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IL PROFILO PROFESSIONALE DEL DOCENTE

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Presentazione sul tema: "IL PROFILO PROFESSIONALE DEL DOCENTE"— Transcript della presentazione:

1 IL PROFILO PROFESSIONALE DEL DOCENTE
Fiuggi 17 febbraio 201 A cura di Maria Rita Salvi

2 Il profilo professionale
Esiste un profilo disegnato dalle norme (D. Lgs 297/94 e CCNL 2006) Esiste un dibattito e una discussione, non solo professionale o culturale, che va avanti da anni (stato giuridico e profilo professionale) Esiste una ipotesi di innovazione nella legge 107/15 manca una posizione politica forte che ridisegni, tenendo conto dei fortissimi cambiamenti che hanno attrversato il sistema scuola, una nuova figura professionale Maria Rita Salvi

3 Dopo la legge n.107/15 Chiamata diretta valorizzazione del merito
introduzione della card C.V. e professionale formazione obbligatoria organico dell’autonomia e polifunzionalità della funzione docente …... tutto questo in assenza di uno Stato giuridico rinnovato o di un profilo profesisonale definito Maria Rita Salvi

4 D. Lgs 297/94 La funzione docente è intesa come esplicazione
essenziale dell'attività di trasmissione della cultura , di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità. Maria Rita Salvi

5 CCNL 2006/09 L’art. 26 definisce la funzione docente come quella funzione che “realizza il processo di insegnamento-apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi stabiliti degli ordinamenti scolastici….....” Maria Rita Salvi

6 CCNL 2006/09 L’art. 27 recita che il profilo professionale dei docenti è costituito da da competenze disciplinari, psico-pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, di documentazione e valutazione, tra loro interagenti e correlate, che si sviluppano con il maturare dell’esperienza didattica, l’attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica. Maria Rita Salvi

7 Status e Profilo monodimensionale (tutti fanno la stessa cosa)
dimensione collegiale sfumata (fuori del pian di lavoro della classe) legato a ordinamenti e programmi (pre e post autonomia) definito in modo generico (competenze generiche) connotato dalla libertà di insegnamento (unico elemento forte e qualificante) Maria Rita Salvi

8 L. n. 107/15: cosa cambia posizioni di insegnamento che non coincidono con una cattedra e con una disciplina (potenziato) funzioni organizzative che non vengono più considerate estranee alla funzione docente (organico dell’autonomia) Flessibilità nell’impiego del docente, oltre la propria abilitazione (co 79) differenziazione fra professionalità diverse, non fra titoli e posizioni in graduatorie (chiamata diretta) differenziazioni fra le prestazioni professionali (valorizzazione) Maria Rita Salvi

9 Co.5 organico dell’autonomia: primi tentativi di superamento della dimensione piatta della funzione (attività di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione e coordinamento) figure diverse, non solo funzioni diverse (sono ancora solo funzioni) (co. 63: organico dell’autonomia) Maria Rita Salvi

10 Co Formazione in servizio: obbligatoria, permanente, strutturale Individuale (card) e collegiale (Piano Nazionale, Piano di Ambito, Piano dell’Istituto) Portfolio professionale Maria Rita Salvi

11 ELEMENTI STRUTTURALI DELLA FUNZIONE?
Co ELEMENTI STRUTTURALI DELLA FUNZIONE? Valorizzazione del merito, entro tre ambiti: - qualità dell’insegnamento (non più generica ma connessa al miglioramento dei risultati della scuola e degli studenti) - risultati ottenuti in relazione all’innovazione didattica e metodologica (anche nella dimensione collegiale e in rapporto alla diffusione delle buone pratiche nella scuola) - responsabilità assunte nel coordinamento e nell’organizzazione (anche con riferimento alla formazione dei colleghi) Maria Rita Salvi

12 Piano per la formazione 2016/2019
Non innova la definizione della funzione (riprende quella del CCNL, aggiunge il versante della cura della propria formazione) Introduce il Portfolio professionale (quindi prevede uno sviluppo e un’articolazione della professionalità che è legata a specifici requisiti professionali documentati – chiamata diretta-) Definisce tre Aree di sviluppo professionale (area della didattica, area dell’organizzazione e area della professionalità) Maria Rita Salvi

