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La condizione degli ebrei durante il fascismo

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Presentazione sul tema: "La condizione degli ebrei durante il fascismo"— Transcript della presentazione:

1 La condizione degli ebrei durante il fascismo
Riflessioni sul Giorno della Memoria 27 gennaio La condizione degli ebrei durante il fascismo Castrovillari, 8 febbraio 2013 Auditorium ITCG Relazione a cura della prof.ssa Franca Eugenia Guarnieri Dirigente Scolastico ITCG “PITAGORA-CALVOSA”

2 Alla fine del 1° conflitto mondiale, in tutta Europa furono riconosciuti i diritti delle minoranze e, in particolare, degli Ebrei prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

3 Nonostante ciò, i nuovi statuti man mano furono ignorati col dilagare della propaganda antisemita e con l’esasperarsi dei nascenti sentimenti nazionalisti prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

4 Ciò accadde in Polonia, in Ucraina e, soprattutto, in Germania
prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

5 Qui gli Ebrei ricoprivano incarichi e posti importanti
Qui gli Ebrei ricoprivano incarichi e posti importanti. La Costituzione stessa era stata elaborata da un ebreo, Ugo Preuss, e altri ebrei svolgevano le funzioni di ministro. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

6 Da lì a pochi anni, l’avvento al potere del partito nazionalsocialista, segnò l’inizio di un vero e forte antisemitismo. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

7 Hitler odiava gli ebrei e presentava questo popolo come l’incarnazione stessa del male.
prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

8 Questo comportamento affonda le sue radici in una condotta politica molto accorta.
prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

9 Secondo Poliakov, infatti, l’antisemitismo fu un pretesto perché considerato lo strumento capace di unire il capo ai sudditi in un esasperato nazionalismo. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

10 Un nuovo mito stava sorgendo:
quello della purezza del sangue germanico prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

11 Le Leggi di Norimberga (1935) riconoscevano il diritto di cittadinanza ai soli appartenenti alla razza germanica prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

12 Per i non-ariani si stabiliva uno stato di vera sudditanza:
segni distintivi da portare addosso, proibizioni nello svolgimento di alcune attività, divieto di trovarsi in luoghi pubblici, ecc. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

13 Nel 1938 le leggi di Norimberga venivano estese agli ebrei d’Austria, d’Ungheria e nel 1939 a quelli della Cecoslovacchia. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

14 Abbiamo analizzato la situazione degli ebrei in Europa.
E in Italia? prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

15 Fino alla seconda metà del 1700
non esisteva una questione ebraica prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

16 Il processo è iniziato tra il 1700 ed il 1800 al tempo delle repubbliche giacobine e del periodo napoleonico. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

17 Gli ebrei si erano man mano inseriti anche giuridicamente e politicamente nella comunità partecipando al Risorgimento prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

18 Le uniche resistenze, ancora vive in certi ambienti cattolici, rimasero perlopiù senza seguito. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

19 Per dimostrare il proprio attaccamento all’Italia
molti ebrei abbandonarono gli antichi ghetti, contrassero matrimoni misti, si distaccarono dalla vita della comunità e addirittura si registrò un certo numero di conversione al cattolicesimo. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

20 Gli ebrei, dunque, completamente assimilati nel contesto italiano, si posero di fronte al fascismo non in quanto ebrei, ma in quanto italiani. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

21 In Italia erano entrambi assenti
L’antisemitismo è determinato da motivi religiosi o da motivi politici. In Italia erano entrambi assenti prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

22 Scarsa consistenza dell’ebraismo Scarsa aggressività degli ebrei
Ciò è dimostrato da: Scarsa consistenza dell’ebraismo Scarsa aggressività degli ebrei Tolleranza degli italiani Assimilazione degli ebrei Militanza in tutti i partiti presenti prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

23 Tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 si affacciò il
movimento sionista, a causa di alcune esplosioni i antisemitismo nell’Europa orientale e in alcune zone della Francia prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

