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PubblicatoGioconda Manfredi Modificato 10 anni fa
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Il realismo immaginario di Gerusalemme Un percorso diacronico
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Viaggi di carta nello spazio del “sacro”
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Lo spazio colto dalla rappresentazione letteraria non può restare lo spazio indifferente, lasciato alla misura e alla riflessione della geometria. Esso è vissuto e lo è non solo nella sua possibilità ma con tutte le parzialità del’immaginazione (G. Bachelard, La poetica dello spazio, 1957)
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La letteratura arabo-islamica e la descrizione di Gerusalemme
Significato teologico di Gerusalemme (al-Quds, Bayt al-Maqdis) Possesso territorio Esperienza crociata Esperienza pluri-confessionalità e convivenza
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Tipologie di descrizione dello spazio
Diari di viaggio (Adab al-Riḥla) – أدب الرحلة Descrizioni geografiche (ṣurat al-Arḍ)- سورة الأرض I meriti di Gerusalemmeفضائل القدس
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Fra il dato reale e il metatesto culturale
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Il possesso: La conquista di Gerusalemme
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Città bizantina - Eraclio I
638 Conquista islamica - ‘Umar (II Califfo) La resa e la salvaguardia dei luoghi di culto cristiani Il mantenimento dei caratteri cristiani – Pratiche di ascetismo – Il calendario cristiano
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Gerusalemme in epoca Ommayyade (661-750 d.C.)
L’Islam eredita e rifonda le altre religioni: la stabilizzazione di una nuova visione del mondo La Cupola della Roccia (قبة الصخرة, Qubbat al-Ṣakhra) – Il significato spirituale
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La santa Gerusalemme: riformulazione di uno spazio sacro
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Gerusalemme nella spiritualità islamica
Corano: Sura 17, Viaggio Notturno
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Ḥadīth (حديث): Centralità di Gerusalemme
(Disse il Profeta) Gli angeli circondarono la Mecca mille anni prima della creazione di ogni altra cosa sulla terra, dopo altri mille anni Dio creò Medina e la unì con Gerusalemme e, dopo mille anni ancora, creò il resto del mondo. Il Paradiso scenderà su Gerusalemme come una sposa nel giorno dell’Apocalisse. Allora la Ka‘ba e la Pietra Nera giungeranno dalla Mecca e le città si incontreranno su uno stesso piano
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continua (Disse il Profeta) Tutti i fiumi che scorrono sulla terra, le nuvole, i mari e i venti hanno origine da un luogo sottostante la Cupola della Roccia […]. Perciò Gerusalemme è benedetta, perché ogni acqua pura proviene dalla fonte della Roccia (Disse il Profeta) quattro sono i fiumi che attraversano la terra e Adamo ha bevuto da ciascuno di essi. Ma tutti sgorgano da sotto la Roccia […] Questa è la terra santa in cui Dio ha benedetto i due mondi, poiché ogni acqua dolce sgorga dalla sorgente della Roccia che si trova a Gerusalemme e discende dal cielo sulla terra per poi in essa defluire […]
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Gerusalemme Sposa (Apocalisse 21, Vidi anche la città santa, Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo) Acqua – Paradiso luogo incontro fiumi
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Gerusalemme iscritta nel tempo sacro e nello spazio dell’Islam
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Periodo Classico VIII – X sc.
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Mantenimento della centralità religiosa – Biografie Sufi
Luogo sepoltura Meta pellegrinaggio – Tappa pellegrinaggi e viaggi
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Geografi e viaggiatori raccontano Gerusalemme
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al-Muqaddasī (m ) Aḥsan al-taqāsīm li-ma‘arifat al-aqālīm (La miglior divisione per la conoscenza delle regioni) La descrizione della terra - ṣūrat al-arḍ(immagine della terra) صُورة الأرض La descrizione delle province e dei regni e del masālik wa mamālik – كتاب المسالك و الممالك
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Lo spazio divino Il mio paese riunisce le virtù di questo mondo e dell’altro: chi è di questo mondo e aspira all’altro vi sentirà il suo richiamo. Quanto a bellezza, non vedrete nulla di paragonabile ai suoi edifici, nulla di più pulito di questa città, di più gradevole della sua moschea. Quanto ai suoi meriti è il teatro della Resurrezione, il luogo dell’Ultimo raduno e l’inizio della Vita futura. La Mecca e Medina trassero la loro dignità dalla Ka‘ba e dal Profeta (Dio gli conceda la benedizione e la salvezza) ma, nel giorno della Resurrezione, esse saranno entrambe condotte a Gerusalemme, che accumulerà così tutte le virtù. Vi chiedete, infine, circa la sua estensione? Allora non troverete un paese più vasto, perché tutte le creature vi devono essere radunate nel Giorno del Giudizio.
