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La democrazia. Definizioni, misure e tipi

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Presentazione sul tema: "La democrazia. Definizioni, misure e tipi"— Transcript della presentazione:

1 La democrazia. Definizioni, misure e tipi
I termini democrazia e dittatura in prospettiva storica Definizioni di Democrazia Misure di Democrazia Classificazioni delle democrazie La prima democratizzazione: la “scatola” di Dahl

2 Ma non è sempre stato così.
La Democrazia in Prospettiva Storica Viviamo in un mondo che riconosce l'importanza e l'opportunità della democrazia. Ma non è sempre stato così. Fino alla metà del XIX secolo, la democrazia era vista come un obsoleto e antico sistema politico che era pericoloso e instabile. 2

3 La Democrazia in Prospettiva Storica
Lo studio sui meriti relativi delle diverse forme di governo risale almeno ad Aristotele e Platone. Demokratia normalmente viene tradotto come "governo del popolo", ma senza specificare chi è il popolo. Demos in realtà si riferisce alla gente "comune." Queste erano persone con poca o nessuna indipendenza economica, senza istruzione, e senza conoscenza della politica. Ci si aspettava che queste persone perseguissero i propri interessi a scapito del bene comune. 3

4 La Democrazia in Prospettiva Storica
Platone non vedeva la democrazia come governo del popolo. Invece, lo vedeva come il governo dei poveri e degli ignoranti contro i ricchi ed istruiti. Platone riteneva che il processo decisionale politico dovesse essere basato sulle competenze e che consentire a tutti di governare in una democrazia avrebbe portato al dominio della folla ed alla lotta di classe. 4

5 La Democrazia in Prospettiva Storica
Aristotele era in parziale disaccordo con Platone: a certe condizioni la volontà di molti avrebbe potuto essere egualmente o maggiormente saggia della volontà di pochi. MA, ciò non significa che avesse una buona opinione della democrazia! 5

6 Tipologia dei regimi di Aristotele
Numero di governanti Forma benefica “Per il bene di tutti” Forma corrotta“Per il bene dei governanti” Uno Monarchia Tirannia Pochi Aristocrazia Oligarchia Molti Politeia Democrazia Aristotele considerava la democrazia come dominio di classe. La democrazia era il dominio da parte della classe peggiore! Il potere della folla era considerato come la forma estrema di democrazia. La democrazia era considerata come il regime più pericoloso tra le forme corrotte di governo. Aristotele credeva che ci fossero forme di buon governo per ciascun tipo di governo, dove “buon governo” significava che il/i sovrano/i governava/no nell'interesse del bene comune. La preoccupazione di Aristotele è che ciascuno di questi tipi di buon governo poteva venir corrotto ed il bene comune sostituito dal bene dei governanti. Ad esempio, una monarchia corrotta sarebbe diventata una tirannia, una aristocrazia corrotta sarebbe diventata una oligarchia, e una politeia corrotta sarebbe diventata una democrazia. Aristotele volle scegliere il tipo di governo sulla base del pericolo rappresentato dalla sua forma corrotta, cioè scegliere il sistema che aveva la forma corrotta di governo meno peggiore. 6

7 La Democrazia in Prospettiva Storica
Non solo la democrazia era considerata pericolosa, ma non era neppure associata alle elezioni! Nel XVIII secolo, la democrazia era vista come un regime del mondo antico "in cui le cariche sono distribuite per sorteggio". “Il suffragio per sorteggio è naturale alla democrazia, come quello per scelta lo è all’aristocrazia.“ (Montesquieu) La monarchia era sistematicamente preferita alla democrazia. Bodin, Hobbes, Locke, Vico, Montesquieu, Kant, Hegel. 7

8 La Democrazia in Prospettiva Storica
Il termine democrazia è in effetti entrato nel discorso politico dell’Europa occidentale solo alla fine del XVIII secolo. Si è parlato di governo rappresentativo e di sovranità popolare da tempo, ma non di democrazia. La democrazia è diventata di uso comune assieme ai termini "aristocrazia" e "aristocratico". I termini “democrazia" ed “aristocrazia" sono venuti a delineare le principali linee di frattura durante l’Epoca delle Rivoluzioni. La distinzione classica tra il governo di uno, di pochi, e di molti venne gradualmente sostituita dalla distinzione tra democrazia e autocrazia. 8

