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Convegno“ Le rinnovabili termiche: un’occasione di sviluppo per la Toscana” Ruolo del teleriscaldamento a biomassa Firenze 13 Gennaio 2012 Dr. Vanessa.

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1 Convegno“ Le rinnovabili termiche: un’occasione di sviluppo per la Toscana” Ruolo del teleriscaldamento a biomassa Firenze 13 Gennaio 2012 Dr. Vanessa Gallo- Segretario Generale Fiper

2 78 impianti di teleriscaldamento a biomassa 26 impianti a biogas agricolo e gassificazione 387 MW potenza termica 590 MW installati utenze finali 5 MW elettrici in co-generazione 21,766 MW elettrici dal biogas agricolo 867 Km. rete di trasmissione 82 Milioni di Euro fatturati 205.000 Tonnellate di CO2 risparmiata 450 Dipendenti aziende e indotto 15.700 Edifici allacciati Dati aggregati Fiper aggiornati al 31/12/2010

3 1-La biomassa è una fonte rinnovabile, ciò non ne giustifica il suo spreco o l’utilizzo non conforme 2-Per il raggiungimento dell’obiettivo del 17% di energia rinnovabile la produzione e l’utilizzo del calore sono destinati a fornire il contributo più rilevante 3-Realizzazione, in particolare nei territori montani, di centrali di teleriscaldamento e/o cogenerative a biomassa di potenza da 5/10 MW termici e 1/1,5 MW elettrici 4-Siamo contrari agli impianti di sola produzione elettrica con utilizzo di biomasse vergini CHIEDIAMO Normative e leggi certe e durature nel tempo Filosofia FIPER

4 © 2010 The Fiper management limited. All rights reserved Centrali termoelettriche Centrali teleriscaldamento [1] [1] Fonte: Dati Statistiche FIPER 2009 [2] [2] Fonte: Dati Terna 2009 riferiti all’impiego di biomassa solida per la produzione di energia elettrica 45 impianti per una potenza di 450 MWe 2 miliardi di kWh elettrici prodotti 5-6 milioni di Ton. di cippato impiegato Hanno diritto ai Certificati Verdi prezzo di rif. GSE 2010: 112, 82 Euro/MWh 78 impianti per una potenza di 387 MWt 861 milioni di kWh termici prodotti 375.000 Ton. di cippato impiegato Hanno diritto ai Titoli di efficienza Energetica: 90 Euro/Tep circa Consumo biocombustibili legnosi a fini energetici

5 Quale sviluppo per le FER termiche in Italia?

6 Il Consiglio europeo dell'8-9 marzo 2007, ha approvato all'unanimità il noto pacchetto «energia-ambiente 20-20-20» (20% di energia prodotta da fonti rinnovabili, 20% in meno di emissioni di CO2 e 20% di miglioramento dell’efficienza energetica) entro il 2020, proposto dalla Commissione europea Il 12 dicembre 2008 durante il vertice di Bruxelles i 27 paesi aderenti all’Unione Europea hanno raggiunto un accordo su clima ed energia. Per l’Italia gli obiettivi al 2020 sono: riduzione del 13% nelle emissioni di anidride carbonica, raggiungimento del 17% della produzione energetica da fonti rinnovabili (uno sforzo rilevante, se si pensa che per l'energia verde si parte dal 5,2% del 2005); mentre l’obiettivo rispetto all’efficienza energetica non è determinato. Il pacchetto EU “energia- ambiente 20-20-20”

7 : Trasporti= 47 Mtep (27 %) Energia elettrica= 62 Mtep (35 %) Energia termica= 66 Mtep (38 %) CONSUMI FINALI (2007): 175 Mtep Valore % Valore in Mtep Consumi finali di energia: ripartizione per impiego

8 Il settore delle biomasse legnose L’impiego delle biomasse legnose “pellet, cippato, legna da ardere” costituisce circa il 60% dell’obiettivo delle FER termiche