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Lo spazio umano Sotto il sole che sorge, la cupola si illumina, il tamburo brilla, dando origine a uno spettacolo meraviglioso, e io, insomma, io non ho mai visto in Terra d’Islam nulla di paragonabile a questa cupola, né ho saputo che esistesse qualcosa di simile presso di infedeli
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Visita monumenti cristiani
Afflusso pellegrini Perifericità culturale
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Una umana santità Dal reale verso l’immaginario I luoghi di Gerusalemme richiamano la cosmologia e la teologia dell’Islam Dall’immaginario verso il reale La Gerusalemme “storica” e “teologica” conferisce santità allo spazio che vieni visitato e descritto
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Vita a Gerusalemme fra X e XI sc
Vita a Gerusalemme fra X e XI sc. (dalle testimonianze di al-Muqaddasī e Nāsir Khusraw) Successioni Fatimidi e Selgiuchidi Decentramento e perdita rilievo economico- spostamento asse politico a Ramla Si lamente una povertà culturale (“La moschea è vuota, non ci sono studenti, né maestri, né vi ho udito alcuna discussione e non v’è traccia di istruzione” al-M.) Aumento flusso pellegrini dalle Terre dei Franchi (“Non passa un giorno, a Gerusalemme, senza nuovi forestieri!” al-M.) Pellegrini, rifugiati, indigenti, mistici, sapienti
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al-Idrīsī (m ) Kitāb nuzhat al-muštāq fī iḫtirāq al-āfāq (Il sollazzo per chi si diletta di girare il mondo)
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al-Idrīsī continua Geografo e viaggiatore: Ceuta, Cordova, Sicilia
Opera scritta su commissione – Ruggero II Re di Sicilia Accompagnamento raffigurazione plastica
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Il sacro attraverso lo spazio
I monumenti e lo spazio urbano in ottica pluralità culti Dati storici riferiti all’occupazione crociata La realtà e l’immaginario
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I monumenti Lasciando la Chiesa Grande (Il Santo Sepolcro) e dirigendosi ad Est si trova il luogo costruito da Salomone, figlio di Davide. Ai tempi degli Ebrei era un luogo di culto (masǧīd) verso cui si compiva il pellegrinaggio […] La Moschea (masǧīd) di al-Aqṣà è la più immensa di tutto il territorio dell’Islam […] La Cupola della Roccia fu il primo luogo di preghiera, sino all’arrivo dei Franchi ed è rimasta nelle loro mani sino all’epoca in cui fu steso questo libro. Costoro hanno convertito questo spazio in camere dove alloggiano le compagnie dei “Servi della casa del signore”
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Ibn Baṭṭūṭa (m.1368) Sulla via della Mecca…
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Giungemmo a Gerusalemme, che Iddio la onori, terza in grado di eccellenza dopo i due nobili santuari e il luogo donde l'Apostolo di Dio ascese al cielo […]. La Cupola della Roccia è uno degli edifici mirabili e meglio costruiti, di singolarissima forma. È ricco di bellezze e di singolari attrattive. Sorge su un rialzo in mezzo al recinto della Moschea, a cui si ascende per una gradinata di marmo; ha quattro porte, e il pavimento circostante è lastricato di marmo ottimamente lavorato, e così pure l'interno (…) La cupola intera rifulge come un blocco d’oro e di lampi di luce, lasciando sbalordito l'occhio di chi la contempla e muta la lingua di chi la vuole raffigurare. Al centro della Cupola è la nobile Roccia, di cui parla la Tradizione, da cui il Profeta ascese al cielo. È una roccia compatta, alta quasi come un uomo, al di sotto della quale vi è una grotta, una piccola stanza della medesima altezza, a cui si discende per dei gradini e dove vi è una sorta di miḥrāb […] Altri sono anche i santuari benedetti in Gerusalemme: sul margine della valle nota come Valle della Ǧenna, su un alto colle a oriente della città, c'è un edificio dove si dice che ‘Īsā, sia su di lui la pace, sia asceso al cielo […] Entro la suddetta valle c'è una chiesa assai venerata dai Cristiani, che dicono contenga la tomba di Maria, sia su di lei la salute. C'è anche un'altra chiesa venerata dai Cristiani che vi vanno in pellegrinaggio e falsamente credono sia il sepolcro di ‘Īsā...
