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24 ore ad Atessa. Screening, studi e pratiche per la valorizzazione del centro storico. Manuela Ricci direttore Master Valorizzazione e gestione dei centri.

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Presentazione sul tema: "24 ore ad Atessa. Screening, studi e pratiche per la valorizzazione del centro storico. Manuela Ricci direttore Master Valorizzazione e gestione dei centri."— Transcript della presentazione:

1 24 ore ad Atessa. Screening, studi e pratiche per la valorizzazione del centro storico. Manuela Ricci direttore Master Valorizzazione e gestione dei centri storici minori, Università La Sapienza di Roma Atessa, reti in società 14 -15 settembre 2006

2 prof.ssa Manuela Ricci Università degli Studi di Roma La Sapienza 1/6 ATESSA: UN POLO DI ATTRAZIONE COMPOSTO DA SEGMENTI ARTICOLATI ATESSA: UN POLO DI ATTRAZIONE COMPOSTO DA SEGMENTI ARTICOLATI 10.500 residenti, di cui più del 50% allesterno del centro storico; 41 località abitate secondo solo a Ortona come numero Tasso di crescita della popolazione pari all1,7% tra il 2002 e il 2004 (saldo migratorio da altri comuni più alto del saldo naturale) Tasso di occupazione e tasso di invecchiamento superiori alla media provinciale Componente straniera della popolazione superiore alla media provinciale 2.600 abitazioni (2001), realizzate per il 27% prima del 1919 e per il 45% tra il 1962 e il 1981 Circa il 45% della popolazione si sposta giornalmente allinterno del comune per motivi di lavoro Polo attrattivo di forza lavoro per l industria (gli addetti sono, al 2001, 15.647) e per gli studenti delle scuole secondarie

3 TEMATICHEFATTORI DI DEBOLEZZAFATTORI DI SUCCESSO Patrimonio, risorse e qualità urbana - Centro storico (cs) parzialmente riqualificato e valorizzato - Difficoltà a creare relazioni di mediazione tra i diversi livelli del territorio: cs, periferie, area di pianura (insediamenti industriali, agricoltura, zone con valenza ambientale) - Basso livello di abbandono e fenomeni di degrado contenuti - Programma di quartiere - Contenimento delluso del suolo (solo il 9% del patrimonio abitativo data a partire dal 1991) - Attenzione alle relazioni sia fisiche che sociali tra parti di territorio e le attività nelle previsioni del Prg Infrastrutture e mobilità- Carenza di dotazione infrastrutturale (ruolo preponderante affidato alla SS.154) - Prospettive di collegamento con il corridoio Adriatico Popolazione: caratteristiche demografiche - Trasferimento della residenza dal centro storico negli insediamenti periferici e a valle - Tasso di invecchiamento superiore alla media provinciale - Buon tasso di crescita demografica (1,7% tra 02 e 04), connesso al saldo migratorio più elevato (max. da altri comuni) del naturale Popolazione: caratteristiche economico-sociali - Livello di istruzione secondaria e laurea inferiore alla media provinciale: il vivace mercato del lavoro deprime i livelli elevati di istruzione - Estensione dellistruzione elementare superiore alla media provinciale - Elevato livello di reddito rispetto alla media provinciale (tasso di occupazione e % di abitazioni in proprietà) - Ricco strato di relazioni sociali - Dimensione media prevalente dei nuclei famigliari (4 unità) Attività industriale- Scarsa capacità di sviluppo del tessuto imprenditoriale locale - Presenza di imprese legate allestero con scarsi legami locali - Scarsa propensione a investire in sviluppo e informazione - Mercato di riferimento: prevalentemente nazionale - Scarsa dotazione di servizi alle imprese - Scarsa attenzione allambiente nei processi produttivi - Articolazione delle organizzazioni industriali a livello territoriale (Comune, Asi, Sistema locale del lavoro) - Presenza di un tessuto imprenditoriale locale - Nel periodo intercensuario si evince un incremento degli addetti ai servizi alle imprese - Domanda crescente: supporto alla gestione aziendale, servizi di assistenza tecnica nella progettazione e realizzazione delle fasi della produzione, consulenza finanziaria; servizi per lespansione internazionale prof.ssa Manuela Ricci Università degli Studi di Roma La Sapienza 2/6

