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PubblicatoDonatella Ferro Modificato 10 anni fa
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Sottoregni Phyla Parazoa Poriferi Eumetazoa Simmetria radiale Cnidari Simmetria bilaterale Acelomati (no cavità corporea) Platelminti Rincocela Pseudo celomati Nematodi Celomati Protostomi (1°apertura= bocca) Molluschi Anellidi Artropodi Deuterostomi (1°apertura= Ano) Echinodermi Cordati
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REGNO: ANIMALIA PHYLUM: Platyhelminthes (vermi piatti)
I vermi piatti, del phylum platelminti, sono i più semplici animali a simmetria bilaterale La maggior parte degli animali ha simmetria bilaterale, cioè le due metà laterali sono speculari tra di loro. Un animale di questo tipo presenta un’estremità anteriore dotata di strutture sensoriali e si sposta in senso cefalico. Alto Basso Superficie dorsale Estremità anteriore Estremità posteriore Superficie ventrale
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N° SPECIE: HABITAT: acque dolci, ambiente marino e habitat terrestri umidi Ci sono forme a vita libera e parassite DIMENSIONI: 1mm20 m FORMA: foglia o nastro
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PLATELMINTI Nel phylum dei Platelminti sono compresi sia animali di semplicissima struttura, sia animali muniti di organi complessi, che si sono adattati a vivere, alcuni nel mare, altri nelle acque interne, altri sulla terraferma, altri ancora da parassiti. Conosciuti come vermi piatti, i platelminti sono i primi animali nella scala evolutiva ad acquisire la forma a verme, con: corpo dotato di testa e coda simmetria bilaterale, - organi di senso concentrati nella zona del capo, - capacità di muoversi in una direzione, per ricerca cibo o accoppiamento.
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CARATTERISTICHE GENERALI
Come dice il nome, questi vermi hanno una forma generale del corpo appiattita, allungata. Nelle specie marine sul capo sono evidenti delle sporgenze dette tentacoli, dove sono concentrati gli organi di senso (prevalentemente olfattivo e tattile). La bocca si trova nella parte inferiore, spostata verso il capo. Non esiste ano, le particelle non digerite vengono espulse attraverso la bocca. Il canale digerente è molto ramificato per aumentare la superficie di assorbimento. Non esiste l’apparato respiratorio, ogni singola cellula deve procurarsi l’ossigeno, per questo ogni singola cellula deve trovarsi in prossimità della superficie, facendo così assumere all’individuo una forma appiattita in senso dorso-ventrale. I platelminti strisciano utilizzando dei peli minutissimi e mobili (cilia). Il movimento nei turbellari marini avviene per onde di contrazione muscolare che si propagano longitudinalmente verso la coda. Alcune specie possono nuotare per brevi tratti ondulando il corpo espanso a foglia. Accoppiamento tra due Pseudoceros bifurcus. L'individuo in primo piano, mentre viene fecondato, cambia colore.
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Il phylum platelminti comprende 3 classi:
turbellari (planarie): specie che vivono libere nell'acqua. Tutti i vermi piatti di cui parleremo di seguito sono turbellari. I vermi piatti in mare sono tutti di piccole dimensioni, non molto comuni e difficili da osservare. In compenso le loro livree sono molto appariscenti. trematodi (le fasciole) cestodi (le tenie) parassiti
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Turbellari Vivono in acque dolci o salmastre, poche le specie marine e terrestri Hanno piccole dimensioni. Il corpo è fortemente appiattito in senso dorso ventrale e trova sostegno nel mesenchima; la mobilità è assicurata dalla muscolatura e dall'epitelio ventrale ciliato. Hanno una elevatissima capacità di rigenerazione e molte specie sono in grado di riprodursi per scissione del corpo. Si tratta di animali predatori lunghi per lo più 1-2 cm, ma anche centimetri nelle forme terrestri.
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I turbellari marini vivono in tutti gli ambienti, ma sono più comuni nelle zone tranquille di baia e laguna, e lungo il reef esterno. Frequente l'associazione con coralli duri e molli. Molte specie sono notturne. Spesso i turbellari si nutrono estroflettendo la faringe dalla bocca. In alcuni casi dalla faringe vengono estroflessi diversi tubuli che vanno ad attaccare gli organi interni di ascidie coloniali.I diversi tubuli faringei penetrano nei sifoni inalanti.
