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Lavoro svolto dagli alunni della classe III B
Istituto comprensivo “ M. G. Cutuli” AGRICOLTURA BIOLOGICA PRINCIPI ALIMENTARI DIETA MEDITERRANEA OGM Lavoro svolto dagli alunni della classe III B supervisore Professoressa Giovanna Scicchitano
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I carboidrati Sono composti organici formati da carbonio, idrogeno e ossigeno. I principali carboidrati che forniscono energia immediata all’organismo, sono: Gli zuccheri quali il fruttosio contenuto nella frutta, il lattosio contenuto nel latte, il glucosio contenuto nella frutta L’ amido contenuto nel pane, nella pasta e nel riso La cellulosa è indispensabile per l’apporto di fibre necessarie al buon funzionamento dell’intestino
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Sono composti organici insolubili nell’acqua e costituiscono materiale di riserva energetica.
Possono essere di origine animale (quelli contenuti nel burro, nelle uova e nei prodotti caseari) vegetale (come l’olio di oliva o di semi)
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Sono molecole formate da amminoacidi che danno origine a milioni di proteine.
Si distinguono in proteine animali (presenti nella carne) e sono dette «complete». proteine vegetali presenti nei legumi secchi e sono dette «incomplete».
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L’acqua E’ la principale componente del nostro organismo. Senza acqua non si sopravvive più di 3-4 giorni; si trova nel sangue, nella linfa e nel citoplasma delle cellule. Interviene nelle reazioni chimiche che avvengono nell’organismo e, evaporando con il sudore, contribuisce a regolare la temperatura corporea.
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I Sali minerali Sono sostanze inorganiche presenti nel nostro organismo sia allo stato solido che in soluzione nell’acqua. Sono contenuti nel latte e nei formaggi, nella verdura, nelle farine, nelle carni, nelle patate, nei frutti di mare, nei legumi, nei cereali e nella frutta ( possiamo ricordare calcio, fosforo e magnesio che partecipano alla costruzione delle ossa e dei denti; ferro che entra nella composizione dei globuli rossi del sangue; sodio e potassio che regolano gli scambi tra le cellule; iodio che regola il funzionamento della tiroide).
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I Sali minerali
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Sono composti organici presenti negli alimenti in piccole concentrazioni, sono importanti in quanto proteggono l’organismo da alcune malattie, contribuiscono allo sviluppo dell’organismo. La loro mancanza determina malattie anche molto gravi. Alcune vengono sintetizzate dall’organismo stesso, altre devono essere assunte con gli alimenti.
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Il valore nutritivo degli alimenti
A seconda della loro funzione i principi alimentari, si dividono in: Alimenti plastici particolarmente ricchi di proteine. Comprendono: Latte e derivati Carne, pesce e uova Legumi secchi.
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Il valore nutritivo degli alimenti
Alimenti energetici particolarmente ricchi di carboidrati e grassi. Comprendono: Cereali ed i loro derivati Zucchero Grassi animali e oli vegetali Alimenti bioregolatori ricchi vitamine e sali minerali Ortaggi e frutta
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Tutti i principi nutritivi, sono indispensabili per il nostro organismo.
Il corpo umano infatti è costituito da 16% di proteine, 13% di lipidi, 1% di glucidi, 65% di acqua 5% di sali minerali e tracce di vitamine. Il nostro corpo ha quindi bisogno di sostanze plastiche, energetiche e protettive. Per questo è fondamentale conoscere il nostro fabbisogno alimentare.
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Fabbisogno proteico E’ la quantità di proteine di cui il nostro organismo ha bisogno giornalmente. Questo fabbisogno aumenta negli adolescenti e ancora di più nei bambini che, essendo in fase di sviluppo, hanno bisogno di molti alimenti proteici. Il fabbisogno proteico va raggiunto assumendo in uguale quantità alimenti proteici di origine animale e di origine vegetale
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Fabbisogno bioregolatore
E’ la quantità di sali minerali e vitamine di cui il nostro organismo ha bisogno giornalmente. E’ necessario un consumo giornaliero di almeno 500 g di frutta e verdura
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Fabbisogno energetico
E’ la quantità di energia di cui il nostro organismo ha bisogno giornalmente, si misura in chilocalorie ed è di circa kcal. Varia secondo l’età, il sesso e l’attività svolta. Il fabbisogno energetico va raggiunto con il 10-15% di proteine, il 20-25% di grassi e il 60-70% di carboidrati Fabbisogno giornaliero di calorie Uomo Donna Bambino 2.000 cal. Bambina 1.800 cal. Adolescente 3.000 cal. 2.800 cal. Adulto 4.500 cal. Adulta 2.100 cal.
