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Epidemiologia dei disturbi visivi. DISABILITÀ VISIVE Condizione di marcata e permanente riduzione della funzione visiva, tale da condizionare/limitare.

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Presentazione sul tema: "Epidemiologia dei disturbi visivi. DISABILITÀ VISIVE Condizione di marcata e permanente riduzione della funzione visiva, tale da condizionare/limitare."— Transcript della presentazione:

1 Epidemiologia dei disturbi visivi

2 DISABILITÀ VISIVE Condizione di marcata e permanente riduzione della funzione visiva, tale da condizionare/limitare l’autonomia dell’individuo. L’ipovisione, non potendo essere completamente corretta con lenti o trattamenti medico-chirurgici, non permette a un individuo: Il pieno svolgimento della sua vita di relazione Il pieno svolgimento della sua vita di relazione La conduzione di una normale attività lavorativa La conduzione di una normale attività lavorativa Il perseguimento delle sue esigenze e aspirazioni di vita Il perseguimento delle sue esigenze e aspirazioni di vita  Condizione fisica e sensoriale caratterizzata dall’assenza della capacità visiva intesa come funzione cerebrale attiva. Può essere congenita o acquisita (definizione funzionale)  Totale mancanza della vista in entrambi gli occhi o un residuo perimetrico binoculare <3% (def. medico-legale)

3 “… Allo stato attuale non esiste ancora una uniformità di classificazione a livello internazionale …” Tuttavia la sua corretta definizione è importante ai fini: “… All’interno di uno stesso Paese non è difficile trovare differenti soluzioni …” CLASSIFICAZIONE IPOVISIONE Riabilitativi Riabilitativi Aspetti assicurativi e medico-legali Aspetti assicurativi e medico-legali Riabilitativi Riabilitativi Aspetti assicurativi e medico-legali Aspetti assicurativi e medico-legali

4 FUNZIONI VISIVE L’integrità e la funzionalità della vista devono includere sia gli aspetti qualitativi che quantitativi L’integrità anatomo-funzionale della vista deve essere valutata tramite la capacità visiva, riuscendo a condurre una vita normale ed attiva, ma soprattutto tramite la funzione visiva, quantificata attraverso test fisici e psicologici

5 FUNZIONE VISIVA Le funzione visiva comprende numerose capacità percettive: Acuità visiva o visione centrale Acuità visiva o visione centrale Sensibilità al contrasto Sensibilità al contrasto Campo visivo o visione periferica Campo visivo o visione periferica Sensibilità cromatica Sensibilità cromatica Sensibilità luminosa Sensibilità luminosa Visione binoculare Visione binoculare Acuità visiva o visione centrale Acuità visiva o visione centrale Sensibilità al contrasto Sensibilità al contrasto Campo visivo o visione periferica Campo visivo o visione periferica Sensibilità cromatica Sensibilità cromatica Sensibilità luminosa Sensibilità luminosa Visione binoculare Visione binoculare FUNZIONE VISIVA Fattori ottici Fattori ottici Fattori neurofisiologici Fattori neurofisiologici Fattori psicologici Fattori psicologici Fattori ottici Fattori ottici Fattori neurofisiologici Fattori neurofisiologici Fattori psicologici Fattori psicologici

6 ABILITÀ VISIVA La perdita della funzione visiva o di alcune capacità percettive, che vanno quantificate, porta all’incapacità di compiere una determinata professione o qualsiasi tipo di professione, all’incapacità di avere una vita normale e a dipendere dagli altri parzialmente o totalmente ABILITÀ VISIVA Ripetere quotidianamente alcune attività Ripetere quotidianamente alcune attività Prendersi cura di sé Prendersi cura di sé Fare le abituali faccende domestiche Fare le abituali faccende domestiche Comunicare Comunicare Portare avanti i propri hobbies e passatempi Portare avanti i propri hobbies e passatempi Avere speranze per il futuro Avere speranze per il futuro Ripetere quotidianamente alcune attività Ripetere quotidianamente alcune attività Prendersi cura di sé Prendersi cura di sé Fare le abituali faccende domestiche Fare le abituali faccende domestiche Comunicare Comunicare Portare avanti i propri hobbies e passatempi Portare avanti i propri hobbies e passatempi Avere speranze per il futuro Avere speranze per il futuro

