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Le funzioni dell’organo di revisione:vigilanza e controllo contabile la Revisione negli enti locali.

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Presentazione sul tema: "Le funzioni dell’organo di revisione:vigilanza e controllo contabile la Revisione negli enti locali."— Transcript della presentazione:

1 Le funzioni dell’organo di revisione:vigilanza e controllo contabile la Revisione negli enti locali

2 LE FUNZIONI DELL ’ ORGANO DI REVISIONE collaborazione con l’organo consiliare secondo le disposizioni dello statuto e del regolamento di contabilità pareri sulla proposta di bilancio di previsione e documenti allegati pareri sulle variazioni di bilancio vigilanza sulla regolarità contabile,finanziaria ed economica della gestione relazione sulla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto e sullo schema di rendiconto referto all’organo consiliare su gravi irregolarità di gestione verifiche di cassa

3 La vigilanza contabile, finanziaria ed economica Il ciclo delle entrate e il ciclo delle spese procedure per l’acquisizione delle entrate e per il sostenimento delle spese andamenti della gestione finanziaria di competenza e relativi equilibri andamenti della gestione finanziaria di cassa e di tesoreria e relativi equilibri variazioni al bilancio di previsione gestione dei residui attività contrattuale adempimenti fiscali

4 La vigilanza contabile, finanziaria ed economica Per capire il concetto: quali sono gli scopi?

5 Ciclo finanziario delle Entrate ACCERTAMENTO RISCOSSIONE VERSAMENTO

6 Ciclo finanziario delle Spese IMPEGNO ORDINAZIONE LIQUIDAZIONE PAGAMENTO

7 Il controllo contabile concomitante Processi di acquisizione delle entrate Attività contrattuale Processi di effettuazione delle spese Amministrazione dei beni Completezza della documentazione Adempimenti fiscali Tenuta della contabilità

8 Il controllo contabile concomitante definizione controllo di legalità sostanziale”, non prettamente formale ed esteso all’osservanza delle norme tecniche di “corretta amministrazione”.

9 Il controllo contabile concomitante complesso di attività revisionali piuttosto articolato !! che richiede l’utilizzo di tecniche consolidate di revisione

10 Il controllo contabile concomitante Le 4 fasi di approccio 2. Analisi documentale 1. Verifiche dirette degli elementi reali 3. Analisi dei sistemi di controllo interno 4. Analisi comparative e di coerenza

11 Il controllo contabile concomitante 1. Verifiche dirette o substantive tests corretta valutazione, competenza di periodo esistenza, completezza, titolo di proprietà costanza di applicazione dei principi contabili

12 Il controllo contabile concomitante substantive tests: modalità conferma diretta da parte di terzi la constatazione personale del revisore conferma mediante riscontri differiti

13 Il controllo contabile concomitante 2. Analisi documentale Scritture contabili Documenti elementari

14 Il controllo contabile concomitante 3. Analisi dei sistemi di controllo interno procedure Sistema contabile utilizzato Persone

15 Il controllo contabile concomitante 3. Analisi dei sistemi di controllo interno valutare a monte l’insieme delle direttive, delle procedure e delle tecniche adottate dall’azienda allo scopo di garantire la conformità delle attività degli organi individuali e collegiali alle finalità aziendali, della salvaguardia del patrimonio aziendale, dell’accuratezza dei dati contabili”.

16 Il controllo contabile concomitante 3. Analisi dei sistemi di controllo interno Un sistema poco affidabile aumenta le dosi revisionali cioè il grado di impegno e la profondità dell’audit L’audit, in concreto, dipende dal giudizio del revisore!

17 Il controllo contabile concomitante 4. analisi comparative e di coerenza (analytical review) comparazioni spazio-temporali di grandezze finanziarie ed economiche Per dare attendibilità alle previsioni di bilancio.

