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Il coraggio della ragione L’Illuminismo L’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole. Minorità è l’incapacità.

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Presentazione sul tema: "Il coraggio della ragione L’Illuminismo L’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole. Minorità è l’incapacità."— Transcript della presentazione:

1 Il coraggio della ragione L’Illuminismo L’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole. Minorità è l’incapacità di servirsi della propria intelligenza senza la guida di un altro. Colpevole è questa minorità, se la sua causa non dipende da un difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi di essa senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! Questo dunque è il motto dell’Illuminismo (I. Kant, Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo) 1680170017201740176017801800 Illuminismo 1688 Rivoluzione inglese 1789 Rivoluzione francese

2 L’Illuminismo A questo rischiaramento […] non occorre altro che la libertà; e precisamente la più inoffensiva di tutte le libertà, quella cioè di fare pubblico uso della propria ragione in tutti i campi. Ma sento gridare da ogni lato: non ragionate! L’ufficiale dice: non ragionate, fate esercitazioni militari! L’intendente di finanza: non ragionate, pagate! L’ecclesiastico: non ragionate, credete! (Un unico signore al mondo dice: ragionate quanto volete e su tutto ciò che volete, ma obbedite!) Qui c’è restrizione alla libertà dappertutto. (I. Kant, Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo?)

3 L’Illuminismo A questo rischiaramento […] non occorre altro che la libertà; e precisamente la più inoffensiva di tutte le libertà, quella cioè di fare pubblico uso della propria ragione in tutti i campi. Ma sento gridare da ogni lato: non ragionate! L’ufficiale dice: non ragionate, fate esercitazioni militari! L’intendente di finanza: non ragionate, pagate! L’ecclesiastico: non ragionate, credete! (Un unico signore al mondo dice: ragionate quanto volete e su tutto ciò che volete, ma obbedite!) Qui c’è restrizione alla libertà dappertutto. (I. Kant, Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo?) Non a caso l’Illuminismo è figlio di due rivoluzioni 30 gennaio 1649 Carlo I d’Inghilterra viene giustiziato come traditore del popolo Desidererei conoscere da quale autorità sono convocato in questo luogo Carlo I Stuart Il popolo inglese! Per tre volte la corte invitò il re a discolparsi, per tre volte egli disconobbe l’autorità dei giudici

4 L’Illuminismo Esecuzione capitale di Carlo I a Whitehall (Londra)

5 L’Illuminismo 1660 Sul trono inglese viene insediato Carlo II Stuart, ma non si tratta di una piena restaurazione, perché il sovrano non ha più il potere assoluto 1688 La Gloriosa rivoluzione si conclude senza spargimento di sangue: Giacomo II viene spodestato e so- stituito con Guglielmo III d’Orange Con la Dichiarazione dei diritti (Bill of rights) l’Inghilterra diventa una monarchia costituzionale

6 L’Illuminismo 1660 Sul trono inglese viene insediato Carlo II Stuart, ma non si tratta di una piena restaurazione, perché il sovrano non ha più il potere assoluto 1688 La Gloriosa rivoluzione si conclude senza spargimento di sangue: Giacomo II viene spodestato e so- stituito con Guglielmo III d’Orange Con la Dichiarazione dei diritti (Bill of rights) l’Inghilterra diventa una monarchia costituzionale Intanto in Europa… 1689-1725 Regno di Pietro I il Grande 1740-86 Regno di Federico il Grande di Prussia 1740-80 Reggenza di Maria Teresa d’Austria 1765-90 Leopoldo II d’Asburgo- Lorena è granduca di Toscana 1689-1702 Guglielmo III d’Orange Epoca dei sovrani “illuminati” 1762-1796 Regno di Caterina la Grande

7 L’Illuminismo L’età dei lumi… e delle guerre 1700-21 Guerra nordica tra Svezia e Russia: la Russia diviene le maggiore potenza baltica 1701-14 Guerra di successione spagnola, in cui sono implicate tutte le potenze europee Con il Trattato di Utrecht, i possedimenti spagnoli in Italia passano all’Austria; i Savoia ottengono la Sicilia; la Gran Bretagna diventa “arbitra dell’Europa” 1733-38 Guerra di successione polacca 1740-48 Guerra di successione austriaca: espansione della Prussia 1756-63 Guerra dei sette anni 1768-74 Guerra russo-turca: decadenza dell’Impero ottomano 1776 Dichiarazione d’indipendenza dei 13 Stati Uniti 1787 Viene promulgata la Costituzione degli Stati Uniti d’America 1789 Scoppia la Rivoluzione francese