7 Normale6/6-6/1810/10 Deficit visivo 1/10 Forte deficit visivo 1/20 Cieco 1/100 Normale6/6-6/1810/10 Deficit visivo 1/10 Forte deficit visivo 1/20 Cieco 1/100 Nell’occhio migliore con correzione disponibile L’OMS distingue l’ipovisione dalla cecità in base alla sola acuità visiva o acutezza visiva o visus (capacità dell’occhio di risolvere e percepire dettagli fini di un oggetto) OMSOMSITALIAITALIA CLASSIFICAZIONE IPOVISIONE IpovisioneIpovisione

8 CECITÀ E IPOVISIONE La classificazione dell’OMS è incompleta perché considera solo il visus (o visione centrale) che è solo uno dei fattori importanti per stabilire la capacità visiva di un individuo. Quando guardiamo, non solo percepiamo tutte le caratteristiche e i particolari dell’oggetto che fissiamo, ma controlliamo anche tutto lo spazio circostante. La classificazione dell’OMS è incompleta perché considera solo il visus (o visione centrale) che è solo uno dei fattori importanti per stabilire la capacità visiva di un individuo. Quando guardiamo, non solo percepiamo tutte le caratteristiche e i particolari dell’oggetto che fissiamo, ma controlliamo anche tutto lo spazio circostante. Quantità di spazio che l’occhio percepisce quando fissa un qualcosa La riduzione del campo visivo è invalidante tanto quanto la riduzione del visus, in quanto limita la capacità di controllo dello spazio, creando notevoli difficoltà negli spostamenti Quantità di spazio che l’occhio percepisce quando fissa un qualcosa La riduzione del campo visivo è invalidante tanto quanto la riduzione del visus, in quanto limita la capacità di controllo dello spazio, creando notevoli difficoltà negli spostamenti Visione periferica o campo visivo

9 Garantisce, invece, una buona visione di ciò che si fissa, ma riduce fortemente la percezione dello spazio circostante Ipovisione centrale Ipovisione periferica Non permette di riconoscere l’oggetto che si sta fissando. Determina la perdita della capacità di lettura e scrittura e di tutte le attività cosiddette fini. La forma più frequente è la degenerazione maculare, responsabile della maggior parte dei casi.

10 È fondamentale che vi sia: L’acutezza visiva non è la sola e unica abilità visiva necessaria per “vedere bene” Un’adeguata visione periferica Un’adeguata visione periferica Un ampio campo visivo Un ampio campo visivo Dei corretti movimenti oculari Dei corretti movimenti oculari Una adeguata funzione binoculare Una adeguata funzione binoculare Una accomodazione esente da problemi Una accomodazione esente da problemi Un sistema cognitivo in grado di decodificare e analizzare correttamente le informazioni Un sistema cognitivo in grado di decodificare e analizzare correttamente le informazioni Un’adeguata visione periferica Un’adeguata visione periferica Un ampio campo visivo Un ampio campo visivo Dei corretti movimenti oculari Dei corretti movimenti oculari Una adeguata funzione binoculare Una adeguata funzione binoculare Una accomodazione esente da problemi Una accomodazione esente da problemi Un sistema cognitivo in grado di decodificare e analizzare correttamente le informazioni Un sistema cognitivo in grado di decodificare e analizzare correttamente le informazioni

11 NUOVE PROPOSTE Nel 2002, a Sydney, il Consiglio Internazionale di Oftalmologia (ICO) ha adottato una nuova risoluzione CecitàCecità Perdita totale della visione e rappresenta una condizione nella quale gli individui che appartengono ad essa non possono affidarsi a strumenti che possono sostituirla anche in parte IpovisioneIpovisione DANNO VISIVO Disagio dovuto a perdita della visione ma con la possibilità di un miglioramento funzionale dovuto a sussidi Condizione di ipovisione caratterizzata dalla riduzione della funzione visiva misurata quantitativamente