18 Il controllo contabile concomitante Ricordiamo le fasi dell’entrata accertamento riscossione versamento

19 Il controllo contabile concomitante Il controllo delle entrate tributarie Categoria 1. Imposte imposta municipale (I.M.U.); imposta comunale sulla pubblicità; compartecipazione IVA; addizionale IRPEF; Imposta di soggiorno; Altre imposte

20 Il controllo contabile concomitante Il controllo delle entrate tributarie Imposte: modalità di accertamento diverse fra loro l’IMU si accerta sulla base delle somme autoliquidate l’imposta sulla pubblicità si accerta mediante i ruoli La compartecipazione Iva si accerta mediante comunicazione da parte del Ministero dell’economia e delle finanze.

21 Il controllo contabile concomitante Il controllo delle entrate tributarie Categoria 2. Tasse Tassa raccolta rifiuti solidi urbani; Tassa occupazione spazi ed aree pubbliche; Addizionale erariale sulla tassa smaltimento rifiuti

22 Il controllo contabile concomitante Il controllo delle entrate tributarie Categoria 3. tributi speciali ed entrate tributarie proprie Diritti pubbliche affissioni; Fondo sperimentale di riequilibrio; Altri tributi speciali.

23 Il controllo delle entrate tributarie Tecniche di revisione servizio tributi a) analisi della struttura del servizio: adeguatezza della struttura dell’ufficio preposto; competenza, formazione e aggiornamento del personale addetto; grado di informatizzazione della struttura.

24 Il controllo delle entrate tributarie Tecniche di revisione servizio tributi b) analisi delle modalità di espletamento del servizio: parziale o totale esternalizzazione del servizio di accertamento e riscossione.

25 Il controllo delle entrate tributarie Tecniche di revisione servizio tributi c) controlli di compliance conformità fra le entrate previste e la normativa vigente; adozione del regolamento attuativo approvato dal Consiglio comunale ( art.42 lettera f TUEL); esistenza delle delibere di giunta su aliquote e tariffe; esistenza della proposta di delibera per l’IMU.

26 Il controllo delle entrate tributarie Tecniche di revisione servizio tributi d) controlli sostanziali corretta indicazione delle entrate secondo i criteri del principio contabile n.2 e dall’art. 179 del TUEL ( fase di accertamento); verifica delle ragioni del mantenimento dei residui ( fase di riaccertamento); regolarità e tempestività nella riscossione ( fase di riscossione); regolarità formale e sostanziale delle procedure operative e di recupero dell’evasione sulla base delle previsioni ( fase delle procedure e del recupero dell’evasione); coerente applicazione degli istituti atti a ridurre il contenzioso, efficacia delle procedure giurisdizionali, controllo rischio di prescrizione ( fase del contenzioso)..

27 Il controllo delle entrate da trasferimenti Tipologie trasferimenti correnti attivi Titolo II categoria 1. contributi e trasferimenti dello Stato categoria 2. contributi e trasferimenti della Regione categoria 3. contributi dalla Regione per funzioni delegate categoria 4. contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali categoria 5. contributi e trasferimenti da altri enti del settore pubblico.

28 Il controllo delle entrate da trasferimenti Tipologie trasferimenti c/capitale attivi Titolo IV categoria 1. alienazione di beni patrimoniali categoria 2. trasferimenti di capitale dallo Stato categoria 3. trasferimenti di capitale dalla regione categoria 4. trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico categoria 5. trasferimenti di capitale da altri soggetti categoria 6. riscossione di crediti.

29 Il controllo delle entrate da trasferimenti Tecniche di revisione trasferimenti attivi Controlli di compliance categoria 1: la coincidenza delle somme iscritte a bilancio con il “piano delle alienazioni” da presentare al Consiglio per l’approvazione; categoria 2: la simmetria fra somme iscritte a titolo di trasferimenti dallo Stato con le comunicazioni del ministero da desumere nel sito del ministero stesso

30 Il controllo delle entrate da trasferimenti Tecniche di revisione trasferimenti attivi Controlli di compliance categorie 3 e 4: la presenza di lettere ufficiali di concessione dei contributi categoria 5: l’esistenza del corretto rapporto ( di legge) che deve sussistere fra proventi per concessioni edilizie attribuiti alla parte corrente con quelli attribuiti alla parte investimenti