9 La Dittatura in Prospettiva Storica
Dopo la prima guerra mondiale divenne di uso comune il termine "dittature" per far riferimento a tutte le non- democrazie. Ma la connotazione negativa di "dittatura" è contraria al suo utilizzo storico La connotazione negativa dovrebbe essere applicata ai termini "tirannia", "dispotismo", o “autocrazia” . Nel mondo antico, la dittatura aveva originariamente una connotazione positiva. 9

10 La Dittatura in Prospettiva Storica
Il “dittatore" (dictator) era un magistrato romano straordinario nominato in circostanze eccezionali. 500 AC-III secolo dC Nominato solo per la durata del compito straordinario che gli era affidato e.g. Cincinnato e Fabio Massimo durante la seconda guerra punica La dittatura romana. Legittimata da uno stato di necessità Con pieni poteri di comando Una sola persona al comando Con un mandato di breve durata 10

11 La Dittatura in Prospettiva Storica
“L’autorità dittatoriale ha aiutato, piuttosto che danneggiato, la repubblica romana." (Machiavelli) "In questi casi rari ed palesi, la sicurezza pubblica era garantita da un particolare atto che affidava la carica a chi ne è più degno." (Rousseau) Il termine dittatura ha ovviamente perso la sua connotazione positiva. Nel proseguo del corso useremo il termine “regime non democratico” 11

12 Quesiti Il significato del termine “democrazia” e del termine “dittatura” sono cambiati nel tempo. Questo è interessante.MA per la scienza politica è interessante soprattutto comprendere come funziona il mondo La Scienza Politica vuole rispondere a domande molto importanti, come le seguenti. Le democrazie o le dittature inducono a tassi di crescita economica più elevati? Le democrazie o le dittature aumentano le aspettative di vita? Quali sono i fattori che aumentano la durata delle democrazie? Quali sono i fattori che accrescono le probabilità che una “dittatura” diventi una democrazia? 12

13 Una definizione di Democrazia
Per rispondere a queste domande, dobbiamo essere in grado di classificare i paesi come democrazie o non democrazie (dittature). Come facciamo a sapere se un paese è una democrazia ? Serve una definizione “empirica” di democrazia 13

14 Definizioni “normative” di democrazia
“La democrazia postula una necessaria corrispondenza tra gli atti di governo e i desideri di coloro che ne sono toccati” [May 1978] “La democrazia è un regime politico caratterizzato dalla continua capacità di risposta del governo alle preferenze dei suoi cittadini, considerati politicamente eguali” [Dahl 1971]. Sono definizioni che fissano un ideale rispetto al quale valutare i regimi esistenti ma senza ulteriori specificazioni non sono immediatamente utilizzabili

15 Condizioni perché si realizzi la capacità di risposta (responsiveness) Dahl 1971
Postulato 1. Tutti i cittadini devono avere simili opportunità di: a) formulare le loro preferenze; b) esprimere tali preferenze agli altri e al governo individualmente o collettivamente; c)ottenere che le proprie preferenze siano “pesate” ugualmente. Postulato 2. Ad assicurare le tre opportunità 8 garanzie istituzionali: a) libertà di associazione ed organizzazione b)libertà di pensiero ed espressione c) diritto di voto d) diritto dei leaders politici di competere per il sostegno elettorale e)fonti alternative di informazione f) elettorato passivo g) elezioni libere e corrette h) esistenza di istituzioni che rendano le politiche governative dipendenti dal voto e da altre espressioni di preferenza

16 Definizioni procedurali di Democrazia (Schumpeter e Sartori)‏
“La democrazia è lo strumento istituzionale per giungere a decisioni politiche, in base al quale singoli individui ottengono il potere di decidere attraverso una competizione che ha per oggetto il voto popolare” [Schumpeter, 1954] “La democrazia è un sistema etico-politico nel quale l’influenza della maggioranza è affidata al potere di minoranze concorrenti che l’assicurano” [Sartori, 1969]

17 Critiche alla definizione di Schumpeter e possibili repliche
La riduzione della democrazia alla competizione elettorale La delega a una élite che nel periodo fra due elezioni acquisterebbe un potere enorme non controllabile dalla cittadinanza Replica alle critiche Attraverso il principio delle reazioni previste (Carl J.Friedrich 1963) cittadini attivamente partecipanti obbligano la squadra dei governanti a essere ricettivi e responsabili L’importanza attribuita alla competizione per il voto popolare può sottintendere l’esistenza di alcuni fondamentali requisiti, fra cui ovviamente il suffragio universale. Egualmente importante è che la partecipazione avvenga in un contesto di libertà.