12 - Legge n. 138 (3 aprile 2001) - “Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici” AccompagnamentoPensione Fornitura ausili AgevolazioniAccompagnamentoPensione Agevolazioni Agevolazioni Agevolazioni Invalidi civili Legge 118/71 Tabelle D.M. Sanità 5/2/1992 Invalidi civili Legge 118/71 Tabelle D.M. Sanità 5/2/1992 Legge 382/70 Legge 508/88 D.Lgs. 509/88 Legge 382/70 Legge 508/88 D.Lgs. 509/88

13 MeritiMeriti LimitiLimiti  Considera in modo esplicito l’ipovisione  Introduce la valutazione del campo visivo per definire il livello di gravità  Considera in modo esplicito l’ipovisione  Introduce la valutazione del campo visivo per definire il livello di gravità  Classificazione in termini puramente quantitativi, non considera i numerosi fattori che contribuiscono alla visione  Anche se l’ipovisione è una condizione bilaterale, non necessariamente devono essere bilaterali le cause che l’hanno determinata; l’ipovisione rappresenta spesso il risultato dell’azione combinata di più patologie sull’apparato visivo  Purtroppo nelle legislazioni non viene considerata la visione per vicino; tuttavia alcune patologie oculari (degenerazione maculare senile), compromettono gravemente soprattutto questo tipo di visione anche quando viene conservato un discreto visus periferico  Tale tipo di visione risulta molto invalidante, soprattutto per quanto riguarda le normali attività quotidiane (lettura, scrittura, etc … )  È possibile, quindi, che i “non ciechi” dal punto di vista legale presentino grosse difficoltà nelle più semplici attività quotidiane, e che pertanto possano essere considerati “ciechi” dal punto di vista pratico  Anche se l’ipovisione è una condizione bilaterale, non necessariamente devono essere bilaterali le cause che l’hanno determinata; l’ipovisione rappresenta spesso il risultato dell’azione combinata di più patologie sull’apparato visivo  Purtroppo nelle legislazioni non viene considerata la visione per vicino; tuttavia alcune patologie oculari (degenerazione maculare senile), compromettono gravemente soprattutto questo tipo di visione anche quando viene conservato un discreto visus periferico  Tale tipo di visione risulta molto invalidante, soprattutto per quanto riguarda le normali attività quotidiane (lettura, scrittura, etc … )  È possibile, quindi, che i “non ciechi” dal punto di vista legale presentino grosse difficoltà nelle più semplici attività quotidiane, e che pertanto possano essere considerati “ciechi” dal punto di vista pratico

14  Fornitura ausili  Contributo ASL totale o parziale per acquisto di ausili compresi nel “nomenclatore tariffario” (protesi, ortesi e ausili tecnologici)  Agevolazioni fiscali  Esenzione pagamento bollo auto e detrazione IRPEF 19% per acquisto mezzi di locomozione  Spese mediche e di assistenza interamente deducibili  Agevolazioni sanitarie  Esenzione ticket regolata a livello regionale  Agevolazioni mezzi di trasporto  Agevolazioni ferroviarie, per le compagnie di navigazione (aerea e marittima) e trasporto pubblico locale (quest’ultimo a livello regionale)  Agevolazioni per lo studio e il lavoro  Studenti di ogni ordine possono usufruire dell’assistente alla comunicazione, piani di studio personalizzati ed esami con prove “equipollenti”  Iscrizione alle liste collocamento mirato  Possibilità di usufruire di permessi sul posto di lavoro  Riconoscimenti pensionistici  Previste pensioni, con limiti di reddito, e indennità di accompagnamento con importi diversi per i ciechi assoluti e parziali  Fornitura ausili  Contributo ASL totale o parziale per acquisto di ausili compresi nel “nomenclatore tariffario” (protesi, ortesi e ausili tecnologici)  Agevolazioni fiscali  Esenzione pagamento bollo auto e detrazione IRPEF 19% per acquisto mezzi di locomozione  Spese mediche e di assistenza interamente deducibili  Agevolazioni sanitarie  Esenzione ticket regolata a livello regionale  Agevolazioni mezzi di trasporto  Agevolazioni ferroviarie, per le compagnie di navigazione (aerea e marittima) e trasporto pubblico locale (quest’ultimo a livello regionale)  Agevolazioni per lo studio e il lavoro  Studenti di ogni ordine possono usufruire dell’assistente alla comunicazione, piani di studio personalizzati ed esami con prove “equipollenti”  Iscrizione alle liste collocamento mirato  Possibilità di usufruire di permessi sul posto di lavoro  Riconoscimenti pensionistici  Previste pensioni, con limiti di reddito, e indennità di accompagnamento con importi diversi per i ciechi assoluti e parziali Principali agevolazioni per le persone ipovedenti Legge 104/92; Legge 68/99; Legge 138/2001; Legge 4/2004 Principali agevolazioni per le persone ipovedenti Legge 104/92; Legge 68/99; Legge 138/2001; Legge 4/2004