31 Il controllo delle entrate da trasferimenti Tecniche di revisione trasferimenti attivi Controlli sostanziali “ proventi concessioni edilizie” reale corrispondenza fra le somme preventivate e lo stato di attuazione del piano regolatore comunale;

32 Il controllo delle entrate da trasferimenti Tecniche di revisione trasferimenti attivi Controlli di analisi comparativa studio dei valori assunti da queste entrate nel tempo al fine di trarne giudizi di attendibilità.

33 Il controllo delle entrate extratributarie Tipologie entrate extratributarie Titolo III categoria 1. proventi dei servizi pubblici; categoria 2. proventi dei beni dell’ente; categoria 3. interessi su anticipazioni e crediti; categoria 4. utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di società; categoria 5. proventi diversi

34 Il controllo delle entrate extratributarie Tecniche di revisione entrate extratributarie La categoria 1 contiene le seguenti voci meritevoli di analisi: sanzioni violazione codice della strada; proventi per l’uso dei parcheggi pubblici; rette asili; proventi mense scolastiche; proventi case di riposo.

35 Il controllo delle entrate extratributarie Tecniche di revisione sanzioni codice della strada conformità con le deliberazioni assunte controlli sostanziali sui rapporti fra entità delle entrate previste e politiche attuate analisi comparativa (analytical review)

36 Il controllo delle entrate extratributarie Tecniche di revisione proventi parcheggi contratto di concessione nei suoi aspetti giuridici ( controlli di conformità) rispetto del contratto stesso da parte dell’ente gestore ( controlli sostanziali) dinamica delle entrate nel tempo ( controlli comparativi)

37 Il controllo delle entrate da indebitamento Tipologie entrate da indebitamento anticipazioni di cassa; finanziamenti a breve termine; mutui e prestiti; prestiti obbligazionari.

38 Il controllo delle entrate da indebitamento Tecniche di revisione anticipazioni di cassa contratto di tesoreria ( controllo di conformità); rispetto dei termini di legge ( controllo di conformità) controllo delle esigenze temporanee ( controllo sostanziale sulla liquidità); verifica dell’annualità ( il prestito deve essere restituito entro fine esercizio).

39 Il controllo delle entrate da indebitamento Tecniche di revisione mutui la conformità fra somme a contratto e entrata a bilancio; gli utilizzi dell’entrata ricordando che si tratta di somme a destinazione vincolata e che per espresso divieto costituzionale non possono finanziare spese correnti; la coerenza con il piano triennale delle opere approvato dalla Giunta e dal Consiglio; il rispetto dei limiti di legge

40 Il controllo delle entrate da servizi conto terzi Tipologie entrate da servizi c/terzi ritenute previdenziali e assistenziali al personale ritenute erariali; deposti cauzionali; rimborso spese per servizi per conto terzi; rimborso anticipazioni di fondo per il servizio economato; depositi per spese contrattuali.

41 Il controllo delle entrate da servizi conto terzi Tecniche di revisione entrate da servizi c/terzi corretto versamento nei termini delle ritenute; gestione delle anticipazioni di cassa all’economato.

42 Il controllo contabile della spesa LE AZIONI GENERALI DI CONTROLLO DELLA SPESA Controlli di correttezza degli atti di impegno controlli di conformità fra impegno e mandato di pagamento controlli tesi a rilevare impegni non previsti a bilancio controlli sulla corretta classificazione della spesa nel bilancio controlli sulla corretta applicazione degli obblighi fiscali

43 Il controllo contabile della spesa Le norme del decreto 95/2012 “ spending review” Dal 2013 la spesa per manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture non deve superare il 50% della spesa sostenuta 2011 Dal 2013 la spesa per buoni taxi non può superare il 50% della spesa sostenuta nel 2011 Anche per i dirigenti il buono pasto è pari a 7 euro Le ferie vanno fatte È vietato attribuire incarichi a dipendenti in pensione che abbiano svolto nell’ultimo anno funzioni simili a quelle che con l’incarico si vorrebbero perpetrare

