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Personalizzare il lavoro in classe: come realizzare la rilevazione precoce.

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Presentazione sul tema: "Personalizzare il lavoro in classe: come realizzare la rilevazione precoce."— Transcript della presentazione:

1 Personalizzare il lavoro in classe: come realizzare la rilevazione precoce

2 Riferimenti normativi Province autonome di Trento e Bolzano certificazione dei Disturbi Specifici Accordo tra Governo, Regioni e su “Indicazioni per la diagnosi e la dell’Apprendimento - 2012 Protocollo di Intesa per le attività di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento) (di cui all’art. 7, c. 1, della Legge 8 ottobre 2010, n. 170) Legge Regionale 04 ottobre 2010 Interventi a favore delle persone con disturbi specifici dell’apprendimento Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento

3 Modulo 1 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento [parte 1 di 4] La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.

4 Modulo 1 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento [parte 2 di 4] Art. 2 La presente legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità: a) garantire il diritto all'istruzione; b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA; f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione; h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.

5 Modulo 1 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento [parte 3 di 4] Art. 3 Diagnosi 1. La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale (o da specialisti o strutture accreditate) a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. (…) 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. 3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.

6 Modulo 1 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento [parte 4 di 4] Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto 1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari. 2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, (…) garantiscono: a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, (…); b) l'introduzione di strumenti compensativi, (…), nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero. 3. (…) 4. Agli studenti con DSA sono garantite, (…) adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari. Art. 3

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8 Alcuni chiarimenti necessari……. La diagnosi certa di disturbo specifico di apprendimento può essere effettuata solo alla fine della seconda classe della scuola Primaria. La scuola, per il ruolo che riveste, è la protagonista principale nella rilevazione delle difficoltà di apprendimento e dei DSA e nel loro trattamento. La rilevazione e la diagnosi precoce favoriscono il recupero completo (20%) e la compensazione circa) (45%

9 È indispensabile intervenire anche senon ci c’è la garanzia che vada bene per tutti ( devono preoccupare i falsi negativi). In ogni caso: -prima si interviene e meglio è ------ si evitano conseguenze secondarie si evita l’accumularsi di difficoltà il bambino è più preparato

10 È noto che le misure predittive secondo la letteratura internazionale sono essenzialmente disturbo del linguaggio e una familiarità. Non tutti i bambini che hanno un disturbo di linguaggio avranno una dislessia, la maggior parte di loro però è candidato ad avere una difficoltà, probabilmente perché interviene lo stesso meccanismo neurobiologico che ha determinato, linguistici. unadifficoltànell’elaborazionedeglistimoli

11 Un bambino che dopo i 4 anni di età mantiene ancora delle difficoltà fonologiche espressive cioè mantiene un linguaggio alterato, ha la probabilità elevatissima (4 su 5) cioè l’80% di avere successivi disturbi di apprendimento anche se (e questo è l’aspetto fuorviante), nel corso del quinto anno di vita la sua capacità espressiva migliora molto, ma ciò non significativo perché il problema èmolto in molti bambini, con la letto-scrittura ripresenta. si

12 I genitori possono raccontarci la presenzao in meno di alcune difficoltà in genere presenti bambini con DSA -Difficoltà a memorizzare giorni e mesi -Goffaggine motoria -Difficoltà nel ricordare rime e filastrocche -Ritardo del linguaggio -Difficoltà ad apprendere l’alfabeto -Problemi nell’eseguire compiti in sequenza

13 QUANDO E’ SCREENING? Art. 7 ( L.170, 8/11/2010), comma 1 Disposizioni di attuazione Con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università della Ricerca, di concerto con il Ministro della Salute…. e..si provvede, entro quattro mesi dalla data entrata in della presente legge, ad emanare linee guida per la predisposizione di protocolli regionali..da stipulare entro i successivi mesi, per le attività di identificazione precoce di cui all’art.3, comma 3 vigore SIAMO IN ATTESA DEI PROTOCOLLI………..

14 QUANDO E’ RILEVAZIONE PRECOCE? Quando la SCUOLApredispone attività specifiche per individuare DSA…” CON QUALI MODALITA’? “..icasisospettidi Progetto d’Istituto Protocolli di rete Stipula di Convenzione accordi informali RETE DI SCUOLE SCUOLA- ULSS locale

15 GLIATTORI FAMIGLIA ULSS REFERENTE D’ISTITUTO DIRIGENTE INSEGNANTI

16 IN ATTESA DELLA DIAGNOSI….. Se possiamo essere attendisti nella diagnosi, non possiamo esserlo nell’interventointervento didatticotempestivoemirato VERO SCOPO DELLA RILEVAZIONE PRECOCE!

