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PROGETTARE PER COMPETENZE INSEGNARE PER COMPETENZE

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Presentazione sul tema: "PROGETTARE PER COMPETENZE INSEGNARE PER COMPETENZE"— Transcript della presentazione:

1 PROGETTARE PER COMPETENZE INSEGNARE PER COMPETENZE
VALUTARE E CERTIFICARE LE COMPETENZE Dino Cristanini VIMERCATE, 12 GENNAIO 2016

2 PROGETTARE PER COMPETENZE

3 LE COMPETENZE TRA ORIZZONTI E TRAGUARDI
COMPETENZE-CHIAVE DELLA RACCOMANDAZIONE EUROPEA PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

4 RACCOMANDAZIONE DEL 18 DICEMBRE 2006
INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012: IL SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO ASSUME COME ORIZZONTE DI RIFERIMENTO VERSO CUI TENDERE IL QUADRO DELLE COMPETENZE-CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE DEFINITE DAL PARLAMENTO EUROPEO E DAL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA CON LA RACCOMANDAZIONE DEL 18 DICEMBRE 2006

5 LE COMPETENZE-CHIAVE PER L’ APPRENDIMENTO PERMANENTE
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA COMPETENZA DIGITALE IMPARARE A IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

6 COMPETENZE CHIAVE Concetti fondamentali espressi dalla Raccomandazione europea del 2006
SONO QUELLE DI CUI TUTTI HANNO BISOGNO PER LA REALIZZAZIONE E LO SVILUPPO PERSONALI, LA CITTADINANZA ATTIVA, L’INCLUSIONE SOCIALE E L’OCCUPAZIONE SONO NECESSARIE PER ADATTARSI IN MODO FLESSIBILE A UN MONDO IN RAPIDO MUTAMENTO E CARATTERIZZATO DA FORTE INTERCONNESSIONE VANNO SVILUPPATE E AGGIORNATE IN TUTTO L’ARCO DELLA VITA

7 IL PROFILO DELLE COMPETENZE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE (Indicazioni nazionali per il curricolo) Il profilo descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano. La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, che saranno oggetto di certificazione.

8 IL PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
(Indicazioni nazionali per il curricolo) Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale: Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.

9 IL PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO
(Indicazioni nazionali per il curricolo) Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

10 Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015)     Spostare l’attenzione sulle competenze non significa in alcun modo trascurare il ruolo determinante che tutti i più tradizionali risultati di apprendimento, oggi identificati principalmente nelle conoscenze e nelle abilità, svolgono in funzione di esse. Non è infatti pensabile che si possano formare delle competenze in assenza di un solido bagaglio di contenuti e di saperi disciplinari. La competenza costituisce il livello di uso consapevole e appropriato di tutti gli oggetti di apprendimento, ai quali si applica con effetti elaborativi, metacognitivi e motivazionali.

11 Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015)     Le discipline … non intervengono in modo generico bensì con i traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni per ciascuna di esse … ad essi i docenti dovranno fare esplicito riferimento … La progettazione deve partire dai traguardi per lo sviluppo delle competenze, dichiarati «prescrittivi» dalle Indicazioni, e dagli obiettivi di apprendimento previsti per ciascuna disciplina.

12 I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (Indicazioni nazionali per il curricolo)
Rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio

13 GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (Indicazioni nazionali per il curricolo)
GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado. Per garantire una più efficace progressione degli apprendimenti nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza classe.

14 I NUCLEI TEMATICI ITALIANO LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
Ascolto e parlato Lettura Scrittura Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA Ascolto (comprensione orale) Parlato (produzione e interazione orale) Lettura (comprensione scritta) Scrittura (produzione scritta) Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento (solo ultimo biennio scuola primaria e triennio sc. sec. II grado)

15 I NUCLEI TEMATICI STORIA Uso delle fonti
Organizzazione delle informazioni Strumenti concettuali Produzione scritta e orale GEOGRAFIA Orientamento Linguaggio della geo-graficità Paesaggio Regione e sistema territoriale

