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PSICOLOGIA DELL’ARTE COS’è LA PSICOLOGIA? La psicologia è la disciplina che studia il comportamento degli individui e i loro processi mentali. Tale studio.

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Presentazione sul tema: "PSICOLOGIA DELL’ARTE COS’è LA PSICOLOGIA? La psicologia è la disciplina che studia il comportamento degli individui e i loro processi mentali. Tale studio."— Transcript della presentazione:

1 PSICOLOGIA DELL’ARTE COS’è LA PSICOLOGIA? La psicologia è la disciplina che studia il comportamento degli individui e i loro processi mentali. Tale studio riguarda le dinamiche interne dell'individuo, i rapporti che intercorrono tra quest'ultimo e l'ambiente, il comportamento umano ed i processi mentali che intercorrono tra gli stimoli sensoriali e le relative risposte. COS’è L’ARTE?......................................................... PERCHè UNA PSICOLOGIA DELL’ARTE? Dal momento che nel processo di comprensione dell’arte sono in gioco componenti cognitive, affettive e comunicative, anche la psicologia ha sentito l’esigenza di proporre un suo contributo.

2 GLI APPROCCI PSICOLOGICI ALL’ARTE Storicamente si sono delineati tre differenti filoni che la psicologia ha utilizzato per studiare il mondo dell’arte, negli ultimi 10-20 anni circa se n’è aggiunto un quarto: 1. Freud e la psicoanalisi dell’arte: l’artista e la sua personalità. 2. Arnheim e la psicologia della Gestalt: l’opera d’arte da un punto di vista percettivo 3.L’estetica sperimentale e la misurazione 4. La neuroestetica: la relazione tra esperienza estetica e neuroscienze.

3 LA PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE Rudolf Arnheim è l’esponente principale di una psicologia che si è occupata dell’analisi percettiva delle immagini, da semplici raffigurazioni geometriche in bianco e nero a opere artistiche di notevole complessità. Il lavoro più organico di Arnheim è rappresentato dal suo libro “Arte e percezione visiva”, la cui prima edizione risale al 1954 e che è stato rivisto in maniera significativa nel 1974. In questo testo, configurazioni, immagini, dipinti, sculture, architetture e oggetti vengono sottoposti ad un’approfondita analisi delle caratteristiche formali,strutturali ed espressive che costituiscono le cosiddette regole compositive adoperate dall’artista e che guidano l’osservatore nella percezione dell’immagine.

4 ANALISI PERCETTIVA DEGLI ELEMENTI PITTORICI Se l’arte è una forma di comunicazione e quindi un linguaggio avrà bisogno di una sua grammatica, una sua sintassi, un suo vocabolario... Gli elementi base che si utilizzano per realizzare e per analizzare, dal punto di vista formale e percettivo, un’ opera d’arte (in particolare grafico- pittorica), sono: Linea Forma Colore Texture (tessitura o trama di superficie) Materiale Composizione

5 IL COLORE La percezione del colore è il risultato di un continuo scambio tra le informazioni presenti nella luce e l’assorbimento e la riflessione della luce nel suo incontro con gli oggetti presenti nell’ambiente. La realtà cromatica nasce da una complessa combinazione tra queste due entità, luce e oggetti, oltreché, ovviamente, dalla presenza di un sistema biologico adatto a coglierla: l’occhio!

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7 La luce e i colori La luce è colorata!!!! Per gli scienziati che studiano la luce, i colori primari sono: rosso, verde, blu. La loro unione da il bianco. Per l’artista che usa i pigmenti i colori primari sono: rosso, giallo, blu. Dalla loro unione si ottiene il nero.

8 Per l’artista i colori primari (che non si possono ottenere da nessuna mescolanza) sono: Rosso – blu – giallo I secondari (che si ottengono dalla combinazione dei primari) sono: Verde (giallo + blu), arancione (rosso + giallo) viola (rosso + blu). I colori complementari sono quei coloro che mescolatati danno il grigio puro: Rosso – verde (formato dagli altri due primari blu e giallo) Giallo – viola (formato dagli altri due primari rosso e blu) Blu – arancione (formato dagli altri due primari rosso e giallo)

9 Il cerchio di Itten Con il suo “cerchio cromatico” il pittore Johannes Itten ha proposto un sistema di suddivisione, classificazione e produzione dei colori primari, secondari e terziari partendo da un triangolo equilatero, inscritto in un cerchio composto dai tre colori primari: rosso, giallo e blu. Se si combinano i colori primari che compongono il triangolo, due a due, si ottiene: giallo + blu = verde; rosso+ giallo = arancio; blu + rosso = viola; questi ultimi tre triangoli (verde, arancione e viola) formano i colori secondari. Si definisce così un esagono regolare i cui vertici toccano un cerchio che è composto dai colori primari e secondari e da sei colori intermedi.

10 I colori opposti nel cerchio sono colori complementari: si dicono complementari due colori che mescolati tra di loro generano il grigio puro. Ad esempio, rosso (primario) e verde (secondario, ottenuto dalla mescolanza di giallo e blu) costituiscono una coppia di colori complementari. Le altre due coppie di colori complementari sono: giallo (primario) e viola (secondario); blu (primario) e arancione (secondario).


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