17 QUALE TIPOLOGIA DI INTERVENTO MIRATO? DOCENTE, limitando l’intervento dell’esperto la formazione, valutazionedelledelleprove,nelprimo all’operato del docente ADATTARE LA DIDATTICA “non stabilizzare l’errore” Dovrebbe essere una rilevazione FATTA DAL esterno o coinvolgendolo solo in alcune fasi ( es. anno di progettazione…) Dovrebbe essere fatta con STRUMENTI vicini Dovrebbe essere finalizzata soprattutto ad Dovrebbe essere TEMPESTIVA (= immediata) per

18 I modelli di identificazione delledifficoltàdiapprendimento

19 Chisono i Bes? ASPERG non certificato DEFICIT LINGUAGGIO DSADSA STRANIERI SVANTAGGIO CULTURALE BORDER LINE COGNITIVO ADHD DISAGIO SOCIO- FAMIGLIARE INSUCCESSO SCOLASTICO ASSENZE IMPORTANTI DISABILITA’

20 DIDATTICO MIRATO PROVVEDIMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI- PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO COMUNICAZIONE DELLA FAMIGLIA ALLA SCUOLA DIAGNOSI-DOCUMENTO DI SEGNALAZIONE COMUNICAZIONE DELLA SCUOLA ALLA FAMIGLIA PERSISTENTI DIFFICOLTA’ ATTIVITA’ DI RECUPERO INTERVENTI DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DI CASI SOSPETTI SCHEMA DI GESTIONE BES ( DSA)

21 ILPERCORSO ALUNNI CHE HANNO IL BISOGNO DI PERSONALIZZARE IL PROPRIO PERCORSO SCOLASTICO Bisogni Educativi Speciali RELAZIONE EDUCATIVO/DIDATTICA REGISTRO DEL DOCENTE COSTRUZIONE DI UN PDP

22 Alunni CERTIFICATI per DISABILITA’ ( L. 104) ULSS Alunnicon DIAGNOSI per DISTURBO ULSS SPECIFICO DI APPRENDIMENTO ( L.170) Alunni con BISOGNI SPECIALI ( anche se in possesso di diagnosi) SCUOLA Nota dicembre 2012: “…si ribadisce che anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno dato diritto alla certificazione di disabilità o di DSA, il Consiglio di Classe è autonomo nel decidere se formulare o non formulare un Piano Didattico Personalizzato, avendo cura di verbalizzare le motivazioni…” Chi individua i Bisogni Speciali?

23 QUANDO C’E’ UNA DIAGNOSI…… COSACOSAFARE? DIAGNOSI PER DISTURBO/ DIFFICOLTA’……. DIAGNOSI PER DSA OBBLIGO DI AVERE LE CARATTERISTICHE DELLA CONSENSUS CONFERENCE NN OBBLIGO DI STRUTTURA/PARAMETRI, E’ UNA RELAZIONE CLINICA NESSUN OBBLIGO DI PDP; ESAME DI STATO: no MISURE DISPENSATIVE; sì STRUMENTI COMPENSATIVI xchè si sostiene la difficoltà dal punto di vista strumentale, senza facilitare il compito da quello cognitivo; no tempo OBBLIGO SEMPRE DI PDP, MISURE DISPENSATIVE/STRUMENTI COMPENSATIVI, anche all’Esame di Stato in più

24 Riflessioni…chiarimenti utili Non è possibile formulare una griglia di “rilevazione BES” poiché ciò equivale a porre una soglia, dei livelli entro cui stabilire chi è BES o non BES, cioè certificare BES ( contrario alla normativa vigente); Ciò si può fare è stabilire ( come previsto dalla normativa) i criteri generali, cioè quando è CONVENIENTE fare un Percorso Didattico Personalizzato (e quindi perché, per un dato i alunno/studente non conviene fare un PDP ma bastano le azioni quotidiane che i docenti mettono in atto)

25 Riflessioni…chiarimenti utili Se le difficoltà riscontrate sono di ordine comportamentale/relazionali la scuola inizialmente può solo attivare strategie di recupero mirato afferenti a scelte educative/pedagogiche ma è ovvio che si deve rimandare ( per un intervento ancor più mirato e quindi efficace) al supporto /consulenza/indicazioni ad un esperto ( ULSS, protocolli sui disturbi dell’apprendimento,….)

