agli studenti li mettono alla prova: Cosa osservo rispetto alle loro reazioni? Quali abilità devono dimostrare per compiere le operazioni richieste? Quali conoscenze utilizzano? Quali conoscenze acquisiscono nel corso dell’azione? Quali comportamenti agiscono? guida la programmazione didattica L’obiettivo di mettere gli studenti in condizione di agire, dimostrando l’utilizzo delle abilità e delle conoscenze acquisite e assumendo i comportamenti idonei al conseguimento del risultato, guida la programmazione didattica Il lavoro degli studenti: esercitazioni, prove, attività di laboratorio, ricerche, workshop, role playing, peer-to-peer education, tirocinio… I «contenuti disciplinari» sono più efficacemente appresi se sono finalizzati alla capacità di conseguire una performance Lavorare per competenza 12

13 IL PERCORSO DELLA PROGRAMMAZIONE alle attività didattiche disciplinari e interdisciplinari e all’alternanza alle competenze obiettivo del riordino 3 – «AGGANCIARE» LE PERFORMANCE nei diversi contesti: aula laboratorio azienda casa per i diversi anni di corso: terzo anno quarto anno quinto anno 2 - INDIVIDUARE LE PERFORMANCE ATTESE le possibili opportunità formative le diverse esperienze didattiche 1 - ANALIZZARE 13

14 LA PROGETTAZIONE DELL’ALTERNANZA competenze Progettazione alternanza Programmazione didattica OBIETTIVI performance contesto criteri L’alternanza è una strategia formativa che integra le attività della programmazione disciplinare Le situazioni concrete in cui si attueranno le attività in alternanza (sia a scuola che in azienda) descrivono il contesto in cui ciascuno studente dovrà realizzare la performance I criteri con cui la performance verrà valutata come adeguata descrivono le condizioni attraverso le quali l’obiettivo di apprendimento potrà considerarsi raggiunto Contesto e criteri devono essere stabiliti in relazione al livello di preparazione con cui lo studente entra nel percorso in alternanza 14

15 CONDIZIONI PER L’EFFICACIA DEL PERCORSO FORMATIVO IN ALTERNANZA La definizione degli obiettivi deve considerare: la performance (ciò che deve essere in grado di fare lo studente) le condizioni (cioè il contesto in cui deve essere realizzata la performance, molto diverso se si tratta dell’aula, di un laboratorio o di un reparto aziendale) il criterio di verifica (i parametri di misurazione della prestazione e la soglia per cui essa è considerata accettabile). Definire bene gli obiettivi 15

16 1.definire gli obiettivi dell’alternanza in termini di performance, contesto e criteri 2.graduare gli obiettivi (livelli eqf: autonomia e responsabilità) in rapporto all’anno di studio (3°, 4° e 5°) 3.agganciare le prestazioni alle competenze del profilo in uscita (Linee Guida del Riordino) e verificare il grado di copertura di ciascuna competenza PASSAGGI IMPORTANTI PER PROGETTARE L’ALTERNANZA scuole scuole e aziende insieme 16

17 Livello 4 Conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio Livello 3 Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell'ambito del lavoro o dello studio. Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi Livello 2 Conoscenza pratica di base in un ambito di lavoro o di studio Abilità cognitive e pratiche di base necessarie all'uso di informazioni pertinenti per svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici Lavoro o studio sotto la supervisione con un certo grado di autonomia PER GRADUARE GLI OBIETTIVI I LIVELLI EQF 17

18 La programmazione didattica Tenendo conto che le esperienze formative in tirocinio sono diverse per ciascuno studente: 1.stabilire le modalità di condivisione degli apprendimenti con tutta la classe (comunicazione dei contenuti qualificanti dei tirocini; attività di formazione peer-to-peer; project work guidati dall’azienda…) 2.organizzare l’eventuale ripresa di “contenuti essenziali” trattati a scuola in assenza di uno o più studenti (attraverso lo studio individuale, la fornitura di sussidi didattici, la gestione di sessioni d’aula o di laboratorio supplementari) 3.valutare gli apprendimenti acquisiti (e le competenze sviluppate) nel corso delle attività di allineamento (utilizzando gli stessi criteri definiti in sede di programmazione dell’alternanza) ALLINEARE GLI APPRENDIMENTI 18