15 Epidemiologia della cecità e dell’ipovisione  Conoscere i dati epidemiologici della cecità e dell’ipovisione è indispensabile per pianificare gli interventi sanitari e sociali a livello internazionale, nazionale e regionale  La prevalenza della cecità e delle sue cause è uno degli indicatori dello sviluppo socio-economico di un Paese e permette di valutarne l’affidabilità economica  Conoscere i dati epidemiologici della cecità e dell’ipovisione è indispensabile per pianificare gli interventi sanitari e sociali a livello internazionale, nazionale e regionale  La prevalenza della cecità e delle sue cause è uno degli indicatori dello sviluppo socio-economico di un Paese e permette di valutarne l’affidabilità economica

16 DEFICIT VISIVO NEL MONDO STIME GLOBALI OMS 2010 (DATI DEMOGRAFICI 2008) STIME GLOBALI OMS 2010 (DATI DEMOGRAFICI 2008) DEFICIT VISIVI IPOVISIONEIPOVISIONE CECITÀCECITÀ 285,3 MILIONI 245,5 MILIONI 39,8 MILIONI

17 PERCENTUALE DI PREVALENZA DI CECITÀ NEL MONDO (2003) FONTE: WHO

18 PERCENTUALE DI PREVALENZA DI IPOVISIONE NEL MONDO (2003) FONTE: WHO

19 CECITÀ GLOBALE CIECHI (milioni) - PROIEZIONE ATTUALE -

20 CECITÀ E DEFICIT DELLA VISTA WHO Global Initiative: Vision 2020, Feb 1999 In assenza di adeguati programmi di prevenzione, entro il 2020 il numero dei soggetti colpiti raddoppierà

21 CECITÀ GLOBALE PREVALENZA 45 milioni TRATTATI 1 MILIONE/ANNO TRATTATI MORTALITÀ 6 MILIONI/ANNO MORTALITÀ INCIDENZA 8 MILIONI/ANNO INCIDENZA

22 CAUSE DEI 45 MILIONI DI CASI DI CECITÀ (1995)

23 CAUSE DI CECITÀ NEL MONDO

24 CECITÀ GLOBALE  45.000.000 ciechi  Aumento 1-2 milioni/anno  Ogni 5 secondi una persona nel mondo diventa cieca  Un bambino diventa cieco ogni minuto che passa  Più di 7 milioni di persone diventano cieche ogni anno  90% nei Paesi in via di sviluppo  60% trattabile  20% prevenibile  La popolazione dei Paesi in via di sviluppo ha un rischio di andare incontro a cecità 5-10 volte superiore a quello della popolazione dei Paesi industrializzati  45.000.000 ciechi  Aumento 1-2 milioni/anno  Ogni 5 secondi una persona nel mondo diventa cieca  Un bambino diventa cieco ogni minuto che passa  Più di 7 milioni di persone diventano cieche ogni anno  90% nei Paesi in via di sviluppo  60% trattabile  20% prevenibile  La popolazione dei Paesi in via di sviluppo ha un rischio di andare incontro a cecità 5-10 volte superiore a quello della popolazione dei Paesi industrializzati Andamento complessivo (dati OMS)

25 2/3 dei ciechi nel mondo sono donne e bambine Nei soggetti >40 aa le donne hanno un rischio di cecità, rispetto agli uomini, maggiore (RR=1,43)