4 TEMATICHEFATTORI DI DEBOLEZZAFATTORI DI SUCCESSO Commercio e attività artigianale - Trasferimento delle attività dal centro storico in periferia e a valle - Tradizioni artigiane da riattivare anche attraverso percorsi di formazione specifici Turismo- Fenomeni di inquinamento da industria - Modeste infrastrutture turistiche - Concorrenza delle aree costiere e del prodotto montano aquilano - Numerosità e interesse di manifestazioni culturali - Nuova legge per il turismo: attivazione dei Sistemi turistici locali (aree turistiche operative e non amministrative) - Segnali di attività nella creazione di infrastrutture dedicate al turismo - Creazione di prime reti Servizi socio-sanitari- Problemi di risorse e gestione pubblica - Scarsità di alcune tipologie di servizi - Incremento della domanda - Formazione di reti - Fitto tessuto di cooperative sociali Formazione- Attività di formazione scarsamente legata alla domanda di lavoro futura - Attivazione di centri di formazione (Codemm) Nodo di reti- Assenza della banda larga - Diminuisce il flusso di studenti esterni alla scuola secondaria - Attrattore di manodopera (alto rapporto addetti/attivi) - Attrattore di studenti per la scuola secondaria - Partecipa al Patto territoriale del Sangro-Aventino, al progetto Equal -Progetti di integrazione scuola, territorio e sistema produttivo -Impegno regionale per la banda larga prof.ssa Manuela Ricci Università degli Studi di Roma La Sapienza 3/6

5 PRATICHE DI VALORIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI Assenza di indicazioni significative a livello nazionale -non cè legislazione e nei documenti programmatici europei il ruolo dei centri storici (soprattutto minori non è sufficientemente valorizzato) -la nuova proposta di legge per i comuni minori (che quasi tutti hanno connotazioni storiche) riprende in maniera più incisiva il precedente disegno di legge Vivace attività a livello regionale: verso unintegrazione tra riqualificazione e sviluppo locale - numerose leggi regionali sulla valorizzazione dei centri storici che contemplano anche la costituzione di Osservatori, dispongono finanziamenti e attivano bandi di gara - i Por e i Docup, in particolare sugli Assi città, ma anche su quelli dello Sviluppo locale, hanno prodotto una interessante e ormai consolidata sperimentazione -cominciano a comparire bandi di gara per assistenza tecnica alle amministrazioni regionali, comunali e aggregazioni di comuni (relativi a progetti europei) per il censimento e la valorizzazione dei centri storici Le pratiche di valorizzazione: eccessivo conformismo e debolezza dinnovazione - il problema del conformismo - lidentità è affrontata spesso in maniera superficiale - linterpretazione del territorio non è quasi mai contestuale alla progettazione - puntare sulla valorizzazione delle specifiche risorse umane e territoriali spingendo sullinnovazione e sulla continuità della gestione prof.ssa Manuela Ricci Università degli Studi di Roma La Sapienza 4/6

6 prof.ssa Manuela Ricci Università degli Studi di Roma La Sapienza 5/6 LA QUESTIONE DELLE RETI TRA VERTICALITA E ORIZZONTALITA: LA QUESTIONE DELLE RETI TRA VERTICALITA E ORIZZONTALITA: perché reti in società Linnovazione nei processi di valorizzazione dei centri storici passa per la costituzione di reti Il comune di Atessa partecipa a numerose reti settoriali e territoriali con ruoli diversi e soggetti diversi Reti Reti sono configurazioni reticolari di artefatti tecnici e istituzionali che si affollano a incentivare e regolare quella che è ormai uneconomia della velocità e dei flussi Va implementata la gestione trasversale delle reti da parte del comune nel suo essere parte delle reti stesse. Non è più il governo a governare sono piuttosto le reti in cui gli stessi governi si trovano a confrontarsi e scontrarsi con altri soggetti (Luigi Bobbio) Il governo della rete è una rete di reti, intese come oggetti virtuali densamente cognitivi Le reti hanno messo in evidenza che il problema della conoscenza è un bene pubblico, un prodotto collettivo. La rete ha bisogno di questo presupposto logico e la conoscenza ha bisogno della rete per valorizzarsi Le reti pongono fortemente il problema del rapporto tra orizzontalità e verticalità

7 prof.ssa Manuela Ricci Università degli Studi di Roma La Sapienza 6/6 I rischi delle reti La diffusione confusa delle responsabilità Non tutte le soggettività riescono a essere presenti e con lo stesso peso Il costo delle transazioni è alto Si rischia labbandono della verticalità, del processo di conoscenza generato dalla fatica, di allontanarsi dalla tentazione dellanalisi lungo i punti che definiscono la traiettoria delle reti (Alessandro Baricco).


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