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IL NUCLEO ALZHEIMER RSA

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Presentazione sul tema: "IL NUCLEO ALZHEIMER RSA"— Transcript della presentazione:

1 IL NUCLEO ALZHEIMER RSA
COME COMUNITÀ CHE SI PRENDE CURA 7 Ottobre 2016 Il contributo del Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica VALENTINA VALENTINI Dietista UO Dietologia e Nutrizione Clinica, ASP IMMeS e Pio Albergo Trivulzio Milano

2 MALNUTRIZIONE IPOFAGIA Fattore critico Rischio Nutrizionale
Trattamento farmacologico Fattori ambientali Fattori culturali Deficit età correlati Disfagia DEFICIT COGNITIVI BPSD MALNUTRIZIONE La malnutrizione è una complicanza frequente in tutte le fasi della malattia spesso è associata a calo ponderale significativo l’IPOFAGIA è un altro fattore CRITICO presente spesso nei nostri ospiti …. L’ipofagia può essere causata da molteplici fattori; quali il ….. trattamento farmacologico ….. i fattori ambientali ….. culturali ….. A ciò si aggiungono i deficit cognitivi e i disturbi del comportamento che possono ripercuotersi in modo anche significativo sulla sfera alimentare IPOFAGIA Fattore critico

3 …? Il nostro paziente AGNOSIA APATIA AMNESIA DISARTIA APRASSIA
DISFAGIA BPSD AZIONI INAPPROPRIATE DURANTE IL PASTO Quindi il mio potrebbe essere un paziente che non ricorda se ha mangiato o meno Un paziente aprassico..che non sa più come si fa a “mangiare” Un paziente che non ha voglia di farlo Un paziente disfagico… La presenza di BPSD puo ulteriormente influire con azioni inappropriate durante il pasto, per es….. Quindi? La dietologia? MANGIA CON LE MANI TOGLIE LA DENTIERA SOTTRAE IL CIBO AGLI ALTRI COMMENSALI RIEMPIE TROPPO LA BOCCA GESTI E/O RUMORI INCONSULTI

4 + Il Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica SDNC
Medico di Reparto SDNC Medico Dietologo: Valutazione clinica Prescrizione nutrizionale + DIETISTA: IDENTIFICA la strategia ELABORA la prescrizione RIADATTA la strategia nel tempo

5 Identificare Criticità
La strategia nutrizionale in équipe Identificare Criticità “MANGIA VOLENTIERI SOLO LATTE: CON LATTE E BISCOTTI MANGIA ADDIRITTURA DA SOLO!” “A COLAZIONE MANGIA BENE! POI DIPENDE…” “HA APPETITO, MA DA QUANDO È DISFAGICO FA MOLTA FATICA A FINIRE IL PASTO. “SPUTA IL CIBO! TRANNE BUDINO E FRUTTINO”

6 Identificare la strategia nutrizionale in équipe
OSS IP CAPO SALA LOGO IL DIETISTA OSSERVA IL PASTO FISIOTERAPISTA ANIMATORE PSICOMOTRICISTA TO CARE GIVER AVO ASA OTG

7 Elabora La prescrizione nutrizionale
Il SDNC ha a disposizione diversi prodotti per aumentare la concentrazione in nutrienti delle preparazioni naturali Integratori naturali, integratori modulari, supplementi nutrizionali bilanciati in piccolo volume ad elevata concentrazione di nutrienti QUESTI VENGONO utilizzati in maniera versatile a seconda delle specifiche necessità.

8 OPERATRICI SPECIALIZZATE
La prescrizione nutrizionale Predispone la dietoterapia CUCINA DIETETICA OPERATRICI SPECIALIZZATE Una volta impostato il PNI le operatrici della cucina dietetica, preparano quanto viene indicato …

9 Riadatta la strategia nel tempo
La prescrizione nutrizionale Riadatta la strategia nel tempo NORMALE TRITATO TRITATO/ OMOGENEO PIATTO UNICO Le preparazioni sono moltissime e in base alle necessità possiamo scegliere tra diverse consistenze e diverse tipologie di preparazioni …… abbiamo le diete salate tre piatti, un piatto

10 Riadatta la strategia nel tempo
Elaborare la prescrizione nutrizionale Riadatta la strategia nel tempo Semi-solido > liquido 500 Kcal 22g P 650 Kcal 25g P 600 Kcal 24g P 450 Kcal 15g P CACAO LATTE VANIGLIA BISCOTTO PESCA O DIETE DOLCI DI DIVERSA COMPOSIZIONE BROMATOLOGICA ed ORGANOLETTICA

11 Riadatta la strategia nel tempo
Elaborare la prescrizione nutrizionale Riadatta la strategia nel tempo Diete in bottiglia - >biberon

12 Favorire l’idratazione
Consigliamo di aromatizzare i liquidi come per esempio …… neutro menta granatina orzata

13 Conclusioni La presenza del Dietista in reparto è il punto che maggiormente caratterizza il nostro intervento. Osservare i pasti, annotare i consumi, intervistare i pazienti, comprendere gusti, preferenze e disagi, ci consente di comprendere la realtà, la quotidianità e allo stesso tempo di sviluppare un intervento efficace. Entrare in relazione con il personale di assistenza, con gli ospiti, con i parenti ed i caregivers, ci permette di fare chiarezza sui dubbi e sulle perplessità che riguardano l’alimentazione in genere. La condivisione e la comprensione anche del razionale che sostiene le scelte fatte, contribuisce a rendere l’alimentazione dei nostri ospiti più semplice, più piacevole e meno problematica di come spesso viene vissuta in questa realtà.


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