44 Il controllo contabile della spesa Tipologia di spesa  spesa corrente al titolo I  spesa per investimenti ( o anche in conto capitale) al titolo II  la spesa per rimborso prestiti al titolo III  la spesa per servizi per conto terzi al titolo IV

45 Il controllo contabile della spesa Tecniche di revisione della spesa corrente verifiche di conformità leggi, contratti e disposizioni settoriali. Si pensi al contratto collettivo per il personale, alle norme sulla contrattazione decentrata sempre per il personale

46 Il controllo contabile della spesa Tecniche di revisione della spesa corrente Verifiche sostanziali atte a scoprire debolezze o carente di sistema su tutto il processo di spesa dall’impegno al pagamento con l’utilizzo della tecnica del campionamento.

47 Il controllo contabile della spesa Tecniche di revisione della spesa corrente verifiche comparative tendenti all’analisi del trend di spesa.

48 Il controllo contabile della spesa Tipologie di spesa corrente intervento 1. personale; intervento 2. acquisto di beni di consumo e materia prime; intervento 3. prestazioni di servizi; intervento 4. utilizzo beni di terzi; intervento 5. trasferimenti; intervento 6. interessi passivi e oneri finanziari diversi; intervento 7. imposte e tasse; intervento 8. oneri straordinari della gestione corrente; intervento 9. ammortamenti di esercizio; intervento 10. fondo svalutazione crediti; intervento 11. fondo di riserva.

49 Il controllo contabile della spesa spesa del personale art. 19 comma 8, legge 28/12/2001 n. 448 Verifica che i documenti di programmazione del fabbisogno di personale (piante organiche) siano improntati al rispetto del principio di riduzione della spesa

50 Il controllo contabile della spesa spesa del personale interventi revisionali invasivi sulle politiche del personale (dirigenziale e non) e ciò in particolare sugli atti di programmazione quale è il “Piano triennale del fabbisogno di personale”

51 Il controllo contabile della spesa spesa del personale: le due attestazioni sulla politica del personale: rispetto del principio di riduzione della spesa sulla contrattazione decentrata: compatibilità con i vincoli di bilancio.

52 Il controllo contabile della spesa Tecniche di revisione: contrattazione decentrata conformità (compliance) dei costi da contabilizzare con il contratto decentato; corretta indicazione in bilancio dei maggiori costi ( intervento 1) e degli oneri riflessi (IRAP); rispetto dell’obbligo di pubblicazione

53 Il controllo contabile della spesa Tecniche di revisione spese per collaborazioni esterne oggetto della prestazione obiettivi e progetti specifici determinati e coerenti assenza di professionalità interne l’esigenza deve essere di natura temporanea il soggetto cui affidare l’incarico deve essere laureato occorre preliminarmente determinare durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione.

54 Il controllo contabile della spesa Tecniche di revisione spese per collaborazioni esterne finanziaria 2008: il consiglio comunale deve approvare un programma annuale e pluriennale in cui siano indicati i settori, le aree e le attività ove si prevede di ricorrere a professionalità esterne.

55 Il controllo contabile della spesa Tecniche di revisione spese per collaborazioni esterne Controlli di conformità con le disposizioni di legge; Controlli sostanziali sulle procedure di attivazione delle determinazioni dirigenziali di incarico.

56 Il controllo contabile della spesa Tecniche di revisione spese per collaborazioni esterne Controllo trasmissione atti di spesa per incarichi di studio e consulenza superiori a 5.000 euro alla competente sezione controllo della Corte dei Conti.

57 Il controllo contabile della spesa Tipologie di spesa in conto investimento 1.acquisizione di beni immobili; 2.espropri e servitù onerose; 3.acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia; 4.utilizzo di beni di terzi per realizzazioni in economia; 5.acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche; 6.incarichi professionali esterni; 7.trasferimenti di capitale; 8.partecipazioni azionarie; 9.conferimenti di capitali; 10.concessioni di crediti e anticipazioni.

