Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoGerardo Amore Modificato 10 anni fa
2
LA QUALITA NEI SERIVIZI ALLA PERSONA in particolare nei consultori familiari di ispirazione cristiana Casa PASTOR BONUS LECCE, 15-16 Novembre 2003
3
CULTURA DELLA QUALITA CARTA DEI SERVIZI NEI CONSULTORI FAMILIARI DI ISPIRAZIONE CRISTIANA RELATORE: Dr. Potito CAUTILLO Direttore Consultorio Familiare ANSPI di Ascoli Satriano Diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano
4
DIRETTIVA PRESIDENTE CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 27 GENNAIO 1994 PRINCIPI SULLEROGAZIONE DEI SERVIZI PUBLICI Eguaglianza Imparzialità Continuità Diritto di scelta Partecipazione Efficienza Efficacia Occorre sottolineare che ai principi della direttiva sopra citata sono tenuti ad uniformasi non soltanto le Pubbliche Amministrazioni, ma anche i soggetti non pubblici che comunque erogano servizi
5
CARTA DEI SERVIZI
6
FATTORI DI QUALITA INDICATORI DI QUALITA STANDARDS DI QUALITA
7
Informazioni indispensabili per il disbrigo delle pratiche; Uffici preposti alle varie pratiche o servizi; Responsabili dei vari uffici o servizi; Elenco dei servizi offerti; Composizione delle équipes e attività dei singoli professionisti; Ufficio preposto alla raccolta di suggerimenti e/o reclami (U.R.P.)
8
Direttiva Presidente Consiglio dei Ministri del 27/01/1994 Principi sullerogazione dei servizi pubblici; D.P.C.M. 12/3/1995 Schema generale di riferimento della Carta dei Servizi Pubblici Sanitari Circolare Ministro della Sanità n. 2/95 Linee guida per lattuazione della Carta dei Servizi nel Servizio Sanitario Nazionale; Legge 11/7/1995, n. 273 Misure urgenti per la semplificazione dei provvedimenti amministrativi e per il miglioramento dellefficienza delle P.A.; Legge 8/11/2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali; L.R. 28/12/1994, n. 36 Norme e principi per il riordino del Servizio Sanitario Regionale; L.R. 19/4/1995, n. 22 Norme di tutela dei diritti del malato L.R.25/8/2003,n.17Sistema integrato dinterventi e Servizi Sociali in Puglia.
9
FINALITA DEI CONSULTORI FAMILIARI CRISTIANI Promozione umana della persona, della coppia e della famiglia; Promozione e salvaguardia dei valori della vita; Promozione e salvaguardia dei valori dellamore e della sessualità; Promozione e salvaguardia dei valori del matrimonio; Promozione dei servizi di assistenza sociale e socio-sanitaria; Attenzione alla sessualità e alla vita nellottica dellantropologia personalistica coerente con la visione cristiana delluomo e della donna, conformemente allinsegnamento del Magistero della Chiesa Cattolica.
10
I SERVIZI OFFERTI DAI C.F. SI STRUTTURANO IN: 1)Interventi di consulenza alla persona, alla coppia e alla famiglia in difficoltà 2)Interventi di prevenzione attraverso iniziative di formazione e di impegno culturale sul territorio e nelle comunità.
11
AMBITI DI INTERVENTO Vita di relazione, comunicazione e dialogo; Sessualità e problematiche inerenti la vita sessuale; Regolazione della fertilità e accoglienza della vita nascente; Educazione degli adolescenti e dei giovani allamore, alla sessualità e loro maturazione psico – sessuale e relazionale; Preparazione dei fidanzati al matrimonio offrendo collaborazione e contributo professionale alle Parrocchie, nellambito dellitinerario di fede dei nubendi; Attenzione alle problematiche degli anziani, rapporto con le famiglie e caregiver.
