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IL TRATTATO DI LISBONA Università di Pavia RECEPISCE GRAN PARTE DEI CONTENUTI DELLA COSTITUZIONE RIFLETTE LA CRISI DELL’UNIONE (RECESSO, POSSIBILITA’ DI RIDURRE LE COMPETENZE) ATTRIBUISCE VALORE VINCOLANTE ALLA CARTA DI NIZZA TRATTATO SULL’UNIONE EUROPEA E TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA ENTRA IN VIGORE IL
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SCOMPARSA DEGLI ELEMENTI “COSTITUZIONALI”
Università di Pavia RIFERIMENTO ALLA PREVALENZA DEL DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA SIMBOLI DELL’UNIONE DENOMINAZIONI “LEGGE” E “LEGGE-QUADRO” RIFERIMENTO ALLA FIDUCIA RECIPROCA NELLO SPAZIO DI LIBERTÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA + SCOMPARE IL RIFERIMENTO ALLA CONCORRENZA TRA GLI OBIETTIVI DELL’UNIONE
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LA RATIFICA DEL TRATTATO DI LISBONA
Università di Pavia REFERENDUM NEGATIVO IN IRLANDA. RIPETUTO, DOPO ALCUNE CONCESSIONI AL GOVERNO IRLANDESE (ES. NUMERO DEI COMMISSARI) DIFFICOLTÀ NELLA REPUBBLICA CECA (OPTING-OUT RELATIVO ALLA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA)
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LA 4. FASE: DA LISBONA AD OGGI
Università di Pavia ASIMMETRIA TRA POLITICA MONETARIA (SOVRANAZIONALE) E POLITICA ECONOMICA (NAZIONALE E SOLO COORDINATA A LIVELLO EUROPEO) GLI STRUMENTI (NAZIONALI E DELL’UNIONE) ESISTENTI NON SONO IN GRADO DI FAR FRONTER ALLA CRISI. IL SALVATAGGIO DELLE BANCHE DA PARTE DEGLI STATI AGGRAVA LA SITUAZIONE GLI STATI EURO NON SONO PIÙ IN GRADO DI UTILIZZARE STRUMENTI DI POLITICA MONETARIA. IL BILANCIO DELL’UNIONE È INSUFFICIENTE
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IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ E IL FISCAL COMPACT
Università di Pavia ESEMPI DI INTEGRAZIONE DIFFERENZIATA IL TRATTATO ISTITUTIVO DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ VINCOLA SOLO GLI STATI DELL’EUROZONA (REVISIONE SEMPLIFICATA DELL’ART. 136 TFUE) IL FISCAL COMPACT È STATO FIRMATO DA 25 STATI MEMBRI (NON LO HANNO FIRMATO REGNO UNITO E REPUBBLICA CECA) ED È ENTRATO IN VIGORE CON LA RATIFICA DI ALMENO 12 STATI DELL’EUROZONA (GRECIA, SLOVACCHIA PORTOGALLO, CIPRO, AUSTRIA, ITALIA, SPAGNA, GERMANIA, FRANCIA, ESTONIA, IRLANDA, FINLANDIA, SLOVENIA + LETTONIA, DANIMARCA, LITUANIA, ROMANIA)
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GLI ULTERIORI STRUMENTI PROPOSTI
Università di Pavia CREAZIONE DI UN REALE GOVERNO ECONOMICA DELLA ZONA EURO POLITICA FISCALE E BILANCIO IL PROBLEMA DEL CONTROLLO DEMOCRATICO
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DA 6 STATI MEMBRI (1957) A 27 STATI MEMBRI (OGGI)
L’ALLARGAMENTO Università di Pavia PROCESSO PARALLELO ALL’APPROFONDIMENTO E UGUALMENTE INFLUENZATO DAL CONTESTO MONDIALE NEL QUALE IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE SI COLLOCA (V. ALLARGAMENTO DEL 2004) DA 6 STATI MEMBRI (1957) A 27 STATI MEMBRI (OGGI)
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LE TAPPE DELL’ALLARGAMENTO