58 Il controllo contabile della spesa Tecniche di revisione spesa in conto investimento conformità delle procedure con i regolamenti interni ( bandi di gara, tempistica, modi di finanziamento) e gli strumenti di programmazione ( nel caso specifico il “Piano triennale delle opere pubbliche”);

59 Il controllo contabile della spesa Tecniche di revisione spesa in conto investimento analisi degli scostamenti fra spese previste spese impegnate; analisi consequenziale del processo di formazione dei residui e del loro mantenimento in bilancio; verifica del rispetto dei tempi; rispetto del divieto di indebitamento per spese diverse da quelle di investimento.

60 Il controllo contabile della spesa Tecniche di revisione spesa per rimborso prestiti verifiche di corrispondenza fra spesa impegnata e piani di ammortamento dei mutui sia a livello di bilancio annuale che pluriennale verifica del corretto inserimento delle quote capitale rimborso mutui nei prospetti che dimostrano il permanere degli equilibri correnti

61 Il controllo contabile della spesa Tecniche di revisione spesa per servizi conto terzi esatta corrispondenza con le entrate per conto terzi; composizione qualitativa dell’aggregato. Questo secondo aspetto pare di poco rilievo ma è in realtà molto importante vista l’abitudine di occultare talune spese correnti nelle partite di giro.

62 Vigilanza sull’attività contrattuale UNA DEFINIZIONE controllo di carattere concomitante da svolgersi durante la gestione utilizzando il più possibile le tecniche in uso nella revisione aziendale.

63 Vigilanza sull’attività contrattuale TIPI DI CONTROLLO sul rispetto dei termini contrattuali da parte dell’ente e dei terzi; sulla presenza di penalità che possano comportare potenziali danni patrimoniali; sulle garanzie a tutela del patrimonio dell’ente; sulla certificazione di fine lavori.

64 Vigilanza sull’attività contrattuale I 3 MOMENTI DEL CONTROLLO 1. precedente: relativo al monitoraggio sull’effettiva esistenza del bisogno di procedere all’espletamento dell’opera nonché sulle procedure di scelta del contraente;

65 Vigilanza sull’attività contrattuale I 3 MOMENTI DEL CONTROLLO 2. concomitante: relativo alla vigilanza sulla regolarità di tutti gli atti e procedure relative alla stipula del contratto;

66 Vigilanza sull’attività contrattuale I 3 MOMENTI DEL CONTROLLO 2. successivo: dato dall’attività di verifica sulla gestione da parte dell’Ente del contratto stesso e dei rapporti con la controparte.

67 Vigilanza sull’attività contrattuale IN OGNI CASO che vi sia sempre indicato il responsabile del procedimento che siano chiaramente indicati i termini in cui debbono essere completati gli adempimenti contrattuali; che siano previste penali a favore dell’ente e quelle a sfavore siano logicamente gestibili; che vi siano idonee garanzie fideiussorie che sia indicato il termine entro il quale dovranno essere effettuati i pagamenti.

68 Controlli sull’amministrazione del patrimonio corretta tenuta della contabilità Patrimoniale – inventari e aggiornamenti redditività del patrimonio – proventi dei beni dell’ente conservazione del patrimonio – priorità del piano delle opere

69 Adempimenti fiscali 1.obblighi in qualità di sostituto di imposta; 2.obblighi ai fini IVA; 3.obblighi ai fini IRAP

70 Adempimenti fiscali : sostituto di imposta versamenti delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente, sui redditi assimilati, sui redditi di lavoro autonomo versamenti dei contributi INPS per lavoratori dipendenti e collaborazioni autonome; versamenti dei contributi INPS per collaborazioni autonome al superamento della soglia di 5.000,00 euro le denunce delle retribuzioni all’INAIL la presentazione del modello 770

71 Adempimenti fiscali : sostituto di imposta il Collegio è tenuto a verificare, con o senza campionamento, il rispetto dei termini di legge quanto ai versamenti, la corrispondenza fra quadri del modello 770e relative certificazioni nonché la regolare presentazione di dichiarazioni. Delle verifiche sarà predisposto apposito verbale.