9 Occupazione in agricoltura per agro-energie (fonte Coldiretti): circa 50.000 addetti nel 2009, circa 130.000 addetti nel 2020 (quasi 100.000 addetti aggiuntivi) Occupazione industria del solare termico (fonte: Assolterm): circa 5000 addetti nel 2010 (2,5 Mil. mq di pannelli solari installati, 0,15 Mtep) circa 100.000 addetti nel 2020 nell ’ ipotesi di 40 milioni mq installati (2,4 Mtep) circa 385.000 addetti incluso l ’ indotto Occupazione industria pompe di calore (Fonte: ANIMA-CoAer): Le aziende operanti nel comparto sono oltre cinquanta, con una stima di 7250 addetti. Segmenti in cui l ’ industria italiana è forte: Stima di massima al 2020 (nell ’ ipotesi di 5 Mtep di energia rinnovabile): oltre 35.000 addetti + Occupazione delle seguenti industrie: impianti di combustione a biomasse (camini, stufe, caldaie) impianti di cogenerazione a biomasse reti di teleriscaldamento (circa 750 MW di potenza termica) geotermia usi diretti calore Fonte: Molocchi, resp. Studi - Amici della Terra Italia Onlus; Atti 2^ Conf. Nazionale Rinnovabili termiche Potenziale complessivo al 2020 300.000 addetti diretti- 600.000 incluso indotto Impatto occupazionale FER Termiche

10 Zona climatica E : gradi-giorno > 2100 e < 3000 © 2010 The Fiper management limited. All rights reserved Zona E N° comuni non metanizzati 314 Tot abitanti> 230.000 Potenza termica181 MW Potenza elettrica36 MW Comuni italiani non metanizzati zona E Studio FIPER giugno 2011 Occupazione attesa dalle FER termiche

11 Comuni italiani non metanizzati zona F Studio Fiper giugno 2011 © 2010 The Fiper management limited. All rights reserved Zona F N° comuni non metanizzati 487 Tot abitanti> 450.000 Potenza termica351 MW Potenza elettrica70 MW Zona climatica F: gradi-giorno > 3000 Occupazione attesa dalle FER termiche

12 Teleriscaldamento a biomassa: attività economica privata con interesse pubblico

13 Teleriscaldamento indica una situazione nella quale la fornitura del riscaldamento e/o dell'acqua sanitaria (energia termica) a più edifici (utenti) avviene a distanza attraverso delle tubazioni che trasportano il calore (acqua calda, acqua surriscaldata o vapore) generato in una o più centrali principali alimentate da fonti energetiche di vario tipo. Il calore prodotto viene trasportato attraverso le reti di teleriscaldamento, viene quindi ceduto agli utenti attraverso appositi scambiatori di calore di proprietà o della Ditta/Società Produttrice e Distributrice del calore o dell'utente stesso, contabilizzato con appositi strumenti di misura e quindi periodicamente fatturato all'utenza. Requisiti della rete La rete di distribuzione deve svilupparsi su terreni pubblici (strade) e/o su più terreni di privati e comunque di terzi (accessi all'edificio, sentieri, orti, giardini ecc). (Non si può considera rete se la stessa si sviluppa su un terreno di un solo proprietario) Deve collegare alla centrale almeno due utenti diversi e l'eventuale autoconsumo non può essere considerato come distribuito da una rete. (ad es. la distribuzione del calore all'interno di più padiglioni della stessa utenza non può essere considerata "rete"). Fornitore Il fornitore del calore deve essere soggetto diverso dall'utilizzatore dello stesso (anche e soprattutto per i benefici fiscali ove presenti - biomasse, geotermico) La dimensione della rete ed il numero degli utenti non è un fattore vincolante purchè gli utenti siano almeno due (intesi come edificio) diversi. L'allacciamento alla rete deve comunque essere offerta a tutti gli edifici raggiungibili dalla rete stessa (nei limiti di validità tecnico-economica dell'impianto e di un certo arco temporale). Definizione Fiper di teleriscaldamento a biomassa

14 Art. 8 punto f) Tassazione sulle emissioni di anidride carbonica e misure compensative a misure compensative di settore con incentivi per la riduzione delle nonché emissioni inquinanti, per l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili nonché per la per la gestione di reti di teleriscaldamento alimentato con biomassa quale fonte energetica nei comuni ricadenti nelle predette zone climatiche E ed F, con la concessione di un'agevolazione fiscale con credito d'imposta pari a lire 20 per ogni chilovattora (Kwh) di calore fornito, da traslare sul prezzo di cessione all'utente finale. Legge 23 Dicembre 1998, n.448

15 Filiera di approvvigionamento Analisi della domanda potenziale di calore Verifica presenza di vincoli Analisi piano tariffari Verifica Finanziabilità Fattibilità economica di un teleriscaldamento a biomassa