8 L’Illuminismo L’età delle riforme Il Settecento L’Ottocento Con la concentrazione del potere nelle mani del sovrano assoluto, si vie- ne a formare un apparato intermedio tra il re e i sudditi: la burocrazia È dato nuovo impulso al riformismo giurisdizionale, soprattutto verso la laicizzazione dello Stato, scalzando i gesuiti dalla formazione dei giovani In Inghilterra si pongono le premesse per la Ri- voluzione industriale La Guerra dei sette anni dà nuovo impulso all’e- spansionismo coloniale I sovrani illuminati danno il via a un piano di riforme a 360 gradi: nell’agricoltura, nel fisco, nella giustizia (Pietro Leopoldo in To- scana abolisce la pena di morte) Gli intellettuali, come mai pri- ma d’ora, sono chiamati a prendere parte a questo pro- cesso di ammodernamento

9 L’Illuminismo Le parole d’ordine dell’Illuminismo Opinione pubblica Durante il XVIII secolo nascono e si affermano alcuni concetti completamente nuovi e rivoluzionari Si afferma l’idea che la sovranità non discende da Dio, ma dal popolo. Di conseguenza chi gover- na è sottoposto al giudizio e alla volontà popolare, che si esprimono mediante l’opinione pubblica 1762 J.-J. Rousseau, Contratto sociale 1751-72 Diderot e D’Alambert pubblicano l’Encyclopédie

10 L’Illuminismo Le parole d’ordine dell’Illuminismo Opinione pubblica Libertà Durante il XVIII secolo nascono e si affermano alcuni concetti completamente nuovi e rivoluzionari Si afferma l’idea che la sovranità non discende da Dio, ma dal popolo. Di conseguenza chi gover- na è sottoposto al giudizio e alla volontà popolare, che si esprimono mediante l’opinione pubblica Per gli illuministi la libertà è un diritto assoluto e inaliena- bile, che deve garantire ogni azione, pensiero, discorso, inclinazione umana nei limiti del rispetto degli altri. L’uomo è nato libero, ma ovunque è in catene. (J.-J. Rousseau, Contratto sociale) 1751-72 Diderot e D’Alambert pubblicano l’Encyclopédie

11 L’Illuminismo Le parole d’ordine dell’Illuminismo Laicità Opinione pubblica Libertà Durante il XVIII secolo nascono e si affermano alcuni concetti completamente nuovi e rivoluzionari Si afferma l’idea che la sovranità non discende da Dio, ma dal popolo. Di conseguenza chi gover- na è sottoposto al giudizio e alla volontà popolare, che si esprimono mediante l’opinione pubblica Per gli illuministi la libertà è un diritto assoluto e inaliena- bile, che deve garantire ogni azione, pensiero, discorso, inclinazione umana nei limiti del rispetto degli altri. La libertà non è più solo un diritto attivo (la libertà di fare), ma anche passivo (la libertà di essere). Fondamentale è dunque la libertà di autodeterminarsi, anche attraverso la fede. La laicità afferma l’indipendenza di Stato e Chiesa Laico: dal greco laïkós, “del popolo, secolare”. Inizialmente si contrappone a «chierico»; poi, nel nuovo significato di “indipendente dall’autorità religiosa”, si contrappone a «confessionale» 1751-72 Diderot e D’Alambert pubblicano l’Encyclopédie