72 Adempimenti fiscali : l’IVA - emissione di fatture - liquidazioni periodiche tempestività dei versamenti trimestrali/mensili e del saldoIVA - predisposizione della dichiarazione annuale IVA

73 Adempimenti fiscali : l’IVA il Collegio dovrà porre in essere apposite sedute tese a verificare: la registrazione attiva e passiva delle fatture, delle liquidazioni periodiche e dei corretti versamenti il contenuto della dichiarazione IVA, la sua corrispondenza con le scritture contabili IVA, la sua completezza.

74 Adempimenti fiscali : l’IVA Se la dichiarazione IVA chiude a credito occorrerà verificare la corrispondenza con il residuo attivo che necessariamente dovrà apparire a bilancio Delle verifiche sarà predisposto apposito verbale.

75 Adempimenti fiscali : l’IRAP A livello IRAP per le amministrazioni pubbliche si applicano le disposizioni per gli enti non commerciali sia per l’attività istituzionale che per quelle, se esercitate, commerciali.

76 Adempimenti fiscali : l’IRAP Laddove l’ente svolga attività classificabili come “commerciali”, quali a puro titolo esemplificativo, l’organizzazione di manifestazioni culturali con pagamento dell’ingresso, può passare al regime previsto per le imprese liquidando e pagando l’IRAP sulla base del valore della produzione. Trattasi del cosiddetto “metodo contabile” che impone un’opzione da esercitare in dichiarazione.

77 Adempimenti fiscali : l’IRAP Il fatto di essere soggetto passivo di imposta genera una serie di adempimenti quali: obblighi contabili obblighi dichiarativi obblighi di versamento sui quali, alla stregua di quanto appena illustrato per l’IVA. il Collegio dovrà porre in esser adeguati interventi di controllo

78 Altre disposizioni particolari Controlli sulla tempestività dei pagamenti nella P.A. Vigilanza sui pagamenti superiori a 10.000 euro Controlli sugli acquisti di beni e servizi Vigilanza sull’albo dei beneficiari di provvidenze economiche

79 Controlli sulla tempestività dei pagamenti nella P.A Art.9, c.1 lettera a) D.L. 79/08 Le quattro procedure; 1.Modello organizzativo – adozione e pubblicazione 2.Accertamento preventivo sul flusso di cassa 3.Obbligo di non accumulare debiti pregressi 4.Attivazione di un controllo continuo (audit)

80 Controlli sulla tempestività dei pagamenti nella P.A L’audit delle procedure: “Analisi delle procedure di spesa e dell’allocazione delle relative risorse di Bilancio”

81 Controlli sulla tempestività dei pagamenti nella P.A che sia stato adottato il modello organizzativo e che compaia sul sito istituzionale che siano state effettivamente attivate le procedure di audit sopra richiamate Nei questionari della Corte dei Conti il Collegio deve relazionare sulle misure adottate per le attività di cui trattasi ( punto 1.12 questionario sul rendiconto per l’anno 2011).

82 Vigilanza sui pagamenti superiori a 10.000 euro L’art.2, comma 9 del DL. n.262/06 ( conv. L.286/06) Un primo tipo di controllo, che definiamo di vigilanza, riguarda l’esistenza della procedura e del relativo responsabile. Successivamente, tramite controlli a campione, il Collegio verificherà la corretta applicazione della stessa.

83 Controlli sull’acquisto di beni e servizi Esiste un vincolo giuridico che porta alla nullità del contratto in caso di mancato rispetto delle procedure di legge. Vale a dire l’obbligo di utilizzare parametri di prezzo/qualità delle convenzioni quale limite massimo per l’acquisto di beni e servizi comparabili

84 Controlli sull’acquisto di beni e servizi Il recente decreto 95 stabilisce che i contratti che non sono stipulati mediante il ricorso alla Consip sono nulli, costituiscono illecito disciplinare e sono causa di responsabilità amministrativa per danno erariale per i dirigenti che non abbiano fato ricorso alla Consip o ad altre centrali di committenza.