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L’incontro con i santi e mistici e l’interpretazione dei sogni
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Tipologia o realtà? I monumenti richiamano modelli celesti: Paradiso, Mecca, Medina La sacralità del luogo coesiste con la normalità L’eternità del tempo coesiste con la finitezza del presente La pluralità ci culti è integrata nella quotidianeità
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La Gerusalemme celeste
La Gerusalemme celeste è anche concretamente radicata sulla terra, come luogo di accoglienza di viaggiatori e pellegrini. Asceti e mistici provenienti da mete lontane: profonda e sentita devozione che si nutriva nei confronti della città intesa come meta di pellegrinaggio.
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La geografia del sacro filtrata dall’esperienza personale
Le descrizioni non si situano all’interno dell’ adab al-ziyārāt (letteratura di pellegrinaggio) Chi scrive ricorda la storia di Gerusalemme allo scopo di riconfermare l’Islam nell’ambito di un disegno divino cosmologico
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Due costanti che coesistono:
Oggettività - l’esperienza diretta dei luoghi (‘iyān) Immaginario - ricorso alla Tradizione. Descrivere: sostituire l’astratta nozione di santità con una cognizione empirica del luogo, affinché la prima tragga da questa conferma e vivificazione Una “geografia umana”: riconosce “realtà” alla costruzione immaginativa e al discorso culturale
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La geografia spirituale Faḍā’il al-Quds
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L’‘Iyān - percezione empirica – è in secondo piano rispetto alla tardizione in cui si elabora e raccoglie un immaginario (ḥadīṯ)
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La fioritura in epoca crociata: XII – XIV sc.
Gerusalemme sposa: Gli angeli circondarono la Mecca mille anni prima della creazione di ogni altra cosa sulla terra, dopo altri mille anni Dio creò Medina e la unì con Gerusalemme e, dopo mille anni ancora, creò il resto del mondo. Il Paradiso scenderà su Gerusalemme come una sposa nel giorno dell’Apocalisse. Allora la Ka‘ba e la Pietra Nera giungeranno dalla Mecca e le città si incontreranno su uno stesso piano. (Al-Wāsiṭī, XI sc.)
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La riconquista Che la città di Gerusalemme sia purificata dal sangue!/ Il Sāḥil (ndr. il territorio costiero) si purifichi dalla polvere attraverso la preghiera. / Nūr al-Dīn è sempre fermo nel suo volere e dritto il ferro della sua lancia verso al-Aqṣà(Ibn al-Qaysarānī XII sc.) La Kaʽba saluta felicemente la liberazione della propria sorella al-Aqṣà [...] La fede esiliata dal proprio santuario ritrova oggi la propria dimora (Shihāb al-Dīn Abū Shāma XIII sc.) Marcia verso Gerusalemme, conquistala e lascia che vi scorrano fiumi di sangue a purificarne il suolo (Abū Shama XIII sc.)