18 Democrazie liberali e democrazie elettorali
I diritti civili e politici sono riconosciuti e tutelati Governo della legge La magistratura e molte autorità amministrative indipendenti Pluralismo e assenza di controllo governativo sui mezzi di informazione Civili controllano i militari Democrazie elettorali Si vota ma uno o più delle precedenti condizioni sono violate.

19 Una definizione “minima” di democrazia
Sono democratici quei regimi che presentano Suffragio universale maschile e femminile Elezioni libere competitive, ricorrenti e corrette Pluralismo partitico Diverse e alternative fonti di informazione

20 Definizioni minime o procedurali e definizioni sostanziali
Due interpretazioni delle forme di regime L’interpretazione sostanziale: classifica i regimi politici secondo i risultati che essi producono (per esempio la tipologia di Aristotele). L’interpretazione procedurale o minimalista: classifica i regimi politici secondo le loro istituzioni o procedure. Dahl (ma anche Schumpeter e Sartori) sostenne l’uso di una interpretazione procedurale o minimalista di democrazia. 20

21 Misure utilizzate in letteratura: PACL (Przeworski,Alvarez,Cheibub Limongi)
Si basa sulla nozione di competizione (contestation) presente in Dahl (1971 vedi più avanti) e in Schumpeter (1942) La democrazia è un regime "in cui coloro che governano vengono selezionati mediante elezioni competitive." Campo di applicazione empirica: 199 paesi dal 1946 (o dall’indipendenza) al 21

22 Misure utilizzate in letteratura: PACL
Un paese è una democrazia se: Il capo dell’esecutivo viene eletto direttamente dalla cittadinanza (forma di governo presidenziale) o gode della fiducia del parlamento (forma di governo parlamentare). Il legislativo viene eletto. C’è più di un partito che compete alle elezioni. C’è stata alternanza al potere sotto identiche regole elettorali. Se non sono presenti queste condizioni, allora il paese è una dittatura. Un paese è una dittatura oppure una democrazia (misura dicotomica). 22

23 Misure utilizzate in letteratura: PACL
La competizione (contestation) è molto importante per PACL. La contendibilità si verifica quando c’è un opposizione che ha una qualche possibilità di ottenere cariche di potere in seguito ad elezioni. Incertezza ex ante: il risultato delle elezioni non è noto prima del loro svolgimento. Irreversibilità ex post: il vincitore del competizione elettorale viene a ricoprire effettivamente la carica politica. Ripetibilità: le elezioni avvengono ad intervalli regolari e noti. 23

24 Misure utilizzate in letteratura: PACL
Le elezioni competitive sono una condizione necessaria ma non sufficiente per la classificazione PACL delle democrazie È necessaria anche una alternanza al potere. PERCHE’ ? Il problema è che è difficile distinguere tra i regimi in cui i governanti (a) non perdono mai il potere perché sono popolari oppure (b) indicono le elezioni solo perché sanno che non le perderanno. Queste due situazioni sono equivalenti all’osservazione (esempio) Botswana, Giappone, Malesia, Messico. 24

25 Misure utilizzate in letteratura: PACL
PACL si basa su una concezione della democrazia puramente procedurale o minimalista. ,fondata sulla nozione di competizione (contestation). Rispetto ad altre misure e alla stessa concezione di Dahl PACL tratta i regimi in modo dicotomico (democrazia o dittatura), piuttosto che come un continuum (regime più o meno democratico). La Concettualizzazione Dicotomica di PACL dei Tipi di Regime Meno autoritario Più autoritario Meno democratico Più democratico La Concettualizzazione Continua (per es. di Dahl) dei Tipi di Regime Più democratico Più autoritario 25

26 Misure utilizzate in letteratura: Polity IV (http://www. systemicpeace
Il campo di applicazione empirica sono 184 paesi dal 1800 al 2003. Fornisce una valutazione annuale di democrazia e autocrazia. Grado di Democrazia 0-10. Grado di Autocrazia 0-10. Da queste due misure produce un un punteggio di Polity Score (punteggio di polity). Polity Score = Grado di Democrazia – Grado di Autocrazia. Va da –10 a 10. I paesi con punteggi di polity da 6 a 10 sono di solito classificati come democrazie. I paesi con i punteggi di polity da -10 a -6 sono generalmente classificati come autocrazie o dittature. 26