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Fabbisogno energetico
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Fabbisogno energetico
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INDICE DI MASSA CORPOREA I.M.C.= peso (in Kg) / altezza²
Un’alimentazione sbagliata causa gravi danni sia quando si eccede nel cibo sia quando esso è insufficiente. Nel primo caso, ovvero quando l’alimentazione è troppo abbondante e prolungata nel tempo si arriva al sovrappeso e successivamente all’obesità che può essere combattuta con appropriate diete ipocaloriche ed una sana attività sportive. La relazione tra peso (in Kg) e statura (in m) ci permette di conoscere il Body Mass Index italianizzato con la sigla IMC indice di massa corporea che possiamo calcolare in due modi. Primo metodo: I.M.C.= peso (in Kg) / altezza²
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Con un semplice calcolo si ottiene così un valore, espresso in kg/m2, che si correla molto bene con la massa grassa del soggetto; in generale, tanto più alto è questo numero corrispondente appunto all’ IMC, e tanto maggiori sono i depositi lipidici. In ultima analisi, la valutazione del grado di adiposità si ottiene confrontando tale dato con i valori medi della popolazione. IMC (adulti) CONDIZIONE < 16.5 GRAVE MAGREZZA SOTTOPESO NORMOPESO 25-30 SOVRAPPESO 30-40 OBESITA' DI MEDIO GRADO > 40 OBESITA' DI ALTO GRADO
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l’ IMC nei bambini e nei ragazzi Dal momento che nell'infanzia e nell'adolescenza l’IMC si caratterizza per una notevole variabilità, legata soprattutto al sesso e all'età, è opportuno prendere come riferimento - piuttosto che un valore assoluto come si fa normalmente con gli adulti - le tabelle dei percentili. Sottopeso Inferiore al 5° Percentile Normale Dal 5° all'85° Percentile A rischio di sovrappeso Dal 85° al 95° Percentile Sovrappeso Superiore al 95° percentile
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Secondo metodo con lo schema
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La dieta alimentare Gli alimenti che consumiamo devono corrispondere alle nostre effettive necessità. È necessaria una corretta dieta alimentare. Assumere giornalmente alimenti in quantità adeguata rispettando anche una razionale distribuzione Alimentarsi con cibi provenienti da tutti i gruppi alimentari in abbondanza frutta, verdura e ortaggi, in quantità minore ricchi di proteine, in ridotte quantità grassi e zuccheri. Distribuire in tre o quattro pasti il fabbisogno alimentare senza sovraccaricare così l’apparato digerente.
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R i c o r d i a m o Il cibo consumato deve fornire all’organismo quelle sostanze chimiche, dette nutrienti, necessarie per il fabbisogno energetico ma va garantita l’introduzione di tutti i principi nutritivi in proporzioni adeguate alle rispettive funzioni.
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È importante insegnare, soprattutto ai giovani, che il cibo deve essere la nostra medicina, poiché mangiando correttamente si possono prevenire molte patologie, quali l’obesità, il diabete, ecc. Se è importante che l’adulto si alimenti in maniera corretta ed equilibrata, lo è ancora di più per i ragazzi che, oltre alle necessità relative al funzionamento dell’organismo, presentano anche le primarie necessità relative al proprio accrescimento
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Nella fascia d’età compresa fra i 4 e i 12 anni è preferibile ricorrere a quattro o cinque pasti ogni giorno utilizzando il 20% delle calorie giornaliere per la colazione e lo spuntino di metà mattina, il 40% per il pranzo, il 10% per la merenda ed il restante 30% per la cena. Bisogna assolutamente che i bambini ed i ragazzi si abituino a consumare una prima colazione abbondante, che consenta loro di affrontare la scuola e le altre attività.
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La dieta mediterranea Basata sul pane, la pasta, l’olio d’oliva, i legumi, la frutta, le verdure fresche ed il pesce, la dieta mediterranea è riconosciuta quale modello alimentare ideale. Studi e ricerche confermano il ruolo della dieta mediterranea nella riduzione del rischio di obesità, diabete, ipertensione arteriosa e in generale di malattie croniche degenerative quali i tumori.
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Le ricette della tradizione mediterranea nella quale sono presenti i prodotti locali della “cucina povera” sono un esempio di una nutrizione sana perché non apportano un eccesso calorico, sono facilmente digeribili e assicurano la sensazione di sazietà; inoltre la grande varietà di prodotti tipici permette di creare una dieta di ottimo sapore e di grande appetibilità riducendo il bisogno di usare condimenti grassi in eccessiva quantità.
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che vanno oltre il semplice consumo di alimenti
La dieta mediterranea non è solo un modo di mangiare ma un insieme di conoscenze, abitudini sociali e tradizioni culturali storicamente tramandate che vanno oltre il semplice consumo di alimenti Il 16 novembre 2010 il comitato intergovernativo dell'Unesco riunito a Nairobi ha riconosciuto la "Dieta mediterranea" come patrimonio immateriale dell‘ umanità
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Le origini di quella che oggi definiamo «dieta mediterranea» risalgono alle abitudini alimentari della antica Grecia e dell'impero Romano – basata su alimenti derivati dal mondo agricolo - e si sono mantenute quasi invariate nel tempo caratterizzando ancora oggi lo stile alimentare di tutti i paesi dell’area del mediterraneo. Fu un fisiologo americano durante la seconda guerra mondiale a intuire, casualmente, i benefici per la salute di questo stile alimentare e a coniare il famoso termine « dieta mediterranea ».
