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L’ORDINAMENTO SCOLASTICO ITALIANO Seminario di Legislazione scolastica a.a. 2015-2016 Istituto Teologico Marchigiano - Fermo Prof. Francesco Sandroni.

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Presentazione sul tema: "L’ORDINAMENTO SCOLASTICO ITALIANO Seminario di Legislazione scolastica a.a. 2015-2016 Istituto Teologico Marchigiano - Fermo Prof. Francesco Sandroni."— Transcript della presentazione:

1 L’ORDINAMENTO SCOLASTICO ITALIANO Seminario di Legislazione scolastica a.a. 2015-2016 Istituto Teologico Marchigiano - Fermo Prof. Francesco Sandroni

2 Da 3 (2,5) a 6 anni Da 6 a 11 anni Da 11 a 14 anni LICEI (5 anni): Liceo classico Liceo scientifico Liceo artistico Liceo musicale e coreutico Liceo delle scienze umane ISTITUTI TECNICI (5 anni): Settore economico (2 indirizzi) Settore tecnologico (9 indirizzi) ISTITUTI PROFESSIONALI (5 anni): Settore dei servizi (4 indirizzi) Settore industria e artigianato (2 indirizzi) Esame di stato Primo cicloPrimo ciclo Secondo cicloSecondo ciclo Scuola dell’infanzia (già scuola materna) Scuola primaria (già scuola elementare) Scuola secondaria di primo grado (già scuola media inferiore) Scuola secondaria di secondo grado (già scuola media superiore) Da 14 a 19 anni Istruzione e Formazione Professionale competenza regionale

3 SCUOLA DELL’INFANZIA -Istituita con L. 18-3-1968 n. 444 come “Scuola materna” dopo decenni di asilo per bambini bisognosi, con il DPR 20-3-2009 n. 89 si chiama “Scuola dell’infanzia” -Non obbligatoria per le famiglie è però assicurata dallo Stato in quanto diritto-dovere dell’istruzione e della formazione -Concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale dei bambini e delle bambine, promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento e operando per assicurare una effettiva uguaglianza delle opportunità educative -L’orario di funzionamento è di 40 ore settimanali estendibili a 50. Normalmente è di 8 ore giornaliere (dalle 8.00 alle 16.00) per 5 giorni settimanali. È prevista la possibilità di 25 ore settimanali. Normalmente 5 ore mattutine per 5 giorni - A ogni sezione di 40 ore settimanali sono attribuite due insegnanti che svolgono il loro lavoro per 25 ore settimanali a testa. L’ora di compresenza, normalmente, è quella della mensa

4 SCUOLA PRIMARIA -La scuola primaria è regolata principalmente dal DPR 20-3-2009 n. 89 e da molte altre norme -Promuove: lo sviluppo della personalità l’acquisizione e lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità di base fino alle prime acquisizioni logico-critiche l’apprendimento dei mezzi espressivi (lingua inglese) basi per l’utilizzo di metodologie scientifiche valorizzazione delle capacità relazionali e di orientamento spazio-temporale L’educazione ai principi fondamentali della convivenza civile -L’orario scolastico settimanale per gli alunni può esser di 24, 27 e 30 ore nei limiti dell’organico assegnato alla scuola Esiste, inoltre, il modelle delle 40 ore (c.d. tempo pieno) con progetto formativo integrato (senza distinzione di orario tra mattino e pomeriggio) nei limiti dell’organico assegnato

5 SCUOLA PRIMARIA -L’insegnamento è svolto secondo il modello dell’insegnante unico (mod. 24 ore) o dell’insegnante prevalente (mod. 27 e 30 ore): superamento del modulo -L’insegnante lavora per 24 ore settimanali di cui 22 di lezione e 2 di programmazione ed è formato e selezionato per poter insegnare ogni materia, dall’italiano alla matematica, dalla musica alle scienze motorie, dalla tecnologia alla storia, dalla geografia alle scienze naturali ed anche alla lingua inglese -Secondo il DPR 122/2009 la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata dal docente oppure collegialmente dai docenti contitolari della classe -Nei documenti di valutazione degli alunni (pagella) sono riportati voti numerici da 1 a 10 con sufficienza voto 6 -La valutazione del comportamento degli alunni (una volta chiamato “voto di condotta”) è espressa dal docente o dai docenti contitolari della classe attraverso un giudizio