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Accoppiamento Molte specie sono ermafrodite, e l'accoppiamento è spesso reciproco. In alcune specie il pene, munito di stiletti, penetra in qualunque parte del corpo del partner, bucando la parete del corpo. Gli spermatozoi migrano poi verso gli ovari. L'uovo fecondato (zigote) viene fornito di materiale di riserva, esso viene poi rinchiuso in una capsula poco permeabile entro la quale si svolge, ben protetta, la prima parte dello sviluppo. Le uova sono bentoniche, aderiscono a corpi sommersi. Dalle uova può fuoriuscire una larva natante, ma in molte specie si produce direttamente un piccolo verme.
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Turbellari (planarie)
Una planaria ha un semplice sistema nervoso costituito da un cervello rudimentale, organi di senso, cordoni nervosi e nervi ramificati, e una cavità gastrovascolare molto ramificata con un’unica apertura, la bocca, posta sulla superficie del corpo. Cavità gastrovascolare Cordoni nervosi Bocca Macchie oculari Aggregati di tessuto nervoso Figura 36.6A HABITAT MOVIMENTO NUTRIMENTO
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Planaria Vive nel fondo sabbioso o fangoso degli stagni.
Planaria misura 1cm circa. Questo organismo ha un corpo piatto di color bruno-grigiastro. Il corpo della Planaria é rivestito da un' epidermide con cellule dotate di ciglia, questo caratterizza i turbellari dagli altri platelminti. L’apparato digerente è ramificato, e fornito di un’apertura ventrale, unica, all’estremità di una corta proboscide. Il sistema nervoso centrale è costituito da due cordoni longitudinali, uniti da collegamenti simili ai pioli di una scala, e da due gangli cefalici. L’apparato escretore è formato da canalicoli che drenano il liquido intracellulare
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Trematodi La classe dei Trematodi riunisce un gran numero di specie tutte parassite. I Trematodi sono muniti di una bocca situata all'estremo anteriore e di intestino bifido; possiedono ventose per aderire alla vittima; il loro apparato riproduttore, quasi sempre ermafrodita, è composto dalle medesime parti che si osservano nei turbellari più evoluti. I Trematodi comprendono due sottoclassi. I Monogenei sono parassiti esterni di vertebrati acquatici, per lo più pesci, ai quali aderiscono mediante una o più ventose munite di spine e si nutrono succhiando il sangue dell'ospite. Alcune specie di monogenei alloggiano invece nella cloaca o nella vescica della vittima. Le uova sono insolitamente grandi per un parassita, da esse schiude una larva ciliata, già munita di organi adesivi, che si può attaccare allo stesso animale sfruttato dai genitori, oppure cerca altrove l'occasione opportuna. I Digenei sono appiattiti; il loro intestino bifido, si apre al centro di una ventosa ed un'altra ventosa è situata un po' più sotto, le due ventose garantiscono l'adesione del parassita all'ospite. I Trematodi più pericolosi per l'uomo sono quelli del genere Schistosoma che si stima colpiscano circa 250 milioni di persone (un ventesimo dell'intera popolazione umana), soprattutto i contadini che lavorano nelle risaie.
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Possono causare epidemie anche letali negli allevamenti ittici per la carica parassitaria elevata (sovraffollamento, insufficiente depurazione…). Sono comuni anche nei pesci in acque aperte, ma in questo caso raramente causano malattia.