27 Misure utilizzate in letteratura: Polity IV (http://www. systemicpeace
Questa misura si basa su cinque attributi. Competitività della selezione dell’esecutivo Trasparenza della selezione dell’esecutivo Vincoli imposti all’esecutivo/regole decisionali Regolamentazione della partecipazione politica Competitività della partecipazione politica A ciascun attributo è assegnato un numero diverso di punti. Nel formare un punteggio di democrazia o autocrazia, ogni attributo è ponderato in modo diverso. I 5 attributi catturano I concetti di competizione e inclusività di Dahl (vedi più avanti) 27

28 Regolamentazione della Partecipazione Politica
Contributo alla democrazia Contributo all’autocrazia Contributo al polity score Regolata Identità multipla Settaria 1 -1 Ristretta 2 -2 Non regolata Indicatore del grado di inclusività 28

29 Competitività della Partecipazione Politica
Contributo alla democrazia Contributo all’autocrazia Contributo al polity score Competitiva 3 Transitoria 2 Divisa (fazioni)‏ 1 Ristretta -1 Soppressa -2 Indicatore del grado di competizione (contestation)‏ 29

30 Misure utilizzate in letteratura:
Freedom House Il campo di applicazione empirica è 192 paesi dal 1972 al 2004. Non è esplicitamente una misura di democrazia. Si tratta di una valutazione annuale del grado di "libertà globale." Libertà ha due principali categorie. Diritti politici (diritto di voto e di competere alle cariche pubbliche e così via)‏ Diritti civili (libertà di parola e così via) Basato sulla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo Basato su punteggi legati ai diritti civili e politici, Freedom House classifica i paesi come Liberi (Free), Parzialmente Liberi (Partly Free) e Non Liberi (Not Free). 30

31 Misure utilizzate in letteratura:
Freedom House Diritti politici Ad ogni paese vengono assegnati da 0 a 4 punti per ogni domanda in una batteria di 10 domande. Si prendono questi punteggi e li si pongono in una scala da 1 a 7. Diritti civili Ad ogni paese vengono assegnati da 0 a 4 punti per ogni domanda in una batteria di 15 domande. Si fa una media di queste due scale di 7 punti e si determina se un paese è libero (1-2,5 ), parzialmente libero (3-5,5), o non libero (5,5-7). A differenza di Dahl, PACL e Polity IV, Freedom House utilizza anche una prospettiva sostanziale della democrazia. 31

32 Misure utilizzate in letteratura:
Freedom House Tipi di domande sui diritti politici. Il capo di stato è stato eletto in elezioni libere e giuste? C'è una corruzione dilagante? Il governo deve rispondere del suo operato (accountable) nel periodo che intercorre tra le elezioni? È aperto e trasparente? I cittadini godono del diritto ad organizzarsi? Esiste una opposizione competitiva? Le minoranze hanno una autonomia ragionevole? Tipi di domande sui diritti civili. I media sono liberi ed indipendenti? Ci sono organizzazioni religiose libere? Esiste una magistratura indipendente? C'è la parità di trattamento di fronte alla legge? I sindacati sono liberi? C'è la parità di opportunità? I cittadini godono del diritto di proprietà? 32

33 Tre Misure Differenti nel 2002
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34 Come classificare le democrazie ?
Classificazioni basate su un solo criterio Forme di governo Sistemi partitici e sistemi elettorali Tipologie Almond e Powell: Cultura Politica e sottosistemi Lijphart: Cultura politica e comportamento elite Criteri polari (Tipi ideali) Modello maggioritario e consensuale

35 La tipologia di Lijphart [1968]

36 La distinzione polare di Lijphart - 1

37 La distinzione polare di Lijphart - 2
MODELLO WESTMINSTER Governo monocolore Fusione legislativo/esecutivo Sistema bipartitico Sistema elet. Maggioritario Pluralismo degli interessi Governo centraliz./unitario Bicameralismo asimmetrico Costituzione flessibile Banca centrale controllata MODELLO CONSENSUALE Governo di coalizione Equilibr. legislativo/esecutivo Sistema multipartitico Sistema elet. Proporzionale Sistema neocorporativo Governo decentrato/federale Bicameralismo simmetrico Costituzione rigida Banca centrale indipendente

38 La “scatola” di Dahl [1971] Liberalizzazione Inclusività
Oligarchie competitive Poliarchie “Scorciatoia” Liberalizzazione Egemonie includenti Egemonie chiuse Inclusività


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