6 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO -Istituita con la L. 31-12-1962 n. 1859 come “scuola media” per dare seguito al principio costituzionale dell’obbligo scolastico, oggi regolata dal D.Lgs 19-2-2004 n. 59 e altre norme -Ha come obiettivi: Crescita delle capacità autonome di studio Miglioramento delle proprie conoscenze e abilità anche tecnologico-informatiche Sviluppo delle capacità di scelta in relazione alle proprie attitudini e vocazioni Possesso di strumenti adeguati a proseguire gli studi secondari Apprendimento di una seconda lingua europea Aiuto ad orientarsi alla successiva scelta scolastica -L’orario scolastico settimanale per gli alunni è di 30 ore (normalmente 5 ore mattutine per 6 giorni) È prevista la possibilità di un “tempo prolungato” per un massimo di 40 ore settimanali (in media 36 ore) sempre secondo i limiti dell’organico assegnato

7 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - L’insegnamento è svolto secondo una differenziazione per materie e classe di concorso (italiano storia e geografia 9+1; matematica e scienze 6; tecnologia 2; inglese 3; seconda lingua comunitaria 2; arte e immagine 2; scienze motorie e sportive 2; musica 2; religione cattolica o materia alternativa 1) -Ogni insegnante svolge l’attività di insegnamento per 18 ore settimanali -Nei documenti di valutazione degli alunni (pagella) sono riportati voti numerici da 1 a 10 anche per il voto di comportamento -A conclusione del primo ciclo è previsto un esame di stato al quale si può essere ammessi se in regola con la frequenza e con voti per ogni disciplina e comportamento superiori al 6 Le prove sono 4 scritti (italiano, matematica e le due lingue), la prova Invalsi e l’orale L’esito finale è espresso in decimi frutto della media delle prove e del giudizio di idoneità

8 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Scuole secondarie di secondo grado A partire dal 1 settembre 2010 è entrata in vigore dalle prime classi la riforma del secondo ciclo di istruzione e formazione, secondo la c.d. riforma Gelmini 6 licei Istituti tecnici suddivisi in 2 settori con 11 indirizzi Istituti professionali suddivisi in due settori e 6 indirizzi Gli insegnanti sono selezionati per materia e insegnano per 18 ore settimanali. La valutazione periodica e finale di ogni singolo alunno è stabilita anche a maggioranza dal Consiglio di classe su proposta del singolo docente ed è espressa in decimi. Anche il Comportamento dell’alunno è espresso in decimi. Ai fini della validità dell’anno scolastico è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale complessivo. In sede di scrutinio finale se l’alunno ha riportato insufficienze in una o più discipline il Consiglio di classe può sospendere il giudizio, organizzare corsi di recupero appositi e verificare ulteriormente la preparazione dell’alunno per poi giudicare definitivamente.

9 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Scuole secondarie di secondo grado L’esame di stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e formazione prevede tre prove scritte (italiano; una seconda prova, che può essere anche grafica o scrittografica, inerente l’indirizzo di studi; una terza prova pluridisciplinare che riassume le materie svolte nell’ultimo anno di studi) e un colloquio orale multidisciplinare con la commissione d’esame composta in maniera mista tra commissari interni ed esterni con presidente esterno. Il punteggio finale ( max. 100 e min. 60) è la somma dei punti acquisiti durante le prove più il credito scolastico. Le prove scritte possono dare un massimo di 15 punti ognuna e il colloquio orale 30 punti più 5 punti di bonus a chi ha ottenuto un credito scolastico di almeno 15 punti. Il credito scolastico è un punteggio che si acquisisce negli ultime tre anni di scuola in base alla media dei voti delle materie compreso il comportamento. La media dei voti, però, non dà automaticamente un punteggio ma una banda di oscillazione di punti il cui massimo o minimo è stabilito da altri fattori: l’assiduità alla frequenza scolastica, l’impegno e la partecipazione, i crediti formativi. A questi si è aggiunto il giudizio dell’IdR o materia alternativa.

10 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Scuole secondarie di secondo grado Media dei voti Credito scolastico – Punti III annoIV annoV anno M = 63-4 4-5 6 < M ≤ 74-5 5-6 7 < M ≤ 85-6 6-7 8 < M ≤ 96-7 7-8 9 < M ≤ 107-8 8-9 TABELLA CREDITI SCOLASTICI Banda di oscillazione: -Frequenza -Impegno e interesse -Credito formativo (attestazioni di attività extra-scolastiche valutate dai docenti) -Giudizio insegnante di religione o materia alternativa

11 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Licei D.P.R. 15-03-2010 n. 89 I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. I percorsi liceali hanno durata quinquennale. Si sviluppano in due periodi biennali e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. I percorsi realizzano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo. Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale, nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione.

12 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Licei Il secondo biennio è finalizzato all'approfondimento e allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità e alla maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale. Nel quinto anno si persegue la piena realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente, il completo raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e si consolida il percorso di orientamento agli studi successivi e all'inserimento nel mondo del lavoro. Liceo artistico Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l'acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell'ambito delle arti.

