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(In che modo lo facciamo)
AZIONI (In che modo lo facciamo) LIVELLO: Scuola elementare OBIETTIVO AZIONI 1 FORNIRE DIVERSE ESPERIENZE DI ATTIVITA' PER SPERIMENTARE ATTITUDINI PERSONALI Programmare attività quali: uscite sul territorio per un'esperienza diretta di osservazione naturalistica, artistica, storica, antropologica, scientifica,… visione di spettacoli teatrali drammatizzazioni osservazioni, esperimenti, lettura di testi finalizzata alla ricerca di notizie, visione di videocassette, ascolto di esperienze dirette, uso del PC, questionari ed indagini - per acquisire contenuti uso di strumenti: PC, videocamera, macchina fotografica,… uso di materiali strutturati e non lavori di gruppo
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OBIETTIVO AZIONI 2 FORNIRE CONTESTI IN CUI SIA POSSIBILE FARE DELLE SCELTE Strutturare spazi, tempi e materiali che consentano ai ragazzi di operare delle scelte: nel tempo autogestito, tra attività collettive, individuali, di gioco, di lettura,.. nelle attività creative, tra diverse tecniche di realizzazione nella soluzione di un problema: utilizzazione di tabelle, diagrammi, algoritmi, disegni,… nel momento della lettura (individuale, collettiva, ad alta voce,…) nell'organizzazione degli arredi, discussione collettiva, confronto diei progetti, votazione
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OBIETTIVO AZIONI 3 FORNIRE OCCASIONI PER RIFLETTERE SULL'ESPERIENZA SVOLTA Sfruttare e/o progettare situazioni sulle quali discutere e far riflettere (individualmente e/o collettivamente), contestualmente o a distanza di tempo attraverso.: confronti, discussioni, brain strorming, questionari, griglie, disegni, sequenze, testi, relazioni,….
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OBIETTIVO AZIONI 4 FARE IN MODO CHE PER I RAGAZZI LE ATTIVITA' ABBIANO UNO SCOPO Verificare (a campione) che i ragazzi siano a conoscenza: dell'organizzazione della giornata sia per le attività sia per la presenza delle insegnanti con le quali lavora delle modalità di organizzazione della classe, dei gruppi,…
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1 LIVELLO: Scuola media OBIETTIVO AZIONI
ATTIVARE UN PROTAGONISMO CONSAPEVOLE Partire (e integrare in itinere) da una conoscenza approfondita dell’alunno sia delle sue conoscenze pregresse, sia delle sue attitudini, oltre che delle sue competenze scolastiche e non. Responsabilizzare, mediante incarichi, quei soggetti che presentano un atteggiamento non partecipe. Anche durante la lezione coinvolgere alcuni per farli sentire protagonisti e migliorare l’autostima. Individuare e distribuire nell’attività, dove risulta possibile, i ruoli corrispondenti alle diverse attitudini. Variare le attività in modo che ciascuno trovi la propria gratificazione Concordare con gli alunni un piano formativo sulle regole della vita di classe
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OBIETTIVO AZIONI 2 AIUTARE GLI ALUNNI A PRENDERE COSCIENZA DELLE SOGGETTIVE POSSIBILITA' DI RIUSCITA Guidare l’alunno ad analizzare i propri prodotti non soltanto nelle discipline che favoriscono le abilità di base ma in tutte le discipline. Secondo parametri frazionati in sequenza. Guidare l’alunno all’autovalutazione dei propri prodotti. Guidare l’alunno a storicizzare la personale evoluzione.
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OBIETTIVO AZIONI 3 FORNIRE CONTESTI IN CUI SIA POSSIBILE FARE DELLE SCELTE Dare la possibilità anche durante le attività curricolari di operare delle scelte tra diversi esercizi di tipo diverso. Dare la possibilità di scegliere tra esercizi di diversa difficoltà per permettere all'alunno di misurare le sue forze Avviare attività di tipo laboratoriale che concorrono al raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi Consentire libera scelta all'alunno
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OBIETTIVO AZIONI 4 FORNIRE DIVERSE ESPERIENZE DI ATTIVITA' PER INDIVIDUARE NUOVE O PREGRESSE COMPETENZE PERSONALI Favorire la partecipazione l’alunno al maggior numero di laboratori presenti nella scuola in modo che possa sperimentare un ventaglio di attività. Ogni docente deve proporre nella sua disciplina svariate attività nell’arco del triennio, dando all’alunno la possibilità di usare anche i più svariati strumenti e non solo i tradizionali delle diverse materie. Variare le proposte e utilizzare compiti coinvolgenti. Es: usare tecniche di teatro didattico nelle attività di lingua italiana per stimolare l’attenzione e la comprensione del testo. Attività di espressione corporea per migliorare la comunicazione e le relazioni personali.