Università di Pavia 1973: GRAN BRETAGNA, IRLANDA DANIMARCA 1981: GRECIA (ACCORDO DI ASSOCIAZIONE GIÀ NEL 1961, SOSPESO DURANTE LA DITTATURA MILITARE) 1986: SPAGNA E PORTOGALLO 1995: AUSTRIA, FINLANDIA E SVEZIA (IN NORVEGIA REFERENDUM NEGATIVO) 2004: REPUBBLICA CECA, SLOVACCHIA, UNGHERIS, POLONIA, ESTONIA, LETTONIA, LITUANIA, CIPRO, MALTA, SLOVENIA (LA POPOLAZIONE CRESCE DEL 20%, IL PIL DEL 5%) 2007: ROMANIA E BULGARIA
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TURCHIA, MACEDONIA, MONTENEGRO, SERBIA, ISLANDA: STATI CANDIDATI
LE PROSPETTIVE FUTURE Università di Pavia CROAZIA: CONCLUSA LA PROCEDURA A LIVELLO UE. L’ACCORDO DI ADESIONE DEVE ESSERE RATIFICATO DAGLI STATI TURCHIA, MACEDONIA, MONTENEGRO, SERBIA, ISLANDA: STATI CANDIDATI DIFFICOLTÀ DOVUTE TRA L’ALTRO ALL’OCCUPAZIONE DELLA PARTE NORD DI CIPRO
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LA GRAN BRETAGNA Università di Pavia NEL 1960 PROPONE LA CREAZIONE DELL’EFTA (ASSOCIAZIONE EUROPEA DI LIBERO SCAMBIO), DELLA QUALE ENTRANO A FAR PARTE AUSTRIA, DANIMARCA, NORVEGIA, PORTOGALLO, SVEZIA E SVIZZERA (OGGI MOLTI DI QUESTI STATI SONO MEMBRI DELL’UE) NEL 1961 E NEL 1967 PRESENTA DOMANDA DI ADESIONE. IL GOVERNO FRANCESE (DE GAULLE) SI OPPONE IN ENTRAMBE LE OCCASIONI ADERISCE SOLO NEL 1973 (DOPO LA MORTE DI DE GAULLE) SUBITO DOPO L’ADESIONE OTTIENE DELLE CONDIZIONI PIÙ FAVOREVOLI RELATIVAMENTE AL SUO CONTRIBUTO AL BILANCIO CEE OGGI: MINACCIA DI RECESSO DALL’UE
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LE CONDIZIONI PER L’ADESIONE
Università di Pavia ART. 49 TUE: RISPETTO DELL’ART. 6 TUE, QUALITÀ DI STATO (AI SENSI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE), APPARTENENZA ALL’AREA “EUROPEA” (REQUISITO MOLTO PROBLEMATICO) + CRITERI ELABORATI AL VERTICE DI COPENHAGEN NEL 1993: - CRITERIO POLITICO - CRITERIO ECONOMICO - CRITERIO DELL’ACQUIS
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BREVE SCHEMA ISTITUZIONI
Università di Pavia CONSIGLIO E CONSIGLIO EUROPEO: RAPPRESENTANO GLI INTERESSI DEGLI STATI MEMBRI COMMISSIONE: RAPPRESENTA L’INTERESSE GENERALE DELL’UNIONE PARLAMENTO EUROPEO: RAPPRESENTA I CITTADINI DELL’UNIONE
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LA PROCEDURA DI ADESIONE
Università di Pavia DICHIARAZIONE DI CANDIDATURE INDIRIZZATA AL CONSIGLIO IL CONSIGLIO INFORMA PE E PARLAMENTI NAZIONALI DECISIONE DEL CONSIGLIO ALL’UNANIMITÀ, PREVIO PARERE DELLA COMMISSIONE E APPROVAZIONE DEL PE FASE UE NEGOZIAZIONE DELLE CONDIZIONI DI ADESIONE TRA GLI STATI MEMBRI E IL NUOVO STATO. RATIFICA DA PARTE DI TUTTI FASE NAZIONALE
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IL RECESSO DALL’UNIONE EUROPEA
Università di Pavia ART. 50 TUE LO STATO NOTIFICA LA SUA INTENZIONE AL CONSIGLIO EUROPEO NEGOZIAZIONE DI UN ACCORDO TRA UE E STATO, CONCLUSO DAL CONSIGLIO EUROPEO A MAGGIORANZA QUALIFICATA, PREVIA APPROVAZIONE DEL PE IN ASSENZA DI ACCORDO: POSSIBILITÀ DI RECESSO DOPO DUE ANNI
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