24 Ottenere una sede nazionale in Palestina
Teodoro Herz, considerato l’apostolo del sionismo, lottò per un duplice scopo: Ottenere una sede nazionale in Palestina Rivendicare la propria ebraicità prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

25 In Italia il sionismo rimase un movimento piuttosto circoscritto che reagì solo quando il regime fascista mostrò il suo volto tirannico e illiberale. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

26 Il razzismo si alimenta più facilmente in zone:
Etnicamente non ben definite Nazionalmente miste Dove esistono contrasti tra i vari gruppi nazionali prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

27 L’Italia era ed è un Paese con frontiere ben definite
etnicamente omogeneo con frontiere ben definite prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

28 Dopo la Prima Guerra Mondiale si registrò un certo razzismo in alcuni ambienti nazionalisti e futuristi. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

29 Secondo Renzo De Felice la delusione per la vittoria “mutilata”
fu attribuita ad uomini come Lloyd George, Clemenceau, Wilson, tutti ebrei o a contatto con ebrei prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

30 Ma non si trattava di vero e proprio razzismo.
Aveva un puro valore di civiltà e tradizione nazionale Razza = Stirpe prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

31 In Marinetti e nei futuristi il concetto di razza è la molla del nazionalismo, una carica tutta spirituale. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

32 è rimasta sostanzialmente alle aberrazioni razziste
La cultura italiana è rimasta sostanzialmente estranea alle aberrazioni razziste prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

33 Quando nel 1938 fu scatenata
la campagna razziale, gli stessi teorizzatori sottolinearono le differenze del razzismo Fascista -> spiritualistico Dal razzismo Nazista -> materialistico prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

34 Il fascismo, fin dalla sua nascita, fu un fenomeno complesso e la politica ebraica mancò di linea e coerenza prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

35 di essere l’anima della massoneria del socialismo del bolscevismo
La campagna antisemita riguardo alla questione ebraica sui giornali dell’epoca si limitava alle accuse degli ambienti nazionalisti: di essere l’anima della massoneria del socialismo del bolscevismo prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

36 Il fascismo delle origini ebbe un carattere decisamente eterogeneo composto da elementi:
radicali socialisti liberali prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

37 Inoltre, molti furono gli ebrei che lo aiutarono materialmente
prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

38 Un accenno di politica razzista si era delineata dopo la conquista dell’Etiopia nel 1935.
prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

39 tutta la stampa italiana
Ma solo nel 1938 tutta la stampa italiana si impegnò in una campagna razzista e antisemita abnorme prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

40 Questa operazione spettava ai giornali.
Si trattava di rendere “necessaria” agli occhi degli italiani la persecuzione ormai decisa. Questa operazione spettava ai giornali. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

41 Si scatenò, così, una vera che non risparmiò nessuno.
caccia all’ebreo che non risparmiò nessuno. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

42 Quali furono le cause che provocarono il cambiamento di comportamento di Mussolini nei confronti degli ebrei? prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

43 Perché solo fino al 1937 Mussolini considerò gli ebrei buoni italiani, buoni combattenti, buoni fascisti? prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

44 La posizione di Mussolini cambiò per i seguenti motivi:
manifestazioni antifasciste e antitaliane in occasione della guerra dell’Etiopia e di Spagna critiche mosse da alcuni ebrei al nuovo corso dell’economia italiana influenza dell’entourage rapporti con Hitler prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

45 Secondo De Felice all’inizio Mussolini cercò di porsi come
“mediatore tra Hitler e l’ebraismo internazionale” prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

46 Ciò risvegliò vecchi spunti antisemiti in alcuni
fanatici fascisti i quali temettero che il nazismo potesse soppiantare il fascismo perché faceva presa negli ambienti razzisti sempre più numerosi prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

47 Si temette che ciò potesse risvegliare l’opposizione fascista
Inoltre dalla Germania e dall’Est europeo in Italia si riversavano tanti profughi ebrei. Si temette che ciò potesse risvegliare l’opposizione fascista prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