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Ciclo vitale di Schistosoma, un trematode parassita
Trematodi ACCOPPIAMENTO E DEPOSIZIONE OLTRE 1000 UOVA AL GIORNO PARASSITI SANGUE E FEGATO POSSIEDONO VENTOSE CON CUI SI ATTACCANO ALL’INTERNO DEI VASI SANGUIGNI CHE SI TROVANO VICINO ALL’INTESTINO DELL’OSPITE SONO PARASSITI EMATICI EFFETTI: DISSENTERIA, ANEMIA, DOLORI ADDOMINALI RIPRODUZIONE SESSUATA Ciclo vitale di Schistosoma, un trematode parassita CICLO COMPLESSO COINVOLTI PIU’ OSPITI RIPRODUZIONE SEX. E ASEX. RIPRODUZIONE ASESSUATA
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I Cestodi La classe dei Cestodi è caratterizzata dalla radicale semplificazione dell'adulto che è sempre privo di intestino, ed ha organi della locomozione, organi di senso e sistema nervoso ridotti. Questi parassiti sono muniti di organi adesivi (ventose e uncini) ed hanno il corpo suddiviso in proglottidi, cioè in segmenti che contengono l'intero apparato riproduttore ermafrodita dell'animale. Tutti i Cestodi adulti sono sempre e solo parassiti dell'intestino dei Vertebrati, dai pesci ai mammiferi. Un tipico rappresentante di questa classe è la Tenia. Il metabolismo di questi parassiti intestinali è anaerobio, condizione che implica un forte spreco energetico e l'eliminazione di prodotti terminali che possono essere tossici per l'ospite.
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La Taenia solium ha l’uomo come ospite definitivo.
Ci si infetta mangiando carne di maiale cruda; può provocare una patologia che, dopo anni di latenza, può diventare molto pericolosa. Il verme adulto misura dai 2 ai 10 metri ed è formato da una piccola testa quadrangolare detta scolice, dotata di 4 ventose e uncini che le permettono di attaccarsi alla mucosa intestinale. I corpo è formato da segmenti detti proglottidi ognuno dei quali misura circa 5 mm. La tenia adulta ne può avere anche 900. Le proglottidi vengono generate in sequenza a partire dalla testa e, una volta mature, si riempiono di uova e si dilatano irregolarmente. Particolare dello scolice della Tenia. Si notano gli uncini che permettono un saldo ancoraggio alla parete intestinale.
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Esemplare adulto di Taenia solium
Esemplare adulto di Taenia solium. Le proglottidi immature sono molto piccole e maturando si ingrandiscono e si riempiono di uova. In prossimità dell’estremità caudale i segmenti estrudono delle ramificazioni: raggiunta la completa maturazione si staccano a gruppi di 5 e migrano verso l’ano passando nelle feci, dove finalmente liberano le uova. La taenia solium può produrre fino a uova per proglottide.
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Classe: Cestoda Proglottidi
Le proglottidi più giovani sono quelle più vicine al collo. Man mano che si allontanano da questo, sospinte dalla formazione di nuove proglottidi, gli organi riproduttori maschili e femminili, contenuti in ciascuna di esse raggiungono la maturità.
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Classe: Cestoda Proglottidi Avvenuta la fecondazione le proglottidi
Gravide si staccano dalla strobila, Raggiungendo l’ambiente esterno, dove Vanno incontro a disfacimento, liberando le uova.
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Ciclo vitale Le uova o le proglottidi gravide vengono eliminate con le feci dagli individui infettati. Le uova sono attrezzate per sopravvivere nell’ambiente esterno anche per settimane. L’ospite intermedio: il maiale I maiali sono gli ospiti intermedi e si infettano mangiando i vegetali sui quali si trovano le uova. Il cistecerco Una volta nell’intestino le uova si schiudono, invadono la parete intestinale e migrano nei muscoli scheletrici dove si trasformano nella forma larvale, detta cistercerco. Le larve possono sopravvivere anche anni nell’animale. L’ospite definitivo: l’uomo L’uomo, ospite definitivo del verme solitario, si infetta ingerendo carne di maiale poco cotta o addirittura cruda. Una volta ingerita, la larva si trasforma in una forma primitiva della testa della tenia (protoscolice) e si attacca con le ventose e gli uncini ai villi intestinali e assorbe sostanze nutritizie attraverso tutta la sua superficie. Rapido sviluppo della larva In poco più di 2 mesi il verme diventa adulto e per anni vive nell’intestino tenue: in questo caso la parassitosi prende il nome di teniasi.
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La riproduzione dei Cestodi segue la strategia tipica di tanti parassiti intestinali: l'adulto produce uno sterminato numero di uova che l'ospite dissemina con le proprie feci. Le larve che schiudono da queste uova vengono ingerite da un animale, entro il quale si accrescono e trasformano, attendendo che il loro ospite intermedio venga mangiato da quello definitivo per divenire adulto e riaprire il ciclo.
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