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Giuseppe Virciglio Psicologo Dirigente ASLTO1

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Presentazione sul tema: "Giuseppe Virciglio Psicologo Dirigente ASLTO1"— Transcript della presentazione:

1 Giuseppe Virciglio Psicologo Dirigente ASLTO1
Condizione di salute tra integrazione ed inclusione. Il lavoro multidisciplinare ed interistituzionale: dalla tutela della salute psichica al diritto alla partecipazione culturale Giuseppe Virciglio Psicologo Dirigente ASLTO1

2 La classificazione ICD
è la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati, L'ICD è uno standard di classificazione per gli studi statistici ed epidemiologici, nonché valido strumento di gestione di salute e igiene pubblica. La decima edizione (ICD-10), è stata approvata nel 1990 durante la 43esima World Health Assembly dell'OMS e utilizzata a partire dal Si sta lavorando alla 11° edizione

3 Condizioni di salute ICD10
Capitoli Sezioni Titolo I A00-B99 Malattie infettive e parassitarie II C00-D48 Neoplasie III D50-D89 Malattie del sangue e del sistema immunitario IV E00-E90 Malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche V F00-F99 Patologie mentali e del comportamento VI G00-G99 Neuropatie VII H00-H59 Oftalmopatie VIII H60-H95 Patologie dell'orecchio IX I00-I99 Disturbi del sistema circolatorio X J00-J99 Disturbi del sistema respiratorio XI K00-K93 Malattie gastroenterologiche XII L00-L99 Dermatopatie XIII M00-M99 Patologie muscoloscheletriche e connettivali XIV N00-N99 Disturbi genitourinari XV O00-O99 Gravidanza, parto e puerperio XVI P00-P96 Disturbi congeniti XVII Q00-Q99 Malformazioni e anormalità cromosomiche XVIII R00-R99 Segni, sintomi e dati di laboratorio patologici non altrimenti classificati XIX S00-T98 Traumatologi, tossicologia e altre cause esterne di malattia XX V01-Y98 Altre cause esterne di morbilità e mortalità XXI Z00-Z99 Fattori influenzanti lo stato di salute e il ricorso ai servizi sanitari XXII U00-U99 Codici speciali

4 IL MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE NELL’ICF
Condizione di salute (malattia/disturbo) ICD10 Funzioni & Strutture corporee (menomazione) Attività (limitazione) Partecipazione (restrizione) Com’è rappresentato il modello biopsicosociale nell’ICF? L’ICF, come l’ICIDH, mantiene le tre dimensioni della disabilità, mantenendo il termine menomazione, ma usando attività e partecipazione per i due livelli successivi. Il termine Handicap è stato eliminato perché è connotato negativamente. Guarderemo più da vicino a queste dimensioni della disabilità nei prossimi due moduli. Ciò che importante vedere a questo punto è che il modello dell’ICF incorpora le prospettive medica e sociale. La prospettiva medica è l’input nella parte superiore del diagramma, mentre quella sociale è compresa nella parte relativa all’ambiente. Le dimensioni della disabilità - menomazione, limitazioni nella partecipazione e restrizioni nell’attività – sono esiti di un’interazione fra la condizione di salute e l’ambiente complessivo. La natura dell’interazione è differente in ciascun caso: le menomazioni sono primariamente il prodotto di caratteristiche fisiche del corpo della persona, mentre le restrizioni alla partecipazione sono primariamente il risultato di barriere ambientali. Così, sia la prospettiva medica che quella sociale sono preservate in questo modello. Fattori ambientali Fattori personali 4

5 ICD10 ed ICF I termini usati sono: condizione di salute, menomazione, limitazione dell'attività, restrizione della partecipazione, fattori contestuali, fattori ambientali, fattori personali. Si costruisce, perciò, uno schema che vede al centro l'attività, che può essere più o meno sviluppata a seconda delle condizioni proprie dell'individuo, ma anche derivanti dal mondo esterno. Nelle classificazioni internazionali dell'OMS le condizioni di salute in quanto tali (malattie, disturbi, lesioni, ecc.) vengono classificate principalmente nell'ICD - 10 (acronimo di International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems) che fornisce un modello di riferimento eziologico, cioè inerente lo studio delle cause delle malattie.

6 ICD10 ed ICF Nell'ICF, invece, vengono classificati il funzionamento e la disabilità associati alle condizioni di salute. L'ICD - 10 e l'ICF sono pertanto complementari, e dovrebbero essere utilizzati insieme. L'ICD - 10 fornisce una "diagnosi" delle malattie, dei disturbi o di altri stati di salute e questa informazione si arricchisce delle informazioni aggiuntive offerte dall'ICF relative al funzionamento. (Un esempio: Due persone con la stessa malattia possono avere diversi livelli di funzionamento e due persone con lo stesso livello di funzionamento non hanno necessariamente la stessa condizione di salute. Quindi, l'utilizzo congiunto di ICD -10 e ICF accresce la qualità dei dati. In ambito medico, non bisognerebbe utilizzare l'ICF senza effettuare le normali procedure diagnostiche). Quindi, l'associazione di informazioni sulla diagnosi e sul funzionamento fornisce un quadro più ampio e significativo della salute delle persone o delle popolazioni, utilizzabile quando si tratta di prendere delle decisioni.