16 I NUCLEI TEMATICI MATEMATICA Numeri Spazio e figure
Relazioni, dati e previsioni (sc. primaria) Relazioni e funzioni Dati e previsioni (sc. sec. II grado) SCIENZE Esplorare e descrivere oggetti e materiali (primo triennio sc. primaria) Oggetti, materiali e trasformazioni (ultimo biennio sc. primaria) Fisica e chimica Osservare e sperimentare sul campo L’uomo i viventi e l’ambiente Biologia Astronomia e Scienze della Terra

17 I NUCLEI TEMATICI MUSICA Non presenta nuclei ARTE E IMMAGINE
Esprimersi e comunicare Osservare e leggere le immagini Comprendere e apprezzare le opere d’arte EDUCAZIONE FISICA Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Salute e benessere, prevenzione e sicurezza TECNOLOGIA Vedere e osservare (sc. primaria) Vedere, osservare e sperimentare (sc. sec. II grado) Prevedere e immaginare Prevedere, immaginare e progettare Intervenire e trasformare Intervenire, trasformare e produrre

18 DAGLI OBIETTIVI ALLE COMPETENZE NELLE SCUOLE DEL PRIMO CICLO COME CONNETTERE NELLA PROGETTAZIONE QUESTI ELEMENTI? COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006) PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012) ITA. L. ING. L.CO.2 STO. GEO. MAT. SCI. MUS. ART. IMM. ED. FIS. TECN. TRAG. SVIL. COMP. OB. APP. C O N A B I

19 LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NELLE INDICAZIONI 2012
La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, che saranno oggetto di certificazione. Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini. Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.

20 LA STRUTTURA DEL MODELLO NAZIONALE DI CERTIFICAZIONE Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015)   La prima colonna riporta le competenze indicate dal Profilo finale dello studente con lievi modifiche riguardanti l’aspetto meramente linguistico e con lievi aggregazioni e suddivisioni di alcune di esse. La seconda colonna mette in relazione le competenze del Profilo con le competenze chiave europee. La terza colonna indica le discipline che concorrono a sviluppare e a raggiungere le competenze del Profilo. Per ogni competenza viene utilizzata la dicitura «Tutte le discipline, con particolare riferimento a … Per ogni competenza, dunque, tutte le discipline sono necessariamente coinvolte, ma dovranno essere indicate dai docenti quelle che maggiormente hanno apportato il loro contributo o perché chiamate in causa dalla preponderanza della specificità disciplinare o perché coinvolte maggiormente nella realizzazione di alcuni progetti formativi realizzati.

21 IL PROFILO SINTETIZZATO NEL MODELLO DI CERTIFICAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE CHIAVE DI RIFERIMENTO Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Comunicazione nelle lingue straniere Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi. Competenze digitali Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Imparare ad imparare Consapevolezza ed espressione culturale Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. Imparare a imparare Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Spirito di iniziativa e imprenditorialità Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

22 IL PROFILO SINTETIZZATO NEL MODELLO DI CERTIFICAZIONE PER LA SCUOLA SEC. I GRADO
COMPETENZE CHIAVE DI RIFERIMENTO 1. Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione 2. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Competenze digitali 5. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Imparare ad imparare Consapevolezza ed espressione culturale 6. Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Imparare a imparare 7. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. 8. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. 9. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 10. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche 11. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. 12. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

23 Tutte le discipline, con particolare riferimento a:
IL PROFILO SINTETIZZATO NEL MODELLO DI CERTIFICAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINE COINVOLTE 1. Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………….. 2. È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. 3. Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. 4. Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi. 5, Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. 6. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. 7. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. 8. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. 9. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. 10. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. 11. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. 12. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

24 Tutte le discipline, con particolare riferimento a:
IL PROFILO SINTETIZZATO NEL MODELLO DI CERTIFICAZIONE PER LA SCUOLA SEC. I GRADO COMPETENZE CHIAVE DI RIFERIMENTO 1. Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………….. 2. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. 3. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. 4. Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. 5. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. 6. Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. 7. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. 8. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. 9. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. 10. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. 11. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. 12. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

25 I TRAGUARDI COME RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015)   L’operazione di certificazione, in quanto per sua natura terminale, presuppone il possesso di una serie di informazioni da cui far discendere l’apprezzamento e l’attribuzione del livello raggiunto. Si tratta di accertare, come già detto, se l’alunno sappia utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite nelle diverse discipline (gli apprendimenti) per risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, mostrando un certo grado di autonomia e responsabilità nello svolgimento del compito. Tale capacità non può prescindere dalla verifica e valutazione dell’avvicinamento dell’alunno ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, previsti per le singole discipline dalle Indicazioni.