13 La definizione della funzione
Possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche Possesso ed esercizio delle competenze relazionali ed organizzative Partecipazione responsabile all’organizzazione della scuola, al lavoro in rete, anche con funzioni di coordinamento Cura della propria formazione (elemento di novità nella definizione) ELEMENTO INNOVATIVO Maria Rita Salvi

14 Il Portfolio professionale
CURRICULUM PROFESSIONALE Anagrafe delle professionalità (fascicolo docente + altre esperienze professionali + qualifiche e certificazioni + attività di ricerca e pubblicazioni) Storia formativa (quali e quanti percorsi, con che costanza, di che tipo, con quali risultati) Maria Rita Salvi

15 Il Portfolio professionale
ATTIVITÀ DIDATTICA Progettazione, documentazione e riflessione sull’attività didattica (es. link a risorse didattiche prodotte, lavoro condotto nell’anno di prova, progettazione di particolari percorsi formativi) PIANO INDIVIDUALE DI SVILUPPO PERSONALE Aggiornato con le proposte di sviluppo professionale del docente* Maria Rita Salvi

16 Il Portfolio professionale
CURRICULUM PROFESSIONALE Anagrafe delle professionalità (fascicolo docente + altre esperienze professionali + qualifiche e certificazioni + attività di ricerca e pubblicazioni) Storia formativa (quali e quanti percorsi, con che costanza, di che tipo, con quali risultati) Maria Rita Salvi

17 Piano di sviluppo professionale del docente
Individua delle macroaree (sono prese dal D.M. 850/2015) DIDATTICA (Area delle competenze relative all’insegnamento) ORGANIZZATIVA (Area delle competenze relative alla partecipazione scolastica) PROFESSIONALE (Area delle competenze relative alla propria formazione) Maria Rita Salvi

18 Prima articolazione delle competenze tipiche della funzione
DIDATTICA: Progettare e organizzare le situazioni di apprendimento con attenzione alla relazione tra strategie didattiche e contenuti disciplinari; Utilizzare strategie appropriate per personalizzare i percorsi di apprendimento e coinvolgere tutti gli studenti saper sviluppare percorsi e ambienti educativi attenti alla personalizzazione e all’inclusione; Osservare e valutare gli allievi; Valutare l’efficacia del proprio insegnamento. Maria Rita Salvi

19 Prima articolazione delle competenze tipiche della funzione
ORGANIZZATIVA Lavorare in gruppo tra pari e favorirne la costituzione sia all’interno della scuola che e tra scuole; Partecipare alla gestione della scuola, lavorando in collaborazione con il dirigente e il resto del personale scolastico; Informare e coinvolgere i genitori; Contribuire al benessere degli studenti. Maria Rita Salvi

20 Prima articolazione delle competenze tipiche della funzione
PROFESSIONALE Approfondire i doveri e i problemi etici della professione; Curare la propria formazione continua; Partecipare e favorire percorsi di ricerca per innovazione, anche curando la documentazione e il proprio portfolio. Maria Rita Salvi

21 C’è una fonte precisa Perrenoud, “Dieci nuove competenze per insegnare”, 1999 Organizzare ed animare le situazioni di apprendimento Gestire la progressione degli apprendimenti Ideare e far evolvere dispositivi di differenziazione Coinvolgere gli alunni nel proprio apprendimento e nel proprio lavoro Lavorare in gruppo Partecipare alla gestione della scuola Informare e coinvolgere i genitori Servirsi delle nuove Tecnologie Affrontare i doveri e i dilemmi etici della professione Gestire la propri formazione continua Maria Rita Salvi

22 Abbiamo un tentativo di Codice deontologico della professione (ADI 1999)
Espresso in forma di “doveri etici” Più ancorato a valori, come l’autonomia della professione, il dovere della qualità e dell’efficacia dell’azione educativa, l’obbligo di non essere sottoposti a vincoli, la responsabilità di non coprire comportamenti inadeguati dei colleghi, di non abusare del potere derivante dalla professione, di non discriminare gli alunni in base alle caratteristiche e alla provenienza….... Comunque un docuemnto molto ignificativo, ancora ricco di spunti interessanti ed assolutamente nuovo per il momento nel quale è stato pubblicato Maria Rita Salvi

