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PubblicatoTina Nanni Modificato 10 anni fa
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Macchina sincrona Macchina elettrica rotante, funzionante in corrente alternata La frequenza f delle grandezze elettriche ai morsetti e la velocità di rotazione ω [rad/s] tra loro legate dalla relazione p: numero di poli della macchina
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Gruppo eccitatore senza spazzole
Manutenzione ridotta Alternatore ausiliario avente -induttore fermo (statore) -indotto trifase rotante (al contrario dell’alternatore tradizionale), la cui corrente trifase è raddrizzata con ponte a diodi L’indotto quindi ruota insieme ai diodi e agli avvolgimenti di eccitazione dell’alternatore principale
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Dotata di uno statore e di un rotore
Il rotore: stessa velocità del campo magnetico rotante al traferro (nome di macchina sincrona) Lo statore: analogo a quello di una macchina a induzione: avvolgimento trifase simmetrico; costituisce l'indotto in quanto sede di f.e.m. indotta
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Il rotore È detto induttore (è la sorgente principale del campo magnetico) Dotato di un avvolgimento sempre percorso da corrente continua, oppure di magneti permanenti
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Il rotore può essere di due tipi:
1. rotore liscio (isotropo): -dotato di avvolgimento distribuito; lati attivi disposti in cave -adottato nel caso di macchine a 2 poli (raramente a 4) -trascurando la disuniformità dovuta alla presenza delle cave, il traferro tra statore e rotore è costante in tutti i punti della periferia della macchina.
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Nei servomotori e nei piccoli motori (fino a qualche decina di kW), l’avvolgimento di eccitazione è sostituito da magneti permanenti
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2. Rotore a poli salienti (anisotropo):
ciascun polo è struttura magnetica a forma di parallelepipedo e termina con una espansione polare. Il traferro è variabile Avvolgimento di tipo concentrato Per macchine con numero di poli uguale o superiore a quattro
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