26 DAL CURRICOLO PRESCRITTO AL CURRICOLO PROGETTATO (Indicazioni nazionali per il curricolo)
Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale. Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.

27 PUNTI DI VISTA SUL CURRICOLO
PRESCRITTO PROGETTATO INSEGNATO VISSUTO APPRESO VALUTATO

28 IL CURRICOLO DIMENSIONI
FORMALE MATERIALE (SPAZI, TEMPI, RAGGRUPPAMENTI) NASCOSTA (LA CULTURA IN SENSO ANTROPOLOGICO)

29 AZIONI PER LA PROGETTAZIONE
INDIVIDUARE I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CONNESSI A CIASCUNA DELLE COMPETENZE DA CERTIFICARE

30 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
INDIVIDUARE TUTTI I TRAGUARDI CHE POSSONO CONCORRRERE ALLO SVILUPPO DI CIASCUNA DELLE COMPETENZE DA CERTIFICARE IN MODO DA INDIVIDUARE LE DISCIPLINE PIÙ COINVOLTE COMPETENZE PREVISTE DAL MODELLO DI CERTIFICAZIONE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ITA INGL STO GEO MAT SCI MUS ARTE ED FIS TECN

31 AZIONI PER LA PROGETTAZIONE
CONNETTERE GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CON I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DECLINARE GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO A LIVELLO ANNUALE

32 NUCLEI, TRAGUARDI, OBIETTIVI es. Geografia scuola sec. primo grado
ORIENTAMENTO Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali (anche con l’utilizzo della bussola) e a punti di riferimento fissi. Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto. LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITÀ PAESAGGIO REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE

33 ___________________________________________________________
SCHEMI ATTUALMENTE IN USO NELL’ISTITUTO SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA CAMPO DI ESPERIENZA : __________________________________________ COMPETENZA ___________________________________________________________ ABILITÀ ATTIVITÀ CONOSCENZE

34 SCHEMI ATTUALMENTE IN USO NELL’ISTITUTO SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
DISCIPLINA : ____________________________________________________ OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI SPECIFICI CONOSCENZE/CONTENUTI ARGOMENTI/ATTIVITÀ

35 PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Per ciascun campo di esperienza: CAMPO DI ESPERIENZA: … TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (dalle Indicazioni nazionali per il curricolo) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (definiti dalla scuola) CONTENUTI/ATTIVITÀ ANNI 3 ANNI 4 ANNI 5

36 LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI PER I VARI LIVELLI DI CLASSE
DISCIPLINA: SCUOLA: (PRIMARIA O SECONDARIA I GRADO) CLASSE: Nucleo tematico: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL TERMINE DELLA CLASSE … OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO MODULATI PER LA CLASSE …

37 LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO GLI ERRORI PIÙ FREQUENTI
ESPRIMERE UN OBIETTIVO O UNA INTENZIONE DELL’INSEGNANTE, ANZICHÉ UN APPRENDIMENTO DELL’ALUNNO; ES. “INSEGNARE A ORIENTARSI”; INDICARE LE AZIONI DIDATTICHE CHE SI PENSA DI PORRE IN ESSERE ANZICHÉ CIÒ CHE L’ALUNNO DOVREBBE APPRENDERE; AD ES. “OSSERVARE IL FUNZIONAMENTO DELLA BUSSOLA”; INDICARE IL PROCESSO DI CONQUISTA DELL’OBIETTIVO ANZICHÉ L’ESITO FINALE; ES. “IMPARARE A UTILIZZARE LA BUSSOLA”

38 CONTROLLARE LA GRADUALITÀ DELLO SVILUPPO VERTICALE
TRAGUARDO SVIL. COMP. FINE SC. SEC. I GRADO: ____________________________ OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CL. III: Conoscenze: Abilità: OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CL. II: OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CL. I: TRAGUARDO SVIL. COMP. FINE SC. PRIMARIA: _______________________________ OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CL. V: OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CL. IV: TRAGUARDO SVIL. COMP. FINE SC. INFANZIA: _______________________________