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Gli storici ‘Imād al-Dīn al-Iṣfahānī (m. 597/1201) narra la riconquista di Ṣalāḥ al-Dīn: L’Islam chiedeva in sposa Gerusalemme, pronto a versarle vite in dono nuziale, apportandole un benefizio per toglier via da lei ogni sciagura, donando un lieto viso per mandar via un corrucciato volto, facendo udire il grido di dolore della Roccia, che invocava aiuto contro i suoi nemici (…) restituendola alla sua tranquilla dimora, e allontanando da al-Aqṣà coloro che Dio aveva allontanato con la sua maledizione
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E Gerusalemme è la prima delle due qibla, la seconda delle due Case di Dio, la terza dopo le due zone sacre: è uno dei tre luoghi di preghiera di cui nei ḥadīṯ è detto: “che alla sua volta si sellino cavalcature, e gli uomini vi leghino le speranze” […] Essa ha pregi e virtù innumerevoli, partenza e arrivo del sacro Viaggio Notturno, sulla sua terra si spalancò il cielo, di essa si tramandano le notizie dei Profeti, le grazie dei Santi, le tombe dei Martiri, i miracoli dei Generosi, i segni dei Dottori. È la città che Davide fondò e raccomandò a Salomone di edificare […] È quella con cui si inaugurò un capitolo della Rivelazione. Quanto è mai illustre e grande, nobile e superba, alta e fulgente, eccelsa e gloriosa! Oh fauste sue benedizioni e benedetti i suoi fausti auspici! Oh nobile il suo luogo e dolci le sue bellezze.
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La perdita [Quando] giunse la notizia della consegna di Gerusalemme ai Franchi si rivolsero tutti I paesi dell’Islam. Il fatto fu così grave che si indissero pubbliche cerimonie di lutto […] È stato chiuso l’accesso a Gerusalemme alle compagnie dei pii visitatori! O desolazione dei devoti ivi stanziati, quante mai prosternazioni di preghiera si sono per loro compiute in quei luoghi, quante loro lacrime si sono sparse in quelle dimore! Per Allāh, se i loro occhi fossero fonti vive non potrebbero pagare intero il loro debito di pianto, se i loro cuori si spezzassero dal cordoglio non potrebbero soddisfare l’angoscia. O vergogna dei sovrani musulmani! Per un tale evento si versano lacrime, si spezzano per i sospiri i cuori, si leva alto il cordoglio (Ibn Wāṣil XIII sc.)
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L’eredità dei “meriti” (faḍā’il ) nella storiografia urbana: la fusione fra i generi
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al-Uns al-Ǧalīl bi-tāriḫ al-Quds wa al-Ḫalīl (La gloriosa storia di Gerusalemme e Khalil) di Muğīr al-Dīn al-‘Ulaymī (m. 1522)
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Lo spazio della rifondazione delle fedi
I ḥadīṯ riportano che Davide e Salomone costruirono su un antico sito, che fu da essi rimesso in vita. Tutte le tradizioni riguardanti la costruzione della moschea di al-Aqṣà non sono in contraddizione ma, piuttosto, è probabile che prima essa fu costruita dagli angeli e poi rinnovata da Adamo. Poi da Sem, figlio di Noè, da Giacobbe, figlio di Isacco, da Davide e da Salomone. Fra ciascuno di questi Profeti vi furono periodi di ricostruzione di edifici precedenti. Il fatto che venga attribuita a Sem la fondazione, significa che egli pianificò, costruì e governò la città Bayt al-Maqdis. Probabilmente allora la moschea fu costruita. Ma la sua fu un’opera di ripristino e non di creazione
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Lo spazio reale Gerusalemme è una città fatta di edifici ben solidi e si situa fra valli e montagne. Per buona parte è costruita su parti alte, che dominano il resto. Alcune strade sono piane mentre altre sono meno confortevoli al passaggio. I suoi edifici sono così fittamente costruiti che se fra loro vi fosse lo stesso spazio che vi è nelle altre città islamiche misurerebbe il doppio. Inoltre è piena di bacini per raccogliere l’acqua
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Spazio e archetipo Lo spazio è definito da un modello (Mecca, Medina, Paradiso, Bibbia) Il modello varia in relazione all’osservazione individuale L’osservazione riconferma il modello
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La Gerusalemme immaginaria coincide con quella reale
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