12
EQUIPE CONSULTORIALE MINIMA Psicologo; Assistente Sociale; Ostetrica o Inf. Prof.le; Consulente etico; Consulente familiare; Personale di segreteria. ALLARGATA Ginecologo; Pediatra; Neuropsichiatra Infantile; Sociologo; Pedagogista; Avvocato; Insegnante metodi naturali Mediatore Familiare
13
CONSULTORI FAMILIARI ADERENTI ALLA FEDERAZIONE REGIONALE PUGLIESE DEI CONSULTORI FAMILIARI DI ISPIRAZIONE CRISTIANA Consultorio Familiare E.S.A.S. di Alberobello (BA); Consultorio Familiare C.I.F. di Andria (BA); Consultorio Familiare A.N.S.P.I. di Ascoli Satriano (FG); Consultorio Familiare di Bari; Consultorio Familiare E.P.A.S.S. di Bisceglie (BA); Consultorio Familiare SPERANZA di Brindisi; Consultorio Familiare E.S.A.S. di Cerignola (FG); Consultorio Familiare LA FAMIGLIA di Lecce; Consultorio Familiare HIDRUNTUM di Maglie (LE); Consultorio Matrimoniale Interdiocesano A.S.A.S. di Molfetta (BA); Consultorio Familiare diocesano REGINA FAMILIAE di Nardò (LE); Consultorio INSIEME PER LA FAMIGLIA di San Severo (FG); Consultorio Familiare A. GEMELLI di Taranto; Consultorio Familiare E.C.C.I.A.S.S. di Trinitapoli (FG); Consultorio Familiare LA FAMIGLIA di Ugento (LE)
14
STANDARD DI QUALITA Informatizzazione e registrazione dei dati degli utenti che accedono ai vari servizi e utilizzo di cartelle consultoriali per una conoscenza storica ed una accoglienza più personale degli stessi, il tutto nel rispetto della L. 675/96 (Privacy); Requisiti minimi strutturali e tecnologici generali e particolari; Presentazione, a fine anno, di una relazione sulle attività svolte da inviare alla Federazione e al Vescovo della propria Diocesi e, per i C.F. riconosciuti dalla R.P., alle ASL di appartenenza; Gratuità delle prestazioni; Partecipazione dei consulenti a corsi di formazione cristiana organizzati dalla Federazione; Partecipazione dei consulenti ad incontri nel proprio consultorio per una lettura formativa della rivista Consultori Familiari Oggi della Confederazione Nazionale dei C.F. di Ispirazione Cristiana
15
STANDARD DI QUALITA Requisiti minimi strutturali e tecnologici generali Protezione antisismica; Protezione antincendio; Protezione acustica; Sicurezza elettrica e continuità elettrica; Sicurezza antinfortunistica; Igiene dei luoghi di lavoro; Protezione dalle radiazioni ionizzanti; Eliminazione delle barriere architettoniche; Smaltimento rifiuti speciali; Condizioni micro climatiche; Impianti di distribuzione dei gas; Materiali esplodenti.
16
STANDARD DI QUALITA Requisiti minimi strutturali e tecnologici particolari Locale di accoglienza utenti e/o segreteria informazione; Locale per consulenza psicologica diagnostica e terapeutica; Locali per visite ostetrico – ginecologiche, pediatriche, ecc….; Locali per riunioni; Spazio per archivio
17
PROGRAMMA E OBIETTIVI Ogni anno dovranno essere stilati dei programmi da attuare nel rispetto delle finalità e raggiungere degli obietivi prefissati; Tali programmi di interventi dovranno essere messi a conoscenza del Vescovo della propria Diocesi, dellUfficio Diocesano per la Pastorale Familiare, dei Parroci e della Comunità Ecclesiale
18
VERIFICA DEGLI OBIETTIVI A fine anno tutta léquipe consultoriale dovrà verificare lattuazione del programma svolto e degli obiettivi raggiunti nonché apportare eventuali modifiche
19
GRAZIE PER LASCOLTO E BUON LAVORO
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.