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Istituto CASTIGLIANO Asti 1 Giugno 2016

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Presentazione sul tema: "Istituto CASTIGLIANO Asti 1 Giugno 2016"— Transcript della presentazione:

1 Istituto CASTIGLIANO Asti 1 Giugno 2016
CALCAGNO FRANCO UST ALESSANDRIA-ASTI

2 servizi alla persona (animazione giovanile, assistenza, cura delle persone in difficoltà, ecc.) con gli studenti del corso socio- sanitario ; - ambito artistico storico-culturale (..divulgazione)  - laboratorio territoriale per l’occupabilità - (pag. 17 Guida Operativa Ministeriale A S-L ..laboratori aperti anche in orario extra scolastico)  per realizzare pannelli divulgativi per chiese, monumenti , museo diocesano, come si sta già facendo per altre associazioni.   

3 1) n.  di tirocinanti in funzione del n. di  dipendenti   (DM 142/98) 
a pag. 6  delle Guida Operativa Ministeriale di A S-L (vedasi allegato) e precisamente nella nota si chiarisce il significato di stage, tirocinio e alternanza scuola lavoro, al fine di non ingenerare confusione sotto il profilo concettuale oltre che terminologico :  stage e tirocinio sono termini che designano sostanzialmente la stessa cosa.   In sintesi, l’alternanza contempla periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro in un contesto lavorativo che può essere considerato a tutti gli effetti come un tirocinio curriculare ovvero la fase “pratica” dello studente presso la struttura ospitante.  Non essendo ancora definita una disciplina del tirocinio curriculare, le scuole, nel momento in cui stipulano le Convenzioni con i soggetti ospitanti, fanno ancora riferimento al DM 142/98  

4 Si pone quindi il problema per le "strutture ospitanti" operanti in sede di volontariato,  che non sono aziende, non hanno (solitamente) dipendenti a tempo indeterminato ma volontari , che potrebbero accogliere più studenti contemporaneamente nelle attività di A S-L  (es. centri estivi parrocchiali ).  Si potrebbe verificare la possibilità di deroga ai limiti di cui sopra in funzione del numero di volontari presenti ed effettivamente  partecipanti (anzichè dipendenti) e in funzione del piano formativo delle attività  previste in A S-L.  

5 2) rapporti con associazioni , parrocchie e  similari come "strutture ospitanti" , in relazione all' applicazione delle norme di sicurezza, l'individuazione del tutor aziendale, la valutazione dei rischi , ecc   2) rapporti con associazioni , parrocchie e  similari La  Guida operativa  di A S-L prevede all' art. 6  che il  soggetto ospitante si impegna a: b) rispettare le norme antinfortunistiche e di igiene sul lavoro; c) individuare il tutor esterno in un soggetto che sia competente e adeguatamente formato in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro o che si avvalga di professionalità adeguate in materia (es. RSPP). L' allegato D  della Guida Operativa prevede un fac-simile di valutazione dei rischi che prevede la redazione della valutazione dei rischi 

6 Si pone il problema per le  parrocchie e/o "strutture ospitanti" similari :
nell'individuare un tutor competente e adeguatamente formato in materia di sicurezza, cosa che invece non si pone per le aziende.    - nella possibile mancanza di una valutazione dei rischi , quando non ci si trovi in presenza di affidamento di incarichi a terzi come ad esempio cooperative sociali 

7 Il D.Lgs /81/08 . art.3 - Campo di applicazione , comma 12-bis   
prevede : ... nei confronti dei volontari di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266(N), dei volontari  che effettuano servizio civile, dei soggetti che svolgono attività di volontariato in favore delle associazioni di promozione sociale .....si applicano le disposizioni di cui all' articolo 21 del presente decreto.  Con accordi tra i soggetti e le associazioni o gli enti di servizio civile possono essere individuate le modalità di attuazione della tutela di cui al primo periodo. Ove uno dei soggetti di cui al primo periodo svolga la sua prestazione nell'ambito di un'organizzazione di un datore di lavoro, questi è tenuto a fornire al soggetto dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti nei quali è chiamato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla sua attività.  Egli è altresì tenuto ad adottare le misure utili a eliminare o, ove ciò non sia possibile, a ridurre al minimo i rischi da interferenze tra la prestazione del soggetto e altre attività che si svolgano nell'ambito della medesima organizzazione.

8 L'art. 21 del D.Lgs 81/08  - Disposizioni relative ai componenti dell’impresa familiare e ai lavoratori autonomi , prevede   a) utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al Titolo III; b) munirsi di dispositivi di protezione individuale ed utilizzarli conformemente alle disposizioni di cui al Titolo III; c) munirsi di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia a) beneficiare della sorveglianza sanitaria ...quando prevista  b) partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte, 

9 Volontariato organizzato DECRETO 13 aprile 2011 il decreto fa esplicito riferimento ai soli volontari di cui alla Legge n. 266/1991 (associazioni di volontariato), precisando che agli stessi si applicano le disposizioni relative ai lavoratori autonomi. Sono, pertanto, esclusi tutti coloro che appartengono al mondo del cd. “volontariato non organizzato” (es:i i collaboratori delle parrocchie). Volontariato non organizzato : il volontario che aiuta la parrocchia NON appartiene alle organizzazioni di volontariato ex L. 266/91 e pertanto risulta essere un VOLONTARIO NON ORGANIZZATO. In presenza di Volontariato non Organizzato che collabora con la parrocchia non è necessario osservare gli adempimenti formali previsti dalla normativa.

10 L' Ente Parrocchia è soggetto giuridico che svolge la sua attività anche attraverso le sue articolazioni, cioè i gruppi parrocchiali caritativi culturali, sportivi, ecc. Responsabile ultimo dell’attività è il Parroco nella qualità di amministratore unico dell’ente.  Diversamente, nel  caso di un’ asso­ciazione costituita come soggetto giuridico distinto dalla Parrocchia, la responsabilità dell’attività è del presidente e del Consiglio Direttivo dell’associazione.

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23 OSSERVATORIO ASL Creazione di un database
Monitoraggio scuole – aziende News (circolari, note, normativa….) Formazione studenti, tutor interni ed esterni Componenti: Scuole/UST, CCIAA , CSV

24 Grazie per l’attenzione…
…che fatica…però!! BUON LAVORO A TUTTI!!


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