23 Perché ne parliamo? Perché le norme stanno procedendo per una direzione che non ha incluso una seria riflessione sulla professione e sugli aspetti di qualità che la caratterizzano, ma ha chiesto a noi di farlo. Perché è complicato definire e riconoscere il merito in assenza di standard definiti riferiti ad un profilo professionale normato Maria Rita Salvi

24 I Comitati di Valutazione
Devono individuare i criteri per la valorizzazione, quindi devono in un qualche modo descrivere i comportamenti di qualità riferiti alla professione Ogni Istituto sta procedendo a suo modo, ma la funzione è sempre la stessa Maria Rita Salvi

25 Per non parlare degli strumenti di rilevazione
Il vero nodo…....come raccogliere evidenze in relazione ai comportamenti professionali da valorizzare E questa è la sfida che stiamo cercando di affrontare Maria Rita Salvi

26 In sintesi…..solo spunti di riflessione
Tutta la più recente normativa, anche se non definisce un nuovo stato giuridico comincia a definire in modo chiaro un profilo professionale Abbiamo parecchi elementi di riflessione per individuare alcune aree entro le quali si definisce questo profilo: area delle competenze metodologico didattiche area delle competenze valutative area delle competenze relazionali area delle competenze organizzative area delle competenze professionali Maria Rita Salvi

27 Area delle competenze metodologico didattiche
Definire con chiarezza gli obiettivi formativi relativi alla propria area disciplinare, acquisirne una visione longitudinale e trasversale Promuovere un approccio formativo globale, legato alle dimensioni di sviluppo della persona (andare oltre la disciplina) Costruire percorsi e sequenze didattiche in coerenza con gli obiettivi definiti Ottenere successo con gli studenti in difficoltà Sviluppare forme di collaborazione nell’apprendimento e favorire la cooperazione fra gli studenti Gestire le diversità in seno al gruppo classe Coinvolgere lo studente nel proprio percorso di apprendimento Maria Rita Salvi

28 Area delle competenze valutative
Osservare e valutare gli alunni in situazione di apprendimento Condividere criteri, griglie, strumenti di valutazione e fornirli allo studente prima e durante il suo lavoro Valutare le prestazioni ed essere attenti a non demotivare lo studente indebolendo la sua fiducia in se stesso Stabilire bilanci di competenze e prendere decisioni in merito alla progressione degli apprendimenti Sviluppare l’autovalutazione e l’attenzione dello studente al suo percorso di studio Diversificare le forme di valutazione, partecipare a forme di valutazione esterne e decentrate Maria Rita Salvi

29 Area delle competenze relazionali
Realizzare forme di cooperazione effettiva ed efficace all’interno del proprio Consiglio di classe, team di lavoro Lavorare in gruppo, sviluppare forme di cooperazione didattica Dimostrare senso di appartenenza e responsabilità rispetto agli obiettivi comuni Partecipare a lavori in rete, a progetti nazionali e transnazionali Affrontare e sostenere i dilemmi etici della professione Creare un clima di classe sereno, essere attenti ai bisogni emotivi e alla qualità della relazione didattica Essere capace di coinvolgere i genitori in modo efficace Sapersi relazionare alle famiglie in presenza di difficoltà e problemi Sostenere la genitorialità Maria Rita Salvi

30 Area delle competenze organizzative
Sostenere le azioni della scuola per il raggiungimento di tutte le finalità del POF Partecipare alla progettazione delle attività che qualificano l’attività della scuola Assumere la responsabilità dell’organizzazione di specifiche attività Animare un gruppo di lavoro, gestire riunioni Coordinare settori didattici ed organizzativi Essere disponibile a sostenere i progetti comuni con flessibilità di tempi e di spazi Partecipare alla valutazione dell’Istituto e alla riflessione organizzativa Maria Rita Salvi

31 Area delle competenze professionali
Praticare forme di autovalutazione e di valutazione fra pari Essere disponibili alla valutazione, farsi valutare Gestire la propria formazione continua, essere attenti alla complessità della professione Essere aperti all’innovazione Partecipare ad attività di ricerca e sperimentazione per lo sviluppo delle proprie capacità professionali Essere disponibili a forme di tutoraggio verso colleghi inesperti, tirocinanti o neoassunti Condividere le proprie competenze professionali Maria Rita Salvi


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