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PubblicatoTerzo Martino Modificato 10 anni fa
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Il rischio: approccio psicofisico e approccio motivazionista
Teoria di Lola Lopes
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Approccio psicofisico
È quello della UA senza necessariamente ipotizzare che la funzione di utilità sia sempre concava o sempre convessa. Friedman e Savage (1948) ipotizzano che gli individui possano essere avversi al rischio per bassi livelli di ricchezza, poi propensi al rischio, e di nuovo avversi al rischio per livelli alti di ricchezza.
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Indicatori di rischio Nell’approccio psicofisico gli indicatori di rischio sono i momenti della distribuzione di probabilità: media e varianza. Il rischio è rappresentato dalla varianza del rendimento atteso.
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Approccio motivazionista
La decisione di fronte ad una scelta rischiosa dipende dalle motivazioni che animano l’individuo: Motivazione ad avere successo (speranza), esempio del lancio dell’anello, gli individui eviteranno distanze troppo elevate o troppo ravvicinate. Motivazione ad evitare il fallimento o l’insuccesso (paura), gli individui con questa motivazione sceglieranno distanze estreme.
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Teoria di Lola Lopes (1987) La teoria si fonda su due fattori:
Un fattore dispositivo che descrive come un individuo si dispone rispetto ad una scelta rischiosa Un fattore contestuale o ambientale, riflette gli obiettivi, i desideri e i vincoli dell’individuo, ma dipende anche dal contesto in cui l’individuo si colloca.
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Fattore dispositivo Desire for security and desire for potential: il desiderio di sicurezza prevale nelle persone che danno più importanza alle conseguenze negative, mentre quello per il potenziale prevale nelle persone che danno più importanza alle conseguenze positive.
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Fattore contestuale Valutazione della congruità e ragionevolezza della scelta data la propria situazione. Valutazione delle alternative disponibili (costo opportunità) Distanza tra la situazione corrente e i precedenti obiettivi
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Secondo la Lopes le persone non ragionano pensando alla varianza di una distribuzione (probabilmente valutano solo la media) ma provano a stabilire la probabilità di ottenere un risultato inferiore o maggiore di un certo livello. Il desiderio di sicurezza e quello di potenzialità si esprimono attraverso riflessioni tipo: qual è il risultato migliore o peggiore che posso ottenere, oppure quanto è alta la probabilità di ottenere un determinato risultato.
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4 principi Gli individui, oltre al valore medio, prestano attenzione alla distribuzione cumulata delle perdite e dei guadagni. Il desiderio di sicurezza porta ad attribuire più importanza alle perdite o più in generale alla coda di sinistra della distribuzione degli esiti possibili, il desiderio di potenziale alla coda di destra. In ogni individuo coesistono i due desideri ma più frequentemente prevale quello di sicurezza. La probabilità di raggiungere i propri obiettivi di rendimento condiziona la scelta.
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Tabella 1: la distribuzione di probabilità del rendimento percentuale.
Rend. Medio=2.88 Rendimento % Probabilità 0.5 0.15 2.5 0.2 3 0.4 3.5 8 0.05
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Secondo la Lopes ai diversi livelli di rendimento gli individui associano la probabilità decumulata, cioè la probabilità di ottenere un valore ≥ al rendimento in oggetto. Vedi tabella 2 Calcolo del rendimento medio di un titolo. La probabilità decumulata deve essere moltiplicata per la differenza tra il rendimento ad essa relativo e quello inferiore (Tabella 3): ∑(Ri-Ri-1 ) Di
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Tabella 2: la distribuzione di probabilità decumulata del rendimento percentuale
0.5 1 2.5 0.85 3 0.65 3.5 0.25 8 0.05
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Tabella 3 Media=2,88 Ri-Ri-1 Di (Ri-Ri-1 ) Di 0.5 1 2 0.85 1.7 0.65
0.33 0.25 0.13 4.5 0.05 0.22
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Distorsione nelle probabilità decumulate
La paura induce a ragionare come se le probabilità della coda di sinistra fossero più alte di quanto sono in realtà (distorsione); la speranza come se le probabilità della coda di destra fossero più alte. Tabelle 4 e 5 e 6
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Distorsione delle probabilità decumulate
hp = D1+q La paura influenza le valutazioni di convenienza attraverso una distorsione nella probabilità decumulata, attraverso questo espediente si abbassa il calcolo della media in misura tanto maggiore quanto maggiore è la coda di sinistra dei rendimenti (quella dei risultati inferiori alla media)
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Tabella 4: rendimento medio percentuale utilizzando la probabilità decumulata distorta dalla paura
Media =2.58 Ri-Ri-1 hp =Di1,3 (Ri- Ri-1)*hp 0.5 1 2 0.810 1.62 0.571 0.29 0.165 0.08 4.5 0.02 0.09
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Fronte della speranza La speranza induce a ragionare come se fossero più alte le probabilità della coda di destra (relative agli esiti maggiori della media). La probabilità decumulata è così trasformata: hs= 1-(1-D)1+q
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Tabella 5:rendimento medio percentuale utilizzando la probabilità decumulata distorta dalla speranza
Media=3.15 Ri-Ri-1 hs =1-(1-Di)1,3 (Ri- Ri-1)*hs 0.5 1 2 0.915 1.83 0.745 0.37 0.312 0.16 4.5 0.065 0.29
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La forma combinata della probabilità cumulata è hp/s = δhp + (1-δ)hs
Quindi un investitore valuta un titolo come se il valore atteso fosse il seguente: ∑(Ri-Ri-1 ) hp/s Se δ =0.5 paura e speranza coesistono in modo equilibrato se δ >0.5 prevale la paura e l’individuo si comporta come se il rendimento del titolo fosse minore di quanto è in realtà.
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Tabella 6: rendimento medio percentuale che tiene conto sia della paura che della speranza.
Media=2,69 Ri-Ri-1 hp/s (Ri- Ri-1)*hp/s 0.5 1 2 0.831 1.83 0.606 0.37 0.194 0.16 4.5 0.029 0.29
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La teoria Motivazionista della Lopes, la teoria del Mental accounting e la teoria della piramide degli investimenti implicano una certa separatezza della scelta d’ investimento (dovuta al bisogno di sicurezza e alla speranza) è in netto contrasto con la teoria classica del portafoglio che prescrive un’ottimizzazione globale e simultanea dell’intero portafoglio degli investimenti.
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