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PubblicatoLino Martini Modificato 8 anni fa
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Il ciclo dell'acqua, determinato dall'evaporazione e dalle precipitazione, mette a disposizione dell'uomo un'importante e utile fonte energetica rinnovabile: l'energia idroelettrica, utilizzata già da migliaia di anni, sin dai greci e dai romani. Questa si ottiene sfruttando la caduta di grandi quantità d'acqua attraverso un dislivello oppure sfruttando la velocità di una corrente d'acqua. é quindi un'energia rinnovabile che richiede la presenza di un'abbondante quantità di acqua. Le fonti da cui è possibile ricavare energia idroelettrica sono molteplici: laghi, fiumi, mari, maree, ecc. Le più utilizzate, però, sono sicuramente le vaste superfici dei mari, dai quali si ricava una maggiore quantità di energia. L'acqua di un lago o di un bacino artificiale viene convogliata a valle, attraverso condutture forzate, trasformando così la sua energia potenziale in energia di pressione cinetica grazie al distributore e alle turbine. In Italia è la principale fonte alternativa dell'energia non rinnovabile utilizzata nel paese. L'energia idroelettrica fornisce il 15% del fabbisogno italiano.
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La centrale idroelettrica
La centrale idroelettrica permette di ottenere elettricità direttamente dall'energia idraulica prodotta da un corso di acqua come ad esempio un lago oppure un fiume. La prima componente di un impianto idroelettrico, è la diga. Come tutti sappiamo bene, si tratta di un' opera di sbarramento che serve a bloccare un corso d'acqua permettendo così di mantenerlo racchiuso all'interno di un bacino, o lago artificiale che sia. L'acqua viene accumulata nel bacino di raccolta, per mezzo di canali e gallerie di derivazione, e questo avviene poco prima di lasciare la diga.
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EFFETTI SULL’AMBIENTE
IN ITALIA Le centrali idroelettriche sono tra le meno inquinanti perché non emettono fumi e scorie, ma i grandi bacini idroelettrici possono alterare il clima circostante, per esempio generando nebbie persistenti. Inoltre nelle zone tropicali, la vegetazione che marcisce all’interno dei bacini idroelettrici, sviluppa una grande quantità di gas serra. L’energia idroelettrica è la prima fra le energie rinnovabili sfruttate in Italia. In passato, dagli inizi del ventesimo secolo fino al dopoguerra, si era molto sviluppata nello stato italiano, infatti copriva l’80% dell’intero prodotto energetico nazionale. Oggi copre solo il 15% circa. In Europa, però, l’Italia è tra i maggiori produttori di energia idroelettrica, insieme a Francia e Spagna. Infatti, sparse in tutto il territorio italiano esistono circa 2000 centrali idroelettriche. Attualmente si è resa necessaria la costruzione di mini idroelettrico, poiché si sono quasi raggiunti i livelli massimi di sfruttamento delle risorse e di impatto ambientale. Un impianto mini idroelettrico sfrutta l’energia idroelettrica, ma possiede anche una potenza installata ridotta, che permette l’utilizzo di strutture di minori dimensioni (rispetto ad una normale diga) e più sicure, grazie al minore volume di acqua contenuta nel bacino. Inoltre limita l’impatto sia ambientale che paesaggistico. Nonostante il possibile sviluppo delle energie rinnovabili, l'Italia rimane ancora oggi il paese europeo maggiormente dipendente dal petrolio per la produzione di energia elettrica.
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Lavoro di: Mascolo Alessia
Classe:3 C Tecnica
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