16 Assicurare, nel tempo, la sicurezza, la qualit à ed il costo delle biomasse per alimentare l'impianto è un obiettivo prioritario di ogni nuovo progetto. Una attenta valutazione del mercato, delle disponibilit à territoriali e dell'organizzazione della filiera di approvvigionamento è preliminare alla cantierabilit à del progetto stesso. La valutazione delle biomasse potenziali del territorio di riferimento dell'impianto, il modello organizzativo e logistico per la produzione e/o raccolta, trasporto, stoccaggio, lavorazione del biocombustibile, la contrattualistica delle forniture sono elementi “ cruciali ” per assicurare la sostenibilit à economica sociale ed ambientale, nel tempo, dell'iniziativa. Presupposti per il teleriscaldamento a biomassa

17 © 2010 The Fiper management limited. All rights reserved Presenza di un aggregato di case/attività che richiedono energia termica. Valutazione delle potenziali utenze da allacciare alla rete e relativa distanza dalla centrale di erogazione in funzione della capacità dell’impianto prevista. Da evitare 2 rischi: -Sottostima delle utenze: raggiunta una certa potenza allacciata, la stessa non potrà più essere accresciuta data la dimensione limitata delle caldaie acquisite e del dimensionamento ridotto dalla rete -Sovrastima delle utenze: aumento dei costi di allacciamento- gestione, necessità di diluire nel tempo il periodo di ammortamento dell’impianto. Gli impianti della Fiper partono da 0,15 MW sino a 20 MW! Analisi domanda potenziale

18 Accettabilità sociale per: -Posa della rete -Allacciamenti -Presenza centrale -Approvvigionamento biomassa Posizione ideale centrale di teleriscaldamento vicino alle arterie di trasporto e ad una distanza conveniente dall'abitato, dove poter costruire l'impianto ed i magazzini di stoccaggio, senza creare eccessivi disagi dovuti al traffico per l'approvvigionamento © 2010 The Fiper management limited. All rights reserved Sostenibilità sociale

19 © 2010 The Fiper management limited. All rights reserved Il costo della rete rappresenta un onere che assorbe dal 50% al 80% del costo dell’impianto. Si consiglia un intervento congiunto con le PA per ripartire i costi per altri servizi: acquedotti, fibre ottiche. Caratteristiche Rete Acciaio al carbonio Rivestimento esterno di poliuretano espanso e guaina in polietilene Sistema d’allarme due fili conduttori Giunzioni tramite saldatura e speciale muffolatura Temperatura acqua max 95 °C Temperatura ritorno min 60 °C Perdita di calore circa mezzo grado centigrado per ogni km di tubazione La rete: valore strategico

20 1. Competenze ed esperienza specifiche del settore 2. Referenze fornitori sistemi principali 3. Assunzione di responsabilità sui risultati ( emissioni, rendimenti…) 1. Fase di PROGETTAZIONE e COSTRUZIONE 2. Fase di GESTIONE 1. Competenze ed esperienza specifiche del settore 2. Gestione piano allacciamenti (volumetria, tipologia di utenza) 3. Gestione piano tariffario e approvvigionamenti Suggerimento Unico interlocutore responsabile del processo e dei risultati finali PROGETTAZIONE GESTIONE COSTRUZIONE © 2010 The Fiper management limited. All rights reserved Come: Definizione della centrale e della rete

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22 Teleriscaldamento a biomassa: Customer satisfaction

23 Scheda consumi personale Il cliente è consapevole in tempo reale di: -Consumi effettuati -Risparmio ottenuto - Effetti ambientali prodotti Obiettivo: Trasparenza Fidelizzazione

24 Scambiatore 200 kw Scambiatori di calore presso le utenze Ingombro minimo presso le utenze e funzionamento telemonitorato

25 +++++++++++ Telecontrollo e monitoraggio 24 ore/24

26 Comparazione prezzo kWh termico da gasolio- biomassa

27 Ambiente e emissioni

28 Monitoraggio 24 ore/24 dei fumi

29 Attualmente le CENERI sono considerate rifiuto Cod. CER 100103 - Denominazione: Ceneri leggere di torba e legno non trattato Produzione: circa 1% in peso della biomassa utilizzata (Tirano 250 Ton/anno – Sondalo 50 Ton/anno) Le ceneri sono avviate ad attività di recupero R3 presso impianti autorizzati COSTI :di conferimento€. 219 di trasporto €. 21 TOTALE€. 240Ton. Gestione ceneri di combustione

30 Approvvigionamento e gestione della biomassa: fattore strategico per il teleriscaldamento!

31 Bosco toscano 1.086.000 ettari (1990) 1.156.682 ettari (2006) Filiera di approvvigionamento forestale in Toscana 50% del territorio!

