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La corrente letteraria dell’Ermetismo G. Ungaretti, Fratelli Prof.ssa Valeria Cristina Di Benedetto Anno scolastico 2015/2016.

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1 La corrente letteraria dell’Ermetismo G. Ungaretti, Fratelli Prof.ssa Valeria Cristina Di Benedetto Anno scolastico 2015/2016

2 Caratteri generali L’Ermetismo è un movimento poetico che si sviluppa in Italia negli anni venti e trenta del ‘900 e influenza molti poeti del periodo successivo. La poesia «ermetica» viene così chiamata dal critico letterario Francesco Flora per sottolineare che queste liriche sono scritte in un linguaggio oscuro, enigmatico e di difficile comprensione.

3 Caratteri generali I poeti ermetici infatti, che vivono nel ventennio fascista, rinunciano a trattare temi concreti, legati alla vita politica e sociale del loro tempo, e scelgono di dedicarsi alla «poesia pura», cioè ad un tipo di poesia che esprima il vero senso della realtà: la solitudine e la mancanza di certezze dell’uomo moderno

4 Caratteristiche principali 1.Visione negativa della vita, segnata dal senso di solitudine e di angoscia dell’uomo moderno. 2.L’idea che solo la poesia possa esprimere l’essenza segreta della realtà, trasmettendo le verità più profonde dell’inconscio. 3.La scelta di uno stile allusivo ed evocativo, ricco di metafore, sinestesie e analogie. 4.L’abbandono delle forme metriche tradizionali e la scelta del verso libero

5 Giuseppe Ungaretti, 1888/1970 Nasce nel 1888 ad Alessandria d’Egitto, dove trascorre gli anni della giovinezza. Nel 1912 si reca a Parigi, città in cui entra in contatto con l’ambiente culturale internazionale.

6 Giuseppe Ungaretti Nel 1914 ritorna in Italia e partecipa attivamente alla campagna interventista. Allo scoppio della Prima Guerra mondiale si arruola volontario e combatte come fante sul Carso.

7 Giuseppe Ungaretti La drammatica esperienza della Guerra lo segna profondamente, spingendolo a riscoprire i valori della solidarietà umana e ispirandogli le poesie della sua prima raccolta, Il Porto Sepolto (1916). Dopo la Guerra, Ungaretti torna a Roma e lavora presso il ministero degli Esteri. Nel 1935 si trasferisce in Brasile dove insegna Letteratura all’Università di S. Paolo. Qui muore l’amato figlio Antonietto di soli 9 anni. Nel 1942 ritorna in Italia e durante la Seconda Guerra mondiale insegna all’Università di Roma. Muore a Milano nel 1970.

8 G. Ungaretti: le opere La prima raccolta di versi è «Il Porto Sepolto» (1916) che successivamente, rivista e ampliata prenderà il titolo di «L’Allegria di naufragi» (1919) e infine di «L’Allegria» (1931). Seguono: «Sentimento del tempo» (1933), «Il dolore» (1947), «La terra promessa» (1950). Tutte le poesie sono riunite nella raccolta complessiva «Vita d’un uomo» (1970).

9 G. Ungaretti: scelte formali G. Ungaretti sostiene l’importanza di una poesia di estrema essenzialità, basata su quella che egli chiama la: «parola pura», cioè sull’importanza attribuita ai singoli termini, usati al massimo della loro potenza espressiva e capaci di esprimere significati universali

10 G. Ungaretti: scelte formali  Per ottenere questo risultato, il poeta opera delle scelte formali innovative: 1.l’estrema brevità, sia delle poesie che dei versi, talvolta costituiti da una sola parola e separati da spazi bianchi che creano suggestive pause; 2.la rottura con le forme metriche tradizionali e la scelta del verso libero; 3.l’assenza di punteggiatura e la semplificazione della sintassi per far risaltare le singole parole; 4.l’uso di metafore e analogie che creano legami insoliti tra i termini; 5.l’importanza attribuita al titolo che diventa parte integrante della poesia stessa

11 G. Ungaretti: la poetica Il tema principale della poesia di Ungaretti è la guerra, intesa come esperienza estrema in cui, di fronte al dolore e alla morte, il poeta riscopre il senso della fragilità della vita e il valore della solidarietà umana e della fratellanza, anche con il nemico; in questo modo, parlando della sua esperienza autobiografica, Ungaretti affronta tematiche universali che riguardano tutti gli uomini, accomunati dalla stessa condizione e dagli stessi sentimenti.

12 Fratelli In questa poesia il poeta dà voce al proprio stato d’animo di fronte alla guerra sottolineando che essa rende l’uomo consapevole della propria fragilità. Ungaretti scrive questa lirica nel 1916, durante la prima guerra mondiale. Un soldato, nella notte, si rivolge ad altri soldati nemici, chiamandoli «fratelli», timidamente e con timore. E’ una timida proposta di pace, segno della sua ribellione all’assurdità della guerra.

13 Fratelli, parafrasi Mariano il 15 luglio 1916 Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell’aria spasimante involontaria rivolta dell’uomo presente alla sua fragilità Fratelli (L’indicazione del luogo e della data fanno pensare ad un diario; Mariano è una località sul Carso). A quale reggimento appartenete fratelli? Parola pronunciata con timore durante la notte, come una foglia appena nata (fragile e tenera perché è una timida proposta d’amore). Nell’aria colma di dolore, spontanea è la rivolta dell’uomo consapevole della sua fragilità. Fratelli

14 Fratelli, analisi retorica Di che reggimento siete Fratelli? iperbato Parola tremante nella notte allitterazione/ analogia Foglia appena nata metafora Nell’aria spasimante analogia Involontaria rivolta Dell’uomo presente alla sua enjambement fragilità Fratelli


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