85 Controlli sull’acquisto di beni e servizi gli acquisti di servizi di telefonia fissa o mobile, per l’energia elettrica, il gas, i combustibili per il riscaldamento ed il carburante debbono avvenire esclusivamente attraverso gli strumenti di acquisto e di negoziazione messi a disposizione da Consip e dalle centrali regionali di riferimento.

86 Controlli sull’acquisto di beni e servizi controlli a campione supportati da documenti comprovanti il parametro prezzo/qualità consip richiesta e rilascio da parte dei responsabili di servizio di certificazioni ed attestazioni. Verbalizzazione dei controlli.

87 Vigilanza sull’albo dei beneficiari di provvidenze economiche Il collegio deve verificare il rispetto della normativa in merito a: pubblicazione sul sito istituzionale che le provvidenze erogate si riferiscano esclusivamente a: –assistenza e sicurezza sociale –attività sportive e ricreative del tempo libero –tutela valori monumentali, storici e tradizionali –cultura e informazione –sviluppo economico –sviluppo ambientale Anche in questo caso le verifiche debbono essere verbalizzate.

88 Relazione sulla proposta di deliberazione del rendiconto e sullo schema di rendiconto La relazione al rendiconto deve avere il seguente contenuto: –attestazione della corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione –rilievi –Considerazioni e proposte tendenti a conseguire efficienza,efficacia ed economicità

89 Referto all’organo consiliare su gravi irregolarità di gestione La funzione di “referto” è un preciso obbligo dei revisori ed ha come scopo quello di rilevare comportamenti configuranti ipotesi di responsabilità penale, amministrativa, contabile e politica ( Corte dei Conti deliberazione n.2/1992)

90 verifiche di cassa I revisori sono tenuti, con cadenza almeno trimestrale ad effettuare il controllo di corrispondenza fra le risultanze del "conto del tesoriere" e la contabilità Le verifiche straordinarie di cassa debbono essere svolte in presenza di nuove elezioni.

91 Il controllo della spesa: il caso del debito fuori bilancio spese assunte senza copertura o senza impegno costituiscono debito fuori bilancio e deve essere attivato il riconoscimento ex art.194 TUEL

92 Il controllo della spesa: il debito fuori bilancio il caso del Comune di Alessandria (….. non d’Egitto)

93 DEBITI FUORI BILANCIO RICONOSCIUTI AL 20 APRILE 2012 VOCEIMPORTO Servizio di trasporto pubblico urbano e servizi strumentali connessi allo stesso (ausiliari del traffico, segnaletica, circolazione stradale). € 5.068.641,75 Servizio di raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani. € 5.037.693,06 Servizio di smaltimento rifiuti urbani. € 1.742.429,31 Servizio di refezione scolastica. € 933.451,72 Servizi di erogazione acqua, gas e riscaldamento agli edifici pubblici comunali. € 5.048.342,70 Servizio informatico territoriale; servizio di mediazione culturale; servizio refezione asili nido; servizio di accertamento e riscossione della C.O.S.A.P.; imposta sulla pubblicità e diritto sula pubblica affissione; servizio di caricamento dati contravvenzioni al Codice della Strada; servizio di attività culturali. € 429.550.96 Servizio per assistenza disabili per la scuola dell’obbligo. € 399.209,44 Contributi e trasferimenti per il servizio socio-assistenziale alla popolazione. € 3.092.453,79 Contributi e trasferimenti per prestazioni inerenti i rifiuti solidi urbani. € 2.680.864,64 Contributo in qualità di socio fondatore, alla Fondazione T.R.A. € 700.000,00 Contributo in qualità di socio alla fondazione S.L.A.L.A. 81.417,60 Prestazioni di servizi da fornitori per il raggiungimento degli obiettivi relativi al proprio “Programma di mandato”. € 506.809,57 Debiti per interessi su pagamenti. € 275.418,46 Copertura perdite partecipate. € 554.165,20 TOTALE € 26.820.448,20