12 L’Illuminismo Le parole d’ordine dell’Illuminismo Laicità Opinione pubblica Uguaglianza Libertà Durante il XVIII secolo nascono e si affermano alcuni concetti completamente nuovi e rivoluzionari Si afferma l’idea che la sovranità non discende da Dio, ma dal popolo. Di conseguenza chi gover- na è sottoposto al giudizio e alla volontà popolare, che si esprimono mediante l’opinione pubblica Per gli illuministi la libertà è un diritto assoluto e inaliena- bile, che deve garantire ogni azione, pensiero, discorso, inclinazione umana nei limiti del rispetto degli altri. La libertà non è più solo un diritto attivo (la libertà di fare), ma anche passivo (la libertà di essere). Fondamentale è dunque la libertà di autodeterminarsi, anche attraverso la fede. La laicità afferma l’indipendenza di Stato e Chiesa Non può esserci libertà senza uguaglianza. Per quanto con molte riserve, si afferma un concetto fondamentale, almeno in linea teorica: l’equanimità della legge 1751-72 Diderot e D’Alambert pubblicano l’Encyclopédie

13 L’Illuminismo Le parole d’ordine dell’Illuminismo Laicità Opinione pubblica Uguaglianza Libertà Durante il XVIII secolo nascono e si affermano alcuni concetti completamente nuovi e rivoluzionari Cosmopolitismo Enciclopedismo Si afferma l’idea che la sovranità non discende da Dio, ma dal popolo. Di conseguenza chi gover- na è sottoposto al giudizio e alla volontà popolare, che si esprimono mediante l’opinione pubblica Per gli illuministi la libertà è un diritto assoluto e inaliena- bile, che deve garantire ogni azione, pensiero, discorso, inclinazione umana nei limiti del rispetto degli altri. La libertà non è più solo un diritto attivo (la libertà di fare), ma anche passivo (la libertà di essere). Fondamentale è dunque la libertà di autodeterminarsi, anche attraverso la fede. La laicità afferma l’indipendenza di Stato e Chiesa Non può esserci libertà senza uguaglianza. Per quanto con molte riserve, si afferma un concetto fondamentale, almeno in linea teorica: l’equanimità della legge L’uguaglianza degli uomini supera i confini nazionali e dà origine a un sentimento di fratellanza universale. Il cosmopolitismo è anche l’interesse per tutto ciò che è “altro” Una forma di cosmopolitismo culturale è l’enciclopedi- smo, che afferma il concetto di interdisciplinarità 1751-72 Diderot e D’Alambert pubblicano l’Encyclopédie

14 L’Illuminismo L’Illuminismo nasce… … dall’empirismo inglese, cresce tra i philosophes francesi e matura in Germania John Locke (1632-1704) David Hume (1711-76) George Berkeley (1685-1735) Gli empiristi inglesi, proseguendo il discorso impostato da Cartesio, spostano la riflessione filosofica dal piano delle speculazioni astratte a quello delle riflessioni basate sui sensi, le uniche ad avere – a loro avviso – un fondamento indiscutibile, se non di verità, almeno di realtà

15 L’Illuminismo L’Illuminismo nasce… … dall’empirismo inglese, cresce tra i philosophes francesi e matura in Germania John Locke (1632-1704) David Hume (1711-76) George Berkeley (1685-1735) Montesquieu (1689-1755) Jean-Jacques Rousseau (1712-78) Voltaire (1694-1778) Denis Diderot (1713-1784) I philosophes traducono le nuove acquisizioni teoriche sul piano pratico, occupan- dosi in particolare del si- stema politico e dei metodi conoscitivi, in cui introdu- cono il concetto di enciclo- pedismo

16 L’Illuminismo L’Illuminismo nasce… … dall’empirismo inglese, cresce tra i philosophes francesi e matura in Germania Immanuel Kant (1724-1804) Gotthold Ephraim Lessing (1729-1781) Johann Gottfried Herder (1744-1803) Gli illuministi tedeschi portano a pieno compimento le riflessioni dei philosophes e degli enciclopedisti, anticipando in larga parte la sensibilità e la filosofia romantiche