32 Gestione forestale Pulizia bosco da incendi, bostrico Scarti industria legno Potature vigneti e frutteti Fase di cippatura CIPPATO prodotto finale La filiera della biomassa forestale ed agricola locale

33 2000- 01 2001- 02 2002- 03 2003-042004-052005- 06 2006-072007-082008-092009-10 TOTALE ==401.9224.6416.1017.6823.9624.6485.6618.724 43.381 Recupero legname da manutenzioni boschive in Valtellina

34 1 Metro di filare di vigna = 1 kg di biomassa dalle potature Offerta potenziale potature vigneti del Chianti

35 Le biomasse per il riscaldamento sono esenti da accisa rispetto al gasolio che ha un’accisa con iva pari a ~500€/m³ e al metano che ha un’accisa con iva pari a ~200 – 240€/1000m³ Contributo per il calore da teleriscaldamento a biomasse in zone climatiche E ed F di 0,028€/kWh e 22€/kW come contributo per l’allaccio. Certificati bianchi Tipo III sul calore 90 – 120 €/Tep per 5 anni – 15 per co- generazione. Dal 1° novembre 2011 è riconosciuto alle centrali di teleriscaldamento a biomassa un coefficiente moltiplicativo di 3,36 sul TEE maturato © 2010 The Fiper management limited. All rights reserved Incentivi e detrazioni fiscali per il riscaldamento civile

36 Il Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n° 28 ha finalmente riconosciuto l’importante ruolo del CALORE al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dal P.A.N. Si propone che i meccanismi di incentivazione abbiano a: - privilegiare la cogenerazione, remunerando sia la parte elettrica che quella termica, ciascuna sulla base dei relativi incentivi, in maniera paritetica e coerente ai rispettivi costi-benefici; -garantire un’adeguata remunerazione alla sola generazione di calore -disincentivare forme di produzione di energia al di sotto del 55% di efficienza, quale ad esempio il solo assetto elettrico Promozione dell’energia da FER

37 Teleriscaldamento a biomassa e cogenerazione Binomio vincente!

38 38  Efficienza elettrica lorda: circa 20%  Efficienza energetica totale: 98%  2,5 Kilogrammi di legna (biomassa) = 4 kWh Termici + 1 kWh elettrico  Efficienza elettrica lorda: circa 20%  Efficienza energetica totale: 98%  2,5 Kilogrammi di legna (biomassa) = 4 kWh Termici + 1 kWh elettrico Impianto ORC- Prestazioni

39 39 Impianto ORC in un processo di cogenerazione a biomassa

40 Vantaggi tecnici  Alta efficienza del ciclo termodinamico  Elevata efficienza della turbina (fino 90 %)  Bassa sollecitazione meccanica della turbina, dovuta alla bassa velocità periferica  Basso numero di giri della turbina, tale da consentire il collegamento diretto al generatore elettrico senza interposizione di riduttore di giri  Mancanza di erosione delle palette della turbina, dovuta all’assenza di umidità negli ugelli Vantaggi operativi / risultati  Semplicità nelle procedure di avviamento  Funzionamento automatico e continuo  Minima richiesta di manutenzione  Funzionamento silenzioso  Elevata affidabilità (Admont – più di 55,000 ore di funzionamento, affidabilità > 98%)  Funzionamento a carico parziale fino al 10% della potenza nominale  Alta efficienza anche a carico parziale  Richiesta di personale: circa 3-5 ore / settimana  Lunga vita della macchina 40 Turbogeneratore ORC- vantaggi

41 41 T.C.V.V.V. - Il precursore Azienda: T.C.V.V.V. Spa Applicazione: teleriscaldamento Luogo: Tirano (SO) Italy Modello ORC: T1100 CHP Avviamento: Giugno 2003 Potenza elettrica: 1,1 MW Potenza termica: 4,8 MW Temperatura acqua: 60°- 80°C Tipo biomassa: cippato  13.000 t/anno di CO 2 risparmiata  valorizzazione risorse locali e fonti rinnovabili  partenariato diffuso, oltre 230 soci www.tcvvv.it T.C.V.V.V. - Il precursore Azienda: T.C.V.V.V. Spa Applicazione: teleriscaldamento Luogo: Tirano (SO) Italy Modello ORC: T1100 CHP Avviamento: Giugno 2003 Potenza elettrica: 1,1 MW Potenza termica: 4,8 MW Temperatura acqua: 60°- 80°C Tipo biomassa: cippato  13.000 t/anno di CO 2 risparmiata  valorizzazione risorse locali e fonti rinnovabili  partenariato diffuso, oltre 230 soci www.tcvvv.it Case history 1° impianto cogenerazione a biomassa

42 GRAZIE PER L ’ ATTENZIONE! www-fiper.it


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