39 Scuola secondaria primo grado Traguardi sviluppo di competenza
NELLE INDICAZIONI I TRAGUARDI SONO DEFINITI NELLA LOGICA DELLA CONTINUITÀ ES. PRODUZIONE SCRITTA Scuola dell’Infanzia Scuola primaria Scuola secondaria primo grado Traguardi sviluppo di competenza Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario

40 INSEGNARE PER COMPETENZE

41 LE ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO
CURRICOLO: SUCCESSIONE INTENZIONALMENTE STRUTTURATA DI ESPERIENZE FORMATIVE UNITÀ: SEQUENZA DI ATTIVITÀ DIDATTICHE CHE SI SVOLGONO IN UNA UNITÀ DI TEMPO

42 L’AZIONE DIDATTICA azioni azioni dei docenti degli allievi
su determinati contenuti con determinati strumenti in determinati tempi con determinati ritmi in determinati spazi con determinati gruppi in un determinato clima relazionale

43 LE COMPONENTI DI UNA COMPETENZA Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015) Le competenze sono un costrutto complesso che si compone di conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni, potenzialità e attitudini personali.

44 LE COMPONENTI DI UNA COMPETENZA
CONOSCENZE ABILITÀ OPERAZIONI COGNITIVE E METACOGNITIVE DISPOSIZIONI (atteggiamenti, valori, motivazioni …)

45 FAVORIRE L’ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE E ABILITÀ
(definizione EQF) Indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento Sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro Sono descritte come teoriche e/o pratiche ABILITÀ (definizione EQF) Indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi Sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti)

46 PROMUOVERE L’ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE E ABILITÀ
Informazioni Procedure Concetti ABILITÀ Svolgere determinate azioni con perizia e destrezza

47 GLI ATTEGGIAMENTI Disposizioni, inclinazioni, tendenze della persona a porsi e a comportarsi in determinati modi nei confronti di oggetti, persone, situazioni

48 GLI ATTEGGIAMENTI DI TIPO EMOTIVO gestire l’impulsività, essere calmi, essere pazienti … DI TIPO AFFETTIVO essere attratto o provare senso di repulsione per … DI TIPO COMPORTAMENTALE essere collaborativi, persistere nel compito, essere autodisciplinati … DI TIPO SOCIALE essere rispettoso, essere empatico … DI TIPO COGNITIVO valutare l’impatto, revisionare un compito, essere flessibile, essere disponibile a considerare punti di vista alternativi, considerare le situazioni da una pluralità di prospettive …

49 SVILUPPPARE LE COMPETENZE Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015) Ai fini dello sviluppo delle competenze, la modalità più efficace è quella che vede l’apprendimento situato e distribuito, collocato cioè in un contesto il più possibile reale e ripartito tra più elementi e fattori di comunicazione (materiali cartacei, virtuali, compagni, insegnante, contesti esterni e interni alla scuola, ecc.). Si rende, pertanto, necessario ripensare il modo di “fare scuola”, integrando la didattica dei contenuti e dei saperi – riferiti ai nuclei fondanti delle discipline – con modalità interattive e costruttive di apprendimento. Fondando il proprio insegnamento su esperienze significative che mettono in gioco contenuti e procedure che consentano di “imparare facendo”, i docenti rendono l’alunno protagonista del processo di acquisizione delle competenze.

50 LE STRATEGIE DIDATTICHE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
FAVORIRE L’ACQUISIZIONE SALDA, PROFONDA E SIGNIFICATIVA DI CONOSCENZE E ABILITÀ FAVORIRE LO SVILUPPO DEGLI ATTEGGIAMENTI IMPLICATI DA CIASCUNA COMPETENZA POTENZIARE I PROCESSI COGNITIVI IMPLICATI DA CIASCUNA COMPETENZA POTENZIARE I PROCESSI METACOGNITIVI OFFRIRE OCCASIONI PER ATTIVARE LE RISORSE IN MODO INTEGRATO: RISOLUZIONE DI PROBLEMI, IDEAZIONE DI PROGETTI, REALIZZAZIONE DI PRODOTTI…