26 Perché l’incidenza della cecità è maggiore nelle donne? Vivono più degli uomini Vivono più degli uomini Hanno un rischio più elevato di contrarre malattie che possono causare cecità Hanno un rischio più elevato di contrarre malattie che possono causare cecità Nei paesi meno sviluppati del mondo hanno meno possibilità di accesso a cure oculistiche Nei paesi meno sviluppati del mondo hanno meno possibilità di accesso a cure oculistiche Vivono più degli uomini Vivono più degli uomini Hanno un rischio più elevato di contrarre malattie che possono causare cecità Hanno un rischio più elevato di contrarre malattie che possono causare cecità Nei paesi meno sviluppati del mondo hanno meno possibilità di accesso a cure oculistiche Nei paesi meno sviluppati del mondo hanno meno possibilità di accesso a cure oculistiche

27 SESSO E CECITA’ (I)

28 82% DEI CIECHI NEL MONDO HA ≥50 ANNI

29 Global causes of visual impairment (including blindness), 2010 Data Global causes of visual impairment (including blindness), 2010 Data Data from, WHO - Pascolini D and Mariotti S, 2012

30 Global causes of blindness, 2010 Data from, WHO - Pascolini D and Mariotti S, 2012

31 Cause di cecità e ipovisione nei Paesi Industrializzati e nei Paesi in Via di Sviluppo Paesi Industrializzati Paesi in Via di Sviluppo 18%18%

32 Prevalenza di menomazione visiva dovuta a errori di rifrazione, suddivisa per classi di età (milioni) FONTE: WHO 2007

33 VISION 2020 45 milioni di ciechi nel mondo Cataratta Errori di Rifrazione Cataratta TracomaOncocercosi Deficit Vit. A TracomaOncocercosi Glaucoma Retinopatia Diabetica Glaucoma DMS Altre malattie DMS Trattabili 25 milioni Trattabili Prevenibili 3 milioni Prevenibili Parzialmente Prevenibili 7 milioni Parzialmente Prevenibili 7 milioni Ricerca 10 milioni Ricerca

34 VISION 2020 “Iniziativa globale per l’eliminazione della cecità evitabile” VISION 2020 “Iniziativa globale per l’eliminazione della cecità evitabile” Il 18 febbraio 1999 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la International Agency for the Prevention of Blindness (IABP) hanno lanciato l’iniziativa Intensificare ed accelerare interventi di prevenzione e cura delle patologie visive per eliminare la cecità evitabile entro il 2020 ScopoScopo

35 Progressione della cecità nel mondo con e senza “Vision 2020” 20002000 20102010 20202020 Senza VISION 2020 Con VISION 2020 2020 4040 6060 8080 Poco meno di 100M di persone con cecità

36 QUAL È LA SITUAZIONE IN ITALIA?

37 Epidemiologia della cecità e dell’ipovisione (Italia )  ≈130.000 ciechi totali o parziali  Nella popolazione ultraquarantenne c’è una prevalenza:  0,56% di ipovisione grave  0,47% di ipovisione medio-grave  0,31% di ipovisione lieve  totale 1,34%  Il rischio di ipovisione resta costante tra i 40 ed i 59 anni; oltre questa età il rischio aumenta da 2 a 7 volte  Considerando che nei prossimi anni si assisterà ad un ulteriore e progressivo invecchiamento della popolazione italiana, è stato ipotizzato che nel 2010 il numero di ipovedenti passerà a circa 600.000 nel 2020, con un incremento del 26% rispetto al 2000  ≈130.000 ciechi totali o parziali  Nella popolazione ultraquarantenne c’è una prevalenza:  0,56% di ipovisione grave  0,47% di ipovisione medio-grave  0,31% di ipovisione lieve  totale 1,34%  Il rischio di ipovisione resta costante tra i 40 ed i 59 anni; oltre questa età il rischio aumenta da 2 a 7 volte  Considerando che nei prossimi anni si assisterà ad un ulteriore e progressivo invecchiamento della popolazione italiana, è stato ipotizzato che nel 2010 il numero di ipovedenti passerà a circa 600.000 nel 2020, con un incremento del 26% rispetto al 2000

38 CIECHI IN ITALIA (INPS: GIUGNO 2010)

39 Studio epidemiologico “CERA” - Australia

40 Studio epidemiologico “Catania”

41 Studio epidemiologico “Viterbo”


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