17 L’Illuminismo Le premesse letterarie in Italia 1690 A Roma viene fondata l’Accademia dell’Arcadia, come reazione di rifiuto al gusto barocco Ogni membro prende il nome di un pastore arcadico e il presidente è nominato “custode”; l’insegna è la siringa di Pan e il luogo di riunione è il “Bosco Parrasio”. Cristina di Svezia ne diventa la “basilissa” e le sedi nate fuori Roma sono dette “colonie” Al di là dell’aspetto ludico, L’Arcadia fu la prima acca- demia a carattere naziona- le e determinò il gusto let- terario per mezzo secolo 1711 Dai contrasti fra Gravina e Crescimbeni deriva uno scisma: la nascita di una seconda Arcadia Sostenitore di un rigoroso classicismo, basato su una poetica mitico- didascalica Fautore di un più generi- co legame con la tradi- zione petrarchistica basa- to sulla “leggiadria” Vince la linea di Crescimbeni. Escono 13 tomi delle Rime degli arcadi (1716-80) Un autentico impulso riformatore viene dato da Pietro Metastasio (1698-1782) Si apre la stagione del classicismo Linguaggio semplice Musicalità, facilità ritmica Rifiuto dei virtuosismi Temi mitico-storici

18 L’Illuminismo Il Settecento italiano 1724 Metastasio mette in scena il dramma Didone abbandonata, che gli dà im- mediata ed enorme popolarità Gradualmente, senza strappi rispetto alla tradizione, dà il via a una riforma del melodramma Restituisce dignità al testo poetico, divenuto strumentale Pur assimilando le inverosimiglianze (agnizioni, artifici, colpi di scena) del teatro barocco, conferisce loro un’apparente naturalezza, basata sulla sincerità affettiva Pietro Metastasio Reimposta il rapporto tra parola e musica, ricorrendo a uno stile melodico, limpido, esente da roboanti artifici

19 L’Illuminismo Il Settecento italiano 1764 Cesare Beccaria (1738-894) pubblica Dei delitti e delle pene, in cui – con ragiona- mento serrato – propugna l’abolizione della pena di morte e della tortura È un collaboratore assiduo del giornale «Il Caffè», diretto dai fratelli Verri Cos’è questo Caffè? È un foglio di stampa che si pubblicherà ogni dieci giorni. Cosa conterrà questo foglio di stampa? Cose varie, cose disparatissime, cose inedite, cose fatte da diversi autori, cose tutte dirette alla pubblica utilità. Va bene: ma con quale stile saranno eglino scritti questi fogli? Con ogni stile, che non annoi. E sin a quando fate voi conto di continuare quest’opera? Insin a tanto che avranno spaccio. Se il pubblico si determina a leggerli, noi continueremo per un anno, e per più ancora, e in fine d’ogni anno dei trentasei fogli se ne farà un tomo di mole discreta: se poi il pubblico non li legge, la nostra fatica sarebbe inutile, perciò ci fermeremo anche al quarto, anche al terzo foglio di stampa. Qual fine vi ha fatto nascere un tal progetto? Il fine d’una aggradevole occupazione per noi, il fine di far quel bene, che possiamo alla nostra patria, il fine di spargere delle utili cognizioni fra i nostri cittadini, divertendoli, come già altrove fecero e Steele, e Swift, e Addison, e Pope, ed altri. Ma perché chiamate questi fogli il Caffè? Ve lo dirò; ma andiamo a capo. (Introduzione al n. 1 del «Caffè») Cesare Beccaria

20 L’Illuminismo Il Settecento italiano Se Metastasio riforma il melodramma, è Carlo Goldoni (1707-93) a riformare il teatro comico in prosa Si afferma nel teatro drammatico il criterio del realismo Il drammaturgo riafferma il suo ruolo chiave e viene pro- gressivamente ridotto lo spazio all’improvvisazione Il linguaggio, ormai lontano dalla retorica barocca, si libera anche dei formalismi classicistici, imboccando la via della colloquialità medio-colta Le maschere diventano personaggi; la comicità nasce dal quotidiano Carlo Goldoni

21 L’Illuminismo Il Settecento italiano Vittorio Alfieri 1775 Vittorio Alfieri (1749-1803), dopo una vita inquieta e vacua, dà alle scene la sua prima tragedia, Cleopatra, il cui successo lo spinge verso il teatro Diventerà un modello drammaturgico per quasi un secolo, avviando una personale riforma del teatro tragico Riduzione del numero dei personaggi a quelli essenziali per lo svolgimento dell’azione Adozione dell’endecasillabo sciolto per conferire nobiltà al discorso, ma con un ritmo franto a imitare il dialogo in prosa Scelta di temi storico-mitologici classici, reinventati intorno a un nucleo tragico formulare: lo scontro tiranno-antitiranno


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