51 LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Linee guida primo biennio istituti tecnici e professionali – 2010 Ciò implica l’uso di metodi che coinvolgono l’attività degli studenti nell’affrontare questioni e problemi di natura applicativa (alla propria vita, alle altre discipline, alla vita sociale e lavorativa) sia nell’introdurre i nuclei fondamentali delle conoscenze e abilità, sia nel progressivo padroneggiarli. Un ambiente di lavoro nel quale si realizzano individualmente o collettivamente prodotti che richiedono un utilizzo intelligente di quanto studiato o sollecitano un suo approfondimento è la chiave di volta metodologica.

52 UNA DIDATTICA LABORATORIALE
Linee guida primo biennio istituti tecnici e professionali – 2010 L’ambiente nel quale si svolgono i percorsi dovrebbe assumere sempre più le caratteristiche di un laboratorio nel quale si opera individualmente o in gruppo al fine di acquisire e controllare la qualità delle conoscenze a e abilità progressivamente affrontate, mentre se ne verifica la spendibilità nell’affrontare esercizi e problemi sempre più impegnativi sotto la guida dei docenti. Si tratta di promuovere una metodologia di insegnamento e apprendimento di tipo laboratoriale, alla quale si potrà accostare con ancor maggior profitto l’utilizzo delle previste attività da svolgere nei laboratori.

53 UNA DIDATTICA PER PROGETTI
Linee guida primo biennio istituti tecnici e professionali – 2010 In generale la pedagogia del progetto è una pratica educativa che coinvolge gli studenti nel lavorare intorno a un compito condiviso che abbia una sua rilevanza, non solo all’interno dell’attività scolastica, bensì anche fuori di essa. Ad esempio, si può proporre agli studenti di impegnarsi nella produzione di uno spettacolo, nella pubblicazione di un giornale, nel preparare un viaggio o un’escursione, scrivere una novella, redigere una guida turistica che descriva un luogo o un oggetto d’arte, preparare una esposizione, girare un film o un video, progettare e realizzare un sito informatico, partecipare a un’azione umanitaria ecc. E’ nel contesto di tali attività che essi saranno stimolati a mettere in moto, ad acquisire significativamente, a coordinare efficacemente conoscenze e abilità, ad arricchire e irrobustire le loro disposizioni interne stabili (valori, atteggiamenti, interessi, ecc.).

54 UNA DIDATTICA PER PROBLEMI
In quest’ottica, particolare rilevanza assume la costruzione di apprendimento in forma di problemi, tali da suscitare un forte coinvolgimento da parte dell’allievo. Devono essere situazioni potenzialmente significative per il soggetto, individuate in modo da rappresentare famiglie di problemi che rinviano a competenze attese quali traguardi di apprendimento scolastico. … non solo suscitare, ma anche sostenere sistematicamente la mobilitazione di risorse che costituiscono l’essenza di un apprendimento competente. (Daniela Maccario, Insegnare per competenze, SEI, Torino, 2006)

55 ESEMPI DI SITUAZIONI PROBLEMA da Roegiers X, (2004), Une pédagogie de l’intégration des acquis dans l’einsegnement, citato in D.Maccario, lnsegnare per competenze, SEI, Torino 2006 Attività a bassa strutturazione Far inscenare un dialogo nel quale sia utilizzata una struttura linguistica appena presentata Problemi a carattere esplorativo Chiedere di scrivere una lettera in lingua straniera (per rispondere ad un corrispondente) contenente parole/strutture linguistiche appena studiate Problemi finalizzati a far integrare apprendimenti Far progettare un'uscita didattica per effettuare una ricerca di informazioni in un luogo dato, in un certo orario, con determinati mezzi a disposizione, un budget definito Attività comunicative Far descrivere una situazione rappresentata figurativamente, di terminare una striscia a fumetti, di scrivere una scenetta da rappresentare, di scrivere un biglietto d'invito ad una festa, di commentare o terminare una storia per loro significativa Compiti complessi da svolgere in un contesto dato Far scrivere un testo che deve essere pubblicato, di realizzare un progetto, di realizzare un plastico, di realizzare un montaggio audiovisivo, di preparare e realizzare un'inchiesta, una campagna di sensibilizzazione... Produzioni a tema Far preparare una comunicazione alla classe o una relazione su un argomento stabilito Uscite sul territorio, attività osservative Visite al termine di un insieme di attività, con successivo trattamento dei dati raccolti, o all’inizio di un percorso, nel quale verranno riprese o confermate Ie ipotesi generate Attività laboratoriali (laboratorio scientifico) Elaborazione di ipotesi, messa a punto o la selezione di strumenti per la raccolta dei dati, loro elaborazione, ... Produzioni artistiche Produzione di un testo letterario, di un pezzo musicale, di una scultura, di un dipinto Progetti di classe Progetti volti ad una produzione o ad una realizzazione concreta, a carattere funzionale (ad es. video di presentazione della scuola, elaborazione di un progetto per ristrutturare il giardino, ecc.)