48 Altri valutarono opportuno
legare le sorti dell’Italia alla Germania. Infine, non si deve escludere la possibilità che alcuni fascisti, assoldati dai nazisti, sostennero la loro politica per vincere le resistenze di Mussolini (Santarelli) prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

49 Hitler si irritò per questo intervento
Appena Hitler rese palese la sua politica persecutoria contro il popolo ebraico, Mussolini inviò un messaggio ad Hitler invitandolo a desistere dal suo intento. Hitler si irritò per questo intervento prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

50 E mentre Mussolini si adoperava a livello internazionale a favore degli ebrei tedeschi, in Italia l’antisemitismo andava pia piano riaffacciandosi in alcuni ambienti ed in alcune pubblicazioni fasciste (1933) prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

51 motivi caratterizzanti di alcuni gruppi fascisti.
Nel 1933 e, soprattutto, nel 1934, l’antisemitismo non era più un fatto marginale, ma rappresentava uno dei motivi caratterizzanti di alcuni gruppi fascisti. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

52 Gli oppositori erano ridotti a pochi e sparuti gruppi
Nel anni dal 1935 al 1937 Mussolini aveva raggiunto il massimo della popolarità ed il fascismo era solidissimo. Gli oppositori erano ridotti a pochi e sparuti gruppi prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

53 La massa, comunque, restava fedele al Duce.
Ma già con la guerra di Spagna, si risvegliarono alcuni settori antifascisti. La massa, comunque, restava fedele al Duce. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

54 Il popolo italiano si staccò da Mussolini.
Il malcontento si diffuse quando si concretizzò l’alleanza con la Germania e il pericolo di una guerra. Il popolo italiano si staccò da Mussolini. Anche in questa circostanza gli ebrei si comportarono come tutti gli altri: da italiani. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

55 affinchè Roma perseguitasse
Fino al 1943, Hitler non fece mai passi ufficiali affinchè Roma perseguitasse gli ebrei prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

56 L’allineamento alla politica tedesca
fu avvertito da Mussolini come necessario ed indispensabile per una realizzazione completa dell’ASSE. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

57 Ciò, tuttavia, non esclude le gravi responsabilità del Duce.
L’antisemitismo di stato doveva, però, avere delle caratteristiche proprie. Ciò, tuttavia, non esclude le gravi responsabilità del Duce. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

58 salvarono migliaia di ebrei
Va, però, detto che i nostri comandi miliari, nelle zone della Francia e dei Balcani occupati, salvarono migliaia di ebrei e furono favoriti coloro i quali sfuggivano ai nazisti. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

59 I campi di concentramento italiani furono campi di smistamento
e non di morte e di eccidio. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI Ferramonti – Tarsia (CS)

60 Le cause della persecuzione, in Italia, furono molte e molte furono le responsabilità del re e dell’entourage. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

61 La responsabilità maggiore fu di
Mussolini e della sua incosciente megalomania di voler trasformare gli italiani ed il mondo intero. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

62 La Chiesa, al di là dei soliti fanatici intransigenti, condannò ufficialmente il razzismo fascista.
prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

63 Nel 1938, tre giorni dopo la pubblicazione della comunicato P.N.F.,
Papa Pio XI sottolineò come il razzismo fosse estraneo alla cultura italiana e biasimò il governo italiano che aveva imitato la Germania. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

64 Il Concordato con la Chiesa venne violato sulla
questione dei matrimoni (contratti di ebrei convertiti al cattolicesimo) prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

65 I cattolici venero attaccati da tutta la stampa antisemita e soprattutto da Roberto Farinacci il quale dimostrò come l’antigiudaismo fosse sempre stata una costante del pensiero cattolico. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

66 Farinacci si domandava come mai la Chiesa si schierasse dalla parte
degli ebrei, dei comunisti, dei massoni, … da sempre considerati nemici del cattolicesimo. Forse per servirsene contro il fascismo? prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

67 far cessare ogni polemica contro l’antisemitismo.
La propaganda della stampa ed il discorso di Farinacci ebbero l’effetto di far cessare ogni polemica contro l’antisemitismo. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

