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VASCA PICCOLA A cosa serve. Dopo il primo ambientamento.

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Presentazione sul tema: "VASCA PICCOLA A cosa serve. Dopo il primo ambientamento."— Transcript della presentazione:

1 VASCA PICCOLA A cosa serve. Dopo il primo ambientamento.
Gli scivolamenti ed il ritmo respiratorio.

2 PROMEMORIA VASCA PICCOLA
Organizzazione lezione Gruppi sono omogenei per livello e non per età, criterio delle classi aperte per cui i gruppi non sono ingessati ma “mobili”, ciò vale in special modo per la vasca piccola dove i progressi sono molto più evidenti che altrove – noia in agguato. Struttura vasca piccola Divisione e orari diversi tra paperini e gruppi di età scolare. Differente scaletta didattica tra paperini e gruppi di età scolare.

3 AMBIENTAMENTO A COSA ED A CHI – è rivolto a tutti quelli che frequentano la piscina, ovviamente, in maniera e misura diverse. PERCHE’- per fare in modo che il soggetto sia rilassato in acqua, condizione necessaria per permettere, successivamente, l’apprendimento delle tecniche natatorie. IMPORTANZA – senza ambientamento non si riesce a costruire nulla di solido e duraturo, i progressi saranno lenti e non completi ed arriveranno dei momenti di stasi nella progressione tecnico-didattica.

4 VP - Prime lezioni - ambientamento
L’istruttore, nelle prime lezioni, è in acqua prima del gruppo (con il sorriso – DEVE INFONDERE SICUREZZA). Battuta di gambe da fuori, gomiti appoggiati a terra. In acqua - battuta di gambe con gomiti appoggiati al muretto. Primo obbiettivo immersione delle spalle, schizzi in faccia tramite giochi non in maniera deliberata (questo è possibile solo successivamente). Immersione della testa. Immersione della testa con occhi aperti. Immersione della testa, occhi aperti, faccia rilassata, la prima bolla – espirazione forzata in ambiente acquatico. Il migliore traina il gruppo – emulazione (è a lui/lei che fate eseguire per primo/a la nuova proposta), oppure se è nuova e ritenete essere complessa prima voi poi il migliore ect.

5 VP - Prime lezioni – ritmo respiratorio 1
RITMO RESPIRATORIO BASE FONDAMENTALE SU CUI POGGIA IL NUOTO. L’espirazione deve avvenire con i muscoli facciali rilassati. Le prime bolle sono fatte soffiando con la bocca e facendo in modo che ciò non avvenga ingrossando le mascelle ma espellendo l’aria in acqua. E’ molto importante far capire che anche se la bocca è aperta l’acqua può circolare dentro senza essere per questo ingurgitata. Con la mano verificate se gli occhi sono aperti e se i muscoli della faccia sono rilassati. Una serie di respirazioni almeno ogni 6/8 minuti.

6 VP - Prime lezioni – ritmo respiratorio 2
L’obbiettivo finale è far eseguire 8/10 respirazioni consecutive con ritmica di 1 secondo per la fase di inspirazione e secondi per l’espirazione. Le migliori sono quelle al muretto con tutto il corpo fermo e solo la testa in movimento (spalle ferme). Bolle a stella, palla e qualsivoglia nome fantasioso che richiama delle figure giocose per i bambini (con gli adulti usare termini più tecnici). La cosa fondamentale è che la ritmica rispecchi quella esposta in precedenza. Successivamente cominciare a spiegare l’espirazione con il naso (prima di lasciare la vasca piccola – termine max).

7 VP - Scivolo a stile Bolle a stella in cerchio sollevando i piedi da terra – voi tenete per mano chi ????. Scivolo a stile, provare a coppie, poi da soli, partenza dal muretto (istruttore davanti/lato al gruppo) – occhio alla posizione. Un piede a terra, uno sul muro, spalle in acqua, prima va sotto la testa, successivamente alzo il piede a terra e spingo, con entrambi i piedi, sul muretto laterale. Quando un bambino effettua uno scivolo di 4/5 metri dopo la spinta dal muro posso inserire la battuta di gambe. Scivolo a stile (siluro, missile) con battuta di gambe (non forte – gambe distese e rilassate). La battuta di gambe serve per avanzare per cui deve essere sotto l’acqua con il tallone che rompe la superficie dell’acqua e fa la schiuma. Non bisogna iniziare subito a battere le gambe ma dopo un metro (circa) di scivolo per far trovare la giusta posizione del corpo.

