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Tetto con soffitta morta

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Presentazione sul tema: "Tetto con soffitta morta"— Transcript della presentazione:

1 Tetto con soffitta morta
con muriccioli

2 Cos’è? Il tetto con soffitta morta è un sottotetto accessibile ma non abitabile. Ciò significa che lo spazio rispetta i requisiti standard di sicurezza, igiene e salubrità, ma non può essere vissuto, letteralmente abitato.

3 Come viene realizzato? Il tetto a "muricci e tavelloni" è un sistema costruttivo ampiamente diffuso in Italia. I vantaggi per il costruttore sono molti, sia in ordine di rapidità costruttiva che di economicità. Questo tipo di tetto viene realizzato costruendo dei "muricci" in laterizio, cioè dei semplici muretti atti a portare il peso dello strato di copertura e dei sovrastanti "tavelloni" in laterizio, che costituiscono il piano di posa delle tegole.

4 I tavelloni risultano idonei ad essere impiegati per la realizzazione di questi piccoli volumi, in cui, generalmente, le luci di copertura non superano i due metri, con grande risparmio di costo e di tempo. La leggerezza caratteristica dei tavelloni ne rende particolarmente vantaggioso l’impiego soprattutto nel caso di interventi su manti di copertura già esistenti.

5 La struttura del tetto può assumere diverse configurazioni ed essere realizzata con molteplici materiali, ma la tipologia più diffusa è quella in legno. L’insieme delle travi portanti, sorregge le tavole di legno che costituiscono l’elemento piano sul quale vengono posati successivamente gli altri strati funzionali della copertura. I legnami adatti a questa lavorazione sono abete rosso, larice e rovere. Dal punto di vista economico quello più utilizzato è l’abete rosso.

6 Abete Rosso (Picea Abies)
Conifera della famiglia delle Pinaceae. E' diffuso in tutta l'Europa Centro- settentrionale. In Italia è diffuso sulle Alpi sino ai 2000 m in boschi puri o misti con altre specie resinose (Larice, Pino Silvestre).Viene utilizzato nei rimboschimenti e prospera in qualsiasi terreno, predilige quelli profondi e umidi. Vuole clima temperato, freddo, non secco. Conifera sempreverde, resiste alle intemperie. Esso è costituito da una tessitura media, una fibratura diritta e una discreta resistenza meccanica. Modesta resistenza agli attacchi degli insetti ed alle alterazioni fungine.

7 LAVORABILITÀ Può essere lavorato facilmente. Le superfici piallate e levigate mostrano una bella lucentezza. L'applicazione di colla, lacche e vernici si può compiere agevolmente. Le giunzioni sia ad incollaggio che con chiodatura non presentano difficoltà di sorta ma non hanno una grande tenuta. IMPIEGHI Viene usato principalmente per costruzioni interne ed esterne, serramenti di porte e finestre e in genere per tutti lavori di falegnameria. I cascami di tutte le lavorazioni costituiscono ottimo materiale da triturazione per carta e cellulosa, pannelli di fibre e di particelle.

8 Vantaggi e svantaggi Questo sistema presenta parecchi vantaggi ma, purtroppo, non è il massimo sotto il profilo del rendimento energetico. Con il tetto a muricci e tavelloni risulta difficile isolare in fase di costruzione o una volta costruito, in quanto gli spazi interni sono ridotti dalla presenza dei muricci stessi. I muricci che costituiscono l'ossatura del tetto diventano dei vettori di calore e il vano risulta rovente durante l'estate e gelido durante l'inverno.

9 Infatti il costo per il riscaldamento delle abitazioni dotate di questo tipo di copertura è spesso superiore alla media. Questa struttura svolge bene la funzione di proteggere la casa dalla pioggia e dalle intemperie ma è anche un grosso ponte termico da cui fuoriesce gran parte del calore prodotto all'interno dell'abitazione sottostante. Isolare questo tipo di spazio è difficile ma assolutamente necessario.

10 Isolamento Questo intervento è particolarmente efficace nel caso di abitazioni mono e bi-familiari in cui la copertura, se male isolata, rappresenta una delle principali fonti di spreco. L’applicazione è idonea anche ad edifici multipiano poiché permette di ridurre in modo sensibile gli sprechi migliorando il comfort termico degli ultimi piani. Per ottenere una prestazione ottimale è necessario raggiungere un adeguato valore di trasmittanza termica (parametro che indica il flusso di calore attraverso una superficie di 1 mq e che deve essere il più basso possibile).

11 Abbaini L’istallazione di abbaini consente di conseguire diversi obiettivi: l’illuminazione e la ventilazione naturale negli spazi sottotetto, la possibilità di interagire visivamente con l’esterno e l’accessibilità al manto di copertura per i necessari interventi manutentivi. Gli abbaini, spesso, sono realizzati mediante elementi leggeri gravanti sui solai di copertura. La loro realizzazione nelle nuove costruzioni, come negli interventi sull’esistente, necessita di grande accuratezza poiché essi costituiscono elementi di ostacolo al normale deflusso dell’acqua piovana e ai moti convettivi del sottomanto (micro-ventilazione e ventilazione).

12 Perciò se ben progettati ed eseguiti garantiscono, rispetto a sistemi alternativi, quali le finestre a tetto, una più efficace protezione dalle infiltrazioni d’acqua e dai raggi solari, i quali possono essere opportunamente diffusi nel sottotetto attraverso strati di finitura riflettenti. Se orientati secondo la direzione prevalente dei venti estivi, possono svolgere, inoltre, un ruolo significativo per il raffreddamento del sottotetto.

13 Struttura


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