56 DAGLI OBIETTIVI ALLE COMPETENZE NELLE SCUOLE DEL PRIMO CICLO
COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006) PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012) ITA. L. ING. L.CO.2 STO. GEO. MAT. SCI. MUS. ART. IMM. ED. FIS. TECN. TRAG. SVIL. COMP. PROBLEMI-PROGETTI-PRODOTTI ATTEGGIAMENTI- OPERAZIONI COGNITIVE-PROCESSI METACOGNITIVI OB. APP. C O N A B I

57 ACCERTARE E CERTIFICARE LE COMPETENZE

58 IL SENSO DELLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE C.M. 3/2015
La certificazione delle competenze non è sostitutiva delle attuali modalità di valutazione e attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classe successiva, rilascio di un titolo di studio finale ecc.) ma accompagna e integra tali strumenti normativi, accentuando il carattere informativo e descrittivo del quadro delle competenze acquisite dagli allievi.

59 IL SENSO DELLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015) La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo, quinquennale e triennale, anche in vista della ulteriore certificazione delle competenze al termine dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo.

60 IL SENSO DELLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015) Tale operazione va intesa come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati. Non ci si può accontentare di accumulare conoscenze, ma occorre trovare il modo di stabilire relazioni tra esse e con il mondo al fine di elaborare soluzioni ai problemi che la vita reale pone quotidianamente.

61 IL SENSO DELLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015) Si tratta di accertare … se l’alunno sappia utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite nelle diverse discipline (gli apprendimenti) per risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, mostrando un certo grado di autonomia e responsabilità nello svolgimento del compito. Tale capacità non può prescindere dalla verifica e valutazione dell’avvicinamento dell’alunno ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, previsti per le singole discipline dalle Indicazioni.

62 MODALITÀ DI COMPILAZIONE DEL DOCUMENTO Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015) Per la scuola primaria il documento di certificazione delle competenze, a firma del dirigente scolastico, è redatto dagli insegnanti a conclusione dello scrutinio finale della classe quinta. Relativamente alla secondaria di primo grado, viene stilato in sede di scrutinio finale solo per gli studenti ammessi all’esame di Stato e consegnato alle famiglie degli alunni che abbiano sostenuto l’esame stesso con esito positivo.

63 MODALITÀ DI COMPILAZIONE DEL DOCUMENTO ALUNNI CON DISABILITÀ O CON DSA Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015) Il modello nazionale per gli alunni con disabilità certificata viene compilato per i soli ambiti di competenza coerenti con gli obiettivi previsti dal piano educativo individualizzato (PEI). Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), dispensati dalle prove scritte in lingua straniera, si fa riferimento alla sola dimensione orale di tali discipline. Per gli alunni con DSA, esonerati dall’insegnamento della lingua straniera, ai sensi del decreto ministeriale 12 luglio 2011, non viene compilata la relativa sezione.

64 GLI STRUMENTI PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015) … occorre assumere la consapevolezza che le prove utilizzate per la valutazione degli apprendimenti non sono affatto adatte per la valutazione delle competenze. È ormai condiviso a livello teorico che la competenza si possa accertare facendo ricorso a compiti di realtà (prove autentiche, prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive.

