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PubblicatoGiovanni Mattioli Modificato 8 anni fa
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Corso sui DSA – argomenti del 2°incontro Variabili ergonomiche nella scrittura Disgrafie Il modello di apprendimento della scrittura Disortografie Discalculie
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Variabili ergonomiche nella scrittura
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Proviamo a scrivere per due minuti con la mano non-dominante
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Impugnatura ergonomica…
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Presa “classica”: prensione a tre dita dinamica pollice, indice e medio si oppongono e si coordinano insieme garantendo una presa salda; anulare e mignolo stabilizzano la mano sul piano di scrittura. La presa permette la flessione e l’estensione coordinata delle articolazione delle dita nell’esecuzione di movimenti fini, mentre anulare e mignolo forniscono stabilità alla mano.
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Prese non ergonomiche
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Seduta ergonomica
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Posture dei mancini
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Impugnature diverse osservabili in alunni mancini. L ’ ultima è la più vantaggiosa.
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DSA DISGRAFIE DISORTOGRAFIE DISTURBI DELLA GRAFIA DISCALCULIE
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Cos’è la Disgrafia? La disgrafia si può considerare un “sintomo” di disprassia intesa come incapacità a rappresentarsi a programmare ed eseguire volontariamente atti motori consecutivi. E’ un disturbo della scrittura derivante da difficoltà prassiche, di coordinazione e di integrazione visuo- motoria.
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Qualche esempio …
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Esempio 2
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Esempio 3
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Esempio 4
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Esempio 5
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scarsa leggibilità lentezza e stentatezza; disorganizzazione delle forme e degli spazi grafici; scarso controllo del gesto; confusione e disarmonia; rigidità ed eccessiva accuratezza; difficoltà nell’atto scrittorio in presenza di crampi o dolori muscolari; (www.angris.it) SINTOMI
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Il modello di apprendimento della scrittura Uta Frith (1985)
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ONTOGENESI E FILOGENESI “Nella vita del bambino la conquista della scrittura ha lo stesso valore della sua scoperta per la storia dell’umanità.” Robert Olivaux
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stadio logografico Coincide solitamente con l'età prescolare. Il bambino scrive parole in modo globale, perché contengono delle lettere o degli elementi che ha imparato a riconoscere, tuttavia egli non ha né conoscenze ortografiche né fonologiche sulle parole che scrive. stadio alfabetico Il bambino impara a scrivere le lettere ed è in grado di operare la conversione fonema-grafema, potendo in questo modo scrivere (attraverso la via fonologica) le nuove parole. Stadio ortografico Il bambino impara le regolarità proprie della sua lingua. Il meccanismo di conversione grafema-fonema si fa più complesso ed il bambino diviene capace di scrivere morfemi complessi (digrammi, trigrammi, ecc.) rendendo la scrittura sempre più corretta sotto il profilo ortografico. stadio lessicale Il bambino scrive in modo diretto le parole. Il bambino, a questo livello, ha formato un vocabolario lessicale che gli permette di scrivere le parole in modo globale. La scrittura è diventata veloce e automatica e ortograficamente corretta.
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PREREQUISITI DELLA SCRITTURA 1.Abilità meta-fonologiche 2.Abilità visuo-percettive 3.Abilità motorie 4.Abilità visuospaziali
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1. Abilità meta-fonologiche Capacità di segmentare una parola nei fonemi di cui è costituita, nello stesso ordine di emissione. Padronanza della struttura fonologica del linguaggio orale relativamente a: 1.numero suoni di una parola 2.identificazione dei suoni 3.ordine dei suoni 4.rappresentazione globale
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2. Abilità visuo-percettive Prerequisiti essenziali sono: La discriminazione visiva (abilità nel distinguere una configurazione visiva dall’altra e quindi un grafema dall’altro). II completamento visivo (abilità nel percepire una figura intera quando ne viene mostrata solo una parte) La percezione dei rapporti spaziali.
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3. Abilità motorie II grafema può essere tracciato correttamente solo se sono rispettati alcuni criteri, quali: ordine di esecuzione direzionalità dei tratti. Per scrivere sono necessari atti motori molto rapidi e precisi, caratterizzati da: frequenti cambi di direzione e da una organizzazione sequenziale nel tempo…
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4. Abilità visuospaziali La dimensione e le proporzioni delle lettere all’interno di uno stesso modello grafico Gli spazi che le lettere occupano rispetto alla linea di scrittura Le distanze tra lettere e tra parole Le zone all’interno della pagina che possono essere occupate o meno dalla scrittura
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