26 La scuola ha tanti modi, strumenti e procedure per adattare la didattica ai bisogni individuali, alcuni sono semplici e informali ma in certi contesti ugualmente efficaci :  Spiegazioni individuali passando tra i banchi o alla lavagna Recupero contenuti all’inizio della lezione Compiti assegnati diversi dalla classe Riduzione dei contenuti richiesti al momento della Verifiche graduate Verifiche scritte trasformate in verifiche orali Valutazione che tiene conto dell’impegno e delle conoscenze-abilità di partenza ………….. verifica L’azione quotidiana della SCUOLA

27 Per predisporre un intervento mirato didattico/educativo Per avere la mappa degli alunni con Bisogni Speciali, cioè elaborare il Piano Annuale per l’Inclusione; Rilevare un BES non significa fare un PDP ( non tutti i BES ne hanno bisogno!) Usare i moduli concordati a livello generale solo nei casi in cui all’alunno/studente con BES serve un PDP Il significato della Rilevazione BES

28 MODELLI…….. MODELLO DI RILEVAZIONE ALL’INFANZIA MODELLO DI RILEVAZIONE PRIMARIA ( 1^) MODELLO DI RILEVAZIONE 4^/5^ PRIMARIA SECONDARIA MODELLO DI RILEVAZIONE PRIMARIA 2^/3^ APPRENDIMENTO RICHIESTA, PER GENITORI, RILASCIO DOCUMENTAZIONE RELAZIONE SULLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO PER GENITORI RELAZIONE SULLE DIFFICOLTA’ DI INFANZIA PER ULSS RELAZIONE SULLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO PRIMARIA PER ULSS

29 INDIVIDUATO …………..cosa Alunno BES UN BES…….. sipuò fare? NOPDP ANNOTARE INTERVENTO MIRATO ANNOTARE LE DIFFICOLTA’ RELAZIONE EDUCATIVA/DIDATTICA INIZIALE-FINALE COMUNICAZIONE CHIARA ED ESAUSTIVA AI GENITORI REGISTRO PERSONALE - METODI DIVERSI -SCELTA CONTENUTI -- STRUMENTI COMPENSATIVI - TIPO DI VERIFICHE - MODALITA’ DI VALUTAZIONE

30 COMUNICAZIONE CHIARAEDESAUSTIVA AI GENITORI SONO SUFFICIENTI GLI INTERVENTI DIFFICOLTA’ PERSISTENTI MA “QUOTIDIANI” DOCENTI DEI NON“SPECIALI”

31 INDIVIDUATO …………..cosa UN BES…….. sipuòfare? Alunno BES SI’PDP

32 E’ necessario formalizzare il Percorso Didattico Personale quando…… 1. 2. La DIFFICOLTA’è persistente ( non temporanea) Quando la GRAVITA’ della difficoltà richiede un INTERVENTO MIRATO, SISTEMATICO e CONTINUO almeno per un anno scolastico o più Quando l’intervento mirato, sistematico e continuo è CONVENIENTE 3. 4.Quando le CONDIZIONIscolastiche lo richiedono (es:il Tempo Pieno alla Primaria con 2/4 docenti di classe non è gestibile come un Tempo Normale con 10 docenti delle Medie) Quando il Bisogno Speciale chiede un PDP?

33 CRITICITA’ DEL PDP La compilazione chiede tempo e condivisione tra docenti L’alunno può sentirsi diverso ( caduta di autostima o interesse per la scuola) Difficoltà nei rapporti con i compagni ( alcune difficoltà non sono visibili, i compagni non se ne accorgono o ne danno poca importanza) Difficoltà nei rapporti con la famiglia ( nell’accettare le difficoltà, o la situazione di gravità tale da richiedere un intervento specifico da parte della scuola, o non condividere le scelte e risultare oppositiva….)

34 PUNTI DI FORZA Maggiore coordinamento e corresponsabilità tra i docenti Maggiore efficacia della personalizzazione e traccia della stessa Maggiore ricaduta tra obiettivi-progressi e quindi con la valutazione La scuola dimostra concretamente alla famiglia l’intervento di personalizzazione

35 Come scegliere? E’ necessario “bilanciare”, cioè VALUTARE PRO e i CONTRO rispetto a i le DIFFICOLTA’ dell’alunno Il CONTESTO scolastico e/o famigliare Le CRITICITA’/FORZA del PDP ….. Decidere cioè, ciò che è CONVENIENTE!!