65 GLI STRUMENTI PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015) I compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica. La risoluzione della situazione-problema (compito di realtà) viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione dell’insegnante.

66 GLI STRUMENTI PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015) Per verificare il possesso di una competenza è necessario fare ricorso anche ad osservazioni sistematiche che permettono agli insegnanti di rilevare il processo, ossia le operazioni che compie l’alunno per interpretare correttamente il compito, per coordinare conoscenze e abilità già possedute, per ricercarne altre, qualora necessarie, e per valorizzare risorse esterne (libri, tecnologie, sussidi vari) e interne (impegno, determinazione, collaborazioni dell’insegnante e dei compagni). Gli strumenti attraverso cui effettuare le osservazioni sistematiche possono essere diversi – griglie o protocolli strutturati, semistrutturati o non strutturati e partecipati, questionari e interviste – ma devono riferirsi ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di competenza) quali: autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace; relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo; partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo; responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta; flessibilità: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.; consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.

67 GLI STRUMENTI PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015) … cogliere interamente altri aspetti che caratterizzano il processo: il senso o il significato attribuito dall’alunno al proprio lavoro, le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere l’attività, le emozioni o gli stati affettivi provati. Questo mondo interiore può essere esplicitato dall’alunno mediante la narrazione del percorso cognitivo compiuto Si tratta di far raccontare allo stesso alunno quali sono stati gli aspetti più interessanti per lui e perché, quali sono state le difficoltà che ha incontrato e in che modo le abbia superate, fargli descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti e, infine, far esprimere l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato. La valutazione attraverso la narrazione assume una funzione riflessiva e metacognitiva nel senso che guida il soggetto ad assumere la consapevolezza di come avviene l’apprendimento.

68 IN SINTESI: TRE TIPI DI FONTI PER ESPRIMERE UN GIUDIZIO DI COMPETENZA
POLO OGGETTIVO COMPITI AUTENTICI, ESPERTI, DI REALTÀ INTERSOGGETTIVO OSSERVAZIONE E DOCUMENTAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO DA PARTE DEI DOCENTI SOGGETTIVO AUTOVALUTAZIONE DELL’ALUNNO

69 LE PROVE AUTENTICHE NELLA PRESTAZIONE COLUI CHE APPRENDE USA STRUMENTI, CREA PRODOTTI, INVENTA SOLUZIONI, GIUSTIFICA DECISIONI E SCELTE COME AVVIENE NEL MONDO REALE LA PRESTAZIONE DEVE ANCHE METTERE ALLA PROVA ABILITÀ E CONOSCENZE IMPORTANTI E CENTRALI SUL VERSANTE SCOLASTICO E DISCIPLINARE. LA LORO PRESENZA IMPLICITA O NASCOSTA SI MANIFESTERÀ SE CIÒ CHE LO STUDENTE SA RIFLETTE NON SOLO LA CONOSCENZA TRASMESSA DA UN TESTO SCOLASTICO, MA ANCHE LA CAPACITÀ DI COMPRENDERE LA REALTÀ E DI VERIFICARE COME QUESTA COMPRENSIONE AIUTA A RISOLVERE IL PROBLEMA O IL COMPITO DATO

70 LE PROVE AUTENTICHE ELEMENTI ESSENZIALI DI UNA PROVA AUTENTICA SONO: LA SITUAZIONE IL PROBLEMA DA AFFRONTARE IL RUOLO E IL COMPITO SPECIFICO DELLO STUDENTE IL PRODOTTO ATTESO

71 es. Compito autentico Dove è più conveniente fare la spesa (Nuovo Gulliver News Ottobre 2015)

72 QUATTRO LIVELLI DI GIUDIZIO
A – Avanzato B – Intermedio C – Base D – Iniziale L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità;propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