13 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Licei Il percorso del liceo artistico si articola, a partire dal secondo biennio, nei seguenti indirizzi: a.arti figurative b.architettura e ambiente c.design d.audiovisivo e multimediale e.grafica f.scenografia. Liceo classico: Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l'acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all'interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie.

14 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Licei Liceo linguistico Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l'italiano, e per comprendere criticamente l'identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse. Dal primo anno del secondo biennio è impartito l'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica, prevista nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l'insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica, compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning – Apprendimento integrato di contenuto e lingua)

15 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Licei Liceo musicale e coreutico Il percorso del liceo musicale e coreutico, articolato nelle rispettive sezioni, è indirizzato all'apprendimento tecnico-pratico della musica e della danza e allo studio del loro ruolo nella storia e nella cultura. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per acquisire, anche attraverso specifiche attività funzionali, la padronanza dei linguaggi musicali e coreutici sotto gli aspetti della composizione, interpretazione, esecuzione e rappresentazione, maturando la necessaria prospettiva culturale, storica, estetica, teorica e tecnica. Assicura altresì la continuità dei percorsi formativi per gli studenti provenienti dai corsi ad indirizzo musicale. L'iscrizione al percorso del liceo musicale e coreutico è subordinata al superamento di una prova preordinata alla verifica del possesso di specifiche competenze musicali o coreutiche.

16 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Licei Liceo scientifico Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l'acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale. Nel rispetto della programmazione regionale dell'offerta formativa, può essere attivata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, l'opzione scienze applicate che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, della terra, all'informatica e alle loro applicazioni.

17 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Licei Liceo delle scienze umane Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell'identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane. Nell'ambito della programmazione regionale dell'offerta formativa, può essere attivata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, l'opzione economico-sociale che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali.

18 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Istituti Tecnici DPR 15 marzo 2010 n. 88 L'identità degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico, costruita attraverso lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, con l'obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all'esercizio di professioni tecniche, saperi e competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l'accesso all'università e all'istruzione e formazione tecnica superiore. I percorsi degli istituti tecnici hanno durata quinquennale (due bienni più l’ultimo anno) e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione ai settori e agli indirizzi scelti. Il secondo biennio e nel quinto anno costituiscono articolazioni all’interno di un complessivo triennio sempre più professionalizzante.

19 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Istituti Tecnici Settori e indirizzi 1.Settore economico a)Amministrazione, finanza e marketing (articolazioni: Relazioni internazionali per il marketing; Sistemi informativi aziendali) b)Turismo 2. Settore tecnologico a)Meccanica, meccatronica ed energia (Meccanica e meccatronica; Energia) b)Trasporti e logistica (Costruzione del mezzo; Conduzione del mezzo; Logistica) c)Elettronica ed elettrotecnica (Elettronica; Elettrotecnica; Automazione) d)Informatica e telecomunicazioni (Informatica; Telecomunicazioni) e)Grafica e comunicazione f)Chimica, materiali e biotecnologie (Chimica e materiali; Biotecnologie ambientali; Biotecnologie sanitarie) g)Agraria, agroalimentare e agroindustria (Produzioni e trasformazioni; Gestione dell’ambiente e del territorio; Viticultura ed enologia) h)Costruzione, ambiente e territorio (Geotecnico)

20 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Istituti Professionali DPR 15 marzo 2010 n. 87 L'identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l'accesso all'università e all'istruzione e formazione tecnica superiore. I percorsi dell’istruzione professionale sono organizzati in modo da favorire raccordi in particolare con l’istruzione tecnica e con i percorsi regionali di istruzione e formazione professionali. In tal senso gli istituti professionali possono svolgere, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia, un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale. Possono, quindi, rilasciare qualifiche (terzo anno) e diplomi professionali (quarto anno) previo accordo tra Regione e MIUR.

21 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Istituti Professionali Settori e indirizzi 1.Settore dei servizi a)Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale b)Servizi socio-sanitari c)Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera d)Servizi commerciali 2. Settore industria e artigianato a)Produzioni artigianali e industriali b)Servizi per la manutenzione e l’assistenza tecnica

22 ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP) D. Lgs 226/2005 In alternativa al secondo ciclo di istruzione, le Regioni possono organizzare corsi di Istruzione e formazione professionale per il conseguimento di una qualifica triennale e di un diploma professionale quadriennale riconosciuti a livello nazionale. La frequenza a questi corsi assolve l’obbligo scolastico ma non danno l’opportunità di accedere all’università. È possibile, però, il rientro nel secondo ciclo di istruzione. Questi corsi sono un’opportunità per quei giovani interessati ad una formazione che privilegi l’apprendimento in contesti applicativi e metodologie che valorizzino il saper fare, ai fini di un rapido inserimento nel mondo del lavoro. La qualifica triennale forma degli “operatori” in vari settori e il diploma professionale quadriennale forma dei “tecnici” professionali.


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