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Ancel Keys, professore di Igiene ed Epidemiologia dell’Università del Minnesota, con notevoli esperienze nel campo degli studi sulla nutrizione, rimase colpito dalle abitudini alimentari della popolazione del Cilento, da lui conosciuta attraverso le esperienze di soldato, sbarcato a Paestum al seguito della quinta Armata nel 1944. L’esperienza italiana indusse il medico, terminata la guerra, a trasferirsi in Italia e precisamente in Cilento, in un piccolo paese chiamato Pollica.
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Lì ebbe modo di approfondire i suoi studi sugli effetti che l’alimentazione meridionale ha nei confronti delle malattie moderne, cosiddette del benessere, e cioè ipertensione, arteriosclerosi, diabete ed in genere tutte le malattie cardiovascolari, che oggi affliggono i paesi occidentali e che hanno origine dalla cattiva alimentazione. Il dott. Keys, partendo dall’osservazione delle abitudini alimentari delle popolazioni rurali del meridione, elaborò la concezione che la bassa incidenza di malattie cardiovascolari fosse dovuta al tipo di alimentazione che queste popolazioni adottavano per tradizione secolare
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l’agricoltura biologica
L'ambiente che ci circonda fornisce all'agricoltura tutte le risorse che necessita per produrre alimenti genuini e di alta qualità per il consumo umano. Gli agricoltori biologici ricambiano mantenendo, e dove possibile, migliorando, il livello naturale e la qualità di queste risorse.
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Il terreno è sicuramente una delle più importanti risorse naturali
Il terreno è sicuramente una delle più importanti risorse naturali. Gli agricoltori biologici rispettano il valore del suolo monitorando minuziosamente quello che apportano e quello che prelevano da esso, e controllano come le loro attività interferiscono con la fertilità e composizione del suolo.
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Gli agricoltori biologici non cercano solo di mantenere il terreno in un buono stato di salute, fertile e naturale - cercano anche di migliorare le sue condizioni attraverso la fornitura di nutrienti appropriati, miglioramenti della struttura del terreno e un'efficace gestione dell'acqua. L'agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola che cerca di offrire al consumatore prodotti freschi, gustosi e genuini, rispettando il ciclo della natura.
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La rotazione delle colture per un uso efficiente delle risorse locali.
Le pratiche agricole biologiche generalmente includono: La rotazione delle colture per un uso efficiente delle risorse locali. Limiti molto ristretti nell'uso di pesticidi e fertilizzanti sintetici, antibiotici nell'allevamento degli animali, additivi negli alimenti e coadiuvanti, e altri fattori produttivi. L'uso efficace delle risorse del luogo, come per esempio l'utilizzo del letame per fertilizzare la terra o la coltivazione dei foraggi per il bestiame all'interno dell'azienda agricola
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La scelta di piante ad animali che resistono alle malattie e si adattano alle condizioni del luogo
Allevare gli animali a stabulazione libera, all'aperto e nutrendoli con foraggio biologico Utilizzare pratiche di allevamento appropriate per le differenti specie di bestiame Il divieto dell'uso di organismi geneticamente modificati (OGM)
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Gli ogm Sono quegli organismi il cui materiale genetico viene modificato in un modo diverso da quanto avviene in natura. Sono per prima cosa un prodotto industriale e non un prodotto tipico che si possa incontrare nei mercatini rionali. Sono sostanzialmente 4 le piante geneticamente migliorate che vengono oggi coltivate: soia (il 57% della soia mondiale è da OGM), mais (25%), cotone (13%) e colza (5%).
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PRO - OGM Per coloro che sono favorevoli, i prodotti ogm sono più sicuri di quelli convenzionali e biologici perché sono per legge sottoposti a maggiori controlli e offrono la possibilità di inserire al loro interno il gene capace di sviluppare sostanze farmacologiche capaci, ad esempio, di effettuare una vaccinazione di massa. Ma l’argomento più significativo per i sostenitori degli ogm riguarda la possibilità di combattere la fame nel mondo, tema sul quale sono riposte tante speranze per la stessa FAO.
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CONTRO - OGM Le organizzazioni ambientaliste, la maggior parte dei coltivatori, in special modo quelli biologici, sono i più contrari all’introduzione delle sementi geneticamente modificate per gli effetti negativi che esse potrebbero produrre sull’uomo e sull’ambiente senza offrire, in cambio, neppure una valida contropartita economica per gli agricoltori.
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Nonostante la comunità scientifica sembri ormai concordare sulla non pericolosità, per la salute umana, dei prodotti geneticamente modificati, in Italia, come nel resto d’Europa si è dubbiosi sui reali benefici degli ogm. Oltre alla loro “artificialità”, infatti, a preoccupare sono soprattutto la natura dei controlli su di essi effettuati e i rischi di contaminazione che minaccerebbero seriamente le altre coltivazione e la biodiversità in generale.
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Non mancano poi i pericoli economici,
dovuti soprattutto alle leggi sui brevetti di cui godono i produttori di sementi, ritenuti unanimemente come i veri e unici beneficiari delle coltivazioni ogm.
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