19 Modello per la realizzazione della formazione in alternanza 19

20 Gli strumenti per le scuole Il database per la progettazione dell’alternanza 20

21 21

22 La progettazione dell’alternanza 22

23 Competenze Descritte in termini di performance PRESTAZIONI NEL CONTESTO: Cosa gli faccio fare perché possa eseguire la prestazione? Livello al quale è eseguita la prestazione NV1234 A scuolaIn azienda Ogni prestazione può essere fornita più volte, in contesti diversi (a scuola – aula o laboratorio, in azienda – in processi o reparti diversi) Ogni prestazione può essere fornita nei diversi anni (3,4,5), a diversi livelli di complessità e con diversi gradi di autonomia (in affiancamento, sotto la supervisione, soggetta a controllo…; applicando le istruzioni, rispettando i requisiti, individuando le soluzioni…) Il progetto formativo individuale 23

24 24 NV = non verificabile 1 = non esegue la prestazione richiesta 2 = esegue la prestazione, ma in modo non adeguato (commette un numero di errori superiore al tollerato – commette alcuni gravi errori) 3 = esegue la prestazione in modo adeguato (esegue correttamente il compito affidato, attenendosi alle prescrizioni ricevute; eventuali errori restano nei margini di tolleranza; riconosce cause e conseguenze degli errori commessi) 4 = esegue la prestazione in modo adeguato ed autonomo (esegue la prestazione “scegliendo” come farlo – ad es.: recupera le informazioni che gli servono, gli attrezzi, la documentazione tecnica; controlla ed eventualmente corregge la qualità del proprio lavoro; rileva e segnala un problema che si verifica durante la lavorazione; sottopone al tutor un’ipotesi di soluzione pertinente…) I LIVELLI

25 competenze certificazione Valutazione apprendimenti OBIETTIVI performance contesto criteri Valutazione performance LA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO IN ALTERNANZA 25

26 VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE 1 – AGGANCIARE le prestazioni alle competenze del Riordino (da certificare) 2 – «combinare» in una SINTESI tutte le valutazioni di tutte le prestazioni agganciate alla stessa competenza 3 – esprimere la sintesi come CERTIFICAZIONE DEL GRADO DI POSSESSO DELLA COMPETENZA competenza Competenze Descritte in termini di performance PRESTAZIONI NEL CONTESTO: Cosa gli faccio fare perché possa eseguire la prestazione? Livello al quale è eseguita la prestazione NV1234 A scuolaIn azienda 26

27 L’impresa formativa simulata Progettare un percorso condiviso tra scuola e azienda che guida lo studente a costituire e gestire un'impresa simile a quella reale Condividere con le altre aziende simulate i processi di lavoro con un confronto tra pari Realizzare transazioni attraverso la rete telematica, sviluppando competenze digitali 27

28 Le prospettive di lavoro con le scuole Convenzione tra USR e CONFAO per utilizzo della piattaforma nazionale Condivisione dell’approccio con le imprese Progettazione di idee imprenditoriali innovative Coinvolgimento di tutti gli indirizzi di scuole di II grado Creazione di reti per la gestione dell’impresa 28

29 L’impresa formativa simulata TIPOLOGIA SCUOLACLASSEATTIVITA' TECNICI PROFESSIONALI ECONOMICI 3SVILUPPO IDEA IMPRENDITORIALE 4 CONFAO: COSTITUZIONE APERTURA CC APERTURA NEGOZIO ELETTRONICO TRANSAZIONI SPAZIO WEB 5 TRANSAZIONI SCADENZE FISCALI TECNICI PROFESSIONALI NON ECONOMICI LICEI 3SVILUPPO IDEA IMPRENDITORIALE 4/5 CONFAO: COSTITUZIONE SPAZIO WEB PROGETTAZIONE/REALIZZAZIONE PRODOTTO/SERVIZIO 29

30 DOVE SI OPERA http://www.ifsconfao.net/ Mail Server http://webmail.aruba.it Username ifscom@ifsweb.it Password pwd123 www.ifsweb.it Web Server www.weblombardia.it get-in http://www.get-in.it Sharing http://goodpractices.ifsweb.it 30

31 Le azioni dell’ufficio scolastico regionale Sistematizzare le esperienze Governare gli elementi che garantiscono i risultati Garantire la permanenza nel tempo e la replicabilità delle azioni 31


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