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Organizzazione e Formazione per l’arresto cardiaco in ospedale Overview Epidemiologia dell’ arresto intraospedaliero Criticita’ organizzative Applicazioni.

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Presentazione sul tema: "Organizzazione e Formazione per l’arresto cardiaco in ospedale Overview Epidemiologia dell’ arresto intraospedaliero Criticita’ organizzative Applicazioni."— Transcript della presentazione:

1 Organizzazione e Formazione per l’arresto cardiaco in ospedale Overview Epidemiologia dell’ arresto intraospedaliero Criticita’ organizzative Applicazioni pratiche La Teoria del “Crisis Resource Management” La Formazione La Rilevazione dei dati

2 Cardiopulmonary resuscitation of adults in the hospital: a report of 14720 cardiac arrests from the National Registry of Cardiopulmonary Resuscitation. Peberdy et al., Resuscitation 2003 Between January 1, 2000, and June 30, 2002, at 207 hospitals, 14720 cardiac arrests occurred in adults (patients, visitors, employees, and staff ) Ventricular fibrillation (VF) was the initial pulseless rhythm in only 16% of in-hospital cardiac arrest victims Return of spontaneous circulation occurred in 58% of VF cases, yielding a survival-to-hospital discharge rate of 34% An automated external defibrillator was used to provide initial defibrillation in only 1.4%

3 In-hospital cardiac arrest: survival depends mainly on the effectiveness of the emergency response. Sandroni et al., Resuscitation 2004 1400-bed tertiary care teaching hospital with a dedicated cardiac arrest team (CAT) but no AED in the wards 114 cardiac arrests in 2 yrs (37 with VF/VT, 32% survivors) P < 0.005

4 Organizzazione e Formazione per l’arresto cardiaco in ospedale Overview Epidemiologia dell’ arresto intraospedaliero Criticita’ organizzative Applicazioni pratiche La Teoria del “Crisis Resource Management” La Formazione La Rilevazione dei dati

5 ..…….E LA MORTE PUO’ ESSERE INATTESA Intervenire !!

6 3 AREE DI INTERVENTO AREA CRITICA RIANIMAZIONE UTIC SALE OPERATORIE SUBINTESIVE DEA AREA DELLE DEGENZE ORDINARIE AREA SENZA SORVEGLIANZA SANITARIA SPAZI OSPEDALIERI NON SANITARI SPAZI LIMITROFI ALL’OSPEDALE

7 PROCEDURA A.C.R.O 1.Riconoscimento A.C.R. vero o sospetto 2.Inizio delle manovre di BLSD e registrazione tempo inizio 3. Chiamata squadra ACLS 4. Rivalutazione paziente ed inizio ACLS 5.Diagnostica, collocazione del paziente SEQUENZA 6. Compilazione scheda UTSTEIN

8 ..…….E LA MORTE PUO’ ESSERE PREVEDIBILE Prevenire !!

9 Solo 1/3 degli ACR ospedalieri sono imprevisti Le 6-8 ore precedenti l’ACR sono caratterizzate da importanti segni di deterioramento Schein et al. - Chest 1990 “Il paradosso della RIANIMAZIONE”: LA “PREVENZIONE” DELL’A.C.R. La loro mancata rilevazione, l’insufficiente monitoraggio, il mancato trasferimento in TI, sono in parte responsabili della prognosi infausta di tali pazienti critici McQuillan et al. - BMJ 1998

10 Le maglie della rete sono costituite dalle capacità individuali di rilevazione di parametri clinici sensibili dalla capacità del sistema di rilevare il paziente con parametri in deterioramento (M.E.W.S.) dalla capacità della struttura di fornire un livello di assistenza adeguato alle condizioni cliniche

11 Airway  Stato delle vie aeree Breathing  Respirazione Circulation  Circolazione Disability  Val. neurologica Exposure  Ispezione del pz.

12 M.E.W.S. (Modified Early Warning Score)

13 “worried” Parr et al. - Resuscitation 2001

14 PS - DEA e Degenza Breve Sale Operatorie Reparti intensivi e subintensivi PRIMA VALUTAZIONE MEWS Reparto di Degenza Consulenza Medico Internista Miglioramento Nuova Valutazione MEWS Punteggio MEWS Intervento Medico di Reparto Valutazione MEWS ogni 24 ore Valutazione MEWS ogni 6 ore Ricovero Terapia Subintensiva Ricovero Terapia Intensiva Il Paziente rimane in reparto 0-23-4 >=5 si no Quando il paziente arriva in reparto l’infermiere provvede ad una PRIMA VALUTAZIONE MEWS tramite la compilazione di una apposita scheda.

15 Two “short” surveys ( June, 18 th 2002; February, 3 rd -4 th 2003 ) MEWS analysis in ward patients of the two main hospitals ( NO S. Giovanni di Dio - S. Maria Annunziata ) ã1.213 evaluations ( 848 patients ) ãaverage time of evaluation: 5’ 40” ãscore:

16 Rilevamenti 18 Giugno 2002 e 3-4 Febbraio 2003 (Ospedali NOSGD e OSMA)

17 ..…….E LA MORTE PUO’ ESSERE INEVITABILE Accettare…

18 Morire in ospedale? Per quanto grandi siano la gentilezza e l’efficienza, in tutte le morti in ospedale c’è qualcosa di crudele, squallido, qualcosa forse troppo piccolo per essere descritto ma che lascia ricordi terribilmente dolorosi, qualcosa che nasce dalla fretta, dall’affollamento, dall’impersonalità di un luogo in cui ogni giorno qualcuno muore tra sconosciuti. George Orwell

19 Comunicazione conoscenzaconoscenza preparazionepreparazione tempotempo

20 Comunicare emozioni

21 Comunicazione in pratica La telefonata A chi? Cosa? Come?

22 Comunicazione in pratica L’arrivo

23 Comunicazione in pratica L’ambiente

24 Comunicazione in pratica L’annuncio

25 Preparati Comunica Interagisci Sii disponibile Sii completo Comunicazione in pratica L’annuncio

26 Forma il Team assistenziale Preparati Applica localmente Prenditi cura di tutti Interagisci Emozionati Suggerimenti…


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