73 ELEMENTI DA CONSIDERARE PER LA FORMULAZIONE DEI DESCRITTORI DI LIVELLO
AVANZATO B INTERMEDIO C BASE D INIZIALE COMPITI E PROBLEMI COMPLESSI PADRONANZA NELL’USO DI CONOSCENZE E ABILITÀ ASSUNZIONE DI DECISIONI CONSAPEVOLI E RESPONSABILI PROPOSTA E SOSTEGNO DELLE PROPRIE OPINIONI COMPITI E PROBLEMI SITUAZIONI NUOVE UTILIZZO DI CONOSCENZE E ABILITÀ ACQUISITE SCELTE AUTONOME COMPITI SEMPLICI POSSESSO DI CONOSCENZE E ABILITÀ DI BASE APPLICAZIONE DI PROCEDURE E REGOLE BASILARI SITUAZIONI NOTE GUIDA/AIUTO

74 ELEMENTI DA CONSIDERARE PER LA FORMULAZIONE DEI DESCRITTORI DI LIVELLO
AVANZATO B INTERMEDIO C BASE D INIZIALE COMPITI E PROBLEMI COMPLESSI PADRONANZA NELL’USO DI CONOSCENZE E ABILITÀ ASSUNZIONE DI DECISIONI CONSAPEVOLI E RESPONSABILI PROPOSTA E SOSTEGNO DELLE PROPRIE OPINIONI COMPITI E PROBLEMI SITUAZIONI NUOVE UTILIZZO DI CONOSCENZE E ABILITÀ ACQUISITE SCELTE AUTONOME COMPITI SEMPLICI POSSESSO DI CONOSCENZE E ABILITÀ DI BASE APPLICAZIONE DI PROCEDURE E REGOLE BASILARI SITUAZIONI NOTE GUIDA/AIUTO

75 LE RUBRICHE DI VALUTAZIONE
STRUMENTI PER VALUTARE COMPETENZE E PRESTAZIONI COMPLESSE IN MODO TRASPARENTE LE DIMENSIONI INDIVIDUANO GLI ASPETTI, I TRATTI FONDAMENTALI DI CIÒ CHE SI INTENDE VALUTARE I LIVELLI INDICANO LE FASCE DI QUALITÀ IN RELAZIONE A CIASCUNA DIMENSIONE I DESCRITTORI DI LIVELLO INDICANO LE PRESTAZIONI CORRISPONDENTI A CIASCUNA FASCIA

76 LE RUBRICHE DI VALUTAZIONE
LIVELLI E DESCRITTORI DI LIVELLO D I M E N S O

77 LE RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. D I M E N S O A LIVELLO AVANZATO B INTERMEDIO C BASE INIZIALE

78 LE DIMENSIONI ESSENZIALI DELLA COMPETENZA
L’INDIVIDUAZIONE DEI TRATTI FONDAMENTALI COSTITUTIVI DELLA COMPETENZA CONSENTE DI ALLINEARE LA VALUTAZIONE DELLA COMPETENZA IN GENERALE CON LA VALUTAZIONE DELLE SINGOLE PROVE

79 es. Rubrica di valutazione della competenza Spirito di iniziativa e imprenditorialità (Nuovo Gulliver News Ottobre 2014)

80 LE RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE
COMPITO: DIMENSIONI DELLA COMPETENZA IMPLICATE DAL COMPITO A LIVELLO AVANZATO B INTERMEDIO C BASE D INIZIALE

81 DALLA RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLA COMPETENZA ALLE RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE AUTENTICHE
COMPETENZE DEL PROFILO DA CERTIFICARE INDIVIDUAZIONE DELLE DIMENSIONI ESSENZIALI DI CIASCUNA DELLE COMPETENZE DA CERTIFICARE COSTRUZIONE DELLE RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE IDEAZIONE DI PROVE AUTENTICHE IN RELAZIONE ALLE DIMENSIONI DI COMPETENZA INDIVIDUATE COSTRUZIONE DELLE RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE AUTENTICHE

82 es. RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLA COMPETENZA Riconoscere, affrontare e risolvere problemi della vita quotidiana (Nuovo Gulliver News Ottobre 2015)

83 es. RUBRICA DI VALUTAZIONE DEL COMPITO AUTENTICO Dove è più conveniente fare la spesa (Nuovo Gulliver News Ottobre 2015)

84 es. RUBRICA DI AUTOVALUTAZIONE DEL COMPITO AUTENTICO Dove è più conveniente fare la spesa (Nuovo Gulliver News Ottobre 2015)


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