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Diritto allapprendimento permanente Proposta di legge di iniziativa popolare CGIL, FLC, SPI, AUSER.

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Presentazione sul tema: "Diritto allapprendimento permanente Proposta di legge di iniziativa popolare CGIL, FLC, SPI, AUSER."— Transcript della presentazione:

1 Diritto allapprendimento permanente Proposta di legge di iniziativa popolare CGIL, FLC, SPI, AUSER

2 Ogni persona ha diritto allapprendimento permanente Un diritto chiave per laccesso effettivo agli altri diritti Una risorsa essenziale per lo sviluppo civile, sociale, economico

3 Una strategia per la modernità La società della conoscenza La rivoluzione demografica La cittadinanza attiva e la convivenza democratica Economia della conoscenza

4 Il cuore del sogno europeo Leducazione degli adulti nella sua accezione più larga non può che consistere nellapproccio rivolto alleducazione per tutto larco della vita (lifelong learning), un approccio che individua nella persona la principale risorsa della società della conoscenza e che deve accompagnare la persona lungo tutta la vita, non finalizzato esclusivamente al lavoro, ma in grado di saldare cittadinanza attiva, occupabilità, integrazione sociale e autorealizzazione. (Consiglio Europeo di Lisbona 2000 – Memorandum sullistruzione e sulla formazione permanente della Commissione Europea 2000).

5 Larretratezza italiana Popolazione con diploma 25-64: 44% (media ocse 65) 25-34: 60% (media ocse 75) 20-24: 73% (media UE 77) Competenze di base (indagine Ocse- Pisa): livelli insufficienti tra i più elevati Adulti in formazione: 6,2% (obiettivo di Lisbona 12,5%)

6 Emergenza alfabetica Ricerca internazionale ALL sulle competenze degli adulti Italia: solo il 20% della popolazione adulta raggiunge o supera il livello 3 (capacità di rispondere efficacemente alle esigenze di vita e di lavoro del mondo attuale Rischio alfabetico: interessa anche persone in possesso di diploma di scuola secondaria.

7 Il deficit di formazione continua Imprese (con più di 10 addetti) che fanno formazione: 32% (90% della Gran Bretagna, 74% della Francia, 69% della Germania, 47% della Spagna; media UE:60%) Lavoratori in formazione: 29% contro 33% media UE Imprese che fanno formazione con più di 1000 dipendenti: 96% contro il 25,6% di quelle tra i 10 e i 19 dipendenti

8 Una legge per una svolta Raggiungere gli obiettivi di Lisbona: sforzo straordinario: raddoppiare gli adulti in formazione Promuovere lassunzione di responsabilità di tutti gli attori: scuole università imprese fondi interprofessionali associazioni educative e culturali centri di formazione pubblici e privati infrastrutture culturali Regia pubblica: sostegno, indirizzo, promozione

9 Rimuovere gli ostacoli allapprendimento pemanente Economici e di tempo In tutte le forme di apprendimento adulto rimangono escluse, volontariamente o involontariamente, le persone con bassi livelli di istruzione Lofferta tende ad essere rigida e autoreferenziale, priva di azioni di sostegno Tutte le tipologia di offerta tendono a curvarsi sulla domanda più forte, più consapevole, più capace di individuare i propri bisogni professionali e personali, meglio in grado di informarsi, orientarsi, scegliere

10 Costruire il sistema dellapprendimento permanente Porre mano a un sistema di educazione degli adulti è un compito non dilazionabile, un compito che la Repubblica stessa è chiamata è chiamata ad assolvere per garantire le condizioni di uguaglianza sostanziale di cittadine e cittadini sancite dallart. 3, secondo comma, della Costituzione Tullio De Mauro a conclusione dellappello alla sottoscrizione della nostra proposta di legge

11 Cosa si intende per apprendimento permanente Apprendimento formale si realizza nelle istituzioni di istruzione o formazione porta all ottenimento di diplomi o qualifiche Apprendimento non formale percorsi intenzionalmente formativi realizzati al di fuori delle istituzioni di istruzione e formazione da organismi senza scopi di lucro (imprese, associazioni, sindacati, organizzazioni sociali,servizi culturali degli enti locali, … ) Apprendimento informale accompagna la vita quotidiana e non è necessariamente intenzionale

12 Il sistema che vogliamo Nazionale Pubblico Integrato Decentrato

13 Nazionale Definizione livelli essenziali delle prestazioni obiettivi e piano nazionale accreditamento certificazione e riconoscimento crediti orientamento monitoraggio e valutazione

14 Pubblico Per garantire il diritto a tutti offerta pubblica forte e qualificata regia pubblica priorità offerta accessibile accreditamento misure emersione domanda risorse

15 Integrato Le persone al centro (esperienze e bisogni) Offerta plurale, diversificata, flessibile Valorizzazione apprendimento non formale e informale (coinvolgimento, motivazione, diversi stili di apprendimento)

16 Decentrato Sussidiarietà verticale Protagonismo enti locali Valorizzazione parti sociali

17 Sostenere la domanda Superare gli ostacoli di natura economica forme di accesso gratuito, sostegno alle spese e accesso agevolato al credito, agevolazioni fiscali Superare gli ostacoli di tempo permessi retribuiti, congedi, potenziare la compatibilità, Coordinare servizi educativi, sociali e sanitari per far emergere la domanda debole (legge 328/2000) Garantire Albi dellofferta formativa comprensivi dellinsieme dellofferta formativa di un territorio

18 Misure per lavoratori e pensionati Congedi: almeno 1 anno di sospensione del rapporto di lavoro nel corso della vita lavorativa se Permessi retribuiti: almeno 30 ore annue Condizioni almeno 3 anni di anzianità anche non consecutivi servizio consecutivo da almeno 12 mesi Contratti: disciplinano le modalità di fruizione e possono comunque prevedere norme più favorevoli il datore di lavoro è tenuto ad accogliere la richiesta del lavoratore

19 Sostenere lofferta Interventi di edilizia e infrastrutture educative Potenziamento dellofferta formativa pubblica Sviluppo della ricerca educativa Formazione degli operatori Sostegno della capacità formativa delle imprese Accreditamento delle strutture formative

20 Promuovere i servizi di supporto Informazione Orientamento Integrazione con servizi socio-sanitari Sistema nazionale degli standard minimi delle competenze Certificazione delle competenze comunque acquisite e riconoscimento crediti Monitoraggio e valutazione

21 Validazione degli apprendimenti non formali e informali Decreto legislativo per definire le modalità di validazione ai fini del rientro nel sistema di istruzione Garanzie per la qualità delle procedure e accreditamento delle strutture

22 Sistema nazionale per lorientamento Standard minimi Raccordo e coordinamento Accreditamento

23 Risorse Piano di azione nazionale per la promozione dellapprendimento permanente Finanziato annualmente nella legge finanziaria In prima attuazione piano triennale per raggiungere lobiettivo europeo del 12,5% di adulti in formazione


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