94 Il ciclo delle Spese (atti e soggetti) Responsabile servizio (determinazione) Responsabile serv. fin.rio Tesoriere Prenotazione Visto regolarità (esecutività) Atto liquid.ne Controlli amm.vi, contabili, fiscali Mandato Controlli di capienza Obbligazione

95 Spesa senza impegno= debito fuori bilancio IMPEGNO DI SPESA: 1.obbligazione giuridicamente perfezionata 2.somma da pagare 3.identificazione soggetto creditore 4.ragione del credito 5.vincolo di bilancio Soggetto attivo: RESPONSABILE DEL SERVIZIO X

96 Spesa senza impegno= debito fuori bilancio ATTO DI LIQUIDAZIONE: 1.Documento di spesa fattura integrata con n.mandato 2.esigibilità 3.Verifica DURC 4.Tracciabilità dell’operazione 5.Verifica per pagamenti superiori a 10.000 euro 6.Visto di conformità Soggetto attivo: RESPONSABILE DEL SERVIZIO X

97 Spesa senza impegno= debito fuori bilancio MANDATO DI PAGAMENTO: 1.Intervento di bilancio nel quale è allocata la spesa e relativa disponibilità c/competenza e residui 2.Estremi dell’atto di liquidazione Soggetto attivo: RESPONSABILE DEL SERVIZIO X

98 Spesa senza impegno= debito fuori bilancio SEDE DEL CONTROLLO: UFFICI SERVIZIO X COERENZE E CORRISPONDENZE NEL FLUSSO DEI DOCUMENTI 2. Analisi documentale 1. Verifiche dirette degli elementi reali 4. Analisi comparative e di coerenza

99 Spesa senza impegno= debito fuori bilancio SEDE DEL CONTROLLO: UFFICI SERVIZIO X ALLA RICERCA DEL DEBITO FUORI BILANCIO COSA VADO A CONTROLLARE?

100 Spesa senza impegno= debito fuori bilancio SEDE DEL CONTROLLO: UFFICI SERVIZIO X TIPO: VERIFICHE DIRETTE COSA: ATTI DI IMPEGNO COME: CONTROLLO A CAMPIONE QUALI: CORRISPONDENZA FRA VINCOLO DI BILANCIO E STANZIAMENTO DI BILANCIO DOMANDA: ESISTE CORRISPONDENZA FRA VINCOLO DELL’ATTO DI IMPEGNO E DISPONIBILITA’ DI BILANCIO? SE NO… DEBITO FB MOLTO PROBABILE

101 Spesa senza impegno= debito fuori bilancio SEDE DEL CONTROLLO: UFFICI SERVIZIO X TIPO: VERIFICHE DIRETTE COSA: ATTI DI LIQUIDAZIONE COME: CONTROLLO INTEGRALE QUALI: FATTURE PASSIVE CHE NON RIPORTANO IL RIFERIMENTO ALL’IMPEGNO (N.IMPEGNO DI SPESA) DOMANDA: ESISTONO FATTURE SENZA L’INDICAZIONE DEL NUMERO DELL’IMPEGNO? SE NO…DOPO AVER VERIFICATO IL MOTIVO, DEBITO FB CERTO

102 Spesa senza impegno= debito fuori bilancio SEDE DEL CONTROLLO: UFFICI SERVIZIO X TIPO: VERIFICHE DIRETTE COSA: MANDATI DI PAGAMENTO COME: CONTROLLO A CAMPIONE QUALI: CORRISPONDENZA FRA INTERVENTO IVI INDICATO E QUELLO INDICATO NELL’IMPEGNO DOMANDA: ESISTE CORRISPONDENZA FRA MANDATO E IMPEGNO? SE NO… DEBITO FB CERTO


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