68 che escludevano gli ebrei da tutti i pubblici uffici, iniziarono
Dopo la promulgazione dei provvedimenti razziali, che escludevano gli ebrei da tutti i pubblici uffici, iniziarono tempi duri e bui. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

69 gli ebrei subirono una vera e propria persecuzione e
In quegli anni, gli ebrei subirono una vera e propria persecuzione e molti furono i confinati e gli internati. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

70 Anche dopo la caduta del fascismo (25 luglio 1943) la legislazione razziale
rimase quasi immutata. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

71 Anzi, proprio l’8 settembre ebbe inizio
l’ultimo grande atto della tragedia degli italiani in cui i nazisti dimostrarono tutta la loro ferocia. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

72 Durante l’effimera resistenza di Salò, iniziò una
caccia spietata all’ebreo. Polizia, carabinieri e militari tranne casi sporadici, eseguirono passivamente gli ordini dei tedeschi ed il 10 settembre iniziarono le deportazioni. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

73 La prima retata avvenne a Roma il 16 ottobre
e colse di sorpresa tutta la cittadinanza. Furono deportati 1024 ebrei ad Auschwitz e di questi ne ritornarono solo 16. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

74 Il Vaticano, in quell’occasione, non intervenne.
Chiuse gli occhi perché? per eccesso di cautela per simpatie filo-tedesche per paura pura e semplice prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

75 Ad ogni modo Papa Pio XII, dopo il 16 ottobre, mise a disposizione di italiani ed ebrei conventi e monasteri da utilizzare come rifugio. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

76 Ciò non impedì che avvenissero altre deportazioni ed altre stragi come quella delle
fosse Ardeatine del 24 marzo 1944. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

77 Conclusioni prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

78 non si conosce abbastanza.
Molti documenti provenienti dalla Gestapo fanno luce su un capitolo molto significativo della Seconda Guerra Mondiale, sul quale non si conosce abbastanza. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

79 Questi documenti mostrano come nei paesi occupati dagli italiani (alcune zone della Francia, della Grecia, della Iugoslavia) mentre la polizia di tutti i paesi era mobilitata per la caccia agli ebrei, si crearono delle zone d’asilo per i fuggiaschi. E questo a dispetto del fatto che l’Italia fascista e la Germania nazista fossero alleate. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

80 Poliakov-Sibille, come è già stato detto, la propaganda razzista è possibile trovi un terreno più fertile in climi nordici. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

81 Il popolo italiano fu in gran parte ostile a queste azioni.
“con la sua saggezza” fu in gran parte ostile a queste azioni. La sua reazione alla propaganda del “Tevere” e della “Difesa della razza” fu di disprezzo e di protesta. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

82 L’atteggiamento italiano, malgrado le analogie formali ed apparenti, era molto diverso, sulla questione, da quello tedesco. E fu in questo clima di pensiero e di opinioni che si mossero le autorità civili e militari italiane. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

83 Dopo la capitolazione dell’Italia nel settembre 1943,
tutte le zone d’asilo occupate dalle truppe italiane divennero zone di persecuzione degli ebrei. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

84 Le retate, gli arresti di massa, gli internamenti erano eseguiti da organi della polizia non italiana, come in Francia, dalla polizia di Vichy. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

85 Molte volte gli italiani per salvare gli ebrei li munivano di un documento da cui risultava che, per ragioni di sicurezza, dovevano tenersi a disposizione della Commissione Italiana dell’Armistizio. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

86 In conclusione possiamo affermare che,
sebbene basati sugli stessi principi e protesi verso gli stessi fini, il fascismo ed il nazismo non operarono con gli stessi mezzi e lo stesso spirito. Il merito va al popolo italiano, un popolo umano e solidale. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

87 Dal semplice carabiniere, al generale, dal comandante di una divisione all’agente di polizia, dal capo dal ministero al soldato, al comune cittadino, tutti per cultura, pensiero, tradizione storica e sentimenti, offrirono una tenace resistenza agli ordini che Berlino cercava di imporre. prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI

88 Grazie per l’attenzione.
prof.ssa Franca Eugenia GUARNIERI


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