8 Posizione dell’istruttore
Nello scivolo a stile l’istruttore si frappone tra il sicuro (muretto) e l’ignoto (centro vasca) - occhio a chi si trova dietro – successivamente si pone di lato per controllare tutto il gruppo. L’istruttore esperto come dispone i bambini ? Nello scivolo a dorso la posizione iniziale di sostentamento si evolve in posizione di aiuto ad un paio di metri dal muretto pronto ad andare a sollevare i bambini che perdono il corretto assetto abbassando le anche.

9 VP - Scivolo a dorso Scivolo a dorso – una mano sotto la nuca, una, eventuale, sotto la parte finale della schiena, lancio (piano) del bimbo dai piedi. Far sperimentare il galleggiamento supino da fermo. Partenza dal muretto, testa in acqua, prima si staccano le braccia dopo spinta con le gambe (piano) così evitiamo i sottomarini (acqua nel naso). Successivamente far provare la partenza in ginocchio dal fondo per favorire il rilassamento totale del corpo. LA BATTUTA DI GAMBE DEVE ESSERE PROPULSIVA QUINDI PRIMA IMPARANO LO SCIVOLO (4-5 metri) BENE E DOPO LA BATTUTA DI GAMBE. Dopo la partenza scivolo per un secondo poi si comincia con la battuta di gambe – distese rilassate con il ginocchio in acqua.

10 VP - Bracciate a Sl e DF Da fermi bracciata a stile
Stessa cosa con la testa sott’acqua Camminando con la testa sotto In movimento ricordando di battere le gambe e fare le bolle perché è molto importante che le cose non vengano fatte in apnea. Bracciata a delfino, non dite nulla sulle gambe, se ve lo chiedono gambe a stile. La bracciata a delfino è propedeutica per lo stile libero ed è più facile a livello coordinativo.

11 VP – Dorso doppio Dorso doppio insegnamento a secco – importanza della pausa. Vantaggi Dd posizione ideale bracciata, facile a livello coordinativo, però discontinuo. Bracciata a dorso da fuori oppure in piedi in VP, se presente eccessivo movimento di spalle con il muro dietro. Provare in acqua, facendoli prima scivolare, prima partono le gambe e successivamente le braccia. Se fatto bene siamo di fronte al primo stile completo dei nostri allievi ( a dorso c’è il ritmo respiratorio, ricordatevelo !!! ).

12 Esercizi propedeutici e di acquaticità
Cerchietti ed altri oggetti nascosti sott’acqua. Capriola in avanti da proporre già in VP. Capriola all’indietro, attenzione che vanno verso il fondo con la testa. Combinazioni di stili sia con lo scivolo che con le braccia sl/do do/sl sl/do/sl. Tuffo a chiodo e successivo scivolo a stile. Tuffo a chiodo, mi giro in acqua e parto a dorso. Respirazione frontale con la tavoletta (ci vogliono almeno 8/9 metri per farlo).

13 Il passaggio di vasca piccola - media
Solitamente viene fatto per perché il gruppo ha raggiunto un buon livello che non è esattamente fissato in quanto ogni turno fa storia a se. Nella vasca media non usare tutto lo spazio ma circa metà vasca o poco più per non far decadere la tecnica. Si fanno esercitazioni su più stili – già conosciuti - mettendo il più bravo per primo (aumenta nettamente la distanza percorsa rispetto alla VP) – le nuove esercitazioni tecniche vengono proposte prima in vasca piccola e, solo successivamente, nella vasca nuova. Di solito non c’è bisogno del bastone (differenza di profondità non esagerata) però in presenza di bambini molto piccoli può essere richiesto il bastone di salvataggio – le prime volte è meglio averlo per ogni evenienza. Inizio didattica del tuffo.

14 Punti di vista Vicino – tipico della Vp, permette di vedere bene e di intervenire subito comunicando sempre al soggetto in maniera molto efficace. Laterale – tipico della vasca grande, ottimo per valutare l’avanzamento, pessimo per gli errori di asimmetria. Frontale/retro – ottimo per la fase di presa, spinta e le simmetrie, pessimo per l’avanzamento Sopra – una delle visioni migliori, difficile da ottenere in piscina se non nelle corsie laterali.


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