36 Quando decido di fare un PDP? Quando so che cosa serve all’alunno, ho in mente come personalizzare il suo apprendimento, ho proposte didattiche che possono essere effiaci. Non può essere una lista di misure dispensative o strumenti compensativi!!!!

37 NON SERVE IL VOTO ALL’UNANIMITA’ PER STENDERE IL PDP, SOLO VOTO A MAGGIORANZA IL CONSIGLIO DI CLASSE/ÉQUIPE SU PROPOSTA DEL COORDINATORE È POSSIBILE UN PDPFATTOFATTODADAUN SOLO DOCENTE? LINGUA è COMUNQUE TRASFERSALE, solo in fase di apprendimento di prima alfabetizzazione è un problema afferente alla lingua ( doc. lettere) ma poi diventa L2 di studio ALUNNO DI RECENTE IMMIGRAZIONE, ITALIANO L2 PRIMA ALFABETIZZAZIONE CHI FA IL PDP?

38 Dalla Circolare del 22 novenbre 2013” …..gli alunni con cittadinanza non italiana…… necessitano anzitutto di interventi didattici relativi all’apprendimento della lingua e solo in via eccezionale della formalizzazione tramite un Piano Didattico Personalizzato….. ovvero ove siano problematiche. chiamateincausaaltre

39 QUANDO C’E’ UNA DIAGNOSI…… COSACOSAFARE? DIAGNOSI PER DISTURBO/ DIFFICOLTA’……. DIAGNOSI PER DSA OBBLIGO DI AVERE LE CARATTERISTICHE DELLA CONSENSUS CONFERENCE NN OBBLIGO DI STRUTTURA/PARAMETRI, E’ UNA RELAZIONE CLINICA NESSUN OBBLIGO DI PDP; ESAME DI STATO: no MISURE DISPENSATIVE; sì STRUMENTI COMPENSATIVI xchè si sostiene la difficoltà dal punto di vista strumentale, senza facilitare il compito da quello cognitivo; no tempo OBBLIGO SEMPRE DI PDP, MISURE DISPENSATIVE/STRUMENT I COMPENSATIVI, anche all’Esame di Stato in più

40 Inserirela“COMPENSAZIONE” o la “ DISPENSA” circoscrittae/oe/odeclinata Enunciato unico Enunciati graduati Dispensa dalla lettura ad alta voce Dispensa dalla lettura ad alta voce in tutte le situazioni in cui si rischiano ricadute negative Dispensato dalla lettura ad alta voce quando il docente lo ritiene opportuno Dispensato dalla lettura ad alta voce in pubblico di testi complessi o che si leggono per la prima volta In caso di lettura ad alta voce, si concorda preventivamente il testo da leggere e i tempi

41 MISURE DISPENSATIVE  DISPENSA DALLA PARTE SCRITTA DELLA LINGUA INGLESE Dalle Linee Guida: “… è possibile in corso d’anno dispensare l’alunno dalla valutazione nelle prove scritte e, in sede di esame di Stato, prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta, i cui contenuti e le cui modalità ( no obiettivi!!) sono stabiliti dalla Commissione d’esame sulla base della documentazione fornita dai Consigli di Classe. Resta fermo che in presenza della dispensa dalla valutazione delle prove scritte, gli studenti con DSA utilizzeranno comunque il supporto scritto in quanto utile all’apprendimento anche orale delle lingue straniere, soprattutto in età adolescenziale ( Scuola Secondaria)

42 Strumento compensativo: uso della calcolatrice  Mai! Quando ci sono molti calcoli da fare Quando c’è poco tempo a disposizione Solo per verificare la correttezza dei propri calcoliecc. Se l’uso è regolamentato, abilitazione e compensazione possono coesistere  Sempre!