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5 OBIETTIVO AZIONI FORNIRE DIVERSE STRATEGIE E METODOLOGIE DI LAVORO
Insegnare strategie di apprendimento e di studio (da Schneider) Fornire una spiegazione dettagliata Insegnare una strategia facendo un esempio concreto Creare situazioni di modeling, modello da imitare che usa la strategia Ottenere dagli alunni osservazioni e commenti Porre l'accento sul controllo che la strategia permette di operare sul processo di apprendimento Rinforzare l'alunno dopo che ha mostrato di usare una strategia in modo appopriato Aiutare l'alunno ad automonitorarsi, cioè ad osservarsi e tenersi sotto controllo mentre impara a usare la strategia e quando si trova nei contesti in cui sarebbe opportuo applicarla Incoraggiare l'alunno a generalizzare le strategie in altri contesti Insegnare l'uso di strategie in materie e con materiali diversi e in diversi contesti
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5 OBIETTIVO AZIONI FORNIRE DIVERSE STRATEGIE E METODOLOGIE DI LAVORO
Imparare le strategie di apprendimento e di studio Conoscere diversi metodi di studio Praticarli in concreto Praticarli in diversi contesti Essere consapevoli della loro utilità Riconoscere come e quando un certo metodo va usato (per esempio riferiti all'uso scolastico della lettura: lettura lenta, lettura veloce, lettura selettiva.)
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6 OBIETTIVO AZIONI FORNIRE OCCASIONI
PER RIFLETTERE SULL'ESPERIENZA SVOLTA Far riflettere gli alunni sulle: Finalità della scuola Finalità della scuola specifica che frequentano Caratteristiche della classe Problematiche della classe Far rifletter gli alunni sulle attività svolte in classe attraverso: Pagine di diario quotidiano sull'attività Discussione collettiva sull'esperienza da cui emergano punti di forza e punti di debolezza
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OBIETTIVO AZIONI 7 FAR CONOSCERE LE FINALITA' E/O LO SCOPO DELL'ATTIVITA' IN CUI GLI ALUNNI SONO IMPEGNATI Applicare la metodologia dell’informare e del rendere consapevole l’alunno di ciò che si fa, perché lo si fa, quale utilità produce per tutti e per ciascuno. Spiegare con termini semplificati e comprensibili per l’alunno ciascun obiettivo programmato collegandolo all’immediata acquisizione delle competenze specifiche. Far comprendere, attraverso momenti di discussione e riflessione, l’importanza degli obiettivi educativi.
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OBIETTIVO AZIONI 8 USARE LA VERIFICA COME UNO DEI MOMENTI MOTIVANTI DEL PERCORSO FORMATIVO Predisporre un modello del prodotto proporzionato al lavoro svolto e alla classe Dare prove graduate per difficoltà in modo che tutti possano lavorare Verificare ciò che all'alunno è stato insegnato o quello che è stato guidato a fare Frazionare le verifiche per comprendere meglio le reali difficoltà dell'alunno Considerare la verifica come occasione di consolidamento di contenuti e metodi, come esercitazione conclusiva di un percorso Coinvolgere l'alunno nei tempi e nelle modalità di verifica Stabilire la soglia di accettabilità e il tempo necessario per l'esecuzione e comunicarlo all'alunno
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OBIETTIVO AZIONI 8 USARE LA VERIFICA COME UNO DEI MOMENTI MOTIVANTI DEL PERCORSO FORMATIVO Attuare strategie che consentano all'alunno di vivere la verifica per: dimostrare quello che si è imparato chiarire i punti incerti riepilogare procedimenti e contenuti Considerare la verifica come occasione di crescita nel proprio percorso personale
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9 OBIETTIVO AZIONI GESTIRE L'ERRORE COME OCCASIONE DI APPRENDIMENTO
Analizzare l'errore e indagarne le motivazioni: distinguere errori di metodo da errori sui contenuti delimitare l'errore dovuto a emotività o distrazione valutare l'errore in base alla percentuale riscontrata nella classe e trarne opportune conseguenze Coinvolgere l'alunno nella correzione dell'errore: tenere il quaderno degli errori prevalenti della classe; successivamente quello individuale; programmare attività specifiche per il recupero dell’errore; tenere la cartella personale dell’alunno, contenente tutte le verifiche scritte ed eventuali osservazioni sistematiche, a disposizione dell’alunno e degli insegnanti per monitorare insieme l’andamento.
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10 OBIETTIVO AZIONI VALUTARE IN MODO FORMATIVO
Nella valutazione dare la priorità al positivo prima che all'errore Valutare in modo oggettivo, predefinendo e comunicando i criteri: nelle prove soggettive stabilire criteri condivisi e soglia di accettabilità (es. tema e interrogazione) nelle prove oggettive usare una misurazione percentuale in riferimento agli items Valutare separatamente contenuti e metodo di lavoro Valutare segnalando di quanto ci si è avvicinati al prodotto atteso Nella valutazione fornire comunque un'indicazione per il recupero Far esaminare all'alunno la prove in base alle correzioni Favorire un atteggiamento collaborativo per chiarire le cause dell'errore e propositivo per impostare un adeguato recupero Far vivere la valutazione all'alunno con serenità, come momento di un percorso personale.
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LIVELLO: Scuola superiore
Identificare le esigenze, gli interessi, e gli obiettivi degli alunni Conoscere individualmente l’alunno nelle sue particolarità (emotive, affettive, comunicative, relazionali e di apprendimento) Aiutare gli alunni a definire i propri obiettivi Mettere in relazione gli obiettivi didattici con gli interessi e gli obiettivi individuali Strutturare gli obiettivi didattici e le attività scolastiche per favorire il successo dei singoli (individuazione dell’apprendimento e delle attività) Far riflettere i ragazzi sulle attività svolte in classe attraverso discussioni propositive Far riflettere i ragazzi sulle proprie aspettative, timori, scelte, scolastiche e non Far riflettere i ragazzi sulle finalità della scuola specifica in cui sono inseriti e sulle eventuali alternative Diversificare le metodologie di lavoro
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