7 rappresentazione della condizione di salute
scuola famiglia sanità TRA SCUOLA E FAMIGLIA PUO’ ESSERE DIVERSA LA RAPPRESENTAZIONE DELLA CONDIZIONE DI SALUTE. L’INTERVENTO DELLA SANITA’ DOVREBBE FACILITARE LA COMPRENSIONE DELLA CONDIZIONE DI SALUTE E IL DA FARSI

8 AREE DI CRITICITA’ CONDIZIONE DI SALUTE IN CONTESTO SCOLASTICO
APPRENDIMENTO limitato COMPORTAMENTO disadattato EMOZIONE/MOTIVAZIONE turbata CORRELABILI A NECESSITA’ DI BASSA E/O ALTA INTENSITA’ DI CURA, DI EDUCAZIONE ED ISTRUZIONE RISORSE DELLA SCUOLA, DELLA SANITA’ E DEL SOCIALE DA DECLINARE

9 LA TUTELA DELLA SALUTE PSICHICA
E’ UN COMPITO DEI SANITARI DA CONDIVIDERE CON I SOGGETTI, I LORO CAREGIVERS NATURALI ED ISTITUZIONALI PER TUTELARE BISOGNA SAPER DESCRIVERE IL MODO DI FUNZIONARE, CIO’ PERMETTE DI COMPRENDERE E DI SENTIRSI COMPRESO LA SALUTE PSICHICA E’ IMMERSA NELLA CULTURA, I FATTORI AMBIENTALI CONTESTUALI (INSIEME A QUELLI PERSONALI) FACILITANDO LE PERFORMANCE RISPETTO ALLE CAPACITA’ DEL SOGGETTO, IMPLEMENTANO STILI DI VITA, VICEVERSA DETERIORANO STILI DI VITA

10 CORRELARE ATTIVITA’ E FUNZIONAMENTO PER FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE
lo svolgimento delle attività scolastiche è CORRELATO al funzionamento delle strutture corporee, in rapporto di interdipendenza: l’insegnante esperto delle attività scolastiche il sanitari esperti delle strutture e del funzionamento corporeo coinvolte nelle attività scolastica anche tra loro dovranno avere livelli di interdipendenza

11 GESTORI DI FATTORI AMBIENTALI
necessità di gestire le attività SCOLASTICHE partendo dalle valutazioni del funzionamento e diventando i gestori dei fattori ambientali: SENTIRSI AUTORIZZATI, SE NECESSARIO, A FARE MENO E MEGLIO COMPENSARE LA “NON CAPACITA’” NON VUOL DIRE ACCANIRSI SULL’INCAPACITA’

12 MULTI ET INTER la collaborazione multisciplinare ed interistituzionale è auspicabile se si riconosce la complessità del soggetto (differenti modalità di funzionamento) e dei suoi contesti (differenti livelli di partecipazione alle attività)

13 RISCHIO DEL NON DIALOGO
I PROFESSIONISTI CON LE LORO DISCIPLINE E LE ISTITUZIONI SE NON ARMONIZZANO I LORO SAPERI E I LORO SAPER FARE, POSSONO ESSERE UNA BARRIERA CHE LIMITA I LIVELLI DI ATTIVITA’ DEL SOGGETTO E RESTRINGE I LIVELLI DI PARTECIPAZIONE

14 LA DEMOCRAZIA DEL DISPENSARE E DEL COMPENSARE
SE SI RICHIEDE ALL’INDIVIDUO DI INTEGRARSI, OVVERO DI ADATTARSI ALLE RICHIESTE SENZA CAPIRE COME POSSO INCLUDERLO, RISCHIO DI AUMENTARE IL SUO DISTRESS, CONCORRENDO A SVILUPPARE UNA NUOVA CONDIZIONE DI SALUTE PER IL SOGGETTO, ULTERIORMENTE LIMITANTE. LA LOGICA DELL’INCLUSIONE NON PUO’ PROPORRE SOLO POTENZIAMENTO DELLA FUNZIONE MENOMATA, DEVE ESIGERE IL DISPENSARE E IL COMPENSARE (REGIA DEL CONTESTO)

15 LA PARTECIPAZIONE CULTURALE
DIVERSI SOGGETTI HANNO ACCESSO ALLA PARTECIPAZIONE CULTURALE NON NECESSARIAMENTE ATTRAVERSO LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE STRUMENTALI: PER LORO PUO’ ESSERE PIU’ IMPORTANTE SO-STARE CHE SAPER FARE (LA STRUMENTALITA’ LI SOFFOCA INVECE CHE SVILUPPARLI)

16 LA SFIDA EDUCATIVA E SANITARIA AL POSSIBILE MANIFESTARSI DEL BIOPSICOSOCIALE
SENZA SPERIMENTAZIONE DIDATTICO-PEDAGOGICA, OGNI CERTIFICAZIONE DI LEGGE (LEGGE 104/92, LEGGE 170/10) DIVENTA POCO UTILE. CI SARANNO SEMPRE DIVERSI ALLIEVI NON CERTIFICABILI, SIA COME DISABILE, SIA COME ESIGENZE EDUCATIVE SPECIALI, OVVERO CHE NON PRESENTANO SIGNIFICATIVE DISFUNZIONALITA’ PERCHE’ NON RIENTRANO IN UN DISTURBO MA CHE HANNO BISOGNO DELLA DIDATTICA INCLUSA: LA SFIDA E’ AFFRONTARE SITUAZIONI DI ANOMIA (NON GIA’ CLASSIFICATE, NON GIA’ NORMATE)

17 GRAZIE PER L’ASCOLTO E BUONA COLLABORAZIONE A TUTTI NOI


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