43 EVITARE DI FAR VEDERE, INSIEME ALLE SPUNTE…ANCHELECASELLEVUOTE  LETTURA AUTONOMA DI BREVI TESTI SUPPORTO ALLA LETTURA  LETTURA CON AIUTO DELL’ADULTO  LETTURA CON SINTESI VOCALE

44 valutazione Diversità tra verifica e valutazione Semplificare i contenuti ridurli nell’approfondimento Tipologie di verifiche graduali durante per arrivare a quelle uguali il percorso Valutazione formativa anche se quella scritta può essere meno compensativa ( più rigida ) Compensazione nella prova orale purchè si sia allenato a parlare Tabella INVALSI per far valutarlo. vedere chi è BES e come

45 VALUTAZIONE disortografico la contenuto che della trasversale a tuttele lettere) dello scritto con Compensazione prova orale: TUTTI I DOCENTI La valutazione deve avere criteri ben precisi Se è dislessico o valutazione più del forma deve essere discipline ( non solo a Devono essere esclusi dalla valutazione gli aspetti che costituiscono il disturbo stesso

46 : PROVE ESAME DI STATO UGUALI!!! Nessuna prova differenziata, se non all’inizio del percorso personalizzato La differenziazione riguarda solo i tempi e l’uso di strumenti compensativi. Nessuna facilitazione.

47 DIAGNOSI : CHIAVI DILETTURA Normativa di riferimento:  Accordo Stato Regioni del 25 luglio 2012,  Consensus Conferences 2010,  Delibera Regione Veneto n. 2723 del 24 dicembre 2012 CONTENUTI:  CODICE NOSOGRAFICO  PROFILO DI FUNZIONAMENTO  TERMINI COMPRENSIBILI E FACILMENTE TRADUCIBILI IN INDICAZIONI OPERATIVE PER LA DIDADATTICA

48 DIAGNOSI : CHIAVI DI LETTURA I “Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche” comprendono: F81.0 Disturbo specifico delle lettura ( fluenza e accuratezza) (Dislessia) ( da segnalare la difficoltà di comprensione) F81.1 Disturbo specifico dell’ortografia (Disortografia) F81.2 Disturbo specifico delle abilità aritmetiche (Discalculia) F81.3 Disordine misto delle abilità scolastiche. Comorbidità di disturbo specifico delle abilità aritmetiche e di lettura e/o ortografia (la parola”specifici” è sottintesa, usato per i disturbi che soddisfano due o più criteri dei codici F81.2, F81.0,F81.1.) F81.8 Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche ( è incluso il “disturbo evolutivo espressivo della scrittura, disgrafia in asenza di F82.1) F82.1 : Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria ( inclusa la disprassia), per i disturbi della grafia. ( da Organizzazione Mondiale della Sanità, codici ICD10 Codici nosografici

49 PARTICOLARITA’ F81.9 Disordine evolutivo delle abilità scolastiche non meglio specificato. Questo codice fa riferimento ai disturbi non specifici dove sono presenti significative disabilità nell’apprendimento non dovute a deficit cognitivi, neurologici, sensoriali o ad inadeguata istruzione scolastica ( limitato ai disturbi non specifici nei quali c’è una significativa disabilità nell’apprendimento che non può essere spiegata soltanto con un ritardo mentale, con istruzione problemi di scolastica ) acutezz a visiva o con un’inadeguata

50 PROFILO DI FUNZIONAMENTO ( vanno compilate solo le aree compromesse evidenziando i punti di forzaedipunti di debolezza) STATO DEGLI APPRENDIMENTIAREE DI COMPROMISSIONE LETTURA SCRITTURA ( ortografia, espressione scritta, grafia) COMPRENSIONE DEL TESTO CALCOLO METODO DI STUDIO AREA COGNITIVA AREA LINGUISTICA E METAFONOLOGICA AREA VISUO-SPAZIALE AREA MOTORIO-PRASSICA AREA ATTENTIVA AREA MNESTICA PROPOSTE E SUGGERIMENTI PER SITUAZIONE AFFETTIVO- RELAZIONALE Autostima, motivazione, competenze relazionali con i pari e gli adulti,…. L’INTERVENTO IN AMBITO SCOLASTICO

51 abilità di lettura, scrittura e calcolo: perché sono le abilità di base di tutti gli apprendimenti abilità linguistiche: indispensabili per la comprensione e la verifica degli apprendimenti MEMORIA (a lungo termine, breve termine e di lavoro profilo del quoziente intellettivo (QI): per capire il potenziale di apprendimento canali sensoriali preferenziali: per conoscere le sue modalità di apprendimento CONTENUTO DIAGNOSI ATTENZIONE: per valutare l’attenzione sostenuta, selettiva, … la distraibilità e l’affaticabilità nello svolgimento dei compiti, … funzioni esecutive: utili a capire le capacità di pianificare le attività PRASSIE: perché anche la scuola richiede la capacità di eseguire movimenti finalizzati ASPETTI PERCETTIVI: perché qualsiasi informazione da apprendere passa dai canali percettivi

52 …… GRAZIE….A VOI…..LA PAROLA…..


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