Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
Le Tartarughe d’acqua dolce
2
Le tartarughe d'acqua non sono rettili come molti pensano, ma sono degli anfibi.
La più comune tra le tartarughe d’acqua dolce è la Trachemys scripta elegans. Il suo carapace è ovale e verde e si scurisce con l’età. Le femmine arrivano fino a trenta centimetri, i maschi solo fino a sedici.
3
Queste tartarughe vivono bene se tenute in una vaschetta a temperatura intorno ai 20 gradi centigradi, di dimensioni adeguate e in posizione asciutta, con zone di alternanza tra sole e ombra. Il sole è utile per il carapace. Sono attive ad una temperatura compresa tra 10° e 37°C, sotto i 10°C vanno in letargo. Nella stagione fredda, se in acquario, è necessario un termo regolatore.
4
La loro alimentazione è molto varia:
pesce crudo carne tritata insetti fegato molluschi crostacei frutta foglie di lattuga I mangimi liofilizzati specifici, da soli, non sono assolutamente sufficienti!!
5
In natura possono vivere circa 20 anni, in acquario anche 40 anni.
I maschi raggiungono la maturità sessuale intorno ai 2-5 anni, le femmine verso i 5-7 anni. Sono creature timide e si nascondono al minimo pericolo. Tuttavia sono anche molto curiose.
6
I maschi sono più piccoli, hanno le unghie anteriori molto più lunghe per la danza di accoppiamento, la coda con una base molto larga e l’apertura della cloaca posta in prossimità della punta. Il piastrone, inoltre, si presenta concavo per facilitare l’ accoppiamento.
7
Le Tartarughe d'acqua dolce, che risalgono al Mesozoico e al Triassico, non trascorrono, in natura, la vita interamente in acqua, ma conducono un'esistenza anfibia, rimanendo diverse ore a prendere il sole sulle rive, aggrappate a un tronco o alla vegetazione galleggiante.
8
Le specie marine sono tutte protette, al contrario le Tartarughe d'acqua dolce hanno una sorte generalmente drammatica. Le più fortunate sono quelle ospitate all'aperto in un laghetto di un Parco o di privati; ma le Tartarughe tenute in casa languiscono, in genere, in vaschette poco adatte.
9
Per garantire alle Tartarughe d'acqua una buona esistenza, è indispensabile un acquaterrario che dia la possibilità di raggiungere agevolmente sia una parte asciutta, possibilmente con fondo di ghiaia o di sabbia, sia l’acqua che deve essere profonda almeno mezzo metro.
10
Per le Tartarughe è molto importante l’esposizione al sole, che permette la sintesi della vitamina D, indispensabile per il corretto metabolismo del calcio e del fosforo, due minerali fondamentali per questi animali che hanno una imponente struttura ossea. Del resto è utile anche poter accedere ad una zona ombrosa, per evitare il surriscaldamento corporeo. Se non è possibile collocare la vaschetta in una posizione illuminata dai raggi del sole, si possono utilizzare lampade che emettano lo spettro completo di radiazioni, compresi i raggi ultavioletti.
11
Molte Tartarughe tenute nelle vaschette commerciali non adatte, con pochi centimetri d'acqua, soffrono di gravi patologie a causa: dell'immobilità forzata, dell'impossibilità di nuotare come dovrebbero, dell’impossibilità di stare all'asciutto, dell'errata alimentazione, dell'acqua sporca, dell'assenza o scarsità di luce solare, della dieta poco varia, della temperatura sbagliata. Come conseguenze si può avere il rammollimento della corazza, la paralisi, congiuntiviti e altre patologie oculari, micosi, raffreddori, noduli e ascessi.
12
Liberare le tartarughine nel lago di un parco o di un privato è pericolosissimo perchè la lunga permanenza in cattività le paralizza o le rende gravemente disabili. Quindi, prima di liberarle, andranno riabilitate al nuoto da persona esperta e compassionevole, in vasche con poca acqua, aumentando via via la profondità.
13
BIBLIOGRAFIA http://www.windoweb.it/guida/mondo/tartarughe_d'acqa.htm
E.Dauner, F. Vaini – Tartarughe e Tartarughine terrestri e acquatiche – De Vecchi Editore
14
Autore: Davide classe 1° scuola media Piancavallo
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.